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CAPITOLO 2: IL FENOMENO IMMIGRATORIO NELL’ALTA VALLE
DEL FOGLIA
2.1. Numero di presenze
Il fenomeno dell’immigrazione, nei Comuni esaminati, si avverte per la prima volta negli anni
1989-1990 e determina un aumento della popolazione via via sempre più accentuato. Inizialmente a
trasferirsi erano solo i padri di famiglia che arrivavano in cerca di lavoro e di dimora stabili in cui
poter traslocare, solo in un tempo successivo, la propria famiglia, attuando così il ricongiungimento.
Oggi, l’immigrazione non coinvolge più il singolo, ma tutta la famiglia; infatti a trasferirsi, è
l’intero nucleo rassicurato dall’aiuto di parenti, amici o connazionali che risiedono qui da tempo e
che, nella maggior parte dei casi, offrono ospitalità e sostegno ai nuovi arrivati. Questo
cambiamento porta in campo soggetti diversi quali donne e bambini, con domande, aspettative e
soprattutto bisogni diversi e nuovi, e rende non più rimandabile una politica dell’integrazione che
metta al centro i nuovi soggetti sociali e le azioni tra questi e i servizi per tutti.
L’unica eccezione all’immigrazione famigliare è rappresentata dalla maggior parte dei centro-
africani e delle badanti. A questi non interessa integrarsi ma il loro unico obiettivo è quello di
guadagnare il denaro necessario ad aiutare economicamente i parenti rimasti nel Paese d’origine.
Solo recentemente, anche se si tratta ancora di pochi casi, questa tendenza sta iniziando a
scomparire tra i centro-africani, alcuni dei quali preferiscono attuare il ricongiungimento con la loro
famiglia per poi rimanere definitivamente in Italia.
I motivi che hanno spinto molte persone straniere ad immigrare, in particolare proprio in quest’area,
sono duplici; da un lato buone possibilità di trovare lavoro, dovuta all’espansione industriale nel
settore dell’arredamento e della metal meccanica, dall’altro una politica favorevole ai loro bisogni e
in grado di offrire svariati servizi. Tali servizi naturalmente sono destinati a tutti i cittadini, ma
spesso i primi ad usufruirne sono proprio gli immigrati, grazie al reddito e all’elevato numero di
figli che debbono mantenere, rispetto ai pochi a carico delle famiglie italiane.
In particolare nei tre Comuni si è avuto:
L’aiuto economico alle famiglie numerose;
La cessione di case popolari;
Le borse di studio a sostegno della spesa delle famiglie per l’istruzione;
La concessione di tributi integrativi per il pagamento dei canoni di locazione;
L’assegno di maternità;
L’agevolazione per i trasporti pubblici locali (pullman scolastici, autobus ecc.).
Senza contare poi che, proprio per il fatto che si tratta di paesi piccoli a stampo perlopiù rurale, il
costo della vita risulta essere minore rispetto a quello che caratterizza le città vicine al litorale.
Ogni paese, naturalmente, ha un diverso flusso e presenza immigratoria, ben evidenziato dai dati
relativi all’anno corrente, in tabelle (fatta eccezione per il Comune di Lunano che verrà preso in
esame in un capitolo successivo). Da queste è possibile notare quali sono le etnie prevalenti che vi
risiedono, le differenze di genere, nonché il numero di stranieri che hanno preso la cittadinanza
recentemente.
Tab. 4. Dati anagrafici del Comune di Piandimeleto
N. dei residenti: MASCHI FEMMINE TOTALE
1.082 1.100 2.182
N. di immigrati
residenti 179 165 344
Numero di immigrati che hanno preso la
cittadinanza italiana nel 2011 10
Nazionalità
19
Germania 7 4 11
Algeria 1 0 1
Albania 11 11 22
Camerun 1 0 1
Gambia 0 1 1
Mali 1 0 1
Colombia 1 0 1
Giappone 0 2 2
Grecia 1 0 1
Belgio 0 2 2
Moldova 0 2 2
Paesi Bassi 0 1 1
Regno Unito 1 0 1
Costa d'Avorio 0 1 1
Marocco 41 36 77
Nigeria 36 26 62
Senegal 11 10 21
Tunisia 1 0 1
Argentina 0 1 1
Rep. Dominic. 0 1 1
Bulgaria 10 9 19
Francia 1 0 1
Polonia 0 4 4
Romania 3 9 12
Bielorussia 0 1 1
Macedonia 50 43 93
Svizzera 1 0 1
Cile 0 1 1
Ecuador 1 0 1
Tab. 5. Dati anagrafici del Comune di Belforte
N. dei residenti: MASCHI FEMMINE TOTALE
403 413 816
N. di immigrati
residenti 75 66 141
N. di immigrati che hanno acquisito la
cittadinanza italiana nell'anno 2011 0
Nazionalità
Germania 1 1 2
Slovacchia 0 1 1
Albania 8 5 13
Kosovo 1 2 3
Stati Uniti 0 1 1
Giappone 0 2 2
Ungheria 0 1 1
20
Ucraina 1 1 2
Etiopia 2 2 4
Marocco 19 18 37
Nigeria 8 1 9
Senegal 11 1 12
Venezuela 1 1 2
Bulgaria 11 11 22
Polonia 0 1 1
Romania 2 3 5
Macedonia 9 12 21
San Marino 1 1 2
Cile 0 1 1
Si evince che nel territorio vi è un elevato tasso di cittadini stranieri residenti, nello specifico si
contano 344 stranieri su 2.182 abitanti a Piandimeleto, 134 stranieri sugli 823 di Belforte all’Isauro
mentre, a Lunano, ci sono 336 persone immigrate su un totale di 1.555 abitanti. Si tratta di valori
già abbastanza elevati che sono destinati ad aumentare in futuro, visto il numero di persone sempre
maggiore che acquistano la cittadinanza italiana. In proporzione, il Comune che ospita al suo
interno la quantità più alta di immigrati, è quello di Lunano, primo in “classifica” anche per il
numero di cittadinanze italiane concesse recentemente (16). Per quanto riguarda l’etnia prevalente,
sia a Lunano (80 residenti) che a Belforte all’Isauro (37 residenti) è quella marocchina mentre, a
Piandimeleto è quella macedone (93 residenti). Le etnie in minoranza a Lunano sono rappresentate
da quella macedone (53) e albanese (49), per Piandimeleto, invece, sono quella marocchina (77) e
nigeriana (62), infine per Belforte all’Isauro, quella bulgara (22) e macedone (21). Facendo
attenzione alle differenze di genere in termini di quantità, si deduce che per ogni paese il numero
delle donne straniere è inferiore a quello degli uomini anche se con valori poco considerevoli;
infatti a Lunano si stimano 186 maschi contro 150 femmine, a Piandimeleto 179 maschi contro 165
femmine e a Belforte 75 rispetto a 66. Questo valore di scarto minimo tra uomini e donne, fa
pensare che la maggior parte ha già effettuato il ricongiungimento.
Molti immigrati rientrano nella categoria della popolazione attiva in quanto, come già detto, si sono
trasferiti qui in cerca di lavoro mentre le persone che superano i 64 anni di età, sono pochissime,
quasi nulle. Al contrario i minorenni rappresentano circa un quarto del totale dei residenti stranieri,
in particolare se ne stimano 86 su 336 a Lunano, 102 su 344 a Piandimeleto e 28 sui141 di Belforte.
Negli ultimi anni sta aumentando in modo rilevante il numero di minori stranieri nati in Italia e i
dati anagrafici analizzati, relativi ad ogni Comune, lo dimostrano: a Lunano, su un totale di 86
minori stranieri, ci sono 57 bambini nati in Italia; a Piandimeleto i bambini nati in Italia da genitori
stranieri sono 71 su un totale di 102, infine, per quanto riguarda Belforte all’Isauro, si contano ben
36 minori stranieri nati in Italia, numero che supera quello relativo a coloro che sono arrivati qui da
paese straniero. Tutto ciò sta a prova del fatto che l’aumento della popolazione, nonché la
diminuzione del tasso di invecchiamento del paese, è dovuto in parte al fenomeno immigratorio.
I dati relativi al 31/12/2011, dimostrano che il numero di individui che arrivano continua ad essere
superiore rispetto a quello di individui che lasciano il nostro Paese per tornare nella loro Patria,
nello specifico: a Lunano gli iscritti per trasferimento dall’estero sono 14 mentre i cancellati per
trasferimento all’estero sono solamente 2; a Piandimeleto gli iscritti per trasferimento dall’estero
sono 15 mentre si ha addirittura 1 solo soggetto cancellato per trasferimento all’estero; a Belforte
all’Isauro, infine, gli iscritti per trasferimento dall’estero sono 12 mentre non si stima nessun
soggetto cancellato per trasferimento all’estero.
Questo fenomeno che vede un costante aumento dell’arrivo di immigrati da una parte, e una
notevole diminuzione di partenze dall’altra, concerne non solo i flussi migratori esterni ma, seppur
con minor rilievo, anche quelli interni, mettendo in evidenza come questi piccoli paesi stanno
21
diventando via via un punto di attrazione per famiglie straniere sempre più ambito: a Lunano gli
iscritti per trasferimento da altri comuni sono 19 al contrario dei cancellati per trasferimento ad altri
comuni che sono 10; a Piandimeleto gli iscritti per trasferimento da altri comuni sono 17 contro i 21
cancellati per trasferimento ad altri comuni, andando a superare di poco il numero di iscrizioni
14
; a
Belforte all’Isauro gli iscritti per trasferimento da altri comuni sono 12 mentre sono 7 i soggetti
cancellati per trasferimento ad altri comuni
15
.
Questi andamenti provocano un costante aumento della popolazione, fenomeno che si è rilevato
anche negli anni passati come confermato dalle tabelle qui di seguito riportate, relative ai tre
comuni:
COMUNI
Numero di
residenti
2005 2008 2009 2011
Lunano 1.343 1.435 1.496 1.555
Di cui immigrati 180 239 296 336
Piandimeleto 2.018 2.096 2.115 2.182
Di cui immigrati 214 315 327 344
Belforte all’Isauro 752 796 816 816
Di cui immigrati 112 123 128 141
Tab. 6. Andamento della popolazione totale e di quella immigrata negli anni sopraccitati
Analizzando la tabella è possibile asserire che il maggior numero di immigrati (101) si è raggiunto
nel triennio 2005 – 2008 a Piandimeleto, rispetto ai 59 arrivi di Lunano e gli 11 di Belforte. La
situazione cambia radicalmente nell’anno successivo in cui il picco del flusso immigratorio si rileva
a Lunano, con 57 immigrati contro i 12 di Piandimeleto e soli 5 di Belforte. La situazione si
riconferma anche per il biennio 2009 – 2011, che conta l’iscrizione di 40 stranieri a Lunano, di 17 a
Piandimeleto e di 13 a Belforte.
E’ ben visibile che il Comune che ha subito un incremento maggiore di popolazione straniera, è
proprio Lunano, con un totale di 156 immigrati; ciò in quanto, rispetto agli altri, possiede al suo
interno diverse associazioni che operano al fine di aiutare queste persone e di soddisfare i loro
bisogni, a partire da quelli di primaria importanza (per esempio la Caritas fornisce, a chi ne
necessita, alimenti e vestiario).
Dunque, se la popolazione è in continuo aumento e se le immigrazioni sono nettamente superiori
rispetto alle emigrazioni, si può dedurre che dipenda da un tessuto economico che tiene nonostante
la crisi che sta mettendo a dura prova l’Italia.
Grazie alla ricerca, infatti, ho scoperto che molti stranieri lavorano come operai alle dipendenze
degli imprenditori delle più importanti industrie della zona che costituiscono il nucleo base
dell’economia. Nel territorio ha sede una grande azienda di plastica che conta in Italia ben 10
fabbriche; due di esse sono installate a Lunano dove si contano circa 40 operai stranieri, uno stabile
si trova a Belforte con circa 10 operai stranieri e un altro, invece, è situato a Piandimeleto e conta
30 operai stranieri. Si tratta di individui appartenenti a varie etnie tra cui macedoni, albanesi,
marocchini, rumeni, nigeriani e senegalesi. A Lunano, inoltre, abbiamo un’altra importante
industria di metal meccanica che ha alle sue dipendenze ben 40 operai senegalesi e altri 6 tra
14
Istituto Nazionale di Statistica, movimento e calcolo della popolazione straniera residente nei tre comuni, al
31/12/2010.
15
L’ISTAT P.3 del Comune di Belforte all’Isauro relativo al 1ºgennaio - 8 ottobre 2011, gli iscritti per trasferimento
dall’estero sono 2 mentre non si ha alcun soggetto cancellato per trasferimento all’estero, inoltre gli iscritti per
trasferimento da altri comuni sono 3 contro 1 solo individuo cancellato per trasferimento ad altri comuni.
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macedoni e albanesi. L’area è famosa anche per la presenza di un’azienda di mobili d’arredamento:
una fabbrica a Piandimeleto, in cui si contano 12 operai stranieri tra cui 9 rumeni, 1 russo, 1
marocchino e 1 albanese, e una a Belforte con circa una decina di operai stranieri. Infine due
considerevoli ditte di mobili per camerette e cucine; la prima situata a Lunano e la seconda a
Piandimeleto, insieme hanno alle loro dipendenze circa 6 lavoratori stranieri (marocchini e
albanesi).
Il motivo per cui molti immigrati vengono assunti, è la loro volontà e il loro spirito di sacrificio;
spesso molti di loro infatti, specialmente nigeriani e senegalesi (che sono qui senza famiglia), sono
disposti a fare turni più lunghi e lavori faticosi pur di guadagnare di più e mandare soldi nel Paese
d’origine.
Una conseguenza dell’aumento del fenomeno immigratorio è sicuramente la trasformazione dello
spazio. Il Paese in cui si riscontra maggiormente questo tipo di cambiamento ad opera di immigrati
è, senza ombra di dubbio, il paese di Lunano, che vede il proprio centro storico rianimarsi dopo
molti anni in cui le case sono rimaste inutilizzate e lasciate al degrado. Tutte queste case ora sono
abitate da famiglie di stranieri che sono riusciti a comprarle grazie a prezzi più accessibili. Il
problema è che queste vecchie abitazioni non hanno mai subito alcuna ristrutturazione, neppure
dopo il loro acquisto; infatti, la maggior parte di queste persone, vuoi per cultura, vuoi per
mancanza di disponibilità liquide, non provvedono ad alcun tipo di modifica o restauro. Molti
immigrati hanno potuto usufruire dei requisiti richiesti dalla Legge per la concessione della casa
popolare; il problema sta nella scelta di collocazione di queste case ubicate, perlopiù, in periferia,
tutte una vicina all’altra, formando una sorta di ghetto. Anche a Piandimeleto sono state concesse
delle case popolari a persone immigrate, ma in numero molto inferiore rispetto al Comune di
Lunano. Qui inoltre, non si è verificata una concentrazione, ma una dispersione delle case popolari:
in periferia ce ne sono diverse, in particolare se ne contano 3 in Via Evangelista, 1 in Via 25 Aprile
e in Località San Biagio, un’altra in Via IV Novembre, l’unica abitata da una famiglia straniera
composta di 5 membri. Tutti gli altri immigrati risiedono in modo non uniforme all’interno del
paese; alcune famiglie popolano il centro storico, in cui si trovano la Chiesa, la piazza e il Castello
dei Conti Oliva, altre, vivono in periferia.
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Mappa raffigurante la pianta del paese di Piandimeleto
Il numero di residenti stranieri a Belforte all’Isauro, è molto inferiore rispetto agli altri due in
quanto si tratta di una piccola realtà, con un’economia soprattutto agricola e non industriale. Inoltre
qui è stata attuata una politica diversa in confronto agli altri due comuni, sicuramente meno “aperta”
nei confronti degli immigrati, perché di fatto il comune ha assegnato pochissime case popolari agli
stranieri: solo 2 appartamenti in Via G. Mameli. Molti di loro abitano nelle vecchie case vicino al
Castello o alla Chiesa, altri in un palazzo situato al centro di Belforte dove alcuni appartamenti sono
stati presi in affitto soprattutto da nord-africani, altri ancora abitano nelle vie più nascoste (per
esempio Via Pianello o Via Negri, aree lasciate in abbandono anche dagli autoctoni).
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Mappa raffigurante la pianta del paese di Belforte all’Isauro
Alcuni cittadini dei tre comuni esaminati hanno sollevato delle lamentele circa i requisiti richiesti e
i metodi utilizzati per l’assegnazione delle case popolari; il loro pensiero comune, o per meglio dire
la loro convinzione, è che queste abitazioni vengano concesse solamente agli immigrati, a discapito
dei residenti italiani. In realtà non è così, infatti, esistono validi motivi legali alla base di ogni
singola cessione. Il vero problema, quello di cui bisognerebbe tener maggior considerazione,
riguarda la scelta errata dei luoghi dove sono state costruite le case popolari, sbaglio che ha favorito,
in alcuni casi, la nascita di “ghetti”. Questa condizione risulta sfavorevole all’integrazione perciò è
importante trovare risposte e soluzioni immediate, soprattutto tenendo conto della fase attuale che
registra continui arrivi.
Gli uomini immigrati, dopo il lavoro, si ritrovano insieme; solitamente a Lunano il luogo di
aggregazione e d’incontro è il bar che si trova di fronte alla Chiesa, a Piandimeleto il bar-pizzeria
situato al centro del paese e a Belforte un bar collocato nei pressi del Palazzo Comunale.
Solitamente questi locali sono frequentati esclusivamente da stranieri e, non di rado, capita di
vedere qualche accesa discussione tra di loro oppure tra loro e qualche cittadino italiano.
Le donne, invece, si incontrano a scuola quando vanno a prendere i loro figli oppure, al pomeriggio,
nella piazza del paese o ai giardinetti che si ravvivano di risate e giochi di bambini. Questa
situazione di incontro tra mamme italiane e straniere e di conseguenza fra i loro figli, si verifica non
solo nel paese di Lunano (anche grazie all’istituzione di un Oratorio), ma anche a Piandimeleto,
specie nei giardini collocati di fronte al Centro Sociale San Biagio frequentato da tanti bimbi
appartenenti a varie nazionalità, fatta eccezione per Belforte dove la piazza è pressoché deserta. In
questo piccolo paese, infatti, a differenza degli altri due, specialmente di Lunano, non si è ancora
raggiunto quel livello base di inserimento necessario a far si che durante la giornata si veda gente
straniera passeggiare per le strade; forse ciò dipende anche dallo scarso numero di stranieri residenti
rispetto agli altri comuni presi in considerazione. Se le donne immigrate rappresentano in qualche
modo l’anello di congiunzione fra le due culture, un discorso diverso deve essere fatto per le
badanti provenienti dai Paesi dell’Est, che tendono ad incontrarsi non solo durante le ore libere, ma
anche nel momento della passeggiata pomeridiana con i loro assistiti. Questo ritrovarsi sempre con
connazionali, parlare sempre la propria lingua d’origine, non permette di instaurare nuove relazioni.