Introduzione
Il presente lavoro è il risultato di un’attività di studio e
ricerca sia sotto il profilo teorico che di osservazione diretta
dell’impresa presa in considerazione. Questa tesi ha l’obiettivo, in
realtà, di voler catturare l’attenzione verso un campo di grossa
innovatività nel settore del marketing.
Oltre al marketing tradizionale si è sviluppato, infatti, negli Stati
Uniti, ma anche in Italia, una nuova forma di marketing: il direct
marketing.
Modernamente, quindi, il direct marketing è inteso come un
insieme di tecniche mirate ad un marketing personalizzato e
interattivo, basato sull’utilizzazione di dati acquisiti sui singoli
clienti e memorizzati in un database.
Il direct marketing, di elevato contenuto comunicativo, si
caratterizza per la rilevanza che annette alla relazione con il singolo
cliente, per le sue modalità di gestione del rapporto di vendita, per
l’importanza che attribuisce al database di marketing, per la
misurazione precisa dei risultati che esso consente su ogni singola
azione di marketing e per la possibilità che offre di valutare
l’efficacia della pubblicità di una singola campagna. Ancora oggi per
molti il direct marketing è sinonimo di vendite su catalogo o di
telefonate invadenti.
La sua versione moderna evoca, invece, grossi studi per la
segmentazione della clientela e per il problem solving.
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Vi sono, quindi, conoscenze, competenze, strumenti
eccezionalmente efficaci per gestire le problematiche relative al
marketing.
Il direct marketing, ancora oggi, non viene ancora ben capito
nella sua totalità: si tratta di un sistema completo per l’analisi di
marketing, la pianificazione, l’implementazione ed il controllo, che
ha una notevole importanza pratica. Inoltre un altro aspetto del direct
marketing che non viene compreso è che questo considera lo studio
non solo del singolo cliente, ma anche dei suoi bisogni mediante un
insieme di strumenti di gestione. L’elaborato è stato strutturato in tre
capitoli:
Nel primo capitolo si dà il concetto del marketing in
generale, naturalmente nell’impresa alberghiera. Vengono proposti
gli strumenti per l’analisi della clientela e dei concorrenti.
L’obiettivo è quello di conoscere i rivali nella concorrenza per poter
adottare efficaci politiche di marketing mix. A questo proposito si
considera l’importanza delle politiche del prodotto, del prezzo, della
distribuzione e della comunicazione. In particolare nelle politiche di
prezzo sono illustrate le tecniche per redigere un listino che preveda
prezzi differenziati a seconda della clientela.
I canali di vendita sono descritti e valutati in un’ottica
strategica e viene, inoltre, evidenziato il ruolo e il rilievo della
comunicazione interna ed esterna.
Nel secondo capitolo si evidenzia, innanzitutto, il concetto e
la definizione di direct marketing e la sua evoluzione nel tempo. Si
descrivono, quindi, i caratteri essenziali e si evidenziano gli elementi
V
distintivi del nuovo marketing interattivo rispetto al marketing
tradizionale, ovvero al mass marketing. Si evidenzia, oltretutto, il
forte legame tra il direct marketing e il marketing relazione. Una
parte del capitolo è inoltre dedicato ai metodi di segmentazione della
clientela: basi di segmentazione, segmentazione “a priori” e “ad
hoc” e infine segmentazione comportamentale. Nella parte
successiva, si introduce il tema della pianificazione del direct
marketing: fasi di pianificazione, definizione degli obiettivi, scelta
dei mezzi di comunicazione e tempi di attuazione della campagna. Si
sottolinea, inoltre, anche una rassegna dei metodi di misurazione dei
risultati e dell’ efficacia delle azioni di marketing diretto interattivo
(misurazione della risposta cognitiva, affettiva e comportamentale).
Gli approcci tradizionali di misurazione dell’efficienza di un’azione
di direct marketing (indicatori di efficienza e indicatori basati su dati
economici e comportamentali) vengono evidenziati come strumenti
necessari per la valutazione della riuscita di un’azione di direct
marketing.
Con questi strumenti verrà inoltre analizzata la customer
satisfaction attraverso la valutazione della percezione e
memorizzazione dei messaggi pubblicitari, ma anche l’attitudine che
il direct marketing possiede nell’essere in grado di capire, ma
soprattutto di anticipare i bisogni del cliente, formulando un’azione
comunicativa innovativa e sempre più vicina al cliente.
Il capitolo si conclude con il tema della scelta dei mezzi di
comunicazione. Partendo dalla gestione dei sistemi classici fino ad
arrivare ai più innovativi. Prima di tutto si descrive il cuore del
VI
sistema operativo del direct marketing: il database di marketing
(componenti del database marketing, liste dei clienti, struttura del
customer database e software di gestione del database marketing).
Gli strumenti trattati nel capitolo sono: la direct response advertising
(comprendente stampa, televisione, digitale terrestre e pubblicità
interattiva), il direct mail (i suoi obiettivi e la pianificazione), il
telemarketing inbuond e outbound (pianificazione, progettazione del
messaggio, verifica delle azioni). Chiude il capitolo la descrizione di
internet come mezzo di interattività per le azioni di direct marketing
ed il suo forte legame con il marketing relazionale.
Il terzo capitolo analizza il caso di una grossa azienda, leader
nel settore alberghiero italiano: il Royal Group Hotels & Resorts. Si
parte con la nascita e lo sviluppo nel tempo del Royal Group,
attraverso schemi riassuntivi ed esplicativi del percorso assunto
dall’impresa.
Attraverso una strategia di integrazione orizzontale, mediante
le ultime acquisizioni di alberghi nel territorio campano e romano,
l’impresa amplia la propria quota di mercato per poter meglio
competere all’interno del mercato.
Si evidenzia la direzione commerciale centralizzata del
Royal, dove la sede unica di gestione, controlla i sette alberghi e ne
gestisce vari aspetti. Ciò permette un maggior livello di controllo e
la possibilità di espandere maggiormente il proprio marchio
(mediante una politica di brand extension). Si puntualizza la mission
e la filosofia del gruppo volta, naturalmente, alla soddisfazione
massima del cliente e nella capacità di poter anticipare i bisogni
VII
dello stesso, interagendo in modo diretto. Il direct marketing, quindi,
è alla base delle tecniche di marketing utilizzati da questo splendido
gruppo. Gli strumenti utilizzati sono sia tradizionali che innovativi,
comunque entrambi in grado di arrivare al cliente in modo diretto e
“più confidenziale”.
Per questo si può affermare che la comunicazione del direct
marketing consente al venditore di oggi di essere notevolmente
diverso da quello di ieri. Il direct marketer è molto più attivo
all’interno del processo di comunicazione e gestione, e proprio
mediante il suo continuo aggiornamento di dati della clientela, di
eventi e di nuovi mezzi di comunicazione riesce a realizzare un
rapporto di fidelizzazione consolidato e duraturo nel tempo.
VIII
CAPITOLO I
1. Il MARKETING ALBERGHIERO
1.1 IL MARKETING NELL’IMPRESA
ALBERGHIERA
Adottare un orientamento al marketing significa non solo
svolgere un insieme di attività tramite strumenti specifici ed
adottare una vera e propria strategia competitiva nei confronti
della concorrenza, ma soprattutto porre al centro delle decisioni
fondamentali la domanda, partendo dall’esigenza di soddisfare i
bisogni, i desideri e le aspettative degli utilizzatori attuali e
potenziali. In particolare nel caso del prodotto alberghiero, in
relazione alla sua natura e al suo essere formato di diverse
componenti, molte delle quali di natura intangibile e
soggettivamente apprezzate ed inoltre alla presenza del cliente
nello stabilimento della produzione alberghiera, si impongono
una serie di vincoli ed opportunità che possono essere controllati
o sfruttati in modo efficace solo con un valido orientamento al
marketing.
1
1
Rispoli-Tamma, 1995, “Le imprese alberghiere nell’industria dei viaggi e del
turismo”, CEDAM, Padova, pag .383
1
Le attività di marketing delle imprese alberghiere
comprendono l’analisi di mercato, la partecipazione all’ideazione
e l’attività di distribuzione e di comunicazione.
Per quanto riguarda l’analisi di mercato, l’impresa deve
rivolgere attenzione alle opportunità da sfruttare, ai rapporti con i
fornitori, alla forza dei concorrenti ed in particolare alle
caratteristiche quantitative e qualitative della domanda, al fine di
individuarne le esigenze presenti e in via di sviluppo.
2
La partecipazione all’ideazione concerne la realizzazione
di nuovi servizi, alla modifica di quelli attualmente offerti ed alla
definizione dei relativi prezzi, in modo da creare diversi rapporti
qualità/prezzo che risultino adeguati ai segmenti ai quali
l’impresa si rivolge, e infine la definizione delle più opportune
attività di distribuzione e di comunicazione con l’ambiente
esterno.
3
I problemi di degrado ambientale, lo sviluppo dei trasporti
e l’emergere della concorrenza di aree precedentemente non
sviluppate turisticamente, il mutare delle più generali condizioni
socio-economiche, conducono verso uno sviluppo del marketing
alberghiero.
Questo sviluppo forma un marketing alberghiero, non solo
e non tanto nel suo significato di approccio ed attenzione nei
confronti del cliente, che in fondo ha sempre caratterizzato
2
Candela G.- Figini P., 2003, “Economia del turismo”, McGraw Hill, Milano.
3
Magliulo A., 2007, “Elementi di economia del turismo”, Firenze University
Press, pag. 66
2
l’impresa alberghiera data la natura della sua stessa attività,
quanto in termini di razionalizzazione e innovazione degli
strumenti, delle tecniche e delle forme organizzative, necessari a
realizzarne efficacemente l’azione. Le politiche di marketing
possono essere approfondite distinguendo due piani di analisi:
l’impresa, ossia la forma di offerta, nel suo complesso e il suo
singolo stabilimento, ovvero l’albergo.
4
Questa separazione dei due piani non è utile solo per
distinguere l’oggetto delle azioni di marketing e i diversi
ambienti competitivi cui riferirle, ma anche per interpretare la
valenza strategica che assumono alcune decisioni di “fondo”.
Determinate decisioni rappresentano anche una base su cui
collocare l’approfondimento delle specifiche azioni di marketing
dei singoli alberghi ed inoltre assumono ulteriore rilievo quando
si considerano la dimensione organizzativa e operativa
dell’azione di marketing, il margine di autonomia dei singoli
alberghi, le risorse e gli strumenti di marketing utilizzati.
5
Ogni gestione alberghiera deve necessariamente essere
orientata al cliente, nel senso che tutte le attività aziendali
devono mirare al soddisfacimento dei consumatori. L’impresa
risulta competitiva e capace di realizzare profitti soddisfacenti,
solo se è in grado di soddisfare le attese dei proprio clienti in
modo migliore rispetto a quanto possono fare i concorrenti.
4
Ricci P., Migliaccio G., Jannelli R., 2007, “Profili gestionali e rilevazioni
contabili delle imprese alberghiere”, Franco Angeli, pag. 14-17
5
Chiarello S., 2005, “Marketing. Elementi essenziali e innovativi”,
FrancoAngeli, pag. 28
3
Le attività di marketing devono porre grande attenzione
all’interazione con il cliente, quello che possiamo definire come
marketing interattivo. L’impresa deve facilitare una
partecipazione attiva del cliente, che può sostituirsi al personale e
provvedere autonomamente ad alcune prestazioni, manifestare le
proprie esigenze anche al fine di ottenere servizi personalizzati,
aiutare l’impresa nel controllo della qualità offerta e manifestare
comportamenti di fiducia e fedeltà nei confronti dell’impresa,
contribuendo ad influenzare positivamente le opinioni degli altri
clienti.
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Bisogna sottolineare inoltre che la gestione delle relazioni
con i clienti richiama le responsabilità del personale di contatto,
che deve essere adeguatamente formato e motivato in modo tale
da creare le condizioni per assicurare la massima attenzione al
cliente e alle sue esigenze, in questo caso parliamo di marketing
interno.
7
Nelle aziende alberghiere di piccola e media dimensione,
le scelte imprenditoriali sono spesso il risultato dell’esperienza e
della capacità personale del direttore che sa captare le
opportunità del mercato o che si limita ad “imitare” il
comportamento della concorrenza. In tali imprese, le funzioni di
marketing sono svolte dalla direzione aziendale che spesso, pur
essendo in grado di comprendere le esigenze della propria
6
Floris P., 2004, “L’organizzazione al servizio del cliente. Profili strategici,
gestionali e organizzativi nelle aziende di servizi”, FrancoAngeli, pag. 21-22
7
Cozzi—Ferrero G. 1996, “Le frontiere del marketing”, Giappichelli, Torino.
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