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1 Chi è il serial Killer?
Per dare una definizione del serial killer è più che mai necessario risalire al significato del
termine Killer. Il vocabolo Killer, derivante dal verbo to kill, che significa uccidere, indica,
letteralmente, l'uccisore, l'assassino. Tuttavia il serial killer non è semplicemente colui che
uccide.
Fino all'inizio degli anni '80, come si utilizzava genericamente il termine omicidio multiplo,
di fronte a casi con un unico assassino e molteplici vittime. È solo grazie all'F.B.I. che si
comincia a parlare di serial killer. Gli assassini multipli sono stati suddivisi dall'F.B.I. in tre
categorie:
mass murderer (assassino di massa).
L’assassino di massa uccide quattro o più vittime nello stesso luogo e in un unico episodio.
Generalmente il soggetto non conosce le proprie vittime ma le sceglie casualmente.
spree killer (assassino compulsivo).
L’assassino compulsivo uccide due o più vittime in luoghi diversi, compiendo gli omicidi in
un breve arco di tempo. La causa scatenante degli omicidi è generalmente la stessa e sono tra
loro concatenati anche se il soggetto non conosce affatto le sue vittime.
serial killer (assassino seriale)
L’assassino seriale uccide tre o più vittime, in luoghi diversi e con un periodo di intervallo
cosiddetto emotivo fra un omicidio e l'altro (cooling off time). In ciascun omicidio il soggetto
può uccidere più di una vittima che può essere scelta accuratamente oppure a caso.
La definizione attualmente più usata del termine serial killer, è stata invece pubblicata nel
1988 dal National Institute of Justice, che definisce assassinii seriali “ Una serie di due o più
omicidi commessi come eventi separati, solitamente, ma non sempre, da un criminale solo. I
crimini possono verificarsi in un periodo che va da alcune ore ad anni. Il più delle volte il
movente è psicologico, e il comportamento del criminale e le prove concrete osservate sulla
scena dei crimini, riflettono connotazioni di tipo sadico e sessuale”.
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1.1 classificazione dei serial killer sulla base di differenti criteri*
Relativamente alla tassonomia dell'omicidio seriale, il testo di riferimento rimane il Crime
Classification Manual, in cui ne è stata elaborata una classifica in relazione al movente:
omicidio seriale per guadagno personale.
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National Institute of Justice 1988
* Fonte principale del paragrafo "La figura del Serial Killer tra diritto e criminologia" Tesi di Laurea di Gianluca Massaro
- http://www.altrodiritto.unifi.it/ricerche/devianza/massaro/index.htm
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L’assassino commette una serie di delitti con lo scopo di entrare in possesso di un'eredità o
per incassare polizze di assicurazione stipulate sulla vita delle vittime. Le vittime sono scelte
in base al guadagno che l’omicida ricaverebbe una volta uccise, in quanto egli vive dei
proventi dei suoi delitti. L’assassino uccide in cerca della soddisfazione di una serie di bisogni
personali, che assumono, per lui, importanza prioritaria rispetto a considerazioni di ordine
morale. Tra assassino e vittima esiste una relazione completamente distorta: il reo opera un
profondo processo di depersonalizzazione delle vittime privandole delle qualità umane e
trasformandole in semplici oggetti. Gli assassini seriali di questa categoria sono dei
sociopatici in quanto privi di qualsiasi sentimento empatico nei confronti del prossimo e
compiono una vita estremamente sedentaria.
omicidio seriale situazionale.
Gli omicidi seriali di questo tipo non sono premeditati ma vengono compiuti nell'atto di
commettere un altro reato oppure mentre il soggetto sta cercando di mettersi in fuga dopo il
reato stesso. Gli omicidi sono causati da un impulso improvviso oppure dal panico o da uno
stato confusionale in cui si viene a trovare il criminale che viene colto sul fatto. Le vittime
non rappresentano un potenziale pericolo per l'assassino ma sono per lui un testimone o un
potenziale ostacolo. Gli omicidi sono generalmente compiuti con armi da fuoco e le vittime
sono casuali, scelte sul luogo in cui si trova anche l'assassino.
omicidio seriale motivato da erotomania.
La causa scatenante è appunto l'erotomania (uno stato di permanente eccitazione sessuale,
localizzata soprattutto a livello psichico). L'assassino e alla ricerca di un amore idealizzato,
che lo porta a ritenere inadeguati tutti i suoi amanti. Generalmente a compiere questo tipo di
delitti sono donne non soddisfatte che hanno relazioni con uomini violenti.
omicidio seriale provocato da una conflitto.
Questo tipo di omicidio si verifica quando, a seguito di una lite tra due persone, una perde il
controllo ed uccide l'altra.
Io reo è generalmente un uomo violento, con scarso controllo dei propri impulsi aggressivi, di
umore instabile.
omicidio seriale per vendetta simbolica.
L'assassino uccide una serie di vittime contro le quali vuole vendicarsi, perché pensa di aver
subito un grave torto, ingigantito in maniera del tutto irrazionale. Il serial killer uccide però
dei soggetti che, personalmente, non gli hanno fatto nulla ma che rappresentano un'autorità
che lui vuole punire per un comportamento che ritiene scorretto nei suoi confronti.
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Anche in questo tipo di omicidio seriale il fattore relazionale è prevalente; l'assassinio ha
origine nella distorsione della relazione tra due soggetti, nella quale un soggetto è convinto di
aver subito un danno irreparabile; il secondo soggetto rappresenta solo la proiezione del vero
nemico dell'assassino, che invece è irraggiungibile.
L'assassino è incapace cioè di tollerare le frustrazioni e le sconfitte e con delle spiccate
reazioni paranoiche. Il rapporto con le vittime è inesistente, esse sono il capro espiatorio sul
quale si indirizza la rabbia e l'aggressività accumulata dall'assassino.
omicidio seriale con movente irrazionale.
Tipico dei soggetti schizofrenici paranoici, l'omicidio sembra essere motivato da un movente
irrazionale, conosciuto solo dalla mente dell'assassino, dettato esclusivamente dal suo stato
psichico. Le vittime di solito sono scelte a caso e possono essere estremamente eterogenee
come età, classe sociale, sesso. Molto spesso questi serial killer affermano di udire delle voci,
che ordinano di commettere gli omicidi, oppure sostengono di non essere responsabili dei
reati, perché questi sono compiuti da un'altra personalità che loro non sono in grado di
controllare.
omicidio seriale motivato da estremismo.
L'assassino seriale che compie questo tipo di omicidio è motivato dalla fede in una serie di
idee basate su un particolare estremismo politico, religioso, sociale e paramilitare. Questo
tipo di assassino può agire da solo, ma più spesso, fa parte di un gruppo.
omicidio seriale per eutanasia.
In questo caso l'assassino seriale sceglie come vittime persone che, secondo lui, stanno
soffrendo ingiustamente. È convinto che sia suo dovere alleviare le sofferenze del prossimo,
anche se, nella maggior parte delle volte, il vero motivo è la sensazione di potere e controllo
che l'assassino ottiene dal suo delitto. Generalmente i killers fanno parte del personale
sanitario e commettono gli omicidi in modo da far pensare ad una morte naturale.
omicidio seriale per il controllo del potere.
Il soggetto sceglie l'omicidio come attività per manifestare il suo bisogno di onnipotenza.
Spesso si tratta di omicidi seriali particolarmente brutali nell'esecuzione, in cui l'assassino
provoca un notevole grado di sofferenza alla vittima. L’assassino può uccidere per sadismo,
perche spinto dal desiderio di portare a termine una missione o semplicemente per stare al
centro dell’attenzione, creando volontariamente una situazione di pericolo per poi salvare loro
la vita sentendosi un eroe.
omicidio seriale sessuale.
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Questo tipo di omicidio seriale implica un atto sessuale. La tipologia di atto sessuale e il suo
significato simbolico variano a seconda della personalità dell'assassino. Generalmente il killer
lascia una firma caratteristica sul corpo delle vittime e sugli altri elementi della scena del
delitto. Gli assassini sono individui che possono aver subito abusi e violenze sessuali o
un'educazione troppo severa e repressiva, in cui è stato loro insegnato che "il sesso è peccato".
L’omicidio può essere di tipo sadico o necrofilo.
omicidio seriale a movente misto
Si fa riferimento a casi di omicidio seriale in cui il movente varia da un delitto all'altro
Altri autori hanno studiato l’omicida seriale elaborandone diverse tassonomie sulla base di
criteri differenti.
Lunde divide gli assassini seriali in due categorie:
gli schizofrenici paranoici, caratterizzati da un comportamento aggressivo e
sospettoso, da allucinazioni (spesso uditive) e da illusioni di grandezza e di
persecuzione
i sadici sessuali, che uccidono, torturano e mutilano le vittime deumanizzandole per
raggiungere l'eccitazione e il piacere sessuale
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Hickey invece definisce assassino seriale chiunque uccida con premeditazione tre o più
vittime nell’arco di giorni, mesi o anni. Nella sua Teoria della Territorialità classifica i serial
killer sulla base del criterio della mobilità elaborando tre categorie:
Travelling Killer (assassino seriali itinerante)
È un soggetto che si sposta attraverso vari luoghi, anche compiendo migliaia di chilometri tra
un omicidio e l’altro.
Local Killer (assassino seriale locale)
Cerca vittime solo all’interno della zona di appartenenza (città, provincia ecc.)
Home stable killer (assassino seriale stazionario)
Si tratta di un soggetto che non si allontana mai dal luogo in cui abita o lavora. Le vittime
risiedono nella stessa struttura o vengono catturate ogni volta nello stesso posto.
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Ressler, Burgess, Douglas, invece, come precedentemente esposto, introducono la distinzione
tra comportamento organizzato e disorganizzato.
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D. Lunde, Murder and Madness, San Francisco Book Company, San Francisco 1975.
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E.W. Hickey, Serial Murder: An Elusive Phenomenon, Praeger, New York 1990.