1) DOCUMENTAZIONE INFERMIERISTICA
1.1)Definizione, evoluzione
Il miglioramento della qualità, obiettivo perseguito dal servizio sanitario, che si affida
alla crescita delle caratteristiche scientifiche e tecnologiche delle attività
professionali, le profonde innovazioni che hanno coinvolto il servizio sanitario
nazionale, la recente giurisprudenza in tema di responsabilità, hanno determinato
all’interno delle Aziende Sanitarie la diffusione della consapevolezza di una nuova
attualità della documentazione sanitaria. La cartella clinica acquista valore
documentale per il conseguimento di obiettivi strategici dal punto di vista
gestionale,organizzativo e valutativo della qualità dei servizi. Da non trascurare il
fatto che l’indicatore principale per valutare il miglioramento della qualità e’il grado
di soddisfazione che l’individuo percepisce accedendo ai servizi sanitari, la qualità
percepita dipende ampiamente dalle concrete relazioni che si istaurano tra individuo
e professionista. Nella pratica sanitaria italiana,la documentazione infermieristica non
costituisce un elemento di novità,gli strumenti informativi e documentali
dell’assistenza infermieristica appartengono ormai al patrimonio culturale della
professione e il dibattito scientifico interno al gruppo professionale è di estrema
attualità. La documentazione infermieristica e’ di fondamentale impiego, sia
nell’esercizio professionale individuale sia nel lavoro d’equipe, in cui la
comunicazione e gestione complessiva delle informazioni rappresentano un
indicatore basilare della qualità dell’organizzazione dell’assistenza. Il gruppo
infermieristico ha vissuto e sta attualmente vivendo le conseguenze del passaggio dal
ruolo di “esecutore” al ruolo di “professionista”; il passaggio dalla tipologia della
cosiddetta “consegna”:strumento informativo che consiste nel consegnare le
informazioni ai colleghi del turno successivo, ruolo peraltro limitato alla sola fase di
raccolta e organizzazione;all’impiego della cartella infermieristica che invece si
propone di fornire una integrale documentazione dell’intero processo di assistenza
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infermieristica. Il problema della documentazione assistenziale ha rappresentato per
gli infermieri italiani la gioia e il dolore che ha accompagnato gli ultimi anni della
storia professionale: in effetti tale documentazione e’per lungo tempo rimasta “a
latere” della cartella clinica(intesa come cartella medica).Si e’ dovuto aspettare gli
anni ’90 quando finalmente la documentazione sanitaria ha ottenuto una posizione
normativa che ha determinato la considerazione della cartella clinica come una
raccolta organica dei dati e delle informazioni riguardanti l’assistito e il passaggio
della professione infermieristica da “ausiliaria” a professione sanitaria(legge 42/99).
L’insieme dei documenti e delle registrazioni costituenti la documentazione
infermieristica,non deve far pensare che documentare l’assistenza voglia dire
semplicemente scrivere ciò che si fa durante ogni turno lavorativo!Diversamente la
registrazione degli atti assume un significato veramente importante in quanto
significa “documentare un processo assistenziale”svolto nei confronti della persona
che necessita di assistenza. Tale documentazione ha doppia valenza sia dal punto di
vista professionale che normativa. Dal punto di vista professionale rappresenta
l’impegno che il professionista si assume per tracciare quanto progettato e quanto
accaduto,garantendo la continuità assistenziale e la permanenza nel tempo delle
informazioni trascritte. Fondamentalmente la documentazione infermieristica fornisce
dati relativi alla persona che possono essere rivalutati al bisogno,per confronto tra
professionisti; una base di valutazione dell’operato professionale in termini di
valutazione dell’organizzazione,uno standard al di sotto del quale non scendere in
tema di applicazione di modelli assistenziali che devono essere mantenuti e
implementati. L’assenza di una normativa specifica, ha determinato che il dibattito
interno alla professione sia orientato soprattutto alla determinazione di come debba
essere strutturato questo strumento gestionale. Il contesto professionale attuale denota
purtroppo che l’evoluzione di tale documentazione ha avuto una diffusione “a
macchia di leopardo” cioè gli strumenti utilizzati nei vari contesti organizzativi
vanno dalla obsoleta consegna alla scheda infermieristica fino alla tanto enfatizzata
cartella infermieristica vera e propria; questo fatto è dovuto in parte alla tendenza a
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trascurare l’aspetto documentale assistenziale verso una concentrazione per le abilità
tecniche di cui il professionista infermiere non percepisce a fondo la necessità di
documentarle. L’infermieristica è una scienza e come tale l’impiego della cartella
rappresenta un diritto/dovere dell’infermiere in quanto professionista autonomo e
responsabile. Anche la normativa professionale vigente fa riferimento esplicito alla
necessità che il professionista identifichi i bisogni,formuli obiettivi,pianifichi,gestisca
e valuti l’assistenza attraverso metodologie specifiche alla pianificazione
dell’assistenza. Da sottolineare comunque che da un punto di vista storico, la
necessità di registrare le attività sanitarie riguardanti il paziente, è stata avvertita in
seno alla professione e non imposta da norme specifiche.
1.2) Aspetti etico deontologici
La documentazione infermieristica è considerata elemento di fondamentale
importanza per la buona pratica assistenziale,è una necessità che i professionisti
devono adottare al fine di esercitare la professione documentando le proprie
competenze e abilità, rendendosi responsabili del propri agire garantendo trasparenza
e tracciabilità al percorso assistenziale. Tale percorso però non deve essere privo di
influenze valoriali. Ogni atto sanitario deve avvenire nel rispetto della persona,dei
suoi valori,della sua dignità e nel rispetto della libertà e autonomia decisionale.
I criteri qualificanti l’esercizio della professione sono anche determinati dal rispetto
della deontologia ed etica professionale quali elementi fondamentali per garantire un
trattamento sanitario che soddisfi la persona in quanto tale, che viene coinvolta nel
percorso assistenziale che la riguarda attraverso una adeguata informazione fondata
sulla centralità del soggetto più che sulla tipologia della patologia che lo affligge.
Attraverso questo percorso che cerca di armonizzare l’indicazione
clinico/assistenziale,le preferenze e i valori della persona e l’appropriatezza della
prestazione da erogare possiamo determinare una giusta soddisfazione nel soggetto
che afferisce ai servizi sanitari. Relativamente alla documentazione infermieristica è
opportuno sottolineare che anche il Codice di Deontologia dell’Infermiere prende in
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considerazione gli aspetti etico/deontologici tipici della gestione dei dati documentali
relativi ai giorni di ricovero della persona. In particolare è fondamentale sottolineare
l’importanza della riservatezza con cui il professionista infermiere tratta le
informazioni relative alla persona, gestisce il passaggio dei dati limitatamente ai fini
assistenziali,conserva e archivia l’intera documentazione. Inoltre un tipico principio
etico della professione è caratterizzato dal fatto che il professionista agisce
ascoltando,informando il paziente coinvolgendolo nel percorso assistenziale
progettato dopo attenta valutazione dei suoi bisogni assistenziali nel rispetto del
diritto a esprimere le proprie scelte qualunque siano le condizioni in cui si trova sia di
disabilità che di svantaggio. Il rispetto delle proprie opinioni,manifestazioni di
volontà, è esteso anche ai minori(in relazione al grado di maturità e età anagrafica)in
quanto aventi diritto di essere presi in considerazione. Il rispetto dei valori etici
ispiratori una professione spesso serve come rafforzativo del rispetto delle indicazioni
giurisprudenziali.
1.3) Struttura e contenuti della documentazione infermieristica
L’attuale legislazione richiede l’impiego di una metodologia che garantisca un lavoro
per obiettivi finalizzato a riconoscere all’infermiere la piena responsabilità e
autonomia per la gestione dei problemi assistenziali e la corretta esecuzione delle
prescrizioni diagnostico/terapeutiche. Il contenuto varia in funzione delle singole
realtà e dei profili organizzativi, sarà quindi formalizzato in base al
contesto,all’organizzazione e alla struttura in cui l’infermiere svolge la sua attività
professionale. Le indicazioni da riportare devono essere in relazione alle indicazioni
citate nella normativa vigente inerente anche le funzioni specifiche dell’infermiere. I
dati di cui il professionista deve avvalersi saranno relativi alla
informazione,all’educazione sanitaria e di natura tecnica a loro volta classificabili in
dati obiettivi e dati corrispondenti alla valutazione/individuazione dei bisogni
assistenziali. La struttura tipica della documentazione infermieristica deve prevedere:
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- l’accertamento iniziale: raccolta informazioni, dati di tipo
anagrafico,anamnestico,clinico individuazione/identificazione problemi e situazione
attuale della persona,diagnosi infermieristica quale enunciazione strutturata di un
problema infermieristico e sue cause e manifestazioni. A prescindere dall’utilizzo o
meno delle diagnosi infermieristiche,è importante che l’infermiere si abitui ad
applicare il processo di definizione diagnostica. Questo procedere esalta la
competenza distintiva della professione infermieristica aumentando la motivazione e
l’autostima del professionista
- la pianificazione dell’assistenza : questa è la parte che attualmente viene attuata
senza formalizzarla,attuata per consuetudine pratica ,il suo significato è però legato
alla necessità di definire le modalità di risposta ai bisogni assistenziali
- l’attuazione dell’assistenza: si avvale di strumenti come il diario,i rapporti e la
scheda infermieristica; tipica organizzazione assistenziale tesa a gestire in toto il
paziente affrancandosi dall’ormai obsoleta erogazione di prestazioni assistenziali
cosiddetta per “compiti”. Registrazione dati relativi a terapie,rilevazione parametri
vitali …. schede tecniche per gestire in modo uniforme la stessa tipologia di
interventi e osservazioni (scheda paziente diabetico,scheda bilancio idrico,scheda
dietetica,scheda medicazioni,scheda drenaggi)
- la valutazione : elemento trascurato all’interno della documentazione
infermieristica,per mancanza di pianificazione, che dovrebbe prevedere due momenti,
una valutazione continua che viene di fatto realizzata nella parte della
documentazione relativa all’attuazione dell’assistenza indipendentemente dall’uso di
schede o diari strutturati, e una valutazione finale che viene formulata in altre parti
della documentazione o in apposita scheda. Si evidenzia però una forte criticità in
questa fase relativamente alla poca attenzione degli aspetti informativi,educativi e di
programmazione della dimissione che invece dovrebbero essere implementati.
Requisiti indispensabili per la compilazione sono l’accuratezza,la chiarezza,la
veridicità,la pertinenza, la rintracciabilità.
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