CAPITOLO I
Introduzione
In questa tesi mi sono occupato della certificazione delle imprese di progettazione di
prodotti aeronautici, realizzando in particolare il “case study” dell'azienda SuperJet
International.
SuperJet International è una joint venture tra l'azienda italiana Alenia Aermacchi, del
gruppo Finmeccanica, e l'industria aeronautica russa Sukhoi Holding. L'azienda sviluppa le
varianti alla configurazione-base dell'aeromobile Sukhoi Superjet 100(SSJ100), un aereo
di linea di classe Regional (aeromobili destinati ai collegamenti su distanze dell'ordine di
poche centinaia di miglia nautiche) appartenente alla famiglia dei jet da 75/100 posti,
sviluppato da Sukhoi Civil Aircraft Company (SCAC).
L’obiettivo di questo studio è analizzare la normativa vigente nel settore della
progettazione di velivoli, argomento che raramente viene trattato nella letteratura, e
analizzare il lavoro fatto da Superjet per ottenere la qualifica di Impresa di Progettazione
aeronautica (Design Organisation Approval).
Il caso di Superjet International è estremamente interessante da studiare, visto che
quello aeronautico è un settore in continua evoluzione, che vede l’affacciarsi continuo sul
mercato di nuove aziende e nuovi prodotti e questa azienda italiana rappresenta una
importante prospettiva futura del nostro territorio in ambito aeronautico. L'azienda di
progettazione veneta, che mira a garantire l'inserimento nel mercato del Superjet 100, ha
la propria sede a Venezia, nei pressi dell’aeroporto Marco Polo, ed stata fondata nel
luglio 2007 con l'obiettivo di completare il design e lo sviluppo delle varianti VIP,
business e cargo del Superjet 100. Illustrerò quindi passo per passo il significato di
questi argomenti e l'iter con cui l'azienda ha ottenuto la qualifica per effettuare questo
tipo di operazioni.
Per la stesura della tesi ho preso in considerazione sia testi di tipo accademico-teorico
trattati nel corso di Trasporto Aereo e Sicurezza, sia testi di regolamentazione specifici
riguardanti il settore dell’aviazione civile. In particolare, per sviluppare una conoscenza
tecnica degli argomenti, sono state estremamente utili le pubblicazioni rese disponibili nel
sito internet degli enti europei e nazionali nel campo della sicurezza aerea.
L’analisi che viene presentata è stata sviluppata tenendo in debita considerazione tutte le
leggi in vigore a livello europeo in ambito di sicurezza aerea, l’analisi dei fattori critici
nell'ambito di un'azienda che opera nel settore, lo studio del ciclo di certificazione,
l’analisi e lo studio dei comparti lavorativi che caratterizzano l'azienda in modo da
giungere a una trattazione il più possibile completa dell’argomento.
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La regolamentazione dell'aviazione civile europea
1.1 Autorità ed enti europei nell'aviazione civile
Dai primi anni Settanta, gli stati membri dell'Unione Europea hanno percepito la necessità
di fornire all'aviazione civile europea, e di conseguenza all'industria aeronautica, regole
comuni concernenti i livelli di sicurezza, gli standard di qualità, la compatibilità
ambientale, ma anche la circolazione di merci e servizi nonché la cooperazione con
paesi terzi. Per questo motivo sono nati e si sono sviluppati nel corso degli anni gli enti
che disciplinano, regolano e controllano il trasporto aereo, diventando passo dopo passo
di importanza vitale nel campo dell'aviazione.
1.1.1 Le Joint Aviation Authorities (JAA)
L'impegno a portare avanti questi obiettivi si è manifestato in Europa con la creazione
nel 1970 delle “Joint Aviation Authorities” (Autorità Aeronautiche Congiunte o JAA),
associazione legata all'ECAC
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che raggruppava le autorità dell'aviazione civile di oltre 40
Stati europei, ma priva di un effettivo stato legale. L'obiettivo delle JAA era di sviluppare
standard e procedure normative comuni, allo scopo di fornire livelli di sicurezza elevati e
costanti in ambito del trasporto aereo. Nata inizialmente per creare codifiche di
certificazione comunitarie di aeromobili e motori per l'industria europea (in particolare per
i prodotti del consorzio internazionale Airbus) l'organizzazione, dal 1987 in poi, ha
esteso le proprie competenze fino alla creazione di standard comuni per gli aspetti di
certificazione, di design e di manutenzione dei prodotti aeronautici (aeromobili, motori o
eliche), ponendo particolare attenzione nell'armonizzare la normativa con quella degli Stati
Uniti in quanto quest'ultima era già esistente.
La membership tra le Autorità Aeronautiche dei Paesi era basata sulla firma degli
Accordi JAA (ovvero gli “Arrangements Concerning the Development, the Acceptance and
the Implementation of Joint Aviation Requirements” (accordi concernenti l'elaborazione,
l'approvazione e l'applicazione di requisiti aeronautici comuni)), documento firmato dagli
allora stati membri a Cipro nel 1990 e che ha dato ufficiale inizio alle Joint Aviation
Authorities. In seguito il Regolamento CE 3922/91, concernente l’armonizzazione delle
regole tecniche e delle procedure amministrative per la sicurezza della aviazione civile, ha
richiesto che gli Stati dell’Unione Europea aderissero alle JAA, rendendo così effettiva
questa associazione e dandole una valenza dal punto di vista legale.
Le Joint Aviation Authorities hanno regolamentato i settori della sicurezza del volo
mediante l’emanazione delle JAR, organiche raccolte di normative che disciplinavano i vari
1 ECAC(European Civil Aviation Conference): organismo intergovernativo fondato nel 1955 con lo
scopo di promuovere sicurezza e efficienza del trasporto aereo a livello europeo.
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ambiti di interesse in campo di sicurezza aerea, e che dovevano essere di volta in volta
approvate dai singoli Stati per poter essere applicate all'interno degli stessi.
Negli anni successivi si è capito che uno dei principali obiettivi delle JAA, ovvero
assicurare uniformi condizioni di trattamento nei confronti dei vari utenti dei paesi membri,
poteva essere meglio realizzato da un Ente unico piuttosto che da tanti Enti nazionali
congiunti.
1.1.2 L'Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea (EASA)
Si è arrivati così alla convinzione che per rendere più efficace l’attività delle JAA era
necessario passare da una Associazione di Autorità ad un Organismo della Comunità con
personalità giuridica, indipendente, dotato di autonomia amministrativa e finanziaria e con
specifici poteri esecutivi definiti da un apposito Regolamento Comunitario.
Questo processo, concretizzatosi il 15 luglio 2002 con la pubblicazione sulla Gazzetta
Ufficiale dell'Unione Europea del Regolamento CE n. 1592/2002 da parte del Parlamento
Europeo e del Consiglio dell'Unione Europea, segna la nascita ufficiale dell' “European
Aviation Safety Agency” (Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea o EASA).
Da tale data è nato un progressivo processo di transito per cui si è passati
all'adozione del Regolamento 1592 facendo confluire le JAA nell'EASA. Questo processo
è tutt'ora in corso di svolgimento, per cui EASA sta assorbendo tutte le funzioni che
oggi sono ancora attribuite alle National Aviation Authority (Autorità Aeronautiche Nazionali
o NAA) che formavano appunto le JAA. A tali autorità nazionali, come vedremo, sono
state lasciate le funzioni di applicazione e di controllo delle regole normative.
Negli anni successivi tutta la materia inerente licenze ed abilitazioni per tutte le
categorie di aeromobili è transitata gradualmente sotto il controllo dell’EASA, facendo
attenzione che nel periodo di transizione le JAA continuassero a curare la
regolamentazione ed il rilascio di certificazioni per i paesi JAA non EASA, evitando la
generazione di falle di sicurezza.
Attraverso un processo di transizione graduale l'associazione JAA è stata smantellata il
30 giugno 2009, e ora rimane operativa solo un'organizzazione ad essa collegata, la
JAA-TO, che si occupa di formazione professionale gestendo diversi centri di formazione.
La JAA-TO (le ultime lettere dell'acronimo indicano lo status dell'associazione che è
una Training Organisation, quindi un ente di formazione) è l'ente che ha fornito tramite i
suoi corsi tutte le direttive necessarie al personale Superjet International per affrontare
consapevolmente il processo certificativo dell'azienda.
Tutti gli altri compiti sono stati ripresi dall'EASA, ma mentre le JAA potevano solo
emanare raccomandazioni, l'EASA, come si vedrà, può emanare disposizioni legalmente
vincolanti per gli Stati membri, che sono obbligati ad assogettarsi.
Il miglioramento dell’efficacia delle attività in seguito al passaggio JAA-EASA, scaturisce
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dalla immediata obbligatorietà delle norme emesse e dal trasferimento delle principali
funzioni operative delle Autorità Nazionali ad una autorità unica, centrale, sovraordinata
alle stesse, con evidenti vantaggi in termini di omogeneità: nella conformità alle norme
stabilite e nel controllo dell'applicazione delle norme stesse.
Entro ora nel dettaglio delle funzioni dell'EASA.
L'European Aviation Safety Agency è l'organo di controllo del settore aeronautico
dell'Unione Europea che ha il compito di promuovere e mantenere un elevato livello di
sicurezza dell’aviazione civile in Europa. Ha sede a Colonia, in Germania, e rappresenta
un punto chiave della strategia dell'Unione Europea per regolare la sicurezza aerea.
L'EASA è divenuta operativa il 28 settembre 2003 come organismo indipendente dell'UE,
è disciplinata dalla legislazione europea e rende conto del suo operato agli Stati membri
e alle istituzioni europee. Il bilancio dell'Agenzia e il suo programma di lavoro sono
adottati da un Consiglio di Amministrazione di cui fanno parte rappresentanti degli Stati
membri e della Commissione Europea.
L'Agenzia ha una duplice missione. Da un lato fornisce consulenza tecnica all'Unione
Europea nella stesura dei regolamenti e nella conclusione di accordi internazionali
riguardanti la sicurezza aerea permettendo il coinvolgimento dell'industria aeronautica
attraverso comitati consultivi. Dall'altro ha assunto alcune funzioni operative prima svolte
dalle NAA (Autorità Aeronautiche Nazionali) dei paesi membri, quali l'omologazione dei
prodotti aeronautici e l'emissione delle prescrizioni di aeronavigabilità.
Per le altre attività (rilascio dei Certificati di Navigabilità ai singoli aeromobili,
abilitazione all'esercizio della professione di pilota, rilascio delle licenze al personale
specializzato, approvazione delle organizzazioni di addestramento, ecc.) la responsabilità
resta alle NAA sotto la supervisione dell'Agenzia, che allargherà progressivamente a
questi settori le sue competenze. Quindi, mentre la maggior parte delle pratiche di tipo
operativo continuano ad essere eseguite dalle Autorità Nazionali, all'Agenzia spetta
l'elaborazione delle norme comuni per svolgere appunto queste pratiche.
Con l'emendamento del Regolamento 1592, nel 2008, sono state poi inserite tra le
attività di competenza dell'Agenzia anche l'approvazione degli operatori commerciali del
trasporto che operano con velivoli e le licenze di pilotaggio commerciali.
EASA svolge inoltre l'attività di supervisione del piano di sorveglianza degli operatori
aerei commerciali, in particolare di quelli extra europei, che operano sugli aeroporti dei
paesi della comunità europea (SAFA - Safety Assessment of Foreign Aircraft). Fa capo
a questa attività un'interessante e particolare operazione, ovvero la stesura della ‘black
list’ delle compagnie che sono ritenute inferiori agli standard di sicurezza definiti.
È interessante rilevare che la sicurezza aerea intesa come prevenzione di azioni illegali
contro l’aviazione civile (quali, ad esempio, i dirottamenti) non rientra nell'ambito di
responsabilità dell'Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea, ma rientra nell’ambito del
diritto comunitario applicato dagli Stati membri.
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L'Agenzia fornisce quindi il “know-how” conducendo la ricerca e offrendo la formazione
necessaria alle NAA che, tuttavia, non diventano superflue con l’avvento dell’EASA in
quanto a loro spetta il compito di applicare le regole, e sono monitorate tramite ispezioni
dall'Agenzia Europea. Quindi il livello operativo più alto è rimasto alle Autorità Nazionali,
ma mentre prima gli Stati erano “liberi” sotto l'aspetto esecutivo, ora sono controllati
dall'EASA nell'applicazione degli standard. E questa soluzione vale sia per i 27 Stati
membri, sia per gli Stati terzi che hanno deciso di cooperare con l’EASA.
Lo standard di sorveglianza applicato dalle Autorita Aeronautiche Nazionali viene più volte
verificato dai team di standardizzazione dell'European Aviation Safety Agency, dall'ICAO
direttamente e anche dall'autorità nazionale degli Stati Uniti (FAA: Federal Aviation
Administration) per essere ritenuto conforme agli standard internazionali.
Inoltre l'Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea sta stringendo rapporti di collaborazione
con organizzazioni in ambito aeronautico di tutto il mondo, compresa l'International Civil
Aviation Organisation (ICAO)
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, la Federal Aviation Administration (FAA)
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negli Stati Uniti
e le autorità aeronautiche in Canada, Brasile, Israele, Cina e Russia. Quest'ultima
autorità nazionale, quella Russa appunto, è chiamata Interstate Aviation Committee
Aviation Register (IAC AR) ed è l'Ente che ha dato la prima certificazione di
omologazione di Tipo all'aeromobile Sukhoi Superjet 100, di cui l'azienda veneta al centro
della nostra trattazione si occupa.
Gli accordi di collaborazione tra l'Agenzia e queste organizzazioni hanno come obiettivo
quello di armonizzare gli standard e di promuovere la migliore prassi nel settore della
sicurezza aerea su scala mondiale.
A lungo termine, per far fronte alle sfide del settore dell'aviazione in rapida crescita, è
probabile che EASA svolgerà anche un ruolo chiave nella regolamentazione della
sicurezza degli aeroporti e dei sistemi di gestione del traffico aereo diventando così il
fulcro di un nuovo sistema normativo che assicura un mercato unico europeo nel settore
del trasporto aereo.
1.1.3 Struttura dell'EASA
La struttura dell'Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea è rappresentata
nell'organigramma riportato di seguito.
2 ICAO: Organizzazione Internazionale dell'Aviazione Civile. É un'agenzia autonoma delle Nazioni Unite
costituita da un’associazione di stati (189) a livello governativo incaricata di sviluppare i principi e
le tecniche della navigazione aerea internazionale, delle rotte e degli aeroporti e promuovere la
progettazione e lo sviluppo del trasporto aereo internazionale rendendolo più sicuro ed ordinato.
3 FAA: Amministrazione Federale per l'Aviazione. É l'agenzia del Dipartimento dei Trasporti
statunitense incaricata di regolare e sovrintendere a ogni aspetto riguardante l'aviazione civile.
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