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Capitolo I
Storia di Genova
1.1 Dagli albori alle vicende del XIX secolo *
L'origine del nome Genova viene fatto risalire ad una radice indoeuropea
*geneu- ("ginocchio") oppure da *genu- ("mascella, bocca"); genu-
sarebbe un'allusione alla foce di uno degli antichi corsi d'acqua del sito; a
corroborare questa evidenza è il fatto che la maggioranza dei linguisti
considerino Genua e Genaua (Ginevra) varianti dello stesso nome. Il
ritrovamento di un villaggio dell'età del Bronzo
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in piazza Brignole, la
palafitta del 5000 a.C. in piazza della Vittoria e la necropoli etrusca
all'Acquasola indicano, l'origine fluviale di Genova e di conseguenza il
possibile termine Genaua, come più probabile origine del nome.
La leggenda vuole invece che derivi dal nome del dio romano Giano
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,
perché, proprio come il Giano bifronte, Genova ha due facce: una rivolta
verso il mare, l'altra oltre i monti che la circondano. La tradizionale fedeltà
della popolazione Genuate a Roma, risalente alle guerre puniche
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, ha
reso inevitabile che la tesi romana venisse presa in maggiore
considerazione e che la città assumesse il nome latino di Ianua,
derivandolo direttamente da Janus, ovvero Giano.
Gli antichi romani consideravano Giano come l'iniziatore dell'uso della
moneta nella società ed il protettore di tutti i passaggi: della porta di casa,
delle porte di accesso alle città, dei porti e dei valichi. Ciò trova un solido
riscontro tutt'oggi nel fatto che Genova sia considerata e spesso chiamata
“la porta d'Europa sul Mediterraneo”.
La porta ha un'importanza particolare nella cultura architettonica
genovese e questo rapporto si palesa sia negli antichi portali decorati,
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L'età del bronzo indica, rispetto a una data società preistorica, il periodo caratterizzato dall'utilizzo
sistematico ed esteso della metallurgia del bronzo che, per quanto riguarda l'Europa, si estende dal 3500
a.C. al 1200 a.C. circa.
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Giano (dal latino Ianus) è il dio degli inizi, materiali e immateriali, ed è una delle divinità più antiche e più
importanti della religione romana, latina e italica. In passato, a causa di un errore, si è ritenuto che fosse stato
venerato anche presso gli Etruschi con il nome di Ani.
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Le Guerre romano-puniche furono una serie di tre guerre combattute fra Roma e Cartagine tra il III e II
secolo a.C., che si risolsero con la totale supremazia di Roma sul Mar Mediterraneo. Sono conosciute
come puniche in quanto i romani chiamavano punici i Cartaginesi. A sua volta il termine punico è una
corruzione di fenicio, come Cartagine è una corruzione del fenicio Karth Hadash (città nuova).
* Tratto da Wikipedia - http://it.wikipedia.org/wiki/Genova
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spesso raffiguranti San Giorgio
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che uccide il drago o altre scene di santi,
sia nelle porte che nei vari secoli si sono aperte lungo le mura della città, e
nel valore simbolico loro dato.
L'immagine ambivalente del Giano bifronte, che guarda al passato e vede
il futuro, Genova - città proiettata al futuro ma che sa guardare al proprio
passato - la rispecchierà sempre, anche nei suoi simboli, in particolare nel
Grifone
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“con la fierezza del leone e la nobiltà dell'aquila, vicino a Dio e
forte in terra”, nella propria vocazione di luogo di servizi, nelle sue
istituzioni, nelle sue tradizioni.
Il nome della città in lingua genovese ha subito una contrazione: in
passato veniva chiamata Zénoa, mentre oggi viene chiamata Zêna.
1.2 Le Repubbliche Marinare
La definizione di repubbliche marinare, nata nel 1800, si riferisce alle città
portuali italiane che a partire dal Medioevo godettero, grazie alle proprie
attività marittime, di autonomia politica e di prosperità economica.
La definizione è in genere riferita in particolare alle quattro città italiane i
cui stemmi sono riportati nelle bandiere della Marina Militare e della
Marina Mercantile: Amalfi, Genova, Pisa e Venezia. La bandiera della
marina si fregia degli stemmi di queste quattro città dal 1947. Oltre alle
quattro più note, tra le repubbliche marinare si annoverano però anche
Ancona, Gaeta, Noli e la repubblica dalmata di Ragusa; in certi momenti
storici esse ebbero un'importanza non secondaria rispetto ad alcune di
quelle più conosciute.
Gli elementi che caratterizzarono una repubblica marinara sono:
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San Giorgio è un santo greco antico, venerato come martire dalla quasi totalità delle chiese cristiane che
ammettono il culto dei santi.
San Giorgio è inoltre onorato dai musulmani con il titolo di profeta. Visse nel III secolo e morì prima
di Costantino I, probabilmente a Lydda(presso l'odierna Jaffa in Israele), secondo alcune fonti nel 303. Il
suo culto risale al IV secolo.
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Il grifone è una creatura leggendaria con il corpo di leone e la testa d'aquila. Molte illustrazioni moderne
rappresentano il grifone con le zampe anteriori da aquila, dotate di artigli. Generalmente comunque ha
quattro zampe da leone. La sua testa da aquila ha orecchie molto allungate; queste sono a volte descritte come
orecchie da leone ma spesso anche da cavallo, a volte anche piumate. Stando ad alcuni autori, la coda sarebbe
costituita da un serpente, paragonabile a quella della chimera.
In antichità era un simbolo del potere divino e un guardiano della divinità, ed è stato usato
nella cristianità medioevale come simbolo di Gesù Cristo, il quale era sia umano che divino.
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• l'indipendenza (de iure o de facto)
• autonomia, economia, politica e cultura basate essenzialmente
sulla navigazione e sugli scambi marittimi
• il possesso di una flotta di navi
• la presenza nei porti mediterranei di propri consoli
• la presenza nel proprio porto di fondachi
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e consoli di città marinare
mediterranee
• l'uso di una moneta propria accettata in tutto il Mediterraneo e di
proprie leggi marittime
• la partecipazione alle crociate e/o alla repressione della pirateria
La Repubblica di Venezia, detta “La Serenissima”, ebbe per secoli un
ruolo fondamentale nel commercio tra l'Europa e il Mediterraneo orientale;
nel momento della sua massima espansione territoriale era riuscita a
conquistare gran parte dell'Italia del Nord-Est, arrivando a pochi chilometri
da Milano. Lungo le coste mediterranee si impossessò della penisola
istriana, dell'intera Dalmazia
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e di vaste regioni della Grecia: le isole Ionie,
la Morea
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(attuale Peloponneso), Creta, Cipro, Negroponte e diverse altre
isole dell'Egeo.
L'antagonista per eccellenza di Venezia fu Genova che nel 1298 sconfisse
la flotta veneziana. La Repubblica di Genova ebbe vari appellativi in base
alle proprie caratteristiche economiche, commerciali e navali: La Superba,
La Dominante, La Dominante dei mari e La Repubblica dei Magnifici. Oltre
ad una presenza significativa in Oriente e nel Mar Nero, aveva il
monopolio dei commerci nel Mediterraneo occidentale. Notevole la sua
massima espansione territoriale, che oltre alla Liguria e l'Oltregiogo,
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Il fondaco
è un edificio (o un complesso di edifici) di origine medievale, che nelle città di mare svolgeva
funzioni di magazzino e, spesso, anche di alloggio per i mercanti stranieri. Solitamente si trattava di un locale
sito al pianterreno o nel seminterrato. Le dimensioni erano variabili, ma solitamente il fondaco era
caratterizzato da un'altezza poco pronunciata. I fondachi erano diffusi nelle città del bacino del
Mediterraneo come Genova, Napoli e Venezia.
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La Dalmazia è una regione storico-geografica della costa orientale del Mar Adriatico che si estende
dalle isole Quarnerine a nord-ovest, sino al fiume Boiana, attuale confine tra Montenegro e Albania.
Geograficamente è una sottile striscia di terra corrispondente al versante marittimo delle
montagne balcaniche che costeggiano il mare Adriatico.
Il suo nome deriva dall'antico popolo dei Dalmati e venne utilizzato ufficialmente per denominare la regione
quando la Dalmazia fu staccata dall'Illirico e costituita come provincia romana (10 d.C.).
Attualmente la Dalmazia è politicamente suddivisa tra Croazia, Montenegro e, per un breve tratto, tra Bosnia
ed Erzegovina.
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Il Peloponneso (Morea è il toponimo veneziano medievale) è una regione storica della Grecia meridionale,
che forma una penisola tra il Mar Ionio e il Mare Egeo (divenuta isola dopo la costruzione del canale di
Corinto).
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comprese Corsica, Sardegna, Crimea, Tabarca, Rodi, Creta, vaste aree
della Grecia e della Turchia, Gibilterra, alcune zone della penisola Iberica,
della Sicilia, alcune isole dell'Egeo e Pera, la colonia di Galata a
Costantinopoli.
La Repubblica di Pisa ebbe una notevole importanza, anche per le
conquiste territoriali che nel momento della sua massima espansione
comprendevano la Sardegna, la Corsica e le isole Baleari; era attiva
soprattutto in Occidente, ma la rivalità con Genova e le guerre con Firenze
le furono fatali.
Amalfi ebbe una storia gloriosa e precoce di potenza marittima, e le navi
amalfitane battevano i mari insieme a quelle veneziane quando le altre
repubbliche ancora dovevano affermarsi. La città campana non occupò
mai vasti territori ma ebbe il dominio commerciale nel Mediterraneo
meridionale ed orientale molto prima di Venezia. Se la sua storia di
indipendenza e di navigazione iniziò molto presto, anche la decadenza
arrivò presto, principalmente a causa dell'arrivo dei Normanni nel
Meridione, che soppressero le autonomie locali per dar vita al grande
stato del Regno di Sicilia, oltre che per la rivalità delle nascenti
repubbliche di Pisa e Genova.
Gaeta ebbe una storia marinara parallela a quella di Amalfi: entrambi
ducati bizantini dipendenti da quello di Napoli, ottennero l'autonomia negli
stessi anni e collaborarono nella lotte contro i Saraceni, come ad esempio
nell'849 nella Battaglia di Ostia
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, volta ad impedire il saccheggio di Roma.
Come Amalfi, la sua espansione territoriale fu modesta ma non irrilevante.
Ambedue, inoltre, furono assorbite dalla potenza normanna.
Le repubbliche adriatiche di Ancona e quella di Ragusa, sempre alleate
per resistere a Venezia, ebbero una naturale vocazione per la navigazione
in Oriente: Ancona non si espanse mai in modo significativo,
concentrando tutte le loro forze nelle attività marinare, mentre Ragusa
occupò quasi per intero l'attuale regione raguseo-narentana. Dovettero
combattere a lungo con Venezia e il loro periodo di massimo splendore fu
tra il Trecento e il Cinquecento. La loro storia si distingue da quella delle
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La Battaglia di Ostia è stata una battaglia navale combattuta nell'estate del 849 d.c. tra la Lega Campana e
flotta saracena nel Mar Tirreno.
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altre città marinare perché non attaccarono mai le altre repubbliche, anzi
dovettero sempre difendere con coraggio la propria libertà.
Per la repubblica ligure di Noli fu fondamentale l'alleanza con la vicina e
più potente Repubblica di Genova; Noli ebbe una lunghissima storia di
indipendenza e i suoi navigatori non solo percorrevano le rotte tirreniche,
ma si dirigevano anche nel Levante. La sua espansione territoriale
comprese anche i comuni vicini.
Le repubbliche marinare sono importanti non solo per la storia della
navigazione e del commercio: nei loro porti non arrivano solo preziose
merci altrimenti introvabili in Europa, ma anche nuove idee artistiche e
notizie su paesi lontani: con le repubbliche marinare l'Europa rialzava
nuovamente lo sguardo verso gli altri continenti. Lo spirito di avventura dei
navigatori di queste città è sempre stata una gloria per l'Italia, sebbene
offuscata dalla rivalità commerciale che le metteva l'una contro l'altra.
1.3 La Repubblica di Genova
La storia di Genova è la storia dei suoi abitanti che furono definiti, al
tempo stesso, signori del mare, mercanti e guerrieri capaci, nel caso, di
inaudita ferocia. Seppero dare vita, in epoca di dominanze, ad una propria
repubblica, la Repubblica di Genova, nata dal libero comune, che si resse
in otto secoli su diverse forme di governo: dalla forma consolare a quella
dogale a quella, infine, oligarchica
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. La sua politica si fondò comunque
sempre su di un disegno di dominio regionale, studiato e portato avanti sin
dagli albori.
10 L'oligarchia è il sistema di governo imposto da un gruppo ristretto di persone ed è anche detto governo di
pochi.
Nell'antica Grecia il termine oligarchia indicava principalmente il governo di una classe scelta in base
al censo, invece che alla nascita, requisito essenziale del governo di matrice aristocratica. A Atene del V
secolo a.C. vi furono il governo oligarchico dei Quattrocento nel 411 a.C. ed il regime dei Trenta
tiranni del 404 a.C.
Nella tradizione del pensiero filosofico greco, sistematizzata da Aristotele, l'oligarchia è una forma di
governo cattiva, non perché antidemocratica, ma perché quei pochi esercitano il potere indebitamente, o in
quanto non ne hanno il diritto o in quanto lo fanno violando le leggi o, infine, in quanto lo esercitano
favorendo gli interessi particolaristici a scapito di quelli della comunità. Se, invece, i pochi che esercitano un
potere lo fanno in maniera legittima e in vista dell'interesse generale, allora il loro governo è un'aristocrazia.
Secondo Aristotele l'oligarchia è dunque la degenerazione dell'aristocrazia.