4
Introduzione, oggetto della ricerca, spunti metodologici
Oggetto della presente indagine è in particolare la
conflittualità sviluppatasi nel corso dei secoli , dal basso
medioevo sino al Settecento inoltrato , nell‟ambito della
giurisdizione e amministrazione ecclesiastica in Carignano, una
realtà per alcuni versi “classica” (di certo la conflittualità tra
“poteri” e enti ecclesiastici e poteri “civili”, ma non solo, anche
tra poteri ecclesiastici in concorrenza tra di loro , non costituisce
un contesto inusuale) e per altri in qualche modo eccezionale,
considerando che qui si confrontarono per secoli, contendendosi
differenti beni, prerogative e diritti, nel quadro di un diuturno
conflitto giurisdizionale, i Vescovi di Torino e gli Abati di San
Michele della Chiusa. In tale contesto ogni vertenza , anche tra
differento attori afferenti alla sfera ecclesiastica poté assumere
connotazioni legate ai contrasti in essere e il suo esito poté
esserne significativamente condizionato.
Per potere inquadrare opportunamente le vicende religiose
della città di Carignano in età moderna, in particolare tra
Seicento e Settecento, la conoscenza quanto più possibile
5
puntuale e approfondita della storia locale in termini
complessivi, anche con riferimento ai secoli precedenti,
costituisce un requisito non eludibile.
Infatti, le vicende e le controversie in campo ecclesiastico
nel Carignanese, come si è detto, sono connotate da conflittualità
le cui radici e fondamenti risalgono molto indietro nel tempo. Per
così dire le cause di talun i contrasti sono “originarie” e i loro
effetti di lungo termine perdurano quasi senza soluzione di
continuità, dal medioevo alla fine dell‟antico regime. Si può
legittimamente supporre che esse già siano virtualmente
intrinseche nella contrastata dipendenza della locale Parrocchia
dall‟Abbazia di San Michele della Chiusa, che fu a più riprese
oggetto di contestazioni da parte di alcuni Vescovi di Torino, in
contrasto con una remota concessione fatta da un loro
predecessore (cfr. la parte II).
Sull‟orizzonte di un complesso contesto di sovrapposizioni di
competenze e di concorrenza di diritti sembra delinearsi una
sfaccettatura di un antagonismo, in materia di giurisdizione
ecclesiastica, tra “Stato” e Chiesa.
Forse sono state fatte da taluni storici valutazioni un po‟ troppo
estensive circa l‟esistenza di una concorrenza tra quei fenomeni
6
r e li gi osi c h e rec e nt e me n t e so no st a ti de f ini ti c o me “r e l i gio ne
c i vi c a” e “r e l i gi on e d uc a le ”
1
, t u tt av i a è ind ubb io ch e q uello
r e li gi oso s ia un t e r r eno , n on di r ei d i v e r i “s c o n t ri ” , co me
q ua l cun o vo r re bb e , b ens ì c e r t a me n t e d i d ib at ti to , di
a n ta gon is mi , d i r i c e r c a di s up r ema z i a e d i pr e sti gi o , c ap a ci di
d a r e or ig in e a l i ti c he , p e r a c c e s e ch e po t ess e ro e ss e r e,
me r i t an o d i ess er e s dr a mma t i z z at e e non t rop po s op r avv a lut a te,
d a to c he g en e ra l me n t e u na ri co mp o s iz ion e p ac i fi c a , s ep pu re
g iud i zi al e , pot ev a es s er e r ag gi un ta ag e vol me n t e , an ch e se
c i as c uno d ei cont e nd ent i gio c av a il p ro p rio ruo lo e riv e ndi c av a
c on l a ma g g io re pos si bil e d ete r mi n a z io n e i p r op ri d ir it ti e
p r e ro ga tiv e , v e ri o p r es un ti .
La c i tt à di C a ri gn an o d ev e l a s ua not o ri et à s op r at tutto
a l l ‟e ss e r e s t at a a pp a nn agg io e , d i ta n t o i n t anto l a s ed e , n el
l o ca l e c ast e llo e d e l r a mo p i ù c e l eb r e de ll a din a sti a s ab au da ,
1
V . a d e s e m p i o P A O L O C O Z Z O, L a g e o g r a f i a c e l e s t e d e i d u c h i d i S a v o i a .
R e l i g i o n e , d e v o z i o n i e s a c r a l i t à i n u n o S t a t o d i e t à m o d e r n a ( s e c o l i
XVI- X V I I ) , B o l o g n a , Il M u l i n o , 2 0 0 6 ( A n n a l i d e l l ' I s t i t u t o s t o r i c o i t a l o -
g e r m a n i c o i n T r e n t o . M o n o g r a f i e , 4 3 ) ( c f r . , i n o l t r e , i l p r e c e d e n t e
G e o g r a f i a c e l e s t e . P o l i t i c a e r e l i g i o n e n e l P i e m o n t e s a b a u d o f r a
C i n q u e c e n t o e S e i c e n t o , C u n e o , A g a m i , 2 0 0 3 ) .
7
q ue ll o d ei S av oia C a r ign a no , g ius t app unt o
2
. Al t ro e l e me n t o che
c on no ta molti secoli della storia di Carignano è l‟essere stata la sede
principale di due grandi casate nobiliari piemontesi, quella dei Provana e
quella dei Romagnano. In progresso di tempo vi si installarono anche
altre importanti famiglie. A tutte accenneremo in appendice dato che tra
loro troviamo i protagonisti di più d‟una delle controversie su cui questa
tesi si sofferma, sia per diretti e privati interessi, sia in quanto
rappresentanti di enti religiosi, monastici, di confraternite o della potente
prevostura carignanese, a lungo impegnata per fare prevalere i dettami
tridentini in ordine alla supremazia della Parrocchia.
2
C i r c a i l r a p p o r t o p r i v i l e g i a t o d e i c a r i g n a n e s i c o n i S a v o i a v .
G A U D E N Z I O C L A R E T T A , U n b a l l o d i n o b i l i d a t o s i a C a r i g n a n o n e l
C a r n e v a l e 1 5 2 4 ; s c h i z z o s t o r i c o d e i c o s t u m i p i e m o n t e s i n e l s e c o l o
XVI, i n “ R i v i s t a E u r o p e a ” , n . s . , X I X ( 1 8 8 0 ) , p p . 2 2 5 - 2 5 7 ( E d i t o
a n c h e a p a r t e : F i r e n z e , T i p o g r a f i a E d i t r i c e d e l l a G a z z e t t a d ‟ I t a l i a ,
1 8 8 0 ) , s t u d i o i n c u i l ‟ a u t o r e a c c e n n a a l l e f a m i g l i e d i C a r i g n a n o ,
d e s t i n a t a r i e d i p r i v i l e g i e a t t e n z i o n i s i n g o l a r i d a p a r t e d e i S a v o i a . I l
C l a r e t t a m e n z i o n a i n t a l e c o n t e s t o l e p r i n c i p a l i f a m i g l i e l o c a l i , s i a
c o n s e d e n e l l a c i t t à d a i t e m p i p i ù a n t i c h i ( C a r a , M e s s e r a t i , M o n t a f i a ,
P o r t o n e r i , P r o v a n a – c o n n o t i z i e p a r t i c o l a r m e n t e c o n s i s t e n t i -,
R o m a g n a n o ) s i a s t a b i l i t e s i n e l l a c i t t à n e l c o r s o d e i s e c o l i s e d i c e s i m o
e d i c i a s s e t t e s i m o ( G i a n a z z o , M o l a ) .
8
I Savoia Carignano - Il ra mo dei Savoia Carignano,
seppure secondogenito, ebbe grande caratura dinastica, grande
notorietà europea e insigni alleanze matri moniali, anche senza
considerare che il destino lo avrebbe condotto a salire al trono
di Sardegna prima e d‟Italia poi.
I suoi rappresentanti si allearono in matri monio con
principesse italiane e europee di altissimo prestigio. Il
capostipite, Tommaso, protagonista, col fratello, il Cardinale
Maurizio, della resistenza al governo della Duchessa Cristina di
Francia, che si temeva, dopo la morte del marito Vittorio
Amedeo I (loro fratello primogenito) potesse essere troppo
acquiescente nei confronti della Monarchia francese.
To mmaso, condottiere celeberri mo
3
sposò Maria di
Borbone Soissons, figlia del conte Carlo di Soisson, uno tra i
3
T o m m a s o f u u n o d e i p i ù g r a n d i c o n d o t t i e r i d i t u t t i i t e m p i , v i f u c h i
s c r i s s e d i l u i c h e n e l l a s u a v i t a p a s s ò p i ù t e m p o c o n l e a r m i i n p u g n o
c h e i n p a c e . N o n s i p o t e v a n e m m e n o i m m a g i n a r e c h e s t e s s e c o n l e
m a n i i n m a n o d i f r o n t e a l s o s p e t t o , p e r q u a l c h e t e m p o n o n
i n g i u s t i f i c a t o , c h e l a F r a n c i a p o t e s s e p r e n d e r e i l s o p r a v v e n t o .
P r o b a b i l m e n t e l a r e g g e n t e e r a p i e n a m e n t e c o o p t a t a n e l c o n t e s t o
s a b a u d o e a b b i a m o t a n t i i n d i c a t o r i d e l l a s u a c a p a c i t à d i t e n e r e a b a d a
l e i n f r a m m e t t e n z e o l t r a l p i n e , t u t t a v i a s e n o n v i f o s s e s t a t a l a f o r z a
c o n t r a t t u a l e e m i l i t a r e d e i C a r i g n a n o , a p p o g g i a t i d a l l a S p a g n a
( o v v i a m e n t e a n c h ‟ e s s a c o n f i n a l i t à d i s u p r e m a z i a s u l P i e m o n t e e
9
primi nella linea di successione al trono di Francia. Il suo
primogenito Emanuele Filiberto (il costruttore del palazzo
Carignano in Torino) sposò Maria Caterina d‟Este, con una
sequenza genealogica che fa registrare di generazione in
generazione i nomi degli Assia, dei Lorena, dei Sassonia e via
dicendo. Un titolo d‟onore e di notorietà di questo ramo è pure
quello di avere dato i natali, attraverso la propria linea
denominatasi Carignano-Soissons, a uno dei principali
protagonisti della storia d‟Europa, il celeberrimo principe
Eugenio un eroe sovranazionale, per così dire, che ha tra i suoi
meriti quello di avere contribuito in modo determinante a
salvare l‟Europa dai Turchi, negli anni ottanta del Seic ento, e
Torino dall‟assedio francese del 1706. Con la débacle della
Francia sotto le mura torinesi fu sancita la sconfitta della più
grande potenza militare del tempo, da parte del piccolo Piemonte
(inteso nel senso di Stato sabaudo in generale) la cui for za si
impose all‟attenzione dell‟Europa intera ben prima, e forse con
ben maggiore incisività, di quanto sarebbe accaduto negli anni
a n c h ‟ e s s a a s u a v o l t a d a t e n e r e a b a d a ) a f a r e d a c o n t r a l t a r e
a l l ‟ i n v a d e n z a f r a n c e s e n o n è d i f f i c i l e i m m a g i n a r e c h e n o n sarebbe stato
facile sfuggire come minimo a una pesante tutela e a un‟ipoteca sul futuro
dinastico e sull‟indipendenza piena degli stati sabaudi.
10
risorgimentali, con la partecipazione alla guerra di Crimea. Per
Carignano, l‟avere dato nome a un ramo così illustre della
dinastia sabauda e l‟essere di tanto in tanto stata la sua residenza
e anche (anteriormente alla secentesca biforcazione genealogica)
in qualche occasione del ramo primogenito fu fonte di prestigio e
notorietà.
Tra la metà del Cinquecento e la fine del se colo buona parte
delle più antiche e principali famiglie carignanesi dei secoli
precedenti uscirono di scena. Alcune si estinsero, altre si
trasferirono (l‟abbattimento delle mura, in seguito a vicissitudini
militari, di cui si dirà attraverso la testimoni anza di alcuni
storici, aveva, tra l‟altro, creato una certa preoccupazione circa
la sicurezza urbana, in un periodo di conflitti e passaggi di
soldatesche frequenti), perlopiù ponendo la loro residenza
principale, pur mantenendo anche quella carignanese, nella
capitale degli Stati sabaudi, non più, dal 1563, al di là delle Alpi
a Chambéry, ma a Torino, a una manciata di chilometri di
distanza, poco più di una ventina da centro a centro, meno di due
ore, procedendo al trotto, di cavallo o di carrozza.
Con la restaurazione filibertiana e con lo stabilizzarsi della
situazione sotto il profilo militare, parecchie famiglie insediate
11
nei borghi circostanti, incentivate probabilmente anche da una
certa disponibilità di immobili di notevole prestigio e,
probabilmente ancor più, dalla citata presenza dei Savoia (prima
della linea primogenita, poi dei principi di Carignano, come si è visto)
nella cittadina vi posero la loro sede principale. Tra la fine del
Cinquecento e l‟inizio del Seicento si assiste perciò all‟insediamento di
alcune nuove famiglie che giunsero a rimpiazzare quelle estinte o
trasferite. Tra i nuovi arrivati emerse subito una famiglia in particolare,
destinata a primeggiare a lungo, localmente, nella vita civile e religiosa
4
.
4
Q u e l l a d e i M o l a , c h e d i e d e n e i s e c o l i s u c c e s s i v i n u m e r o s i
m e m b r i d e l C o n s i g l i o d i C r e d e n z a – p o i c o m u n a l e – u n n u m e r o
d e c i s a m e n t e p r e p o n d e r a n t e d i s i n d a c i e d i p e r i o d i d i e s e r c i z i o
d i q u e s t a f u n z i o n e t r a i n i z i o d e l X V I I e m e t à d e l X I X s e c o l o
( s i v e d a , i n A p p e n d i c e l ‟ e l e n c o g e n e r a l e d e i s i n d a c i d i
C a r i g n a n o ) , p r e v o s t i ( c h e r e s s e r o l a p r e v o s t u r a p e r q u a s i u n
s e c o l o t r a l a m e t à d e l S e i c e n t o e l a m e t à d e l S e t t e c e n t o , i l
p r i m o d e i q u a l i f u q u e l G i o v a n n i B a t t i s t a , l a c u i s e v e r a o p e r a
i n d i f e s a d e l l e p r e r o g a t i v e d e l l a p a r r o c c h i a e c o n t r o u n a c e r t a
a n a r c h i a i m p e r a n t e i n s e n o a i c o r p i r e l i g i o s i l o c a l i , f o r m e r à
u n o d e g l i o g g e t t i d i a p p r o f o n d i m e n t o d i q u e s t a T e s i ) , v i c a r i
f o r a n e i , p r e l a t i , a b b a d e s s e d e l m o n a s t e r o d i S a n t a C h i a r a e v i a
d i c e n d o . Q u e s t a f a m i g l i a l a s c i ò l a p r o p r i a d i m o r a v i n o v e s e
p e r s t a b i l i r s i t r a f i n e C i n q u e c e n t o e p r i m i s s i m o S e i c e n t o n e l
p a l a z z o c a r i g n a n e s e p o i c o n s o l i d a t o s i e r e d i t a r i a m e n t e n e l
p o s s e s s o d e l l a l i n e a s e c o n d o g e n i t a d e i M o l a d i L a r i s s é . I n
r e a l t à la f a m i g l i a n o n e r a p r o p r i a m e n t e e s t r a n e a a C a r i g n a n o ,
d o v e n o n r i s i e d e v a , m a p o s s e d e v a a l c u n i b e n i ab
12
P o c h e t r a l e a n t i c h e r e l a z i o n i s t o r i c h e s u C a r i g n a n o , i l p i ù
d e l l e v o l t e s c a r s a me n t e o r i g i n a l i e d e b i t r i c i d e l l a C o r o n a
R e a l e d i M o n s i g n o r De l l a C h i e s a , p u b b l i c a t a n e l 1 6 5 5 s u l l a
b a s e d i a p p u n t i r a c c o l t i a n c h e p a r e c c h i d e c e n n i p r i ma ,
r e g i s t r a n o q u e s t o a v v i c e n d a me n t o . Es s o a s s u me , p e r ò , u n a
r i l e v a n z a t u t t ‟ a l t r o c h e b a n a l e a i f i n i d e l l a p r e s e n t e Te s i , i n
q u a n t o c a u s a d i r e t t a d i d i s c o n t i n u i t à a n c h e n e l c a mp o d e l l a
v i t a r e l i g i o s a e p r e s u p p o s t o p e r g i u n g e r e a u n a c o r r e t t a
a p p l i c a z i o n e d e i c a n o n i t r i d e n t i n i e d e l d i r i t t o c a n o n i c o , i n u n
i m m e m o r a b i l i . N e l c a t a s t o d e l 1 5 8 8 B e r t i n o ( o U b e r t i n o ) M o l a
r i s u l t a v a e s s e r e p r o p r i e t a r i o d i b e n i i n C a r i g n a n o p e r c i r c a 7 0
g i o r n a t e d i t e r r a , s p e s s o c o n f i n a n t i c o n a l t r i b e n i d i s u a p r o p r i e t à
f a c e n t i p a r t e d i t e r r i t o r i c o m u n a l i c o n f i n a n t i . L e p r i m e m e m o r i e
d o c u m e n t a t e d i p o s s e s s i d a p a r t e d i u n personaggio di questo cognome
presso Carignano (ma la famiglia risultava in possesso di beni in aree limitrof e
da tempi remotissimi, almeno sino alla fine del XII secolo in Carmagnola - cfr.
ARMANDO TALLONE, Cartario dell‟abazia di Casanova fino all‟anno 1313,
Pinerolo, Tipografia Chiantore-Mascarelli, 1903 - e dal XIII in Chieri, Vinovo,
Piobesi e Calpice) risalgono al 1244, con un Uberto che risultava possedere in
quell‟anno beni nella regione Valdoch, posta nelle vicinanze della cappella di
san Remigio (cfr. FRANCESCO COGNASSO, Cartario della abazia di San Solutore
di Torino. Appendice di carte varie relative a chiese e monasteri di Torino,
Biblioteca della Società Storica Subalpina XLIV, Corpus Chartarum Italiae
XXIII, Pinerolo [s. n.] - ma Asti,Tipografia Brignolo -, 1908, p. 301). Per
inquadrare la citata regione in ambito carignanese, cfr. GIACOMO RODOLFO,
Notizie storiche e archeologiche sulle antichità scoperte nel territorio di
Carignano dal 1905 al 1909, (con 16 tavole fotografiche) , Carmagnola, Tip.
Giovanni Benso, 1910, pp. 11-14).
13
c o n t e s t o i n c u i l a p a r r o c c h i a i n c o n t r a v a o s t a c o l i n o n s o l o
n e l l ‟ e s e r c i z i o d e l l a p r o p r i a s u p r e ma z i a , s e n z a i l q u a l e b e n p i ù
difficilmente sarebbe stato possibile contrastare determinati discutibili usi
e veri e propri abusi, come si vedrà, e avere la meglio su di essi,
nonostante la complessità dello scenario e l‟articolazione delle protezioni
lungamente messe in campo a loro tutela, avendo sullo sfondo, sia pure
indirettamente, i conflitti giurisdizionali tra lo Stato e la Chiesa .
14
Fonti d‟Archivio e a Stampa
Fonti archivistiche
Archivio di Stato di Torino, Patenti Controllo Finanze
Archivio di Stato di Torino, Archivio dell‟Insinuazione di Carignano
Archivio di Stato di Torino, Archivio dell‟Insinuazione di Torino
Archivio Arcivescovile di Torino
(un vivissimo grazie a don Gianni Sacchetti e ai suoi collaboratori per il
generoso aiuto nel reperimento e nella riproduzione delle fonti archivistiche;
solo grazie al loro aiuto ho potuto arricchire notevolmente l‟ossatura
archivistica creando una base di dati molto utile anche in caso di future
indagini)
Archivio Storico del Comune di Carignano
Archivio Parrocchiale di Carignano, Mazzo Santa Chiara, «Memoriale di alcune notizie spettanti
al Monastero di S. Chiara», m.s., circa 1770.
Archivio Parrocchiale di Carignano, Atti di Stato delle Anime
Archivio Mola di Nomaglio – Regesto delle carte, abbreviato in AMN
Biblioteca del Seminario Metropolitano di Torino, Miscellanea Torelli
Fonti a stampa
B.[ENEDETTO] BAUDI DI VESME, E.[DARDO] DURANDO, F.[ERDINANDO] GABOTTO,
Cartario della abazia di Cavour. - Carte inedite o sparse dei signori e luoghi del
Pinerolese fino al 1300, Biblioteca della Società Storica Subalpina, III, Corpus
Chartarum Italiae, III, Pinerolo, Coi Tipi della Società, 1909 (III.1, Pinerolo, 1900;
III.2, Pinerolo, 1909).
FRANCESCO COGNASSO, Cartario della abazia di San Solutore di Torino. Appendice
di carte varie relative a chiese e monasteri di Torino, Biblioteca della Società
Storica Subalpina XLIV, Corpus Chartarum Italiae XXIII, Pinerolo [s. n.] - ma
Asti,Tipografia Brignolo -, 1908.
B.[ENEDETTO] BAUDI DI VESME, E.[DARDO] DURANDO, F.[ERDINANDO] GABOTTO,
Cartario della abazia di Cavour. - Carte inedite o sparse dei signori e luoghi del
Pinerolese fino al 1300, Biblioteca della Società Storica Subalpina, III, Corpus
Chartarum Italiae, III, Pinerolo, Coi Tipi della Società, 1909.
FERDINANDO GABOTTO, Cartario di Pinerolo fino all'anno 1330 - CARLO CIPOLLA, Il
gruppo dei diplomi Adelaidini a favore dell'abbazia di Pinerolo , Indice compilato da C.
15
Patrucco, Biblioteca della Società Storica Subalpina, II, Pinerolo, Tipografia Chiantore-
Mascarelli, 1899.
F.[ERDINANDO] GABOTTO e G.[IOVANNI] B. BARBERIS, Le carte dello Archivio
arcivescovile di Torino fino al 1310, indice compilato da G. M. Sartore, Biblioteca
della Società Storica Subalpina, XXXVI, Corpus Chartarum Italiae, XXIV, Pinerolo,
Tipografia Chiantore-Mascarelli, 1906,
Sommario con allegazioni Per li MM. Illustri, e MM. RR. Signori Gio. Battista Mola
Prevosto di Carignano, & Ludovico suo Fratello inquisiti, contro Il Sig. Procuratore
Fiscale Abbatiale di S. Michele della Chiusa inquirente.
S. n, s. a. [Agosto 1657], pp. 20, cm. 32.
16
Parte I
Per una storia di Carignano: vicende e strumenti bibliografici.
Con cenno a conflittualità coinvolgenti soggetti ecclesiastici.
17
§ 1 – Antiche memorie
D o p o l o s g u a r d o d e d i c a t o a l l e f o n t i a r c h i v i o e s t a m p a
s i d e v e r i l e v a r e , n o n s e n z a u n c e r t o s t u p o r e , c h e ,
n o n o s t a n t e l ‟ i m p o r t a n z a d i C a r i g n a n o , u n ‟ o r g a n i c a e
c o m p i u t a s t o r i a c i v i l e d e l l a c i t t à n o n è s t a t a s i n o a o g g i
p u b b l i c a t a , p u r n e l q u a d r o d i u n a b i b l i o g r a f i a
“ c a r i g n a n e s e ” c o m p l e s s i v a m e n t e p i u t t o s t o c o n s i s t e n t e .
C o m e s e g n a l a G i a c o m o R o d o l f o , c h e t a n t i
a p p r o f o n d i m e n t i h a d e d i c a t o a l l a c i t t à , s i c o n s e r v a in
B i b l i o t e c a R e a l e d i T o r i n o u n m a n o s c r i t t o d i A n t o n
G i a c i n t o C a r a d e C a n o n i c o
5
, g i à ( p r e s s o c h é ) p r o n t o p e r l a
5
Appartenente a una nobile famiglia locale, ramo dei Cara, originari di San Germano
Vercellese, «trasferito in Carignano – scrive Antonio Manno nel Patriziato subalpino, alla voce -
ad assumere il casato: Cara de Canonico». Sui Cara v. anche ERNESTO BELLONE, Note su Pietro
Cara, giurista e umanista piemontese della metà del Quattrocento, in “Bollettino Storico-
Bibliografico Subalpino”, a. LXXXVI (1988), 2, pp. 659-691. Questo articolo, non contiene una
diretta notizia storica sulla famiglia, ma contribuisce mettere a fuoco le vicende nella sua sede
originaria di San Germano Vercellese, precisando e, ampliando le informazioni raccolte dal
Manno. Per quanto riguarda Carignano in particolare, è chiarito, attraverso un testamento,
l‟esatto rapporto che intercorreva tra i Cara da San germano e i carignanesi Cara de Canonico.