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Prefazione
L’intensa attività dell’uomo associata allo sviluppo tecnologico e industriale, nonostante
sia mirata all’accrescimento qualitativo e quantitativo degli standard di vita, è sempre più
alle strette con i problemi che minacciano la salute del nostro pianeta. Deturpazione del
paesaggio, inquinamento, depauperamento dell’ambiente, buco dell’ozono, e forse anche il
riscaldamento globale, è solo la macro sintesi delle conseguenze dell’attività antropica.
L’analisi di tutti gli aspetti negativi, senza dubbio per molti inquietanti, sarebbe un
argomento troppo esteso e complicato, la cui trattazione richiede competenze specifiche di
scienziati ed esperti nel settore. Tuttavia senza entrare troppo nel merito, alcuni aspetti sono
comprensibili a tutti e non possono essere trascurati da chi come me, un giorno potrebbe
essere chiamato a dare il proprio contributo alla trasformazione del territorio e del paesaggio,
affinché possa restituire all’ambiente, nel miglior modo possibile e sotto nuove sembianze,
ciò che in qualche modo gli è stato tolto per soddisfare l’esigenza di produzione. Mi riferisco
all’impatto negativo sull’ambiente, all’emissione dei gas serra e in generale nocivi per la
salute di ogni specie vivente e del pianeta, all’inquinamento dei suoli, delle acque e di quello
acustico, allo sfruttamento delle risorse energetiche e materiali non rinnovabili. Si pensi ad
esempio come queste ultime potrebbero non essere più disponibili alle generazioni future,
considerando anche il fatto che la crescita demografica da cui dipende la loro richiesta è in
continuo aumento. E che dire dell’acqua? Una buona riserva preservata dai ghiacciai è già in
circolo nel ciclo evapo-condensazione, dove si mescola con le acque salate dei mari, con la
miscela dei gas dell’aria e con quant’altro possa essere contenuta. È evidente che il
riscaldamento globale aumenterà sempre più la capacità dell’aria di contenere il vapore
acqueo, con conseguente riduzione della sua disponibilità allo stato liquido e di quella
genuina se consideriamo anche l’inquinamento.
Per queste ragioni e tante altre ogni intervento sul territorio, ogni nuovo insediamento,
non può essere fatto solo in termini di costi ed economicità, come non deve prescindere da
una valutazione d’impatto ambientale e da scelte progettuali dai seguiti salubri e in armonia
con l’ambiente. Giusta scelta dei materiali e dei sistemi tecnologici di alimentazione
energetica, sono la chiave d’ingresso a un nuovo modo di progettare, pulito, ecologico,
compatibile, responsabile e rispettoso nei confronti dell’ambiente, per un’edilizia amica della
natura e sostenibile nel tempo. In prima persona il ruolo del progettista dalla cui abilità,
dedizione ed esperienza, dipenderà la bontà del manufatto sotto il profilo della sostenibilità.
Le continue problematiche di carattere ambientale del nostro pianeta, hanno suscitato gli
interessi collettivi degli esponenti sia locali, sia nazionali, che hanno prodotto negli ultimi
anni, sia singolarmente e sia sinergicamente unanimi, importanti documenti come
programmi, trattati, direttive comunitarie, legislazioni nazionali, regionali, ecc., tutti a tutela
del sistema ambientale. E’ il caso di Agenda 21, il programma delle cose da fare nel 21° sec
e dedicato allo sviluppo sostenibile, sottoscritto nel ’92 a Rio De Janeiro da 180 paesi delle
Nazioni Unite, i cui temi prioritari sono le emergenze climatico-ambientali e socio-
economiche che l’inizio del terzo millennio pone inderogabilmente dinanzi all’intera
PREFAZIONE
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umanità. Altrettanto rilevante è il protocollo di Kyoto, un trattato internazionale in materia
ambientale riguardante il riscaldamento globale, sottoscritto nel dicembre ’97 nell’omonima
città del Giappone da più di 160 membri delle Nazioni Unite, secondo cui si impegneranno a
ridurre nel periodo 2008-2012, le emissioni di gas serra in misura non inferiore al 5%
rispetto a quelle registrate nel 1990. Nonostante questa estesa sensibilizzazione e le misure di
sicurezza adottate, purtroppo però non mancano le violazioni e si manifestano quindi
spiacevoli episodi contro natura.
Nell’impegno collettivo pro-ambiente, nel mio piccolo ho voluto anch’io fare la mia
parte, sebbene con un lavoro solo fine a se stesso, comunque preparatorio e che un giorno
potrebbe rendersi concreto in un vero e proprio contributo. Sul modello della casa passiva
Passivhaus delle zone a clima freddo, e Passive-On di quello a clima caldo e temperato,
nasce la “Casa Sa Ruxi”, un esempio di abitazione ecobiosostenibile. Una casa concepita il
più possibile con l’impiego di materiali biologici ed ecologici, prodotti a bassi consumi
energetici e riciclabili o smaltibili senza danno per l’ambiente, di sistemi passivi per il
riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo, e di unità tecnologiche attive
ecocompatibili, integrate con i più avanguardisti sistemi solari di energia rinnovabile, per
garantire autosufficienza energetica e sanitaria.
Ambientata a sud della Sardegna Casa Sa Ruxi custodisce la tradizione costruttiva di
“casa che respira” e i caratteri architettonici distintivi, tipici del clima Mediterraneo delle
zone costiere sull’omonimo mare. Una casa pittorica arroccata sulla fascia costiera, il cui
biancore delle superfici opache è esaltato dalla luce del sole e in armonia con i colori naturali
del suo paesaggio, dall’intenso e profondo azzurro del cielo e del mare, al verde e marrone
della vegetazione nella campagna circostante. A completare il quadro, la sua copertura, che
sormontata da un giardino pensile di piantine con fioritura stagionale diversa, offre alla casa
integrazione nel paesaggio. Favorita dalla posizione geografica, la sua facciata principale
orientata a sud è costituita da un’ampia vetrata, con cui la casa dialoga con l’esterno e vanta
di una preziosa panoramica veduta sul mare.
Dal Memorabili dello scrittore Greco Senofonte: “... non è forse vero che nelle case
esposte a sud, il sole penetra in inverno sotto il portico, mentre in estate passa sopra di noi e
sopra i tetti in modo da procurarci ombra?“. Come la casa di Socrate citata da Senofonte,
Casa Sa Ruxi propone uno degli archetipi bioclimatici dell’area mediterranea, la casa greca.
Le ampie vetrate a sud permettono, infatti, di beneficiare degli apporti solari gratuiti nel
periodo invernale, quando il sole è basso, mentre la copertura a sporto la ripara, come un
berretto con visiera, dall’irraggiamento solare diretto estivo con il sole alto.
Un sistema di schermatura verticale parallelo alla facciata, costituito da doghe orizzontali
orientabili, integra la funzione dell’aggetto come elemento di protezione dal sole. Come un
Claustrum o Mashrabìya, elementi caratteristici dell’architettura mediorientale, la
schermatura è parte essenziale dell’edificio e ha anche funzione decorativa, di controllo
dell’illuminazione e dei flussi d’aria, oltre ad assicurare la privacy dell’ambiente interno
dall’occhio indiscreto del passante.
ASPETTI ARCHITETTONICI
DELLA CASA SA RUXI
ASPETTI ARCHITETTONICI DELLA CASA SA RUXI
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Tipologia e localizzazione
L’edificio oggetto del mio lavoro è una casa residenziale unifamiliare isolata, immersa
nella macchia mediterranea delle alture costiere che delimitano a sud il territorio della
Sardegna, nella Frazione Porto Sa Ruxi, del comune di Villasimius, in provincia di Cagliari.
Posta a pochi metri sul livello del mare, la casa si affaccia frontalmente sul Golfo di
Cagliari. Le mirabili spiagge più vicine sono agevolmente raggiungibili anche a piedi,
percorrendo sentieri sterrati di formazione naturale. Circondata su ogni lato, la casa è in
relazione con un altro elemento essenziale del suo paesaggio naturale, l’inviolata campagna,
costituita da essenze arboree con prevalenza di arbusti e cespugli, che diffondono nell’aria i
loro profumi aromatici e la arricchiscono di fragranza.
A nord dell’edificio la strada litorale provinciale SP 17, che collega Cagliari a Villasimius
e oltre, consente l’accesso al sito attraverso l’innesto su una strada trasversale secondaria,
anch’essa sterrata, del tipo macadam.
Forma e composizione
L’edificio è composto di due parallelepipedi adiacenti a un solo livello, che si sviluppano
lungo due assi ortogonali tra loro, uno in direzione E-W, l’altro in senso N-S. Ogni corpo è
dedicato a una funzione temporale differente. In quello E-W sono raggruppati gli ambienti e
le attività della zona giorno. In esso è presente la sala studio, il bagno con relativo
ASPETTI ARCHITETTONICI DELLA CASA SA RUXI
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disimpegno antibagno, l’ingresso e il soggiorno con la cucina raggruppati in un unico
elemento spaziale tipo open-space, divisi solo da un muro a separé aperto. Quest’ultimo
spazio costituisce il corpo centrale della casa. Nel volume N-S sono racchiusi gli ambienti e
le attività della zona notte. Esso comprende le stanze da letto tra cui una singola, una doppia
e una matrimoniale, il bagno, il ripostiglio o locale di servizio per altri usi, e il corridoio di
accesso ai locali suddetti e di separazione della zona giorno da quella notte.
Nell’insieme l’involucro ha una forma a “L” di volume lordo 621,45 mc circa, e una
superficie in pianta di 178,40 mq, comprensiva degli spessori di chiusura.
Quest’articolazione spaziale determina un rapporto di forma tra superficie esterna esposta
(712,82mq circa) e volume lordo dell’edificio, uguale 1,15. Sebbene aumenti la superficie
disperdente totale per la minore compattezza, la sua forma offre maggiore possibilità di
ventilazione naturale e, quindi, di raffrescamento, rispondenti alle esigenze del luogo che
gode appunto di un clima mite.
In pianta la forma a L è scandita dalla maglia dei pilastri del sistema portante, che
definiscono il perimetro dell’edificio. La loro distanza è di 6-7-6 m in senso longitudinale, di
6,5 m in direzione trasversale. In corrispondenza dei pilastri si alzano alcune partizioni
verticali interne di separazione degli ambienti. Fuori dal perimetro la pianta si estende alle
adiacenze esterne pavimentate conservando la sua forma.
La copertura è piana a sporto con sporgenze di un metro e mezzo rispetto al perimetro
dell’edificio, nelle parti laterali esterne a est e ovest, e frontale a sud, mentre in tutte le altre
parti marca il piano sporgendo di soli 10 cm. Superiormente la copertura è sormontata da un
giardino pensile, coronato da un muretto d’attico perimetrale.
Distribuzione interna e orientamento
La facciata libera principale dell’edificio, che comprende sia la zona giorno e sia quella
notte, è orientata a sud con uno scostamento di 15° verso ovest. Ciò ha portato a definire la
configurazione della forma a L con uno dei lati nella parte est, per consentire una migliore
distribuzione degli ambienti interni, riguardo alle esigenze di comfort ambientale, termico e
d’illuminazione.
Come mostrato nello schema, i locali di servizio, quali il bagno giorno, il bagno notte, la
cucina e il ripostiglio, sono stati posti nella parte a nord, data la loro minore prestazione alla
vita domestica. Le stanze da letto sul lato est e sud-est, in modo tale che possano ricevere la
prima luce del mattino e avere il tempo di raffreddarsi in estate, per il sole che appunto
tramonta a ovest. Il vano soggiorno a sud, per ovvie ragioni d’illuminazione naturale e di
riscaldamento passivo nelle giornate invernali, favoriti dalla parete trasparente della facciata
principale. Lo studio sul lato ovest sud-ovest, per conciliare l’esigenza d’illuminazione e
riparo dal sole nelle ore di maggiore utilizzo.
Anche l’involucro è differenziato in relazione all’esposizione delle sue superfici. La
parete perimetrale di facciata a sud è totalmente costituita da una pelle leggera e trasparente,
composta di chiusure con vetro camera basso emissivo a un’intercapedine, sia fisse sia
mobili. Queste sono affiancate da schermatura verticale esterna a doghe orientabili, di
protezione e riflessione della luce solare diretta.
ASPETTI ARCHITETTONICI DELLA CASA SA RUXI
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La parete a est è spessa 33 cm, formata da una muratura mono strato di blocchi pieni di
calcestruzzo alleggerito e dagli intonaci, esterno e interno. Nella parte centrale di questa
parete la muratura è interrotta per lasciare spazio al vuoto delle chiusure trasparenti, estese a
tutta parete, delle stanze da letto, singola e doppia. Anche queste hanno vetro camera singola
basso emissivo e schermatura, e ripropongono lo stesso motivo delle vetrate mobili della
facciata principale.
Studio distributivo e
funzionale dell'alloggio
AMBIENTE ORIENTAMENTO*
Ingresso
Sog./Pranzo
Studio
Disimpegno
Bagno Giorno
Corridoio
Ripostiglio
Bagno Notte
Matrimoniale
C. Singola
C. Doppia
RIF.
In
S+P
St
Ds
BG
Cr
LM
LS
LD
Rp
BN
S-SW
E-SE, S-SW
N-NE
N-NE, W-NW
W-NW, S-SW
E-SE
N-NE, E-SE
Zona giorno
C Cucina
Pianta a "L"
Servizi giorno/notte
Zona notte
In
St S+P
LS
LM
LD
BN
Rp
C
Cr
Cr
Ds BG
E-SE
S-SW
S-SW, W-NW
N-NE
W-NW, N-NE
N
* Orientamento riferito all'esposizione delle
pareti perimetrali degli ambienti interni
N
Le pareti che affacciano a nord e a ovest sono anch’esse in muratura mono strato e aperte
solo dalle finestre del bagno giorno e notte, e dalle finestre basse a nastro sottotetto, che si
estendono su quasi tutto il lato interno della “L”, dall’antibagno alla cucina, e dal centro del
corridoio al ripostiglio. Quest’ultime forniscono adeguata illuminazione naturale nelle zone
più riparate della casa, favoriscono la circolazione spontanea dei flussi d’aria, mettendo in