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PREMESSA
Dalle tante parole magiche di questo inizio secolo, Nanotecnologia è una di
quelle che più frequentemente si incontrano nella vita quotidiana, circondata da
aspettative a volte eccessive, spesso magiche, talora irrealistiche. La parola
nanotecnologia riassume tutte le tecnologie in grado di modificare la materia con
precisione atomica, espressione questa assai generica, infatti in senso più
restrittivo possiamo dire che le nanotecnologie sono quelle metodiche che
permettono di realizzare materiali e dispositivi caratterizzati da strutture
artificiali e preordinate di dimensioni prossime a quelle atomiche (un
decimilionesimo di millimetro). L’obiettivo della nanotecnologia è quello di fare
artificialmente quello che la natura fa da sempre e cioè combinare tra loro
molecole o parti di esse per costruire dispositivi o congegni in grado di eseguire
operazioni più o meno complesse. L’attuale tecnologia permette di realizzare
dispositivi su scala enormemente superiore. Poter ridurre tale scala
comporterebbe vantaggi sotto molti punti di vista. Dall’etimologia della parola si
può dedurre che il primo vantaggio di un “nano dispositivo” è legato alle sue
dimensioni. Cosa succederebbe se l’elettronica del nostro computer diventasse
un miliardo di volte meno ingombrante
1
? Sicuramente per motivi ergonomici le
dimensioni delle periferiche non potrebbero cambiare di molto, ma il numero di
dispositivi presenti nella sua scheda accrescerebbero notevolmente le
1
Sul tema si veda: Le nanotecnologie in Italia e nel Mondo, Michele Del Conte , Ottobre 2001.
Sito internet: www.ulisse.sissi.it.
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prestazioni di calcolo, che (secondo vantaggio) sarebbero ulteriormente
accresciute dal fatto che dispositivi più piccoli potrebbero operare anche più
velocemente. Per le loro dimensioni (terzo vantaggio) i dispositivi nano
elettronici non seguirebbero le leggi della fisica classica ma obbedirebbero alle
leggi della fisica quantistica
2
. Tutto ciò implicherebbe la possibilità di realizzare
dispositivi elettronici completamente nuovi, ma anche di disporre di materiali,
che su scala nanometrica esibiscono proprietà differenti da quelle comunemente
note. Come ogni innovazione anche la nanotecnologia presenta ostacoli,due dei
quali meritano particolare interesse: - Incapacità di interconnettere nano e micro
– Difficoltà a realizzare e ad organizzare in maniera preordinata nano dispositivi.
In riferimento al primo punto, attualmente non esistono difficoltà eccessive a
collegare un dispositivo microelettronico all’altro;ben diversa è la situazione per i
nano dispositivi,per i quali soluzioni tecnicamente affidabili non sono ancora
disponibili. In riguardo al secondo punto, premettendo che qualunque circuito
microelettronico è costituito da dispositivi diversi per tipo e caratteristiche
collegati secondo una logica, attualmente ci troviamo di fronte a limitazioni
notevoli, in quanto la capacità di maneggiare la materia a livello atomico è
ridotta al punto che permette di costruire su un chip dispositivi tutti eguali e con
collegamenti casuali. Oggi molte aziende italiane e straniere stanno operando sia
impiegando le prime nanotecnologie sufficientemente mature per essere portate
2
La Fisica quantistica (Meccanica quantistica) è un’insieme di teorie formulate nella prima metà del xx
secolo che descrivono il comportamento della materia a livello microscopico andando a spiegare quei
fenomeni che la fisica classica non riesce più a comprendere. La fisica quantistica infatti, elimina la
precedente distinzione tra particelle e onde. Un sistema quantistico presenta le caratteristiche tipiche delle
onde ma nel momento in cui viene misurato o anche solo osservato, assume le caratteristiche di un insieme di
particelle (quanti) (dal latino quantum,quantità da cui il nome della teoria). Dal sito:www.olistica.tv.
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in produzione, sia svolgendo ricerche congiunte con l’ università. Sul territorio
italiano la società IBM
3
ha programmi attivi su questo settore con particolare
interesse alla realizzazione del computer quantistico. Anche all’estero, dai colossi
giapponesi dell’elettronica alle industrie americane come la INTEL
4
, hanno
vigorosi programmi di ricerca applicata sulla nanotecnologia.
3
International Business Machines Corporation: è un’azienda statunitense tra le maggiori al mondo nel settore
informatico. IBM è anche la marca con cui il gruppo vende i propri prodotti. E’ stata costituita il 16 giugno
1911, ma attiva da 1888, ha sede a Armonk ,New York, USA. La filiale italiana fu costituita nel 1927.
Per approfondimenti si rimanda a “www.ibm.com”.
4
La INTEL Corporation è la più grande azienda multinazionale produttrice di semiconduttori
(microprocessori, circuiti di supporto alle telecomunicazioni e alle applicazioni informatiche) con sede a
Santa Clara,California. Fondata nel 1968, è leader nel suo segmento di mercato. Per approfondimenti si
rimanda a www.intel.com.
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CAPITOLO 1
CALCOLO MOLECOLARE E NANOTECNOLOGIE: UNO
SGUARDO SOGGETTIVO
1.1 RICHARD FEYNMAN, GORDON MOORE E ERIC DREXLER:
CENNI STORICI
Nel 1959, quando ancora i computers occupavano intere stanze, il Fisico
Statunitense Richard Feynman
1
nel dibattito, “ there’s planty of room at the
botton ” ovvero “ c’è un sacco di spazio giù in fondo”, tenuto presso la Società di
Fisica Americana a Caltech, descrisse un processo mediante il quale si potevano
manipolare molecole o addirittura singoli atomi, utilizzando una serie di
strumenti per costruire e operare un’altra serie proporzionale più piccola fino a
realizzare la scala di cui si necessitava. Nello specifico, il Fisico Statunitense
2
intuiva le potenzialità dei sistemi biologici come manipolatori di informazioni su
scala molecolare e prefigurava la costruzione di computer sub-microscopici,
basati su cellule viventi e complessi molecolari
3
. In effetti la giusta intuizione di
Feynman si rafforzò in quanto gli organismi molecolari, anche se
straordinariamente piccoli sono molto attivi, trasformano varie sostanze, si
spostano, usano trasferiscono e immagazzinano informazioni. Un simpatico
1
Richard Philips Feynman, fisico statunitense (New York, 1918). Professore dell’istituto di tecnologia di
Pasadena in California, Dal 1945 al 1950 insegno fisica teorica all’università di Cornell e dal 1950 al 1959
all’università di Caltech. Sviluppò in una visione matematica nella teoria dei quanti i cosiddetti grafici di
Feynman ,rappresentazioni visibili di integrazioni a particelle elementari. Insieme a Tomanaga e a Schwinger
ebbe il premio nobel per la fisica (1965) per i contributi fondamentali al futuro dell’elettrodinamica dei
quanti. Nuova enciclopedia universale, Fabbri Editore, 1984, Milano pag. 3284.
2
Feynman affermò: “Non solo Dio gioca a dadi ma li getta dove non possiamo vederlI”. (Portale fisica-
quantistica)
3
Si veda rivista mensile Mondo Digitale num.1, marzo 2010, pag.3-4.
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aneddoto vede Feynman annunciatore di due sfide. Il fisico offriva 1000 Dollari a
chi per primo ne risolvesse ognuna. La prima riguardava la costruzione di un
nano motore, che nel 1960 venne realizzato da William Mc Lellan. La seconda
sfida prevedeva la possibilità di ridurre le lettere in modo tale da poter
sistemare interamente l’enciclopedia Britannica sulla testa di uno spillo. Anche
questa sfida venne vinta, ma solo nel 1985, da Tom Newman. Con il passare
degli anni, altri fisici come Vaintsvaig e Lihernan ripresero l’idea di Feynman del
computer molecolare, in particolare Conrad approfondì la possibilità di elaborare
informazioni con macromolecole come le proteine
4
. Anni più tardi, (1965)
Gordon Moore, capo dei laboratori di ricerca della Fairchild Semiconductor
Company e in seguito fondatore della INTEL Corporation (1968), osservò che ogni
anno il numero dei transistor
5
che si potevano fare entrare in un circuito
integrato raddoppiava ogni 18 mesi prognosticando che questo comportamento
sarebbe continuato nel decennio successivo. Questa osservazione venne più
tardi chiamata Legge di Moore
6
. Questo andamento continuò molto più dei dieci
4
Conrad M.: On design principles for a molecular computer. Comm. ACM, Volume 28, n° 5, 1985, pag. 464
- 480.
5
In elettronica, il transistor, detto anche transistore, abbreviazione del termine inglese transfer- resistor, è
un dispositivo a semiconduttore largamente usato sia nell'elettronica analogica che nell'elettronica digitale. Il
transistor è costituito da un materiale semiconduttore al quale sono applicati tre terminali che lo collegano
al circuito esterno. L'applicazione di una tensione elettrica o di una corrente a due terminali permette di
regolare il flusso di corrente che attraversa il dispositivo, e questo permette di amplificare il segnale in
ingresso. Il funzionamento del transistor è basato sulla giunzione p-n, scoperta casualmente da Russell Ohl il
23 febbraio 1939. Esistono principalmente due diverse tipologie di transistor, il transistor a giunzione
bipolare ed il transistor ad effetto di campo, ed è possibile miniaturizzare i dispositivi di entrambe le categorie
all'interno di circuiti integrati, il che li rende un componente fondamentale nell'ambito della microelettronica.
I transistor vengono impiegati principalmente come amplificatori di segnali elettrici o
come interruttori elettronici comandati, ed hanno in larga parte sostituito i tubi termoionici. Il termine
"transistor" è stato utilizzato nel linguaggio comune anche per identificare le piccole radio AM portatili a pile,
che furono la prima applicazione di questi dispositivi a raggiungere il mercato di massa, negli anni '50.
6
Cronologia. Nato nel 1929 a San Francisco, CA, USA. 1950 Sposato con Betty. Riceve una laurea in
Chimica presso la University of California, Berkeley. 1953 Dottorato di Ricerca in Chimica e Fisica presso
il California Institute of Technology. 1957 Co-fondatore di Fairchild Semiconductor. Postulati 1965
" Legge di Moore ". 1968 Co-fondatore di Intel (luglio). 1975 Presidente e Chief Executive Officer di Intel.