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1. Introduzione
1.1. Scopo della tesi
Le classificazioni tassonomiche dei taxa ascritti alla classe degli
Anthozoa sono variate nel tempo a causa della difficoltà nell’individuare
caratteri morfologici idonei per ricostruire le relazioni filogenetiche a
causa della loro relativa semplicità morfologica (Bayer 1956; France et
al., 1996; Berntson et al., 1999; Fabricius and Alderslade 2001).
L’affinità ed il grado di divergenza evolutiva tra diverse specie di coralli
rappresenta un grosso problema e un limite allo studio della diversità
degli ambienti corallini. L’identificazione di specie solamente su base
morfologica risulta perciò spesso difficile, e per questa ragione sempre di
piø si ricorre all’utilizzo di analisi molecolari (France et al., 1996;
Berntson et al., 1999, 2001; Won et al., 2001; SÆnchez et al., 2003). Nel
seguente lavoro di tesi, sono state studiate le relazioni filogenetiche tra
specie appartenenti agli ottocoralli attraverso l’analisi molecolare di
sequenze parziali appartenenti ai due geni mitocondriali msh1 e ND2. Il
gene msh1 codifica per una proteina coinvolta nel processo di
riparazione del DNA mitocondriale che presenta un’attività ATPasica e
un’affinità specifica per le porzioni di DNA contenenti errori. Il gene
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ND2, invece, codifica per la sub unità 2 dell’enzima Nicotinammide
Adenina Dinucleotide deidrogenasi (NADH DH).
In particolare in questa tesi si sono ricostruite le relazioni filogenetiche
tra le specie analizzate (Cornularia cornucopiae, Clavularia crassa,
Sarcodictyon catenatum) confrontandole con le sequenze delle altre
specie di ottocoralli presenti nelle banche dati evidenziando divergenze
tra i dati molecolari e le classificazioni tassonomiche basate sulle
caratteristiche morfologiche.
In questa sede, al fine di ricostruire le relazioni di parentela
evolutiva, sono stati realizzati degli alberi filogenetici con i metodi dell’
Inferenza Bayesiana, Neighbour-Joining e Massima Parsimonia.
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1.2. Classificazione e caratteristiche morfologiche
degli ottocoralli
Gli cnidari costituiscono un phylum di animali a simmetria
raggiata, diblastici e acquatici; esistono circa undicimila specie che sono
state raggruppate in quattro classi principali (Anthozoa, Scyphozoa,
Cubozoa e Hydrozoa), con una quinta classe recentemente proposta
(Staurozoa) (Marques e Collins, 2004; Collins e Daly, 2005; Collins et
al., 2006).
Gli Anthozoa comprendono un’enorme varietà di morfologie, da
solitarie a coloniali, tutte a stadio polipoide. La classe degli Anthozoa è
stata storicamente suddivisa da alcuni autori in un numero differente di
sottoclassi (Fig.1.1). Hyman (1940) divise gli Anthozoa in due
sottoclassi: Alcyonaria (=Octocorallia) e Zoantharia (=Hexacorallia).
Van Beneden (1897) ascrisse alla sottoclasse dei Ceriantipatharia gli
ordini: Antipatharia (Milne-Ed-wards e Haime, 1857) e Ceriantharia
(Perier, 1893). Hand (1966) propose un ulteriore schema di
classificazione comprendente le seguenti sottoclassi: Octocorallia,
Hexacorallia, Ceriantharia ed Antipatharia. Recentemente, la validità
della sottoclasse dei Ceriantipatharia è stata rivalutata. Dati riguardanti
sequenze di geni che trascrivono per gli RNA ribosomiali (rRNA) sia
nucleari che mitocondriali suggeriscono che Ceriantharia e Antipatharia
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sono due taxa divergenti e non costituiscono un gruppo monofiletico
(France et al., 1996; Berntson et al., 1999; Won et al., 2001).
La sottoclasse degli ottocoralli comprende circa tremila specie che
colonizzano tutti gli ambienti marini e sono raggruppate in diversi ordini
(Alcyonacea, Gastraxonacea, Gorgonacea, Helioporacea, Pennatulacea,
Protoalcyonaria, Stolonifera, Telestacea) (Daly et al.2007): esemplari di
ottocoralli, infatti, possono essere osservati nelle scogliere tropicali e
nelle acque profonde dove spesso risultano essere un’importante
componente strutturale dell’ambiente marino. Il termine ottocorallo
deriva dal fatto che gli esemplari di questo gruppo possiedono dei polipi
contenenti otto tentacoli e otto mesenteri (le pareti della cavità
gastrovascolare che vanno dalla faringe al disco basale) e ciò permette di
distinguerli dalla struttura esamerica degli esacoralli. Per effettuare una
classificazione tassonomica degli ottocoralli non è sufficiente affidarsi
alle caratteristiche morfologiche poiché i polipi e i tessuti risultano
essere piuttosto simili nelle varie specie; sono tuttavia considerevoli dal
punto di vista morfologico le caratteristiche associate allo scheletro e
l’organizzazione delle colonie (Bayer 1956; Fabricius and Alderslade
2001). Le relazioni tra gli ottocoralli rimangono quelle meno comprese
e l’ordine attuale delle diverse famiglie tassonomiche è considerato
instabile. Il sistema piø comune per raggruppare in varie classi gli
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ottocoralli è quello di Hickson (1930) in cui le sottoclassi vengono divise
in sei ordini considerando la forma delle colonie: due di questi ordini,
Pennatulacea (penne di mare) e Helioporacea (coralli blu), possono
essere distinti chiaramente dalle sinapomorfie morfologiche (Daly et
al.2007). Bayer (1981), tuttavia, ha osservato che i quattro ordini
rimanenti di Hickson (Alcyonacea, Gorgoniacea; Stolonifera;
Telestacea) presentano un altro tipo di morfologia con forme di
transizione che coincidono tra loro; di conseguenza, egli ha fuso tra loro
i quattro ordini in uno solo, Alcyonacea, il quale comprende anche forme
di gorgonie e stoloniferi.
Pennatulacea
L’ordine delle Pennatulacea (Verrill, 1865) include 14 famiglie di
“penne di mare” ancora esistenti (Williams 1995) e si distingue rispetto
alle altre famiglie di ottocoralli perché le colonie presentano un diverso
stile di crescita, inoltre, un polipo assiale primario (ozooide) si
differenzia a formare un peduncolo prossimale che permette di ancorare
la colonia sul sedimento soffice su cui si dispongono dei polipi
secondari (autozooidi e sifonozooidi). Molte colonie di “penne di mare”
sono sostenute da uno scheletro interno che non contiene calcite.
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Helioporacea
L’ordine delle Helioporacea (Bock, 1938) è suddiviso in due
famiglie che rappresentano gli unici esemplari di ottocoralli contenti una
matrice scheletrica molto solida in aragonite cristallina. La famiglia
enigmatica delle Lithotelestidae (Bayer and Muzik, 1977) include un
singolo genere di organismi che vivono nelle acque profonde (Bayer,
1992). L’unico rappresentante della famiglia delle Helioporidae
(Moseley, 1876) è Heliopora coeruela, un corallo blu molto diffuso e
comune delle costiere Indo-Pacifiche.
Alcyonacea
I restanti ottocoralli sono inclusi nell’ordine Alcyonacea
(Lamouroux, 1816): tale gruppo è suddiviso in 31 famiglie e gli studiosi
hanno riscontrato parecchie difficoltà nelle varie analisi morfologiche;
tuttavia, nel tempo si è riuscito a suddividere tale ordine in sei
sottogruppi rappresentanti l’ordine di classificazione attuale (Bayer
1981; Fabricius and Alderslade 2001; Daly et al. 2007). I gruppi
Alcyoniina, Stolonifera e Protoalcyonaria non presentano un asse
scheletrico né uno strato che possa assomigliare allo stesso.
Protoalcyonaria comprende due famiglie con polipi solitari, Stolonifera,
invece, presenta sei famiglie in cui i polipi sono interconnessi tra di loro
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grazie a uno stolone basale o una membrana sottile, ed infine, Alcyoniina
che include cinque famiglie ed i polipi sono inseriti in una massa carnosa
di cenenchima. Nel corso del tempo sono state aggiunte al gruppo degli
Alcyonacea delle famiglie che in passato erano collocate nel gruppo dei
Gorgonacea; i membri di questo gruppo presentano un asse scheletrico
composto di calcite e materiale proteinico. I tre gruppi delle gorgonie
vengono organizzati in base alla composizione dell’asse scheletrico; nel
gruppo Calcaxonia (comprendente sei famiglie) l’asse è solido
(occasionalmente tubulare) e sono inclusi in grande quantità diversi nodi
di gorgonina, mentre in quello Holaxonia (cinque famiglie), l’asse
scheletrico è incavato e la composizione principale dello scheletro è la
gorgonina inclusa una piccola quantità di calcite; infine, nel gruppo
Scleraxonia (sette famiglie) l’asse scheletrico è costituito da carbonato di
calcio.
Le principali caratteristiche morfologiche utilizzate nella
classificazione degli ottocoralli ed in maniera specifica per definire le
famiglie degli Alcyonacea sono: la crescita complessiva delle colonie, la
composizione dell’asse scheletrico del corallo, la forma degli elementi
scheletrici liberi inseriti nel coenchima (Daly et al.2007). Le famiglie
Stolonifera e Alcyoniina si distinguono soprattutto in base alla crescita
delle colonie e alla ridistribuzione dei polipi all’interno della colonia
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stessa. Nel gruppo Scleraxonia le famiglie vengono riordinate
analizzando l’organizzazione e i riarrangiamenti degli scleriti nell’asse
scheletrico. In maniera simile sono definite le famiglie di Holaxonia,
infatti, vengono effettute analisi dettagliate sull’asse scheletrico come ad
esempio il diametro dello scheletro e la presenza di calcite. Nel gruppo
Calcaxonia molte famiglie sono classificate unicamente in base alle
caratteristiche forme dell’asse scheletrico e della forma degli scleriti. Le
14 famiglie dell’ordine Pennatulacea sono organizzate per la
distribuzione dei polipi secondari lungo l’asse scheletrico (Williams
1995). Ulteriori dettagli riguardo le forme di crescita delle colonie e la
distribuzione degli scleriti sui vari tessuti sono caratteri morfologici
predominanti utilizzati per distinguere i diversi generi e le diverse specie
in tutte le famiglie (Fabricius and Alderslade 2001) (Tab 1.1).
Tabella 1: Rappresentazione schematica dell'organizzazione attuale degli Ottocoralli (Mc
Fadden et al. 2006)