4 – Comunicare la Green Economy. Il caso Riccoboni.
2. E.R.I.C.A. SOC. COOP.
La ERICA Soc. Coop. (Società Cooperativa) nasce nel 1996 dopo l’alluvione che, due
anni prima, colpì tutto il Sud Piemonte. L’obiettivo principale è quello di occuparsi di
ambiente, dando supporto tecnico e comunicativo sia alle Amministrazioni pubbliche
che a soggetti privati. Il nome nasce dall’acronimo dei settori in cui la cooperativa è
suddiviso: Educazione Ricerca Comunicazione Ambientale. In questi anni la ERICA si è
occupata principalmente di gestione dei rifiuti, prevenzione dei rischi, ciclo delle
acque, energia, agricoltura e sostenibilità ambientale. Dal 2009 è attiva anche in
Spagna con un ramo in Catalogna. Dal 1996 ERICA Soc. Coop. è riuscita a collaborare
con oltre 1800 Comuni, Province, Regioni, Consorzi e aziende in tutta Italia ed Europa
ed è coinvolta con reti internazionali quali AICA (Associazione Internazionale di
Comunicazione Ambientale) ACR+ (Association of Cities and Regions for Recycling and
Sustainable Resource Management) AFIM (Association Internationale Forets
Méditerranéennes) ANP (Associazione Naturalistica Piemontese). Dal 2008 è
impegnata per la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, divenendone membro
del Comitato promotore nazionale nel 2010, e dal 2009 è parte dello Steering Comittee
for Italy nell’ambito della European Week for Waste Reduction.
Il presidente di ERICA è Roberto Cavallo, ex assessore all’Ambiente della Città di Alba.
Nel 2011 ha pubblicato il volume “Meno 100 chili – Ricette per la dieta della nostra
pattumiera” edito da Edizioni Ambiente, nato dall’omonimo spettacolo ancora in tour
in molti teatri. Cavallo ha anche collaborato alle stesura di numerosi testi e a più di un
centinaio di articoli a carattere scientifico. Il 2012 è stato, invece, l’anno della
trasposizione in film documentario di “Meno 100 chili” e sarà visibile in 130 sale d’Italia
grazie alla collaborazione con Microcinema. Il film ha anche recentemente ricevuto la
qualifica di film per ragazzi dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Il metodo utilizzato da ERICA si basa su alcune componenti fondamentali:
5 – Comunicare la Green Economy. Il caso Riccoboni.
- progettazione partecipata, coinvolgendo le Amministrazioni e stabilendo un
legame con il territorio.
- comunicazione integrata
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attraverso la comunicazione ai cittadini di tutti i
progetti ambientali con chiarezza e semplicità.
- animazione territoriale incontrando i cittadini e gli stakeholder, in modo da
stabilire un dialogo attivo per conoscere i bisogni della comunità e ottimizzare
l’efficacia comunicativa.
Nell’ambito del reparto Educativo, ERICA propone attività per i bambini, ma anche
formazione per amministratori pubblici, eco-volontari o adulti in genere. Le attività
rivolte ai bambini si svolgono sia all’interno che all’esterno dell’ambiente scolastico,
andando dai più piccoli della Primaria fino ai ragazzi della Secondaria di II grado. Per
rendere i momenti di formazione divertenti, vengono proposte attività ludiche e
teatrali, adatto a coinvolgere un pubblico ancora giovane. Il settore Educativo si
occupa anche della formazione di eco-volontari che operano all’interno dei Comuni. Gli
esperti di ERICA dapprima offrono azioni di monitoraggio e affiancamento ai gruppi;
propongono corsi di aggiornamento; gestione delle riunioni di coordinamento;
consulenza giuridica e, infine, garantiscono supporto logistico nell’ambito delle attività
che vengono proposte sul territorio. Per gli adulti vengono organizzati momenti di
formazione riguardo temi ambientali.
Il settore Ricerca è rappresentato dall’Ufficio Tecnico e si occupa di progetti per la
gestione di rifiuti, redigendo piani regionali e provinciali, acque, energia, tematiche
agroalimentari. Offre consulenza giuridica su temi legati all’ambiente al fine di poter
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Per comunicazione integrata s’intende la fusione degli gli strumenti (pubblicità, posta, comunicati) e di
vari tipi di comunicazione (interna ed esterna, suddivisa tra i vari settori) secondo un piano prestabilito,
in modo che le varie azioni di comunicazione si supportino l’un l’altra. E’ necessario, infatti, nel caso di
elaborazione di una campagna di comunicazione all’interno di una pubblica amministrazione ad
esempio, che questa sia pianificata in modo che la comunicazione verso l’ambiente interno alla struttura
e quello verso l’esterno (i cittadini) coincidano. Le due campagne dovranno rispecchiarsi in tutto e per
tutto, non possono entrare in contrasto fra di loro. All’interno di un’azienda la comunicazione integrata
può assumere un duplice significato secondo che questi riguardino i flussi comunicativi che muovono le
varie aree d’impresa (all’interno e all’esterno) oppure in riferimento ai vari strumenti comunicativi
utilizzati, facendo in modo di ottimizzare le risorse e raggiungere il target desiderato. Se gli attori
principali nel caso di privati sono azienda e cittadini, per quanto riguarda le amministrazione i
protagonisti sono istituzioni e cittadini e assume una dimensione di pubblica utilità, con il pericolo che
se questa viene gestita male possa generare uno spreco di risorse comuni.
6 – Comunicare la Green Economy. Il caso Riccoboni.
sviluppare in modo idoneo servizi innovativi in fase esecutiva e direzione lavori.
L’Ufficio tecnico si mette a completa disposizione delle Amministrazioni per quanto
riguarda la progettazione di sistemi per la raccolta differenziata; offre consulenza
riguardo la tariffazione rifiuti, redige studi, analisi tecniche ed economiche agli impianti
di smaltimento rifiuti. I tecnici di ERICA lavorano nella ricerca per la diffusione delle
energie rinnovabili e sostenibili.
Il settore Comunicativo si occupa in particolare delle campagne di comunicazione
riguardo le tematiche ambientali: one-to-one e one-to-many; advertising; servizi
editoriali; ufficio stampa; ideazione, sviluppo grafico e animazione territoriale.
All’interno di questo reparto opera l’Ufficio stampa composto da due giornalisti che si
occupano anche dell’organizzazione di eventi quali workshop, tavole rotonde e
convegni. Il compito di questo particolare settore è quello di intrattenere rapporto con
tutti i media del territorio, occupandosi di media planning e redazione di comunicati
stampa. L’Ufficio Stampa collabora con tutti gli altri settori di ERICA in quanto è il
tramite tra i progetti che vengono portati avanti da ognuno di essi e i mezzi di
comunicazione.
7 – Comunicare la Green Economy. Il caso Riccoboni.
3. L’AZIENDA: RICCOBONI HOLDING
La Riccoboni Holding è un’azienda che da diversi anni opera nel contesto ambientale
italiano con metodologie diverse, ma correlate fra di loro. La sede dell’azienda è a
Parma, ma dal 2004 è attiva sul territorio alessandrino grazie all’acquisizione della
Società Grassano, leader nel settore della raccolta oli ed emulsioni usati, filtri e
batterie da trazione. Grazie all’unione tra Grassano e Riccoboni si è potuto investire in
questo particolare ambito, ampliando le soluzioni per il trattamento e il recupero di
rifiuti e diventando uno dei più moderni in Europa. Lo stabilimento Grassano è
concessionaria dei Consorzi COOU
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, COBAT
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E CONOE
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. L’impianto è in grado di gestire
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COOU: Consorzio obbligatorio degli oli usati. Il COOU si occupa di raccolta e smaltimento - tramite
rigenerazione, combustione e termodistruzione – degli oli usati. Il Consorzio si avvale di una rete di
raccolta composta da 72 aziende che si trovano su tutto il territorio italiano. Il servizio di raccolta è
fornito gratuitamente per coloro che sono detentori di lubrificanti. Una volta raccolto, l’olio viene poi
analizzato e avviato al riutilizzo. L’articolo 236 stabilisce che gli oli usati devono essere smaltiti in via
prioritaria tramite rigenerazione tesa alla produzione di basi lubrificanti. Nel caso in cui la rigenerazione
non fosse possibile per motivi di carattere tecnico, economico e organizzativo, è possibile procedere
tramite combustione o coincenerimento; oppure, nel caso in cui queste alternative non fossero
anch’esse percorribili, si ricorre all’incenerimento o al deposito permanente. La normativa che regola il
settore determina la destinazione degli oli usati che vengono avviati al trattamento più corretto, in base
alla presenza degli inquinanti. La mission del Consorzio è quella di promuovere l’opinione pubblica sulle
tematiche della raccolta, assicurandola e incentivandola presso i detentori e le azienda autorizzate. Il
Consorzio si occupa di espletare direttamente l’attività di raccolta degli oli usati presso i detentori che
ne facciano richiesta in aree in cui questa sia difficoltosa o economicamente svantaggiosa. Il COOU
seleziona gli oli usati al fine della loro corretta eliminazione tramite rigenerazione, combustione e
smaltimento e incentiva lo studio, la sperimentazione e la realizzazione di nuovi trattamenti e impiego
alternativo. Opera in pieno rispetto dei principi di concorrenza, di libera circolazione dei beni, di
economicità della gestione, tutela della salute e dell’ambiente da ogni tipo di inquinamento. Il Consorzio
colleziona ed elabora tutti i dati tecnici relativi alla raccolta ed eliminazione degli oli usati e li comunica
annualmente ai Ministeri che esercitano il controllo, corredati da una relazione illustrativa. Ai
rigeneratori vengono garantiti i quantitativi di oli richiesti a prezzo equo e, comunque non superiore al
costo diretto di raccolta; inoltre viene assicurato lo smaltimento degli oli usati nel caso in cui lo
smaltimento o il recupero non siano possibili.
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COBAT. Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo di pile e batterie, Raee, pneumatici, fotovoltaico.
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CONOE. Consorzio obbligatorio nazionale di raccolta e trattamento oli grassi e animali esausti.
Il CONOE ha funzione controllo e monitoraggio della filiera oli e grassi esausti, in modo da garantire la
tutela dell’ambiente e della salute pubblica. Il Consorzio opera dal 2001 su tutto il territorio italiano in