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INTRODUZIONE
“C’era una volta una bambina che amava tanto le fiabe…”
Quella bambina esiste veramente: sono io!
Nel momento in cui mi sono trovata a pensare a quale argomento potessi trattare
alla fine di questo tragitto ho pensato fosse interessante analizzarne uno che potesse
maggiormente riassumere la mia personalità: l’amore per le fiabe, l’attrazione per la
psicologia infantile, la musica e la curiosità per tutto ciò che è distante dalla mia cultura di
appartenenza.
Il tema principale attorno al quale ruota tutto il lavoro riguarda quindi l’analisi, da un punto
di vista psicologico, dell’importanza della fiaba e della musica per il bambino di età
compresa tra zero e tre anni, ovvero il periodo in cui frequenta l’asilo nido. Grande
importanza rivestiranno anche i possibili aspetti interculturali che questi metodi educativi
possono ricoprire.
Il mio avvicinamento alla realtà dell’asilo nido, avvenuto grazie al periodo di tirocinio
svolto, ha contribuito e permesso di osservare ed analizzare piø da vicino questi aspetti.
I miei intenti, con questa tesi, sono quelli di andare a verificare se l’utilizzo di
strumenti come musica e fiaba possa avere un impatto positivo sullo sviluppo del bambino
nei primi anni di vita e come questi possano fare da mediatori per il rispetto e la
collaborazione tra individui appartenenti ad una società sempre piø multietnica.
Per dimostrare queste mie ipotesi verranno richiamate teorie affermate e utilizzato
materiale scientifico verificato.
Come vedremo nei capitoli che seguono, fiaba e musica rappresentano elementi
importantissimi per la crescita del bambino, permettendogli allo stesso tempo di divertirsi.
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Verranno analizzate le caratteristiche di entrambe e verrà dimostrata la loro importanza
durante la vita del nido, assumendo così il ruolo di tappe fondamentali all’interno della
quotidianità.
Narrazione e ascolto diventano quindi ottimi trampolini di lancio, che consentono al
piccolo di avere una possibilità maggiore di apprendimento linguistico e di sviluppo
emotivo e cognitivo.
ORGANIZZAZIONE DELLA TESI
Capitolo 1: In questo primo capitolo viene evidenziato come la fiaba sia uno strumento
molto efficace e di grande aiuto per lo sviluppo ed il controllo delle emozioni del bambino.
Nei primissimi anni di vita non è ancora in grado di capire ed esternare chiaramente le
proprie emozioni, paure e difficoltà. Immedesimandosi nei panni del protagonista di turno,
quindi, riuscirà a capire che ogni ostacolo potrà essere superato e questo gli darà maggior
consapevolezza di sØ.
Un paragrafo è completamente dedicato all’importanza del racconto delle fiabe all’interno
dell’asilo nido.
Capitolo 2: Viene qui espressa la notevole importanza che può rivestire la musica per lo
sviluppo dell’ascolto e, di conseguenza, delle capacità di apprendimento, fin dal periodo
prenatale.
La comunicazione musicale viene paragonata a quella verbale e risulta essere, come
dimostrato da Gordon e Delalande, la prima forma espressiva del bambino.
Capitolo 3: In questo capitolo vengono descritti i possibili risvolti di una fusione tra fiaba e
musica, mediante la creazione di fiabe musicali. Queste possono rivelarsi molto utili
perchè permettono, tramite le emozioni fornite dalla musicalità, di facilitare l’ascolto e di
aumentare l’immedesimazione dell’individuo all’interno del racconto, rendendo così piø
semplice l’interiorizzazione dei concetti raccontati.
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Capitolo 4: L’argomento affrontato è quello della pedagogia interculturale all’interno dei
servizi per l’infanzia e della fondamentale importanza dello sviluppo di queste tematiche in
queste strutture.
Viene visto come sia la musica che la fiaba possano assumere una forte connotazione
interculturale, diventando mezzi di aggregazione che permettono ad ogni bambino di non
vedere l’altro, anche se con differenze di fisionomia, di lingua e di cultura, come un
‘diverso’.
Capitolo 5: Viene presentato il progetto educativo “All’asilo nido…giriamo il mondo”,
basato su tutte le teorie confermate in precedenza, che tramite l’utilizzo di musica e fiaba
permette ai bambini di avvicinarsi, confrontarsi ed immedesimarsi in modo concreto con
culture differenti dalla propria.
E’ inoltre presente una raccolta di racconti e di canzoni per bambini provenienti da diverse
popolazioni del mondo, da poter utilizzare per il suddetto progetto.
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1.
L’IMPORTANZA DELLE FIABE E DELLA
LETTURA ALL’ASILO NIDO
1.1. L’IMPORTANZA DELLA FIABA PER IL BAMBINO
Oggi, nel mondo degli adulti il significato e l'importanza delle fiabe è spesso frainteso
o sottovalutato; pertanto molto spesso, ci si limita a leggerle ai bambini, senza riservare
troppo interesse ai messaggi che queste contengono.
Tale atteggiamento è fortemente riduttivo nei confronti del loro contenuto; in quanto
possono aiutare bambini (ed adulti) a crescere in maniera equilibrata.
La fiaba svolge infatti un'azione importantissima per i bambini poichØ la descrizione dei
personaggi di una fiaba e delle loro azioni può essere il sottile filo di Arianna che li
accompagna nella comprensione di quello che gli accade attorno e che giorno dopo giorno,
può contribuire a favorire la loro crescita armonica, in tutti i suoi aspetti: emotivo,
affettivo, cognitivo, linguistico e sociale; propone una elaborazione psicologica degli
eventi, stimolando la crescita, diversamente da quello che propone la televisione, la quale
molto spesso offre prodotti prestabiliti con soluzioni finali già programmate, su cui il
bambino non può intervenire con la sua fantasia.
La favola è uno strumento per divertirsi, conoscere ed apprendere.
La maggior parte di esse ha una morale alla quale il bambino fa molta attenzione, inoltre
grazie alle fiabe il bambino arricchisce il proprio linguaggio, stimola la fantasia il pensiero
e sviluppa la capacità mnemonica grazie alla ripetizione delle frasi del racconto.
Ci sono storie delle quali il bambino non si stanca mai: sono quelle che giungono nel suo
mondo interiore, quelle che identificano le sue paure, le sue emozioni o forse che
rispondono alle sue domande.
Il bambino, man mano che cresce deve apprendere e dare un significato a tutto ciò che lo
circonda: deve capire se stesso e gli altri e deve inoltre imparare a stabilire rapporti e
relazioni; per essere in grado di fare ciò, egli deve superare i propri limiti che gli
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permetteranno così di pensare anche agli altri e non solo a se stesso. Questo permetterà al
bambino di sentirsi soddisfatto e lo metterà in grado di sviluppare al meglio le proprie
risorse interiori, in modo che le sue emozioni, la sua immaginazione e il suo intelletto si
arricchiscano reciprocamente, e lo sostengano nei confronti delle avversità della vita che
sicuramente incontrerà.
In questo difficile cammino, che lo porterà alla sua emancipazione, egli deve acquisire
un’etica che gli faccia capire il giusto comportamento da tenere, mediante quanto gli
appare tangibilmente giusto e riconoscibile.
Il bambino può trovare questo tipo di contenuto attraverso le fiabe. Spesso però i genitori si
interrogano sull'utilizzo di quest’ultime nell'educazione dei propri figli, chiedendosi se è
giusto esporre il proprio bambino ad emozioni forti e contemporaneamente negative, essi
vorrebbero presentare ai propri figli solo racconti positivi che vanno incontro ai loro
desideri.
In realtà i genitori dovrebbero capire che il bambino non vivrà in una realtà immune dalle
ingiustizie e malignità, dovrà invece scontrarsi quotidianamente con difficoltà di fronte alle
quali deve essere preparato, disponendo del piø ampio numero di conoscenze con le quali
poter fronteggiare le molteplici avversità della vita.
Le fiabe e le favole presentano, invece, al bambino una realtà multi sfaccettata, esse
suggeriscono al piccolo immagini attraverso le quali egli può strutturare i propri sogni ad
occhi aperti e con essi dare una migliore direzione alla propria vita.
¨ importante, quando si leggono le fiabe, fare in modo che il bambino s’immedesimi
pienamente nei personaggi, in modo che possa cogliere completamente la morale della
storia.
Bruno Bettelheim, autore del libro Il mondo incantato spiega molto bene perchØ le
fiabe possano essere un valido aiuto alla crescita del bambino.
Egli sostiene infatti che questi racconti permettono al fanciullo di lavorare con la propria
fantasia e lo mettono nella posizioni in cui egli stesso possa decidere se e come applicare a
sØ quanto viene rivelato dalla storia circa la vita e la natura umana.
La fiaba infatti ha un tipo di svolgimento ben preciso che si conforma al modo in cui un
bambino pensa e percepisce il mondo, è proprio per questo che tali racconti sono così
convincenti per lui.
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«Un bambino si fida di quanto detto dalla fiaba, perchØ la visione del mondo della fiaba
concorda con la sua»
2
.
I bambini fin da piccoli, data la loro grande incertezza sul significato della loro esistenza,
provano a dare delle risposte ai primi ed eterni interrogativi della vita: Chi sono? Come
devo comportarmi di fronte ai problemi? Cosa diventerò? E cercano quindi di trovare una
soluzione attraverso la fiaba; basandosi sul proprio pensiero animista (il quale gli permette
di credere che tutto quello che si muove è vivo), il bambino potrà quindi facilmente credere
che il vento possa parlare e portare l’eroe dove deve andare, come in A oriente del sole e a
occidente della luna e che tutto quello che viene narrato in questi racconti possa essere
vero e d’aiuto a se stesso.
Il bambino, si pone quindi il problema della propria identità. Quando guarda la propria
immagine speculare allo specchio si chiede se quello che vede è veramente se stesso.
«Le fiabe forniscono delle risposte a questi pressanti interrogativi, molti dei quali si
affacciano alla consapevolezza del bambino soltanto quando segue le storie»
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.
Da un punto di vista adulto, le risposte offerte dalle fiabe sono fantastiche anzichØ veritiere
e quindi non meriterebbero di essere raccontate ai bambini. Però di solito, le spiegazioni
definite “realistiche” sono ai loro occhi incomprensibili poichØ sono privi della capacità di
comprensione astratta necessaria per dar loro un senso.
¨ perciò importante ricordare che soltanto affermazioni che sono in relazione alla capacità
di comprensione e alle preoccupazioni emotive del bambino possono essergli d’aiuto,
anche se questo vuol dire utilizzare la fantasia.
La fiaba, fa uso di elementi metaforici e fantastici, spesso legati al modo degli animali e
della natura, questo perchØ rappresenta il modo piø semplice per avvicinare i bambini alla
realtà.
Cappuccetto Rosso ad esempio è una delle favole piø conosciute al mondo. Nella versione
originale, scritta dal Perrault, la storia aveva un finale negativo che lasciava senza alcuna
2
BETTELHEIM 2010
BRUNO BETTELHEIM, The Uses of Enchantment. The Meaning and Importance of Fairy Tales, New York:
Alfred A. Knopf, 1976; trad. it. Il mondo incantato. Uso, importanza e significati psicoanalitici delle fiabe,
Milano: Feltrinelli Editore, 1977; XIV edizione (consultata) 2010, p. 48
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Ivi, p. 49