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Introduzione
Questa analisi fornisce un supporto empirico per interpretazioni risk-based degli
effetti size e book-to-market e contribuisce al dibattito sul link economico tra i
fattori Fama-French e rischi sistematici. Testeremo tre modelli di asset pricing
sul mercato europeo, iniziando dal famoso Capital Asset Pricing Model (CAPM).
Saranno usati i 25 portafogli proposti da Fama e French (25FF) sul loro sito-
web
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, suddivisi per capitalizzazione azionaria (size) e rapporto book-to-market
(BE/ME), per rispondere alla seguente domanda: i rendimenti possono essere
spiegati dall’esposizione al rischio di mercato? Ci aspettiamo che la maggior parte
dei 25 asset testati abbia un rendimento diverso da quello previsto dal CAPM.
Partendo dagli extra-rendimenti di portafoglio stimeremo i beta associati agli
extra-rendimenti di mercato implementando un modello ordinario di regressione
lineare (OLS) su un orizzonte temporale di circa 20 anni. La significatività dei
risultati verrà valutata calcolando e interpretando gli R
2
, le statistiche-t e i
relativi p-value. In aggiunta verrà implementato il GRS test per verificare
quando le alpha sono congiuntamente uguali a zero. Troveremo un p-value
associato al GRS test sufficientemente vicino a zero così da rigettare l’ipotesi
nulla, cioè l’ipotesi che il CAPM sia in grado di spiegare la media dei rendimenti
in eccesso sui 25 portafogli Fama-French. In aggiunta, con un’analisi cross-
sezionale, verificheremo se i rendimenti attesi sono coerenti con i rendimenti
realizzati, inserendo nel CAPM i beta di portafoglio stimati con la precedente
regressione temporale. Useremo il metodo Fama-MacBeth, più affidabile rispetto
al metodo standard in quanto corregge la correlazione tra i rendimenti
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http://mba.tuck.dartmouth.edu/pages/faculty/ken.french/data_library.html
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eliminandone gli effetti sulle stime. Gli output che otterremo saranno i premi a
rischio (gamma) associati ai beta di portafoglio. Ne faremo la media semplice e li
inseriremo nuovamente nel CAPM ottenendo le stime trasversali degli extra-
rendimenti di portafoglio. Ci aspettiamo di trovare un intercetta media
significativamente diversa da zero e un premio a rischio di mercato medio
economicamente e statisticamente non significativo. In altre parole, mi aspetto
che i rendimenti realizzati e quelli attesi dal CAPM non siano coerenti.
L’analisi continuerà testando il modello Fama-French a tre fattori, molto simile
al CAPM, in cui gli autori hanno aggiunto i fattori SMB e HML, nel tentativo di
implementare un modello in grado di spiegare meglio le variazioni medie dei
rendimenti dei 25 portafogli proposti. Anche in questo caso i fattori sono extra-
rendimenti ed è possibile stimarne i coefficienti con una regressione temporale di
tipo OLS. La significatività sarà verificata interpretando gli R
2
, le statistiche-t e i
relativi p-value. Come nella verifica del CAPM verrà implementato il GRS test
per verificare quando le alpha sono congiuntamente uguali a zero. Per la stima
dei gamma sarà implementato il metodo Fama-MacBeth a due stadi, per cui
verranno usati i beta stimati in precedenza con la regressione time-series. Se il
modello Fama-French a tre fattori è superiore al CAPM troverò dei gamma
statisticamente significativi, intercette basse o nulle e un alto R
2
.
Successivamente implementeremo, in un contesto europeo, un modello a tre
fattori analogo a quello proposto da Hahn e Lee (2006), in cui gli autori hanno
sostituito ai fattori SMB e HML, due fattori alternativi. I fattori alternativi sono
il default spread (DS) e il term spread (TS) costruiti rispettivamente come
differenziale di rendimento tra imprese con rating Baa e titoli di stato a 10 anni,
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e differenziale di rendimento tra titoli di stato a 10 anni e a 1 anno. Le difficoltà
di reperimento dati hanno portato ad una riduzione dell’orizzonte temporale.
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1. Dati e Metodo di Applicazione
I test sono stati condotti dal Luglio del 1990 all’Ottobre del 2012 sui 25 portafogli
proposti da Eugene F. Fama e Kenneth R. French (FF), composti dai rendimenti
mensili ponderati per capitalizzazione azionaria di società quotate in Austria,
Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia,
Olanda, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito. Le
quotazioni sono quelle del New York Stock Exchange (NYSE), dell’American
Stock Exchange (AMEX), della National Association of Securities Dealers
Automated Quotation (NASDAQ) e sono state estratte dal Center for Research in
Security Prices (CRSP). I dati sono reperibili nella banca dati Bloomberg
201210,
2
mentre l’accesso ai 25FF è libero. I 25 portafogli Fama-French sono stati
suddivisi in due serie di quintili comprendenti cinque livelli di size e altrettanti
di book-to-market (BE/ME), così da facilitare la costruzione di fattori
scarsamente correlati fra loro.
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Il numero di imprese contenute in ogni portafoglio
varia da un minimo di 28 ad un massimo di 2018, mentre il totale delle imprese
analizzate in un orizzonte temporale di circa 20 anni, è di 1 milione e 110 mila
circa. Con il termine size si intende “capitalizzazione azionaria” mentre il BE/ME
al tempo t, è il rapporto tra valore contabile del capitale proprio alla
fine dell’anno t – 1 e valore di mercato del capitale proprio
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sei mesi prima. Gli
autori Fama e French utilizzano il mese di Giugno come periodo di riferimento
per la classificazione sul book-to-market. Tutti i titoli che compongono i portafogli
2
L’accesso ai 25 portafogli è libero sul sito-web di Kenneth R. French
http://mba.tuck.dartmouth.edu/pages/faculty/ken.french/data_library.html.
3
Si veda Fama e French (1993).
4
Le modalità di calcolo di Book Equity e di Market Equity sono disponibili online sul sito-web di
Kenneth R. French:
http://mba.tuck.dartmouth.edu/pages/faculty/ken.french/Data_Library/variable_definitions.html
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hanno un valore contabile del capitale proprio positivo. Il BE/ME in t è
sintetizzato dalla seguente formula:
I dati storici sui cicli economici sono stati ottenuti dal sito-web della National
Bureau of Economic Research (NBER).
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I fattori utilizzati per le analisi temporali
(time-series) e trasversali (cross-sectional) sono sintetizzati in Tabella 1):
Tabella 1 – Modelli e Fattori
MODELLO FATTORI
CAPM RM – RF
FF3 RM – RF SMB HML
Alternative Model RM – RF ΔDS ΔTS
I fattori, usati nei modelli come proxy dei rischi sottostanti ai 25FF, sono stati
approssimati come in Tabella 2):
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I cicli economici sono consultabili online sul sito-web della NBER:
http://www.nber.org/cycles/cyclesmain.html
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Tabella 2 – Proxy e Database
FATTORE PROXY DATABASE
RF
T-BILL USA 1-YEAR Kenneth R. French website
T-BILL GERMANY 1-YEAR Global Financial Database
RM
FF European Market Portfolio Kenneth R. French website
MSCI EMU Index Global Financial Database
SMB Fama-French Small Minus Big Kenneth R. French website
HML Fama-French High Minus Low Kenneth R. French website
DS
BARCLAYS EURO AGG CORP BAA Datastream
MOODY'S BAA CORPORATE BOND Bank of St. Louis website
BUND GERMANY 10-YEAR Datastream
T-BOND USA 10-YEAR Bank of St. Louis website
TS
BUND GERMANY 10-YEAR Datastream
T-BILL GERMANY 1-YEAR Global Financial Database
L’orizzonte temporale è compreso tra Luglio del 1990 e Ottobre del 2012, fatta
eccezione per i test condotti sul modello alternativo di Hahn e Lee (2006), in cui il
periodo di riferimento si riduce di circa otto anni. Una diminuzione di circa il 40%
sul totale, che condizionerà in modo significativo i risultati finali.
I fattori SMB e HML sono stati costruiti sulla base di sei portafogli azionari
formati dai 25FF, suddivisi per size e BE/ME. L’obiettivo, come sappiamo, era
ottenere un fattore book-to-market quanto più possibile non influenzato dai
cambiamenti di size, e allo stesso modo, un fattore size altamente indipendente
da variazioni di book-to-market. Le variabili SMB (Small Minus Big) e HML
(High Minus Low), coerentemente con i più famosi modelli multifattoriali di asset
pricing, sono costruite in modo da essere influenzate dagli stessi fattori di rischio
sensibili, rispettivamente, a size e BE/ME. La loro struttura ricalca quella usata
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per la suddivisione dei 25 portafogli proposti da Fama e French. In particolare, in
Tabella 3) è sintetizzata la composizione dei fattori SMB e HML:
Tabella 3 – Fattori SMB e HML
HML
30% 40% 30%
SMB
10% S/L S/M S/H
90% B/L B/M B/H
S: piccole imprese: equity di mercato di imprese con capitalizzazione azionaria
appartenente al minor 10% del totale.
B: grandi imprese: maggior 90%.
L: imprese a basso BE/ME: equity di mercato di imprese appartenenti al minor 30esimo
percentile di BE/ME.
M: imprese a medio BE/ME: dal 30esimo al 70esimo percentile.
H: imprese ad alto BE/ME: maggior 30%.
Nel Capitolo 4) saranno testati i fattori alternativi descritti da Hahn e Lee
(2006): default spread e term spread. Il default spread (DS) viene definito dagli
autori come differenza tra il rendimento a scadenza di obbligazioni societarie con
rating Baa e buoni del tesoro americani decennali. Il term spread (TS) è invece la
differenza tra i buoni del tesoro americano decennali e annuali. Tuttavia, in
questa sede, si è preferito suddividere l’analisi in due parti al fine di sopperire
alla mancanza di dati sul mercato europeo. Nel primo caso, in cui l’orizzonte
temporale va dal Luglio 1990 all’Ottobre 2012, il DS è stato costruito come
differenza tra il rendimento medio di obbligazioni americane con rating Baa
proposte da Moody's e il titolo governativo americano a 10 anni. Nel secondo caso,
per il DS sono stati usati i rendimenti di obbligazioni europee con rating Baa