Introduzione
Marshall McLuhan
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una volta ha affermato "Il mezzo è il messaggio", possiamo
ritenere questa affermazione vera?
Il messaggio è in movimento e si rifiuta di starsene fermo
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, rimbalza da una parte
allʼaltra dellʼetere, tra i led dei computers, tra le connessioni wi-fi, bluetooth, su cavi in
fibra ottica e ancora tra un telefonino e lʼaltro, tra unʼantenna satellitare, un televisore
di nuova generazione e lʼultimo ipod: l'unità di trasmissione non è importante, solo la
ricezione lo è veramente.
Allo stesso modo, nemmeno la grafica deve per forza rimanere fissa. La grafica può
galleggiare, saltare, spostarsi, volare, danzare e trasformarsi in qualcosʼaltro.
La motion graphic è la disciplina del video-design grafico che è cresciuta più
rapidamente negli ultimissimi anni. La sua crescita, il suo trasformare e influenzare i
media dalla televisione ai film, dai cd-rom a internet rappresenta un interessante
ambito di ricerca.
I moderni motion graphers stanno riscrivendo completamente le regole di quel gran
gioco che è la comunicazione, aiutati da software sempre più potenti e da tecniche
sofisticate, per abbattere le barriere create dalle lingue, dalle culture, per
“raccontare” un messaggio, sia esso di intrattenimento o promozionale, nel più
immediato e ricercato modo possibile.
Le opere motion-grafiche ci raccontano mondi immaginari, storie in movimento, ci
presentano una realtà fortemente in divenire, carica di suggestioni, simboli, emozioni
in suoni, spostamenti, in spazi nascosti che sembrano apparire dal nulla.
Per rimanere competitivi, è essenziale capire e abbracciare l'arte del movimento in
tutte le sue correnti incarnazioni, comprendere non ci sia mai un solo modo per
arrivare al risultato desiderato, mai una sola soluzione: l'animazione, i film, gli effetti
speciali, l'interattività... sono notevoli le possibilità creative che si presentano ai
moderni esperti di settore dove lʼunico limite, il più delle volte, è rappresentato
dallʼimmaginazione umana o dalla difficoltà, spesso riscontrata, di tradurre ciò che
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McLuhan Marshal su Wikipedia, http://it.wikipedia.org/wiki/Marshall_McLuhan
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Greene David, Motion Graphics, Rockport Publishers, Gloucester 2003
immaginiamo in un linguaggio espressivo che chiunque possa comprendere: quello
visivo.
Dopotutto, come ci ricorda Greene D. nel suo Motion Graphics, uno dei libri più
completi in materia, “é importante non dimenticare che oltre al commercio, ai meeting
senza fine, ai budget, c'è la semplice esigenza di comunicare. Questo è ciò che ci
guida come umani. Mettere le immagini in movimento e le idee in azione è la
celebrazione dello spirito umano al suo livello più elementare e bello”
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.
Metodologia di ricerca
Visto il recentissimo sviluppo della materia trattata, lo stretto legame con il web e la
forte resa del movimento che caratterizza lʼargomento di studio, si è spesso deciso di
privilegiare come fonti di ricerca i materiali video on-line e il web stesso anche per le
sezioni meramente teoriche che presentano documenti più rilevanti, aggiornati, e più
rapidamente consultabili. Non viene comunque trascurata la produzione cartacea
sullʼargomento, caratterizzata per lo più da pubblicazioni internazionali specifiche per
lʼapprendimento e da pubblicazioni nazionali solitamente più generaliste sullʼarte
digitale ed elettronica, sulla computer graphics o sul design grafico.
Pochissime, e per lo più trascurabili, sono le notizie nazionali sullʼargomento che a
livello italiano ancora non è stato compiutamente trattato, descritto, affrontato.
In questa tesi, si vuole dare spazio ad una visione quanto più ampia del fenomeno
motion graphics. Esamineremo i progetti motion-grafici da più punti di vista, dalla
genesi dell'opera alle tecniche di produzione, dall'interazione con il mondo dei suoni
e della musica alle ultime avanguardie pubblicitarie, dalla produzione di effetti
speciali alle più originali produzioni artistiche. L'obiettivo di questa trattazione, in
particolare, è riuscire a dimostrare quanto dinamica possa rivelarsi lʼesperienza
motion-grafica nel mondo della comunicazione visiva e come venga utilizzata per
veicolare, sottolineare e promuovere un messaggio.
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ibid.
Inoltre, si vuole cercare di delineare un possibile utilizzo della motion graphic nella
promozione di beni di lusso, e più in generale, nel campo della moda dove ancora
questa tecnologia risulta molto poco utilizzata.
I progetti presentati in questo lavoro sono solo una piccolissima parte rispetto
all'ampia produzione mondiale che si riscontra nel campo. Le opere che verranno
presentate, di volta in volta, sono state scelte in base alla loro rilevanza creativa, alla
loro reperibilità e al loro contenuto innovativo. Eʼ infatti impossibile fare un quadro
davvero esaustivo del fenomeno “motion graphic”, ma in linea di massima, si
cercherà di sostenere un discorso completo sulla materia, descrivendo i lavori scelti,
e raccontandone (qualora possibile) i processi di produzione, le tecniche utilizzate, e
cercando di commentare, in maniera quanto più completa, le scelte stilistiche ed
espressive adottate di volta in volta dai motion graphers.
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Capitolo 1 Cosʼè la motion graphic?
1.1 Una storia interessante
Ci troviamo verso la fine del 2007 quando lʼallora diciannovenne, Tom Geraedts,
specializzando in Comunicazione e Multimedia Design alla Avans University di
Breda, pubblica su Vimeo
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, nota piattaforma per lo sharing video sul web, la sua
ʻInternship Enquiryʼ, un breve filmato di presentazione in cui racconta se stesso, le
sue passioni, la sua vita, speranzoso di trovare posto in una qualsiasi agenzia
newyorchese dove poter approfondire i suoi studi sula motion graphic.
Ciò che colpisce immediatamente un qualsiasi spettatore che si ritrova a vedere la
sua presentazione non è solo la forte impronta personale ed emozionale che
Geraedts è riuscito a dare allʼopera, ma anche lʼabile modo di sfruttare una
narrazione visiva caratterizzata da giochi motion-grafici.
Da un punto di vista tecnico, nel progetto, infatti,
Geraedts si racconta giocando con le velocità del
montaggio video (slow e fast motion), citando i film che
ama e usando gli stessi effetti speciali e le stesse
musiche che li hanno resi celebri (si veda il forte
richiamo a Donnie Darko nella scena in cui trafigge con
un pugnale una parete invisibile creando effetti di tipo
luce e movimento, e American Beauty nella nota scena
in cui petali di rosa cadono dallʼalto verso il letto in cui si
trova la protagonista).
Il video rimbalza subito da una parte allʼaltra del web,
numerosi blogger lo citano per la creatività dimostrata,
per il simpatico utilizzo della musica e degli effetti
sonori e per lʼemozione che hanno provato nel vederlo.
Questo filmato, può essere senza dubbio etichettato
come il primo video-curriculum creativo della storia ad
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Tom Geraedts - Internship Enquiry su Vimeo,
http://www.vimeo.com/413158
Tom Geraedts - Internship Enquiry
aver ottenuto un forte successo anche fuori dal contesto per cui era stato creato.
Tom otterrà poi il lavoro che sperava e da febbraio a luglio 2008 si ritroverà alla
UVPH di New York City (nota agenzia specializzata in motion graphics) lavorando
con clienti come HP, Adobe, Bjork Johnson & Johnson
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.
1.2 Una questione terminologica
Questa breve storia ci introduce allʼargomento principale di questa trattazione, la
motion graphic (in italiano grafica in movimento). Già da questo esempio, infatti
possiamo cogliere le caratteristiche cardine della materia, caratterizzata dalla messa
in movimento di materiale grafico, dalla possibilità di generare effetti di luce,
distorsione, traslazione, trasformazione, dalla possibilità di creare lʼillusione 3D in
spazi immaginari e fantastici e dalla capacità di gestire suoni e musiche proprio come
i film che guardiamo abitualmente, raccontando una storia e trasmettendo un
messaggio su più livelli, dal visivo allʼemotivo-emozionale, da quello cinetico-spaziale
a quello uditivo.
Parleremo della genesi della materia e di quali siano state le tappe fondamentali del
suo sviluppo nel capitolo successivo, ciò che ci preme esplicitare fin da subito,
invece, è la terminologia che andremo ad utilizzare.
Quando parliamo di motion-graphics, parliamo del movimento di elementi visivi creati
dallʼelaborazione, dalla creazione o dallʼimportazione a video, prodotti tramite
procedimenti legati alla grafica computerizzata
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(o computer graphic), allʼanimazione
3D
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, alla grafica bidimensionale e tridimensionale.
La motion graphic
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è quindi una branca della computer graphic altamente
specializzata sulla “messa in movimento” della grafica stessa.
Quando parliamo di grafiche, spesso ci riferiamo ad elementi bidimensionali, poiché
sono bidimensionali le grafiche che vediamo sulla carta stampata, sono
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Tom Geraedts / Motion Design, http://www.tomgeraedts.com/resume.html
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Computer Graphic su Wikipedia.org, http://en.wikipedia.org/wiki/Computer_graphics
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Computer Animation su Wikipedia.org, http://en.wikipedia.org/wiki/Computer_animation
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Motion Graphics su Wikipedia.org, http://en.wikipedia.org/wiki/Motion_graphics