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Introduzione
Negli ultimi due/tre anni il settore immobiliare ha rivestito un ruolo
particolarmente importante nell’andamento del ciclo economico e
finanziario internazionale. In Usa esso ha rappresentato il “luogo” in cui
la crisi finanziaria è cominciata nell’estate del 2007 ed è sfociata
definitivamente nell’ottobre del 2010. In molti altri paesi, il settore
immobiliare è stato al centro di una “bolla” speculativa segnalata da un
pronunciato calo delle quotazioni. L’Italia ha conosciuto negli anni,
prima dinamiche di crescita del mercato più moderate che altrove e poi,
nel passato più recente, riduzioni relativamente più contenute. Tuttavia le
difficoltà del settore immobiliare italiano sono state molteplici e
differenti nei vari periodi storici e hanno riguardato sia il fronte degli
scambi che quello delle quotazioni. Con riguardo ai prezzi, nel secondo
semestre del 2009 si sarebbe registrata una contenuta diminuzione in
riferimento alle abitazioni. Occorre, tuttavia sottolineare come la
diminuzione dei prezzi del mercato immobiliare italiano risulti inferiore
a quella verificatasi in altri Paesi, a dimostrazione della maggiore
stabilità strutturale del mercato immobiliare stesso, indotta dal minor
grado di indebitamento delle famiglie e delle imprese. Il combinato
effetto della flessione dei prezzi e delle compravendite si è tradotto in
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sostanza (secondo stime Nomisma ) in una contrazione del 2009 rispetto
al 2008 del fatturato italiano del mercato immobiliare di circa il 30%.
Nonostante ciò, nell’ultimo periodo, sembrano emergere diffusi segnali
di miglioramento del settore: lo affermano soprattutto le previsioni degli
operatori che appaiono meno pessimistiche rispetto al passato. Infatti i
segnali di risveglio registrati dal mercato immobiliare italiano già
nell’ultimo semestre 2009 hanno poi trovato conferma nei primi mesi
del 2010. I temi fin qui richiamati, rappresentano il nucleo della mia tesi
nella quale tratterò gli stessi tramite un’indagine approfondita. Partendo
da uno studio relativo al Mercato Immobiliare, definirò in un primo
momento, l’evoluzione storica dello stesso considerando le fluttuazioni
cicliche che lo hanno riguardato, per poi porre attenzione agli sviluppi
recenti del mercato. Mi soffermerò su come il mercato immobiliare è
cambiato negli ultimi anni e su come si è aperto l’anno 2010, dopo la
forte crisi che ha colpito lo stesso settore nel 2007. Con l’ausilio degli
attuali rapporti Nomisma 2010 cercherò di fare un quadro generale sulla
situazione del mercato immobiliare italiano delineandone gli elementi
più importanti. A completamento del lavoro, traccerò quelle che sono le
prospettive future del mercato immobiliare, in attesa del primo rapporto
Nomisma 2011 nella speranza che l’attuale scenario economico si riporti
in una situazione di miglioramento, utile non solamente per il mercato
immobiliare ma per tutte le forme ad esso riconducibili.
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Nella seconda parte della trattazione, mi occuperò di un’analisi statistica
dei prezzi delle abitazioni e dei costi degli affitti in ciascuna regione
italiana. Grazie ai dati dell’Agenzia del territorio, sarà possibile
analizzare quello che è il fatturato immobiliare all’interno di ciascuna
regione italiana e ricavare il prezzo medio degli immobili per ciascun
capoluogo, resto della provincia e intera provincia. Servendoci dei dati
della FIAIP
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, sarà possibile effettuare un analisi sui costi degli affitti in
tutte le regioni d’Italia. Oltre agli affitti, cercheremo di conoscere le
tipologie di ubicazione degli immobili più frequentemente locati (centro,
semicentro, periferia, zone di pregio e estrema periferia) e lo stato di
conservazione degli stessi (Nuovo, ristrutturato, buono stato, e da
ristrutturare) in ciascuna regione italiana.
L’investimento immobiliare può assumere due forme: investimento
indiretto ed investimento diretto. Per investimento immobiliare indiretto
intendiamo tutta una serie di attività finanziarie tra cui la sottoscrizione
dei cosiddetti Fondi Comuni d’Investimento. Il secondo tipo
d’investimento, invece, è rappresentato dall’acquisto diretto di un
immobile che in molti casi conduce le famiglie o i singles a fare ricorso
al mercato del credito, stipulando un mutuo. Secondo l’articolo 1813 del
codice civile, il mutuo è “il contratto col quale una parte consegna
all’altra una determinata quantità di denaro o di altre cose fungibili e
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Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionisti
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l’altra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa specie e qualità”.
Esso può assumere diverse forme, a seconda della finalità di erogazione,
ma quello pertinente alla mia analisi è rappresentato dal mutuo bancario,
erogato da un istituto di credito e concesso per agevolare il mutuatario
nell’acquisto di un immobile, contro la prestazione di una garanzia,
rappresentata il più delle volte dall’immobile stesso. Nell’ultima parte
della tesi parlerò proprio del mercato del credito alle famiglie in Italia,
evidenziando come vengono concessi i mutui, quali sono le loro
caratteristiche menzionando i tassi d’interesse e di quella che è la
situazione attuale circa i mutui nella nostra penisola.
Ad oggi, permangono le difficoltà per coloro che non hanno una
situazione economica positiva e che si trovano a dover affrontare il peso
del mutuo, che costringe quest’ultimi a farsi pignorare la propria
abitazione, utilizzata precedentemente come garanzia stessa per
accendere il mutuo. Della situazione dei pignoramenti in Italia , parlerò a
conclusione del lavoro dopo aver menzionato ed analizzato lo scandalo
americano del mutui-gate che ha recentemente messo in ginocchio non
solo l’economia immobiliare e finanziaria americana ma anche quella
internazionale.
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CAPITOLO 1
Il MERCATO IMMOBILIARE E LE SUE
CARATTERISTICHE
1.1. Il Mercato Immobiliare Italiano
Sin dalla sua nascita, l’uomo ha cercato di soddisfare i suoi bisogni
andando alla ricerca di un posto coperto in cui potersi riparare dalle
intemperie atmosferiche e poter soddisfare necessità primarie come
mangiare, dormire, lavarsi, eccetera, ma anche bisogni secondari come
divertirsi, socializzare, studiare, lavorare e così via. Negli anni la casa
per l’uomo è senz’altro stata il luogo più frequentato nella maggior parte
del suo tempo. Nel gergo comune, siamo soliti definire la casa come un
bene immobile. La definizione di bene immobile nasce dall’esigenza del
diritto italiano di dare una definizione a tutto ciò che riguarda qualsiasi
cosa che attiene ad un terreno, un fabbricato o una costruzione di tipo
residenziale o commerciale e quindi non solamente case intese come
abitazioni. Lo stesso codice civile nell’articolo 812 definisce beni
immobili «il suolo, le sorgenti e i corsi d'acqua, gli alberi, gli edifici e le
altre costruzioni, anche se unite al suolo a scopo transitorio, e in genere
tutto ciò che naturalmente o artificialmente è incorporato al suolo. Sono
reputati immobili i mulini, i bagni e gli altri edifici galleggianti quando
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sono saldamente assicurati alla riva o all'alveo e sono destinati ad
esserlo in modo permanente per la loro utilizzazione». Questi beni
rappresentano il cardine del mercato immobiliare che svolge ormai da
tempo nell’economia italiana un ruolo fondamentale. Il Settore
Immobiliare nasce come quel settore che comprende sia l’Economia
Immobiliare che il Real Estate (tradotto in inglese significa “real” =
bene, “estate”= immobiliare). Del Real Estate fanno parte tutti i beni
immobiliari derivanti dal suolo, gli aggiustamenti risultanti dal lavoro
umano inclusi fabbricati, attrezzature situati sul luogo dove è posto
l’immobile e i vari diritti di godimento associabili all’immobile stesso.
L'importanza che sta assumendo la gestione del settore immobiliare ha
determinato per gli operatori dello stesso, la necessità di mettere in
campo capacità imprenditoriali e gestionali sempre più avanzate con la
conseguente necessità che questo mercato richiede figure professionali e
strumenti di analisi sempre più sofisticati. Negli ultimi 10 anni, il settore
immobiliare italiano ha subito una notevole trasformazione con
provvedimenti legislativi che hanno favorito il processo di
finanziarizzazione immobiliare, attraverso la nascita del project
financing
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, delle operazioni di cartolarizzazione
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e soprattutto dei Fondi
Comuni d’Investimento. Quest’ultimo strumento, introdotto in Italia con
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Operazione di finanziamento a lungo termine che consiste nell’utilizzo di una società neo-costituita,
la quale serve a mantenere separati gli asset del progetto da quelli dei soggetti proponenti l’iniziativa
d’investimento ossia i Promotori.
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Attività di cessione di asset o beni di una società originator , attraverso l’emissione ed il
collocamento di titoli obbligazionari.
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la legge n. 344 del 14/08/1993 e successivamente modificata con la
nascita del TUF (Testo Unico della Finanza) con decreto legislativo n.
68/98, consiste in un organismo che mediante la sottoscrizione di quote
di partecipazione, raccoglie risorse finanziarie dai risparmiatori per farle
gestire tramite le SGR (Società di Gestione del Risparmio) in maniera
collettiva, procedendo all’acquisto, alla vendita o alla gestione di
immobili o di diritti reali di godimento sugli stessi.
La vera e propria nascita del mercato immobiliare italiano la si fa risalire
indicativamente agli anni ’60 con il fenomeno del baby boom, quando
con il conseguente aumento del numero di famiglie, vi è stato un
aumento della richiesta di case che ha generato un conseguente
accrescimento della domanda di immobili. Altri sono stati i momenti
storici che hanno segnato il mercato immobiliare italiano, importante è
stato l’aumento delle compravendite dal 1985 al 1991, interrotto nel
1989 a causa della caduta del muro di Berlino e ripreso successivamente
nel 1990. In seguito alla Guerra del Golfo terminata nel 1991 e ad una
successiva crisi economica, si è registrata una forte frenata nel mercato
immobiliare protrattasi dal 1992 al 1996. Un nuovo miglioramento del
mercato, lo si è avuto a partire dal 1996-1997, quando si è assistito alla
riduzione dei tassi d’interesse attuati dalle banche sui mutui (fino al 2004
diminuiti di oltre il 63%). Tutto ciò ha consentito a diverse famiglie
italiane di poter avere maggiore accesso al credito, di beneficiarne per
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l’acquisto della prima casa ed alla possibilità da parte degli intermediari
di poter concedere un’ offerta residenziale ad una esigente domanda
immobiliare. Nel periodo 2001/2003 è inoltre possibile rilevare una forte
richiesta di immobili dovuta a fattori di tipo razionale ( le attese per
investimenti precedenti e la mancanza di alternative di investimento
vantaggiose come quelle immobiliari) e fattori di tipo psicologico ( il
clima d’incertezza legato alla crisi e il miglioramento della qualità della
vita legato all’acquisto di una casa), che si sono affiancati alla
diminuzione dei tassi d’interesse praticati dalle banche. In questi anni si
è registrato inoltre anche un aumento dei prezzi delle abitazioni legato
essenzialmente a diversi fattori come: il persistere dei bassi tassi
d’interesse, la caduta dei corsi azionari, la pesante incertezza della
politica internazionale e l’approvazione di provvedimenti come lo
“scudo fiscale” che ha riportato in Italia enormi capitali dall’estero.
Tuttavia, nonostante l’aumento dei prezzi, non si è registrata una
diminuzione della domanda di abitazioni, potenzialmente influenzabile
da fattori quali :
Il reddito dei potenziali acquirenti.
Il loro accesso a mutui o altre forme di finanziamento.
Il prezzo degli immobili o il loro eventuale affitto.
L’andamento demografico del Paese.
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In riferimento a quest’ultimo fattore, nell’ultimo decennio è stato
possibile registrare un importante cambiamento demografico dovuto alla
riduzione del nucleo familiare e alla crescita dei flussi migratori verso
l’Italia, che hanno contribuito ad accrescere una ulteriore richiesta delle
abitazioni. Dal 2008, però il mercato immobiliare si è trovato a
fronteggiare un nuovo periodo di forte crisi concretizzatosi in :
Aumenti degli immobili messi in vendita.
Diminuzione del numero di compratori d’immobili.
Forte indebitamento dei costruttori edili.
Difficoltà nel reperire mutui dalle banche.
Diminuzione dei finanziamenti che le banche concedono ai
costruttori.
Oggi viviamo una situazione economica unica poichè l’enorme bolla
immobiliare gonfiatasi a livello globale negli ultimi anni, tra il 1998 ed il
2007, ha portato ormai quasi certamente ad una contrazione dei prezzi
che è perdurata fino ad oggi. Quel che abbiamo visto accadere sul
mercato immobiliare americano nell’estate del 2010, che anticipa il
mercato immobiliare europeo, porterà sicuramente ad una rivalutazione
del prezzo degli immobili anche nel nostro paese (cosa che sta già
avvenendo).