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Capitolo 1: Pallavolo e statistica
1.1 Introduzione alla pallavolo
La pallavolo è uno sport di squadra, ed è, forse, lo sport che meglio
rappresenta questo concetto; vuoi per il regolamento, vuoi per le
condizioni che si verificano durante uno scambio di gioco in cui ogni
giocatore non può fare a meno del compagno per poter conquistare
il punto.
La pallavolo è: “un gioco fra due squadre di sei elementi ciascuna, i
quali devono, con le mani o qualsiasi altra parte del corpo, rinviarsi
al di sopra della rete sistemata sulla linea centrale del campo un
pallone, colpendolo prima che tocchi terra, ciascun giocatore una
sola volta e non più di tre volte nella stessa parte del campo a ogni
rilancio” [1].
Secondo il regolamento ufficiale della FIPAV (Federazione Italiana
Pallavolo) “La Pallavolo è uno sport giocato da due squadre su un
terreno di gioco diviso da una rete. Ci sono differenti versioni del
gioco adattabili a specifiche circostanze nell’ambito della versatilità
del gioco per tutti.
Lo scopo del gioco è quello di inviare la palla sopra la rete affinché
cada a terra nel campo opposto e di evitare che ciò avvenga sul
proprio campo.
La squadra ha a disposizione tre tocchi per rinviare la palla (in
aggiunta al tocco di muro). La palla è messa in gioco con un
servizio: inviata con un colpo dal battitore sopra la rete verso gli
avversari. L’azione continua fino a che la palla tocca il campo, è
inviata “fuori” o una squadra non la rinvia correttamente. Nella
pallavolo, la squadra che vince un’azione di gioco conquista un
punto. Quando la squadra in ricezione vince un’azione, conquista un
punto ed il diritto a servire ed i suoi giocatori ruotano di una
posizione in senso orario” [2].
La pallavolo è anche uno “sport di situazione”, ciò significa che per
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imparare a giocare è necessario apprendere la tecnica, ma è
altrettanto importante avere delle buone capacità di adattamento alle
mutevoli situazioni di gioco: occorre saper scegliere il gesto tecnico
giusto, al momento giusto” [3].
Ciò che rende questo sport uno “sport di situazione” è l'impossibilità
di poter “trattenere”[4] in mano la palla o colpirla due volte
consecutivamente [5], quindi diventa estremamente veloce ed
imprevedibile.
“La pallavolo è un gioco complesso di semplici abilità. La palla è
schiacciata da oltre 60 cm sopra l'altezza di un canestro da basket
(circa 3,65 metri) e impiega una frazione di secondo per viaggiare
dallo schiacciatore al difensore/ricevitore.
Ciò significa che il difensore/ricevitore deve valutare l'angolo di
arrivo, decidere dove mandare il pallone e controllare la sua
ricezione in un batter d'occhio. Uno sport puramente di rimbalzo
(non si può trattenere il pallone), la Pallavolo è un gioco di
movimento continuo” [6].
Alle varie definizioni va aggiunto che il campo misura 9x18 metri, la
rete ha altezze variabili, in base al sesso, all’età ed alla categoria a
cui si fa riferimento. L'élite del volley maschile ha una rete posta a
2,43 metri di altezza, mentre nel femminile è posta a 2,24 metri.
1.1.1 Cenni storici
La pallavolo ha oltre un secolo di vita e durante questo periodo ha
subito molte modificazioni, alcune fondamentali per quanto riguarda
l’argomento di questo scritto.
“La pallavolo ha fatto molta strada dalla polverosa palestra della
YMCA di Holyoke, Massachusetts, USA, dove il visionario William G.
Morgan inventò lo sport nel 1895. Ha visto l'inizio di due secoli e
l'alba di un nuovo millennio. La pallavolo è ora uno dei cinque più
grandi sport internazionali, e la FIVB, con le sue 220 federazioni
nazionali affiliate, è la federazione sportiva internazionale più grande
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del mondo” [7].
Già romani e greci giocavano con una palla ad un qualcosa che può
essere considerato un antenato del volley, in Germania, nel 1893, fu
introdotto il faustball, disciplina che aveva diverse similitudini con gli
sviluppi futuri di questo sport.
Ma è grazie a William G. Morgan che la pallavolo comincia la sua
storia.
“William G. Morgan (1870-1942), nato nello Stato di New York, è
passato alla storia come l'inventore del gioco della pallavolo, a cui
inizialmente ha dato il nome "Mintonette" [8], nome derivato dalla
parola “badminton”.
Dopo la laurea, conseguita al College di Springfield della YMCA
(dove tra l’altro conobbe James Naismith, inventore del basket nel
1891), si trasferì nel 1895 alla YMCA di Holyoke (Massachusetts)
dove divenne direttore di Educazione Fisica. È qui che ricercò un
gioco da inserire nel suo già vario e apprezzato programma,
escludendo il basket, ritenendolo troppo violento per le persone
anziane.
“[Ero] alla ricerca di un gioco appropriato, mi venne in mente in
tennis, ma questo richiedeva racchette, palline, una rete ed altri
equipaggiamenti, così fu scartato, ma l’idea di una rete sembrava
buona. La sollevammo ad un’altezza di circa 6 piedi e 6 pollici (1,98
metri) da terra, appena sopra le testa di uomo medio. Avevamo
bisogno di una palla e tra quelle che abbiamo provato c’era la
camera d’aria di una palla da basket, ma era troppo leggera e
troppo lenta. Abbiamo quindi provato con la stessa palla da basket,
che era troppo grande e troppo pesante” [9]. Alla fine fu la ditta A.G.
Spalding & Bros, sotto indicazioni delo stesso Morgan, a produrre il
primo pallone da pallavolo.
Furono il Dottor Frank Wood e John Lynch a redarre il primo
regolamento del gioco, sempre sotto i suggerimenti di Morgan.
Nel 1896 Morgan partecipò ad un convegno presso il college YMCA
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di Springfield per tutti i direttori dei college YMCA, dove illustrò il suo
nuovo gioco. Il professor Alfred T. Haistead propose, viste le
caratteristiche del gioco, di ribattezzarlo Palla Volo, nome che
Morgan accettò. Nel 1952 le due parole furono unite in una sola,
diventando Pallavolo.
Già ai primi del 1900 trovò grande diffusione in Oriente, Cina in
particolare. Ma l'universo della pallavolo è costellato di date
fondamentali. Eccone alcune [10], premettendo che, in definitiva, si
sono venute a creare tre scuole: quella americana, quella orientale,
quella europea.
• 1900, le regole sono accettate e pubblicate dalla YMCA. L'altezza
della rete è aumentata a 7 piedi e 6 pollici. Lunghezza del match è
fissata a 21 punti.
Il Canada è il primo paese straniero ad adottare la pallavolo.
• 1906-1910, la pallavolo arriva a Cuba, grazie ad un un ufficiale
dell’esercito del Nord America, raggiunge il Giappone, grazie a
‘Hyozo Omori, laureato allo Springfield College degli Stati Uniti,
che dimostra le regole del nuovo gioco sui campi YMCA di Tokyo
ed anche Cina e Filippine conoscono il nuovo gioco.
• 1912, la dimensione del campo viene cambiata, diventando 35x60
piedi. Vengono stabilite dimensione e peso della palla:
circonferenza di 26 centimetri e peso compreso tra 7 e 9 once.
Altre due innovazioni importanti: il numero di giocatori per squadra
è fissato a sei e si è deciso di ruotare i giocatori prima del servizio.
• 1913, la pallavolo è messa in programma nei primi Giochi
dell’Estremo Oriente fatti a Manila. Le squadre sono composte da
16 giocatori.
• 1915, il numero di giocatori in campo diventa di nuovo variabile,
da 2 a 6 per ogni squadra. Si decide che la squadra perdente in
un set ha il diritto di iniziare a servire nel set successivo.
In Europa, la pallavolo arriva sulle spiagge francesi della
Normandia e Bretagna con soldati americani durante i
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combattimenti della prima guerra mondiale. La sua popolarità
cresce rapidamente, ma il gioco si radica soprattutto nei paesi
dell'Est, dove il clima freddo rende questo sport da palestra
particolarmente attraente.
All'inizio della prima guerra mondiale la pallavolo arriva in Africa. Il
primo paese ad imparare le regole è l'Egitto.
• 1916, vengono stabilite nuove regole: il punteggio per un set
scende da 21 a 15 punti, e una squadra per vincere la partita deve
vincere due set su tre. La palla può essere colpita anche con i
piedi, l’altezza della rete viene portata a 8 piedi e peso della palla
sale da 8 a 10 once. La palla non può essere trattenuta e non può
venire colpita due volte dallo stesso giocatore fino a quando non è
stata toccata da un altro.
La pallavolo diventa parte del programma della NCAA, l’ente che
sovrintende gli sport al college e nelle università degli Stati Uniti.
• 1918, il numero di giocatori per squadra è fissato a sei.
• 1920, le dimensioni del campo scendono a 30x60 piedi, e la palla
può essere colpita da qualsiasi parte del corpo sopra la vita. La
maggiore innovazione è che la palla non può essere giocata più di
tre volte dalla stessa squadra prima di inviarla nel campo
avversario.
Le Filippine sviluppano il primo tipo di schiacciata, che viene
chiamata “bomba filippina”.
Compaiono i primi tentativi di muro, anche se non sono codificati
dal regolamento.
• 1922, i giocatori di seconda linea non posso attaccare. Il fallo di
“doppio tocco” viene inserito nel regolamento. Le regole del
punteggio cambiano ancora, nella situazione di 14 pari per vincere
il set occorre fare due punti consecutivi.
La prima federazione nazionale è fondata in Cecoslovacchia,
seguito subito dopo dalla Bulgaria. Il primo Campionato Nazionale
è svolto negli Stati Uniti, in cui solo le squadre YMCA competere.
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• 1923, una squadra deve essere composta da 6 giocatori in campo
e 12 sostituti ufficiali, e ogni giocatore deve avere una maglia
numerata.
• 1924, i giochi olimpici in programma a Parigi comprendono una
dimostrazione di “sport americani”, tra questi la pallavolo.
• 1925, vengono inseriti due time-out per set per entrambe le
squadre. C’è un altro cambiamento nel sistema di punteggio del
set, sul 14 pari non sono necessari due punti consecutivi per
vincere bensì occorre avere due punti di scarto.
• 1937, la palla può essere colpita più volte dallo stesso giocatore in
caso di attacco particolarmente violento.
• 1938, il muro viene introdotto ufficialmente nel regolamento,
mentre nei precedenti vent’anni il muro era parte del gioco ma non
del regolamento. I cechi furono i primi (seguiti poi dai russi) ad
attribuire una grossa importanza a questo fondamentale, per
facilitare il compito della difesa.
• 1947, tra il 18 e il 20 aprile, 14 federazioni fondano la FIVB, con
sede a Parigi. Il francese Paul Libaud è il primo presidente.
Regole americane ed europee del gioco sono armonizzate. La
dimensione del campo viene definita in 9x18 metri e l'altezza della
rete deve essere 2,43 metri per gli uomini e 2,24 per le donne.
Solo in Asia, le regole sono diverse: il campo deve misurare
21,35x10,67 metri, e la rete deve essere alta 2,28 per gli uomini e
2,13 per le donne, non c'è rotazione di giocatori e in campo ci
sono nove gli atleti disposti in tre linee.
• 1948, primo campionato europeo, svolto a Roma e vinto dalla
Cecoslovacchia.
• 1949, primo campionato del mondo, svoltosi a Praga e vinto dagli
URSS. Per la prima volta il palleggiatore può penetrare dalla
seconda linea, per avere tutti e tre gli attaccanti in prima linea.
• 1951, al terzo congresso della FIVB si decide i giocatori a muro
possono invadere con le mani al di sopra della rete, ma solo nella
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parte finale dell’attacco avversario. Inoltre un giocatore di seconda
linea può attaccare, ma rimanendo nella sua zona e non andando
in prima linea.
• 1952, primo campionato del mondo femminile, tenutosi a Mosca e
vinto dall’URSS.
• 1958, viene introdotto dai cechi una nuova tecnica difensiva, il
bagher, che stupisce il pubblico al campionato europeo a Praga.
• 1963, nasce la CEV (Confederazione Europea Pallavolo).
• 1964, le prime Olimpiadi di pallavolo sono giocate a Tokyo
durante i Giochi Olimpici con 10 squadre maschili e 6 femminili;
medaglia d’oro maschile all’URSS, femminile al Giappone.
• 1974, sono permessi tre tocchi dopo il tocco del muro. Durante il
campionato del mondo un atleta polacco stupisce tutti attaccando
per la prima volta dalla seconda linea.
• 1976, la distanza tra le due antenne che delimitano la rete ai lati è
fissata a 9 metri e sono poste in corrispondenza delle linee
laterali.
• 1980, è possibile murare la battuta.
• 1984, alle Olimpiadi i brasiliani introducono con successo
(avevano provato gli argentini nel 1982 ma con scarsi risultati) la
battuta in salto.
Modifiche importanti alle regole di gioco: non si può fare muro o
attaccare direttamente contro la palla inviata con la battuta, il
giocatore di seconda linea che fa un'azione d'attacco dalla prima
linea o dal suo prolungamento immaginario, commette fallo, non
esiste fallo di doppio tocco durante il bagher di ricezione o di
difesa (quest'ultimo caso è valido solo se la palla arriva
direttamente e non dopo aver toccato il muro).
Dal punto di vista tecnico gli Stati Uniti inventano la “super-
specializzazione” dei ruoli con gli “attaccanti-ricevitori”.
• 1988, il Congresso Mondiale approva la svolta del quinto set in un
sistema di tie-break rally-point in cui ogni servizio vale un punto. Il
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punteggio finale di ogni set è limitato a 17 punti con un solo punto
di differenza.
• 1990, a Rio de Janeiro l’Italia diventa per la prima volta Campione
del Mondo.
• 1992, dopo le Olimpiadi di Barcellona il punteggio del quinto set
viene modificato, sul punteggio di 16 pari si continua fino a
quando una delle due squadre non ha due punti di vantaggio.
• 1994, il Congresso mondiale di Atene approva nuove regole in
vigore ufficialmente dal 1 gennaio 1995: possibilità di colpire la
palla con qualsiasi parte del corpo, compresi i piedi, la zona di
servizio esteso per tutti i 9 metri dela linea di fondo campo,
l'eliminazione del fallo di “doppio tocco” sul primo tocco di palla
proveniente dal campo avversario (fallo solo se trattenuta) e il
permesso di toccare accidentalmente la rete quando il giocatore in
questione non è coinvolto direttamente nell’azione.
• 1998, il Congresso fa un cambiamento epocale nelle regole,
adottando il "Rally Point System" di 25 punti per ciascuno dei
primi quattro set e un tie-break di 15 punti quinto set per un
periodo di due anni di prova (per ogni azione è assegnato un
punto, sia che la vinca la squadra al servizio che quella in
ricezione. In questo secondo caso, oltre a conquistare il punto, la
squadra acquisisce anche il diritto a servire ruotando di una
posizione in senso orario. La formula di gioco è al meglio di 3 set
vinti su 5. Nei primi quattro set, vince la squadra che conquista 25
punti con uno scarto di almeno 2 punti. A parità di set vinti, 2-2, il
set decisivo è giocato a 15 punti con uno scarto di almeno 2 punti,
senza limiti di punteggio). Altre modifiche sono immediatamente
adottato il colore palla, giocatore Libero (Il Libero è autorizzato a
sostituire qualsiasi giocatore difensore. La sua prestazione è
limitata come giocatore difensore e non gli è permesso di
completare un attacco da qualsiasi posizione (includendo terreno
di gioco e zona libera), se al momento del tocco la palla è
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completamente al di sopra del bordo superiore della rete. Egli non
può servire, murare o tentare di murare) [11].
• 1999, la palla dopo la battuta può toccare la rete senza che venga
sanzionato fallo.
• 2005, vengono aggiunti i tempi di riposo tecnici: nei primi quattro
set sono applicati automaticamente due "tempi di riposo tecnici"
per set, della durata di 60 secondi ciascuno, quando la squadra al
comando raggiunge gli 8 ed i 16 punti. Nel quinto set non sono
previsti "tempi di riposo tecnici"; ogni squadra può richiedere solo i
due tempi di riposo regolamentari della durata di 30 secondi.
Parallelamente alla storia "mondiale" della pallavolo, se ne sviluppa
una italiana, fatta di momenti e figure indimenticabili, e città storiche:
giunsero le prime notizie di questo sport nel 1917, alla base degli
idrovolanti americani, a Porto Corsini (RA), che diventò la "culla"
della pallavolo tricolore, la quale si configurò come sport a livello
nazionale nel 1946, anno di nascita della FIPAV (Federazione
Italiana Palla A Volo). Ravenna, Parma, Modena, Firenze, Roma:
queste le città più impregnate di storia pallavolistica. Il resto è storia
recente, a partire dagli anni '90: l'età delle grandi potenze
economiche (Sisley Treviso con Benetton, Messaggero Ravenna
con Sama e Gardini, Mediolanum Milano con Berlusconi).