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Introduzione
Il presente lavoro è volto ad analizzare il ruolo della traduzione nella comunicazione
commerciale delle aziende iscritte in un contesto di globalizzazione. Verranno pertanto
analizzate le strategie di comunicazione di varie multinazionali e i loro approcci di
mercato all’estero, con lo scopo di individuare il ruolo della traduzione nell’ambito
delle campagne pubblicitarie internazionali.
Nella prima parte di questo elaborato verrà fornito un quadro generale dell’oggetto di
studio; dopo aver introdotto brevemente il concetto di marketing e di comunicazione
commerciale, si descriveranno i comportamenti delle imprese transnazionali nel
mercato globale, con particolare attenzione alle due principali tendenze strategiche,
ovvero la globalizzazione e la localizzazione. La prima si caratterizza per la sua spinta
uniformante, la standardizzazione delle campagne pubblicitarie, che spesso non
vengono nemmeno tradotte, rimanendo in inglese. Tale strategia esporta un modello
unico, valori e realtà condivisibili in ogni paese, che ormai coincidono quasi sempre
con il modello americano
1
. La localizzazione, invece, cerca di mantenere e rispettare le
diversità linguistiche e culturali dei diversi popoli cui si rivolge, adattando le proprie
pubblicità in base al mercato di riferimento e prestando una particolare attenzione al
target con cui dialoga. L’analisi si concentrerà principalmente su quest’ultima
tendenza, analizzando le strategie traduttive adottate nei diversi paesi e prestando
particolare interesse all’aspetto culturale che le pubblicità veicolano nelle diverse realtà
nazionali e come le aziende decidono di esportare il proprio marchio all’estero, facendo
leva sugli stereotipi diffusi nella società, o riflettendo i valori delle società d’arrivo.
Nella seconda parte del lavoro, il centro dell’attenzione verrà posto sulle caratteristiche
del linguaggio pubblicitario e le peculiarità della pubblicità a mezzo stampa, oggetto
principale della presente tesi.
Infine, verrà esaminato il mondo della traduzione pubblicitaria, le sue caratteristiche
principali, le difficoltà traduttive e le strategie attuate in alcuni casi concreti.
1
De Mooij M., Global Marketing and Advertising; understandig cultural paradoxes, Thousand Oaks-California,
Sage, 1998.
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Tale studio prevede un corpus di annunci a mezzo stampa tratti da quotidiani e riviste
italiani e stranieri; essi sono principalmente in lingua italiana, francese e spagnola, e
prevedono vari esempi di campagne pubblicitarie internazionali appartenenti a diverse
multinazionali. I paesi cui ho fatto riferimento sono la Francia, la Spagna e, in minima
parte, l’America Latina.
La conclusione cui si giunge è che, nonostante un’iniziale tendenza globalizzante delle
imprese multinazionali, oggi esse preferiscono attuare un approccio intermedio, in cui
tentano di esportare la propria immagine e i propri prodotti all’estero, adattando
localmente le campagne pubblicitarie e affidandosi a delle agenzie pubblicitarie a
impronta internazionale, le quali hanno, a loro volta, delle sedi all’estero. Il messaggio
pubblicitario, oggi, non si limita solamente a descrivere le caratteristiche del prodotto
da vendere, ma comunica dei valori e degli stili di vita, rivolgendosi direttamente e in
maniera personalizzata al target di riferimento. Inoltre, ogni campagna si adatta a un
tipo di media attraverso cui veicola il proprio messaggio pubblicitario, sempre in base
alle prerogative del nuovo paese di riferimento.
Per quanto riguarda l’ambito traduttivo, lo scopo della traduzione di una campagna non
è l’equivalenza letterale del messaggio pubblicitario, quanto piuttosto il mantenimento
dell’obiettivo iniziale di tale campagna, che può essere la vendita di un prodotto o un
nuovo posizionamento della marca. Si tratta, quindi, di un tipo di traduzione target-
oriented, in cui il messaggio finale deve risultare al pubblico d’arrivo il più
comprensibile possibile, a discapito del messaggio originale. Pertanto, non è tanto
importante la letteralità del messaggio tradotto, quanto piuttosto che questo sia adattato
in base alla cultura del target d’arrivo.
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1. Il contesto internazionale: globalizzazione o localizzazione
1.1. Il marketing mix
Il marketing “è il processo di pianificazione ed esecuzione delle attività d’ideazione,
attribuzione di prezzo, promozione e distribuzione di idee, prodotti e servizi allo scopo
di generare scambi che soddisfino i bisogni di individui e organizzazioni
2
”. Utilizzando
un termine inglese, il Marketing mix comprende l’insieme degli strumenti di cui si
avvale un’azienda per rispondere alla domanda di mercato. All’interno del marketing
mix si individuano quattro elementi, il prodotto, il prezzo, la pubblicità e il punto
vendita
3
. Per inserirsi nel mercato, l’impresa utilizza tali strumenti come leve su cui
puntare. Ai fini del presente lavoro, ci soffermeremo sull’analisi dettagliata di uno dei
suddetti elementi, ovvero la promozione, detta anche comunicazione pubblicitaria.
La comunicazione pubblicitaria, o advertising, non svolge solo la funziona informativa
nel far conoscere il prodotto, ma è anche uno strumento per fornire uno stimolo diretto
all’acquisto, esercitando una pressione sui consumatori. La comunicazione annovera
molteplici canali di promozione. In questo elaborato mi soffermerò sulla pubblicità a
mezzo stampa, che in seguito sarà descritta più dettagliatamente attraverso l’analisi di
un corpus multilingue proveniente da riviste mensili e settimanali e da quotidiani. Gli
altri mezzi di promozione diffusi in ambito aziendale sono lo spot pubblicitario,
l’affissione, il messaggio radiofonico ed il web.
1.2. Il web
Con il crescente sviluppo delle tecnologie e del web, le imprese puntano sempre di più
sulla cosiddetta strategia di direct marketing, in cui interagiscono direttamente con il
consumatore finale, attraverso le newsletter, le email promozionali e il sito web stesso.
2
Buganè G., Ufficio marketing & comunicazione. Principi, attività e casi di marketing strategico e operativo,
Milano, Hoepli, 2006, p. 3.
3
Kotler P. e Keller K., Il marketing del nuovo millennio, Pearson, 2010.
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Il sito di un’azienda, oggigiorno rappresenta, se così si può dire, il suo biglietto da
visita; attraverso di esso, il consumatore può ottenere rapidamente informazioni
sull’azienda o sui suoi prodotti, sulle eventuali offerte e, tendenza sempre più diffusa,
può effettuare i propri acquisti direttamente on-line. La Rete rappresenta un canale
d’informazione e di vendita dalle potenzialità enormi, utilizzabile a livello mondiale, e
presenta una quantità d’informazioni illimitate. Per tale motivo, è indispensabile per
qualunque azienda che voglia svilupparsi nel proprio paese, ma anche all’estero,
adeguarsi all’espansione incessante di Internet e attuare una strategia appropriata agli
obiettivi prefissati.
Le aziende, sulla base di numerosi fattori, tra cui ad esempio il tipo di organizzazione
interna, il mercato di riferimento, il prodotto o servizio offerti, si differenziano nella
scelta di due principali strategie di mercato. Nel caso dei relativi siti web, tali strategie
sono facilmente riconoscibili.
La prima è la strategia di globalizzazione o product-oriented, che consiste nella
creazione di un unico sito web, valido per diversi mercati e culture. Tale strategia
prevede l’impiego di icone comprensibili e una grafica compatibile con ogni realtà
culturale. La seconda strategia, invece, è quella della localizzazione o target-oriented,
in cui il contenuto del sito web è personalizzato per ogni singolo paese e cultura
d’arrivo. In seguito potremo notare come la scelta tra una strategia o l’altra si rifletta
anche sulle strategie di comunicazione pubblicitaria e nell’uso delle lingue straniere o
meno. La differenza tra le due strategie, dal punto di vista della comunicazione
pubblicitaria, sarà trattata più approfonditamente in seguito.
Qui sotto sono riportati due esempi di siti web appartenenti ad aziende che attuano due
differenti strategie, una globalizzante e l’altra localizzante.
Il primo (fig. 1 e 2), il sito della Illy, azienda leader a livello internazionale nella
produzione di caffè haut de gamme, rappresenta un esempio di strategia product-
oriented, in cui si pone l’attenzione sul prodotto da commercializzare e la
comunicazione rimane invariata, pur dirigendosi a mercati appartenenti a diverse realtà
nazionali. Il sito web si presenta in tutte le sue traduzioni con la stessa struttura, le
stesse promozioni e le medesime immagini pubblicitarie. In questo caso, le traduzioni
rappresentano una semplice trasposizione linguistica dei contenuti del sito, senza alcun
ricorso ad adattamenti di tipo culturale. Per quanto riguarda la comunicazione, come
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vedremo anche in seguito, le stesse strategie si riflettono anche nelle scelte delle
rispettive campagne pubblicitarie.
Fig. 1: versione spagnola del sito http://www2.illy.com/wps/wcm/connect/ES/illy.
Fig. 2: versione francese del sito http://www2.illy.com/wps/wcm/connect/fr/illy
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Nel secondo esempio, invece, l’azienda in questione è il gruppo Allianz, che opera a
livello mondiale nel campo delle assicurazioni. In questo caso, la strategia attuata è
localizzante, in quanto ogni sito cambia in base al paese di riferimento. Non soltanto la
struttura generale del sito è diversa, ma variano anche le pubblicità e i prodotti offerti ai
clienti di ciascuna nazione. La spiegazione di tale scelta è dovuta al fatto che una
compagnia di assicurazioni deve più di ogni altra azienda adattarsi al mercato cui fa
riferimento, tenendo conto delle peculiarità legali ed economiche del paese in cui
risiede e, soprattutto, delle necessità del proprio pubblico.
Pertanto, possiamo affermare che le due aziende attuano la strategia in base alle
caratteristiche del prodotto offerto, e alle esigenze variabili dei destinatari appartenenti
a contesti nazionali differenti.
Fig. 3: versione italiana della pagina web di www.allianz.it
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Fig. 4 : versione francese del sito www.allianz.fr
Fig. 5: versione spagnola del sito www.allianz.es