Capitolo 1
Content Management: definizione e concetti
fondamentali
1.1 Contenuti, categorie e classi: definizione comparativa
Nel corso dell'elaborato ci si riferisce col termine contenuto a una qualsiasi unità
semantica di informazione, che può essere rappresentata come testo, immagine,
suono, video e altro, e che è quindi di interesse nell'ambito del Content
Management (e dei Content Management System).
I contenuti digitali sono solitamente organizzati in pagine, articoli e documenti
di tipo testuale o multimediale.
1
In questo capitolo si prenderanno in
considerazione solamente gli articoli e le pagine; un'ulteriore differenziazione è
rimandata al capitolo dedicato alla gestione dei documenti.
Se si parla di articoli, ci si riferisce a un tipo di flusso informativo di natura
periodica o editoriale, come ad esempio un articolo di giornale o di un blog; lo
scopo di un articolo consiste nell'informare su un preciso argomento, come ad
esempio un evento o un fatto di cronaca. Gli articoli possono essere più o meno
numerosi e trattare argomenti disparati (come in un quotidiano) o tematici (ad
esempio su riviste specializzate). Un esempio di articolo digitale è un blog post
(articolo di un blog).
Negli articoli sono insiti i concetti di temporalità e cronologia, in quanto sono
visualizzati in un ordine preciso, solitamente cronologico, come nei blog (vedi
figura 1). Anche gli articoli di giornale, se ordinati in rubriche tematiche, seguono
comunque fatti ed eventi identificabili in un determinato periodo di tempo.
L'informazione trasmessa ha solitamente un riferimento temporale preciso, con
una scadenza; gli aggiornamenti su un fatto di cronaca, ad esempio, possono
perdere tutta la loro validità nel momento in cui si scoprono nuove informazioni,
1 Il contenuto testuale si orienta esclusivamente al testo scritto, mentre il contenuto multimediale include
informazioni di arricchimento del testo, in cui esso acquista un senso dall'integrazione di diversi mezzi di
comunicazione quali, oltre al testo, audio, video e immagini. Esistono poi dei contenuti multimediali in cui
non sussiste una parte testuale; è il caso ad esempio dei video in streaming o delle foto organizzate in
gallerie. http://it.wikipedia.org/wiki/Multimedialità
Web Content Management System: una rassegna comparativa
oppure la segnalazione di un evento perde completamente interesse dopo che si
è svolto.
Figura 1: esempio di lista articoli di un blog, disposta in colonne
http://www.packflash.com/Portals/0/images/ArticlesTemplates/Ar
ticleListsTemplates
Il contenuto identificabile come “pagina” presenta alcune differenze rispetto agli
articoli; anzitutto, le pagine sono visualizzate singolarmente (non in elenco come
gli articoli), solitamente senza nemmeno l'indicazione della data e dell'autore,
perché le informazioni in esse trattate sono, di fatto, indipendenti dal tempo.
2
Ad
esempio, una pagina dedicata alla biografia di un personaggio importante (vedi
figura 2), anche se contiene dati temporali (come le date) si presenta,
comunque, con l'idea di dare informazioni sempre valide, qualunque sia il
momento in cui vengono consultate (oggi come fra vent'anni). L'informazione
trasmessa in un articolo, come già specificato, può perdere di senso o interesse
in poco tempo.
Il contenuto, per come è stato definito, prevede una gestione.
Per CM si intende un insieme di attività a supporto del ciclo di vita
2 MATT MULLENWEG, http://codex.wordpress.org/Pages
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dell'informazione digitale. Tali attività consistono sinteticamente nella raccolta,
nell'organizzazione, nella gestione e nella pubblicazione di informazioni testuali o
multimediali.
Figura 2: la biografia di A. Einstein tratta da Wikipedia è un
esempio di contenuto di tipo pagina
http://en.wikipedia.org/wiki/Albert_Einstein
La gestione del contenuto in ambito digitale, come gli articoli di un blog
3
,
presenta delle similarità con l'organizzazione di fogli cartacei quali libri,
manoscritti, documenti e articoli stampati, che consiste nella divisione in
categorie, ad esempio autore e data.
Secoli di storia hanno posto le basi ideologiche di archiviazione del contenuto
cartaceo, proponendo degli elementi di categorizzazione che vengono oggi
utilizzati per gestire anche i contenuti digitali nei CMS, come gli articoli; ma non
solo, come si vedrà nel capitolo sui WCMS, questi sistemi permettono la
categorizzazione del contenuto secondo altre regole decisamente innovative.
4
3 Si cita volutamente il tipo di contenuto denominato “articolo”, in quanto le pagine non subiscono
normalmente questo tipo di categorizzazione.
4 Tali regole consistono nei tag. Vedi paragrafo “La gestione delle categorie”.
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Le categorie costituiscono una forma di organizzazione dei contenuti; esse sono,
secondo la filosofia aristotelica, degli aspetti generali che possono essere
specializzati in sotto-categorie. Se ci si riferisce, per esempio, a un blog dedicato
a prodotti tecnologici, categorie plausibili potrebbero essere “telefonia” e
“accessori”. La categorizzazione è una suddivisione istintiva e mentale,
determinata da un riconoscimento di un'entità o un concetto.
La classificazione è una forma di categorizzazione più rigorosa e rispettosa di
alcune regole:
• l'elemento può appartenere a una sola categoria;
• ogni sotto-categoria deve presentare le stesse caratteristiche della
categoria madre;
• ogni elemento non può essere un esempio migliore di un altro per
esemplificare una precisa categoria.
La tassonomia, ad esempio, è la classificazione scientifica degli esseri viventi, di
cui si propone una breve selezione di seguito:
A animali, vegetali →
A1 mammiferi, ovipari →
A2 canidi, felidi, rettili, anfibi, insetti → , [...]
Questo tipo di classificazione fa parte di una disciplina di natura scientifica (la
biologia). In riferimento alle proprietà della classificazione, si può affermare che:
• ogni essere vivente può appartenere a una e una sola categoria (o
animale, o vegetale);
• la sotto-categoria “mammiferi”, ad esempio, deve presentare tutte le
stesse caratteristiche della categoria madre “animali”, oltre ad apportarne
di nuove, che dovranno essere condivise totalmente, fra le altre, dalla
categoria “canidi”;
• non sussiste alcun criterio che possa, ad esempio, porre la categoria dei
“felidi” in una posizione privilegiata rispetto ai “canidi” per esemplificare
una categoria del mondo animale e nello specifico dei mammiferi.
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Web Content Management System: una rassegna comparativa
Nessuno di questi rigidi criteri appartiene alla categorizzazione, nella quale gli
elementi possono fare parte di più categorie diverse.
Per meglio comprenderne la differenza fra categorie e classi, ci si può riferire alle
due rappresentazioni astratte indicate in figura 3.
Figura 3: rappresentazioni astratte di
categorizzazione (a sinistra) e classificazione (a
destra)
http://www.jrsinclair.com
La divisione degli elementi in categorie o classi si basa sul riconoscimento di
determinate caratteristiche comuni o distinte definite proprietà; le proprietà
sono una serie di attributi disgregati che definiscono gli oggetti e li distinguono
da altri.
5
Ad esempio, proprietà associabili all'animale cane sono “quattro zampe”
e “fedeltà”; nel caso dell'animale gatto si può associare l'attributo “quattro
zampe” ma, piuttosto che “fedeltà”, è più plausibile la proprietà “indipendenza”.
In una classificazione, le proprietà che definiscono e distinguono gli elementi
sono meno sottoposti all'istintività del pensiero; nella tassonomia animale, ad
esempio, tali attributi si riferiscono di solito a caratteristiche fisiche conosciute,
come la presenza di uno scheletro. Si riprenderà successivamente il concetto di
proprietà, in merito ai sistemi di gestione del contenuto.
Dopo aver parlato di contenuto, categorie, classi e proprietà, si introduce il
5 GEORGE LAKOFF (2005), Applying Cognitive Science to Content Management, East Coast IA Retreat, New
York, USA
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concetto di eccezione; le eccezioni, nel CM
6
, sono contenuti atipici che si
distinguono dagli altri e necessitano di essere gestiti differentemente rispetto agli
altri; come si vedrà nel capitolo dedicato ai CMS, gestire le eccezioni richiede una
specifica configurazione delle categorie.
6 Nell'elaborato, la valenza attribuita al termine “eccezione” si riferisce esclusivamente a contenuti ritenuti
atipici; in informatica, un'eccezione è invece intesa come una condizione di errore, ad esempio la divisione
per zero o arresti imprevisti di un programma o dell'intero sistema; i programmatori devono cercare di
prevedere tutti i possibili errori e gestirli prima dell'interruzione del programma.
http://it.wikipedia.org/wiki/Eccezione_(informatica).
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1.2 I ruoli dell'utenza e il concetto di Workflow
Una delle caratteristiche più significative del Content Management è la
collaborazione fra utenti; questo significa che soggetti dotati di credenziali
d'accesso e di determinati diritti (diritti che permettono di svolgere determinate
azioni, definite da un utente amministratore di grado più elevato) possono
collaborare nella gestione del contenuto, sulla base di un obiettivo comune; si
parla, in questo caso, più propriamente di ruoli.
Quando si parla di utenti, ci si riferisce anche a soggetti che si registrano a un
sito per usufruire di particolari servizi, come ad esempio l'invio di una newsletter,
oppure, nel caso di blog e forum, per contribuire alle discussioni con propri
interventi, senza però la possibilità di modificare o cancellare quelli degli altri.
La collaborazione, in particolare nei CMS, è permessa dalla centralità del
sistema, cioè dall'essere raggiungibile da macchine diverse.
Esempi di ruoli possono essere:
• amministratore, responsabile dei sistemi di diffusione (CMS);
• autore principale, responsabile della creazione del contenuto;
• curatore, responsabile dell'aspetto formale del contenuto;
• editore, responsabile della diffusione e dell'utilizzo del contenuto.
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Le cariche indicate nell'elenco ricordano quelle di un ufficio stampa o dello staff di
un blog; un lavoro così suddiviso e schematizzato si definisce collaborazione
verticale, in quanto l'utenza che partecipa alla creazione del contenuto è
gerarchizzata e i compiti sono distinti l'uno dall'altro.
Da qualche tempo, soprattutto nelle enciclopedie online come Wikipedia
8
, si è
diffusa la modalità di collaborazione orizzontale: chiunque è libero di dare il
proprio contributo senza necessità di moderazione o registrazione al sito, curando
le informazioni che si mettono a disposizione sia nella forma (intesa come un
insieme di segni linguistici, quindi parole e frasi coerenti) che nella sostanza (il
significato).
7 http://it.wikipedia.org/wiki/Content_management
8 http://wikipedia.org
9