Prefazione
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PREFAZIONE
Il presente volume descrive, a conclusione del corso di studi della Laurea Specialistica in
Ingegneria Clinica, il lavoro di Tesi svolto per la maggior parte presso i laboratori e le sedi
operative di ITAL TBS - Telematic and Biomedical Services S.p.A. ed Elettronica Bio
Medicale srl, società leader nei servizi integrati di Ingegneria Clinica e Manutenzione delle
Apparecchiature Biomediche, rispettivamente in Europa e in Italia.
L’idea che sta alla base della Tesi è stata quella di approfondire un argomento - La
Sicurezza sul Lavoro - che, sebbene ritenuto da tutti molto importante sotto ogni punto di
vista, spesso viene ancora posto in secondo piano nella Società odierna, come dimostrano
le migliaia di morti e di infortuni su lavoro che si hanno ogni anno in Italia.
Lo scopo del lavoro è stato, quindi, quello di analizzare nel dettaglio i Rischi per la Salute
presenti nei luoghi di lavoro dei Tecnici delle Apparecchiature Biomediche (denominati nel
seguito Tecnici Biomedici).
Si è partiti, quindi, dallo studio delle vigenti Disposizioni Normative e Legislative in materia,
passando poi ad una dettagliata analisi dei Rischi presenti nel contesto lavorativo nel quale i
Tecnici Biomedici si trovano ad operare, per giungere, infine, all’elaborazione di procedure e
protocolli operativi per la Prevenzione e la Protezione dai Rischi, che siano di facile
comprensione e pratico utilizzo.
I protocolli e le procedure sviluppati sono stati, poi, raccolti in un vero e proprio manuale
d’Informazione e Formazione sui Rischi Lavorativi e sulla loro Prevenzione e Protezione,
denominato “Rischi lavorativi nell’ambito dei Servizi di Ingegneria Clinica: Manuale per
Tecnici delle Apparecchiature Biomediche”, che rappresenta il punto d’arrivo della Tesi.
L’obiettivo ambizioso, una volta superata la fase di test sul campo nella realtà lavorativa
quotidiana, è quello di stampare il manuale e fornirlo a tutti i Tecnici Biomedici delle società
ITAL TBS ed Elettronica Bio Medicale, affinchØ possa divenire un utile strumento operativo.
La Tesi racchiude, quindi, il frutto del lavoro svolto in quasi dodici mesi, duranti i quali c’è
stata l’opportunità di conoscere nel dettaglio realtà che durante la Laurea Specialistica si
erano potute solo intravedere.
Ciò è stato possibile grazie ai numerosi sopralluoghi effettuati assieme ai Tecnici Biomedici
di ITAL TBS ed Elettronica Bio Medicale all’interno dei Reparti dell’Ospedale di Udine
dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Santa Maria della Misericordia” e dell’Ospedale di
Tolmezzo dell’Azienda per i Servizi Sanitari n.3 “Alto Friuli” e all’analisi delle Documentazioni
di Valutazioni dei Rischi di numerose altre Aziende Ospedaliere e Sanitarie, nonchØ di
società operanti nel settore dell’Ingegneria Clinica.
Inoltre, la collaborazione che si è creata per questo progetto, realizzata grazie alle numerose
persone che hanno dato il loro contributo, ha consentito di sviluppare al meglio la Tesi,
permettendo di dare risposta a tutti i quesiti posti.
Nello specifico, il volume si suddivide in cinque Capitoli che descrivono nel dettaglio le fasi
del lavoro svolto, ai quali si aggiungono un’utile APPENDICE e una nutrita BIBLIOGRAFIA.
In particolare, il Capitolo 1 “IL QUADRO LEGISLATIVO E NORMATIVO IN MATERIA DI
SICUREZZA SUL LAVORO” descrive la Legislazione e le Normative in materia di Salute e
Sicurezza nei luoghi di lavoro, concludendosi con un’analisi approfondita delle piø importanti
Prefazione
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Leggi attualmente in vigore, ovvero il Decreto Legislativo del 9 aprile 2008, n. 81,
denominato “Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro” e il piø recente Decreto Legislativo del
3 Agosto 2009, n 106.
Nel Capitolo 2 “CLASSIFICAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA SALUTE E LA
SICUREZZA DERIVANTI DALLE ATTIVITÀ LAVORATIVE” viene trattato il tema dei Rischi
per la Salute e la Sicurezza sul lavoro; si è partiti dal concetto generale di Rischio e dalle
definizioni ad esso correlate, per poi passare all’analisi delle varie categorie nelle quali si
suddividono i Rischi per la Salute, soffermandosi su quelli di maggior interesse per i Tecnici
Biomedici ed analizzando nel dettaglio i Rischi di Natura Elettrica; in conclusione, si è giunti
all’approfondimento di ciò che il D.Lgs 81/08, così come modificato dal D.Lgs. 106/09, rende
obbligatorio: la Misurazione e la Valutazione dei Rischi e la conseguente Informazione e
Formazione per tutti i lavoratori.
Il Capitolo 3 “L’INGEGNERIA CLINICA E IL SUO RUOLO NELLA SICUREZZA” assume
un carattere piø generale rispetto al precedente Capitolo ma, allo stesso tempo, è molto
importante per poter inquadrare il contesto nel quale operano i Tecnici Biomedici e nel quale,
quindi, il presente elaborato si colloca: infatti, viene descritta brevemente la storia e
l’evoluzione dell’Ingegneria Clinica e dei Servizi di Ingegneria Clinica e viene dato risalto al
loro ruolo per la Prevenzione e la Sicurezza “a tutto tondo”, non solo degli utilizzatori e degli
utenti delle Apparecchiature Biomediche, ma anche di tutti coloro che operano all’interno
degli Ambienti Sanitari ed Ospedalieri.
Dal Capitolo 4 “ANALISI DEI FATTORI E DELLE CONDIZIONI DI RISCHIO DEI TECNICI
BIOMEDICI NEI SERVIZI DI INGEGNERIA CLINICA” inizia una discesa verso il particolare,
che illustra aspetti molto importanti degli scenari nei quali i Tecnici Biomedici lavorano
quotidianamente nell’ambito dei Servizi di Ingegneria Clinica: si parte dall’analisi dettagliata
delle loro attività lavorative e degli Ambienti Sanitari ed Ospedalieri ove operano, tenendo in
debita considerazione il tema della Sicurezza Elettrica, per giungere ad una dettagliata
descrizione di tutti i possibili Rischi che i tecnici possono incontrare all’interno di tutte le loro
Aree Sanitarie ed Ospedaliere di intervento.
Nel Capitolo 5 “INDIVIDUAZIONE ED ELABORAZIONE DELLE MISURE PREVENTIVE E
PROTETTIVE PER I TECNICI BIOMEDICI: IMPLEMENTAZIONE DEL MANUALE”, dopo
un attento esame di argomenti molto importanti per la corretta comprensione del medesimo
Capitolo, vale a dire la Segnaletica di Sicurezza, i Dispositivi di Protezione Individuale e
l’Etichettatura e le Schede di Sicurezza delle Sostanze Pericolose, vengono individuate le
Misure Preventive e Protettive, ovvero i protocolli e le procedure ai quali i Tecnici Biomedici
devono attenersi in tutti i luoghi di lavoro. Secondo quanto descritto nello stesso Capitolo,
queste misure costituiscono la base per l’implementazione del manuale, ove vengono inseriti
numerosi altri argomenti della Tesi che possono interessare maggiormente i tecnici.
In conclusione, per rendere completa la Tesi, si è deciso di inserire un’APPENDICE, nella
quale sono stati riportati i Valori Limite di Esposizione degli Agenti piø pericolosi per la Salute
e la Sicurezza dei Tecnici Biomedici, secondo quanto prescritto nelle vigenti Leggi e
Normative in materia. Data la sua importanza, si è deciso di inserire anche l’APPENDICE nel
manuale.
1 Il Quadro Legislativo e Normativo in Materia di Sicurezza sul Lavoro
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1 IL QUADRO LEGISLATIVO E NORMATIVO IN MATERIA
DI SICUREZZA SUL LAVORO
1.1 LA NORMATIVA GENERALE E SPECIFICA IN MATERIA DI SALUTE E
SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Nell’arco di piø sessant’anni si sono succeduti in Italia e nell’Unione Europea molteplici
Leggi, Decreti Legge, Decreti Legislativi, Provvedimenti, Decreti del Presidente della
Repubblica, Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri e Direttive Europee in materia di
Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro, prevenzione degli infortuni, Igiene del lavoro e Rischi
specifici per i lavoratori.
Senza entrare nello specifico di un’analisi legislativa delle numerose Normative esistenti in
materia, che esula il lavoro contenuto nel presente elaborato, è stato ritenuto opportuno, per
maggior chiarezza e completezza dello stesso, individuare ed elencare le Normative piø
importanti, ovvero quelle che hanno creato una base normativa e legislativa molto importante
e ad oggi ancora valevole:
R.D. 16 marzo 1942, n. 262: Codice Civile: Art. 2050 (Responsabilità per l’esercizio di
attività pericolose) e Art. 2087 (Tutela delle condizioni di lavoro);
D.P.R. n. 547/55: Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro;
D.P.R. n. 303/56: Norme generali per l’Igiene del Lavoro;
D.P.R. n. 164/56: Norme per la prevenzione degli infortuni nelle costruzioni;
M.I. Circ. n.91 del 14.09.1961: Norme di sicurezza per la protezione contro il fuoco dei
fabbricati a struttura in acciaio destinati ad uso civile;
D.P.R. n. 185/64: Sicurezza degli impianti e protezione dei lavoratori e delle
popolazioni contro i pericoli delle radiazioni ionizzanti derivanti dall’impiego pacifico
dell’energia nucleare;
M.I. Circ. n. 75 del 03.07.1967: Criteri di prevenzione incendi per grandi magazzini,
empori, ecc. ;
D.M. 06.06.1968: Dosi massime ammissibili per le Radiazioni Ionizzanti;
Legge n. 300 del 20.05.1970: Statuto dei lavoratori;
D.M. 02.02.1971: Dosi massime ammissibili per le Radiazioni Ionizzanti;
D.M. 16.02.1982: Modificazioni del Decreto Ministeriale del 27 settembre 1965,
concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi;
D.P.R. n. 524/82: Attuazione delle Direttive CEE 77/576 per il ravvicinamento delle
Disposizioni Legislative, Regolamentari ed Amministrative degli Stati membri in materia
di segnaletica di sicurezza sul posto di lavoro e della Direttiva CEE 79/640 di modifica
degli Allegati della Direttiva suddetta;
D.P.R. n. 577/82: Approvazione del regolamento concernente l'espletamento dei servizi
di prevenzione e di vigilanza antincendio;
D.M. 30.11.1983: Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi;
Legge n. 818/84: Nullaosta provvisorio per le attività soggette ai controlli di
prevenzione incendi, modifica degli Artt. 2 e 3 della Legge del 4 marzo 1982, n. 66, e
Norme Integrative dell'ordinamento del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco;
1 Il Quadro Legislativo e Normativo in Materia di Sicurezza sul Lavoro
4
D.M. 08.03.1985 e succ. Direttive sulle misure piø urgenti ed essenziali di prevenzione
incendi;
Legge n. 13/89: Prescrizioni tecniche D.M. LL.PP. del 14.06.1989 n. 236 circa
l'eliminazione delle barriere architettoniche;
Legge n. 46/90: Norme per la sicurezza degli impianti;
D.Lgs. n. 277/91: Attuazione delle Direttive n. 80/1107/CEE, n. 82/605/CEE, n. 83/477/
CEE, n. 86/188/ CEE e n. 88/642/ CEE in materia di protezione dei lavoratori contro i
Rischi derivanti da esposizione ad Agenti Chimici, Fisici e Biologici durante il lavoro, a
norma dell’Art. 7 della Legge 30 luglio 1990, n. 212;
D.P.R. n.447/91: Regolamento di attuazione della Legge 46/90 in materia di sicurezza
degli impianti;
D.Lgs. n. 475/92: Attuazione della Direttiva 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre
1989, in materia di ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai
dispositivi di protezione individuale;
M.I. Circ. n. 24 del 26.01.1993: Impianti di protezione attiva antincendio;
Legge 11.02.1994: Legge Quadro in materia di lavori pubblici;
D.Lgs. n. 626/94: Attuazione delle Direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE,
90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/694/CEE e 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della
sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro;
M.L. e Prev. Soc. Circ. n. 102/95: Decreto legislativo del 19 settembre 199, n. 626.
Prime direttive per l’applicazione;
M.I. L. Circ. n. P1564/4146: Decreto Legislativo del 19 settembre 1994, n. 626.
Adempimenti di prevenzione e protezione antincendio. Chiarimenti;
D.P.R. n. 459/96: Regolamento per l'attuazione delle Direttive 89/392/CEE,
91/368/CEE, 93/44/CEE e 93/68/CEE concernenti il riavvicinamento delle legislazioni
degli Stati membri relative alle macchine;
D.Lgs. n. 493/96: Attuazione della Direttiva 92/58/CEE concernente le prescrizioni
minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro;
D.M 16.01.1997: Individuazione dei contenuti minimi della formazione dei Lavoratori,
dei Rappresentanti per la sicurezza e dei Datori di lavoro che possono svolgere
direttamente i compiti propri del Responsabile del Servizio di Prevenzione e
Protezione;
D.M 16.01.1997: Definizione dei casi di riduzione della frequenza della visita degli
ambienti di lavoro da parte del medico competente;
D.Lgs. n. 22/97: Attuazione delle Direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti
pericolosi e 94/62/CEE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio;
D.P.R. n. 37/98: Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi alla
prevenzione incendi, a norma dell'Articolo 20, comma 8, della Legge del 15 marzo
1997, n. 59) ;
D.M. 10.03.1998: Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione
dell’emergenza nei luoghi di lavoro;
D.M. 04.05.1998: Disposizioni relative alle modalità di presentazione ed al contenuto
delle domande per l'avvio dei procedimenti di prevenzione incendi, nonchØ
all'uniformità dei connessi servizi resi dai Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco;
M.I. Circ. n. 9 del 05.05.1998: D.P.R. n. 37/98 - Regolamento per la disciplina dei
procedimenti relativi alla prevenzione incendi. - Chiarimenti applicativi;
D.M. 19/05/1999: Mansioni usuranti, criteri di individuazione;
D.Lgs. n. 334/99: Attuazione della Direttiva 96/82/CEE relativa al controllo dei pericoli
di incidenti rilevanti connessi con determinate Sostanze Pericolose;
1 Il Quadro Legislativo e Normativo in Materia di Sicurezza sul Lavoro
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D.Lgs. n. 345/99: Attuazione della Direttiva 94/33/CEE relativa alla protezione dei
giovani sul lavoro;
D.Lgs. n. 359/99: Attuazione della Direttiva 95/63/CEE relativa ai requisiti minimi di
sicurezza e salute per l’uso di attrezzature di lavoro;
D.M 12.11.1999: Modificazioni all'Allegato XI del Decreto Legislativo del 19 marzo
1996, n. 242, concernente: "Modifiche ed integrazioni al Decreto Legislativo del 19
settembre 1994, n. 626, recante attuazione di Direttive Comunitarie riguardanti il
miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro";
D. Lgs. n. 528 del 19/11/1999: Modifiche ed integrazioni al D. Lgs. 494/96 recante
attuazione della Direttiva 92/57/CEE in materia di prescrizioni minime di sicurezza e
salute da osservare nei cantieri temporanei o mobili;
D.Lgs. n. 532/99: Disposizioni in materia di lavoro notturno;
D.Lgs. n. 38/00: Disposizioni in materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e
le malattie professionali, a norma dell'Articolo 55, comma 1, della Legge del 17 maggio
1999, n. 144;
D.Lgs n. 66/00: Attuazione delle Direttive 97/42/CE e 1999/38/CE, che modificano la
direttiva 90/394/CEE, in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da
esposizione ad Agenti Cancerogeni o Mutageni durante il lavoro;
D.Lgs. 241/00: Attuazione della Direttiva 96/29/CE in materia di protezione sanitaria
della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle Radiazioni Ionizzanti;
D.M. 02.10.2000: Linee guida d'uso dei Videoterminali;
Legge n. 422/00: Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti
dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee – Legge Comunitaria 2000 (G.U. 20
gennaio 2001, n. 16, suppl. ord.). Art. 21 (Modifiche al Decreto Legislativo del 19
settembre 1994, n. 626) ;
M.L. Circ. n. 11 del 17.01.2001: Visite sanitarie di minori e apprendisti, Legge n.
25/1955, D.P.R. n. 1668/1956, D.Lgs. n. 626/1994, D.Lgs. n. 345/1999;
D.M. 19 marzo 2001: Ministero dell'Interno - Procedure di prevenzione incendi relative
ad attività a rischio di incidente rilevante;
D.M. 02.05.2001: Criteri per l’individuazione e uso dei DPI;
D.M. 04.06.2001: Secondo elenco di Norme Armonizzate concernente l'attuazione della
Direttiva 89/686/CEE relativa ai Dispositivi di Protezione Individuale;
D.M. 488/2001: Regolamento idoneità lavori esposizioni Radiazioni Ionizzanti;
D.Lgs. n. 25/02: Attuazione delle Direttive 98/24/CE sulla protezione della salute e
della sicurezza dei lavoratori contro i rischi derivanti da Agenti Chimici durante il lavoro;
DM 30/9/2002: Secondo elenco riepilogativo di Norme Armonizzate, adottate ai sensi
dell'Art. 3 del Decreto del Presidente della Repubblica del 23 marzo 1998, n. 126,
concernente l'attuazione della Direttiva 94/9/CE in materia di apparecchi e sistemi di
protezione destinati ad essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva;
DM 7/9/2002: Recepimento della Direttiva 2001/58/CE riguardante le modalità della
informazione su sostanze e preparati pericolosi immessi in commercio;
Legge n. 125/2003: Art. 15, comma 1: divieto di assunzione e di somministrazione di
bevande alcoliche e superalcoliche;
D.M. 13/02/2003: Terzo elenco riepilogativo di Norme Armonizzate concernente
l'attuazione della Direttiva n. 89/686/CEE relativa ai Dispositivi di Protezione
Individuale;
D.Lgs. 65/2003: Attuazione delle Direttive 1999/45/CE e 2001/60/CE relative alla
classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura dei preparati pericolosi;
1 Il Quadro Legislativo e Normativo in Materia di Sicurezza sul Lavoro
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D.Lgs. 195/2003: Modifiche ed integrazioni al Decreto Legislativo del 19 settembre
1994, n. 626, per l'individuazione delle capacità e dei requisiti professionali richiesti agli
addetti ed ai responsabili dei servizi di prevenzione e protezione dei lavoratori, a norma
dell'Articolo 21 della Legge del 1° marzo 2002, n. 39;
D.Lgs. 233/2003: Attuazione della Direttiva 1999/92/CE relativa alle prescrizioni
minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori
esposti al rischio di atmosfere esplosive;
D.Lgs. 235/2003: Attuazione della Direttiva 2001/45/CE relativa ai requisiti minimi di
sicurezza e di salute per l'uso delle attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori;
D.P.C.M. 8 luglio 2003: Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e
degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai Campi
Elettrici e Magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti. (GU n. 200
del 29-8-2003);
D.P.C.M. 8 luglio 2003: Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e
degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a Campi
Elettrici, Magnetici ed Elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e
300 GHz. (GU n. 199 del 28-8-2003);
D.Lgs. 187/2005: "Attuazione della Direttiva 2002/44/CE sulle prescrizioni minime di
sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti da
vibrazioni meccaniche";
Provvedimento 26 gennaio 2006: Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato
le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano. Accordo tra il Governo e le
Regioni e Province autonome, attuativo degli Articoli 2, 3, 4 e 5, del Decreto Legislativo
del 23 giugno 2003, n. 195, che integra il Decreto Legislativo del 19 settembre 1994 n.
626, in materia di prevenzione e protezione dei lavoratori sui luoghi di lavoro. (Atto n.
2407).(GU n. 37 del 14.2.2006);
D.M. 27 gennaio 2006: Requisiti degli apparecchi, sistemi di protezione e dispositivi
utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva, ai sensi della Direttiva n. 94/9/CE,
presenti nelle attività soggette ai controlli antincendio. (GU n. 32 del 8.2.2006);
D.M. 28 febbraio 2006: Recepimento della Direttiva 2004/74/CE recante XXIX
adeguamento al processo tecnico della Direttiva 67/548/CEE in materia di
classificazione, imballaggio ed etichettatura di Sostanze Pericolose. (GU n. 92 del
20.4.2006 – Suppl. Ordinario n. 100);
Provvedimento 16 marzo 2006: Conferenza permanente per i rapporti tra lo stato le
Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano. Intesa in materia di individuazione
delle attività lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro ovvero
per la sicurezza, l’incolumità o la salute di terzi, ai fini del divieto di assunzione e di
somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche, ai sensi della Legge del 30
marzo 2001, n. 125. Intesa ai sensi dell’Articolo 8, comma 6, della Legge del 5 giugno
2003, n. 131. (Repertorio atti n. 2540).(GU n. 75 del 30.3.2006);
D.Lgs. 10 aprile 2006 n. 195: Attuazione della Direttiva 2003/10/CE relativa
all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli Agenti Fisici (Rumore). (GU n. 124
del 30.5.2006);
D.Lgs. 25 luglio 2006 n. 257: Attuazione della Direttiva 2003/18/CE relativa alla
protezione dei lavoratori dai rischi derivanti dall’esposizione all’Amianto durante il
lavoro. (GU n. 211 del 11.9.2006);
Legge 3 agosto 2007 n. 123: Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul
lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della Normativa in materia. ( GU
n. 185 del 10.8.2007);
1 Il Quadro Legislativo e Normativo in Materia di Sicurezza sul Lavoro
7
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81: Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro - Attuazione
dell'Articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della
sicurezza nei luoghi di lavoro;
Legge del 2 agosto 2008 n. 129: Conversione in legge, con modificazioni, del Decreto
Legge del 3 giugno 2008, n. 97, recante disposizioni urgenti in materia di monitoraggio
e trasparenza dei meccanismi di allocazione della spesa pubblica, nonchè in materia
fiscale e di proroga di termini;
Legge del 6 agosto 2008 n. 133: Conversione in legge, con modificazioni, del Decreto
Legge del 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo
ecnonomico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza
pubblica e la perequazione tributaria;
Legge del 27 febbraio 2009 n. 14: Conversione in legge, con modificazioni, del
Decreto Legge del 30 dicembre 2008, n. 207, recante proroga di termini previsti da
disposizioni legislative e disposizioni finanziarie urgenti;
Legge 7 Luglio 2009 n. 88: Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti
dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità Europee - Legge Comunitaria 2008.
(09G0100);
D.Lgs. 3 Agosto 2009 n 106: “Disposizioni integrative e correttive del Decreto
Legislativo del 9 Aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei
luoghi di lavoro”.
1.2 IL DECRETO LEGISLATIVO DEL 9 APRILE 2008, N. 81: “IL TESTO UNICO
SULLA SICUREZZA SUL LAVORO”
Per “Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro” si intende, nell'ambito del Diritto italiano,
l'insieme di norme comprese nel Decreto Legislativo del 9 aprile 2008, n. 81: “Attuazione
dell'Articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della
sicurezza nei luoghi di lavoro”, emanato il 30 aprile del 2008, pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale della Repubblica n. 101 del 30 aprile 2008 - Supplemento Ordinario n. 108 - ed
entrato in vigore il 15 maggio 2008.
Il nuovo testo normativo da attuazione all’Articolo 1 della Legge del 3 agosto 2007, n. 123 ed
è stato concepito per semplificare e per migliorare la materia della Salute e Sicurezza dei
lavoratori nel territorio italiano, in particolare nelle procedure e negli adempimenti da
adottare.
Il D.Lgs. 81/08 ha come scopo primario quello di realizzare il riassetto e la riforma delle
numerose Normative precedenti in materia di Sicurezza e Salute nei luoghi di lavoro,
succedutesi nell’arco di quasi sessant'anni, mediante il riordino, l’armonizzazione e il
coordinamento delle stesse in un unico testo, nel rispetto delle Norme Comunitarie Europee
e delle Convenzioni Internazionali; inoltre, con tale Decreto le sopraccitate Normative
vengono aggiornate all’evolversi della tecnica e del sistema di organizzazione del lavoro.
Il nuovo Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro contiene, con i necessari aggiornamenti e
precisazioni, i principi e le disposizioni precedentemente collocati in numerosi strumenti
normativi, che sostanzialmente mantengono la loro valenza concettuale, e prevede
l’abrogazione, con differenti modalità temporali, delle seguenti Norme, in quanto sono state
inglobate all’interno del nuovo Decreto:
D.P.R. del 27 aprile 1955, n. 547 sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro;
D.P.R. del 7 gennaio 1956 n. 164 sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle
costruzioni;
1 Il Quadro Legislativo e Normativo in Materia di Sicurezza sul Lavoro
8
D.P.R. del 19 marzo 1956, n. 303 sull’igiene del lavoro, fatta eccezione per l’Art. 64;
D.Lgs. del 15 agosto 1991, n. 277 sul Rischio Chimico, Fisico e Biologico;
D.Lgs. del 19 settembre 1994, n. 626 sul miglioramento della sicurezza e della salute
dei lavoratori durante il lavoro, recepimento della Direttiva europea Quadro 89/391/CEE
ed altre Direttive particolari;
D.Lgs. del 14 agosto 1996, n. 493 sulla segnaletica di sicurezza;
D.Lgs. del 14 agosto 1996, n. 494 sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute da
attuare nei cantieri temporanei o mobili;
D.Lgs. del 19 novembre 1999, n. 532 sulle modifiche ed integrazioni al D. Lgs. 494/96
recante attuazione della Direttiva 92/57/CEE in materia di prescrizioni minime di
sicurezza e salute da osservare nei cantieri temporanei o mobili;
D.Lgs. 25 del 2002, di attuazione delle Direttive 98/24/CE sulla protezione della salute
e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi derivanti da Agenti Chimici durante il
lavoro;
D.Lgs. del 19 agosto 2005, n. 187 sull’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti da
vibrazioni meccaniche;
Art. 36 bis, commi 1 e 2 del Decreto Legge del 4 luglio 2006, n. 223, convertito con
modificazioni dalla Legge del 5 agosto 2006, n. 248;
Art. 2, Art. 3, Art. 5, Art. 6 e Art. 7 della Legge del 3 agosto 2007, n. 123 sul riassetto e
riforma della normativa sulla salute e sicurezza sul lavoro;
“ogni altra disposizione legislativa e regolamentare nella materia disciplinata dal
Decreto Legislativo medesimo incompatibili con lo stesso”, come prescritto nell’Art. 304
del D.Lgs. 81/08.
Ad oggi rimangono però ancora valide, in particolare, le seguenti importanti Norme:
D.M. 10/3/98 sulla prevenzione incendi;
D.Lgs. 151/01 in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità;
Accordi Stato-Regioni sulla formazione per i Responsabili dei Servizi di Prevenzione e
Protezione.
Col D.Lgs. 81/08 entrano così in vigore, con la contestuale abrogazione delle Norme sancite
dall’ormai storico D.Lgs. 626/94 e da altri provvedimenti satellite (come sopraelencato), le
nuove regole secondo il seguente programma temporale:
15 maggio 2008: aspetti generali;
29 luglio 2008: nuovi obblighi di Valutazione dei Rischi, previsti dal D.Lgs. 81/08 all’Art.
17, comma 1, lettera a) e all’Art. 28, nonchØ le altre disposizioni in tema di valutazione
dei rischi, che ad esse rinviano e le relative procedure sanzionatorie;
26 aprile 2010: Capo V del Titolo VII che da disposizioni relative alle Radiazioni Ottiche
Artificiali;
30 aprile 2012: Capo IV del Titolo VII che da disposizioni relative ai Rischi di
Esposizione a Campi Elettromagnetici.
In particolare, la scadenza del 29 luglio 2008 per l’aggiornamento della Valutazione dei
Rischi e del Documento di Sicurezza con i nuovi criteri diventa pertanto di fondamentale
importanza.
Inoltre, fino al 31 dicembre 2008 il Testo Unico introduce una "moratoria" per allegare il
Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze e specificare i costi della
sicurezza, relativamente ai contratti d'appalto o d’opera stipulati anteriormente al 25 agosto
2007 (Art. 26, commi 3 e 5).
1 Il Quadro Legislativo e Normativo in Materia di Sicurezza sul Lavoro
9
Riassumendo, il nuovo “Testo unico” sulla sicurezza nei luoghi di lavoro gode di un campo di
applicazione piø esteso di quello previsto dal precedente D.Lgs. 626/94, definisce meglio i
soggetti destinatari degli obblighi di sicurezza ed i meccanismi di delega di funzioni,
stabilisce regole piø ferree per la tenuta della documentazione relativa alla tutela dei
lavoratori ed inasprisce le sanzioni per l’inosservanza delle regole di prevenzione e
protezione.
1.2.1 La struttura del Decreto
Il D.Lgs. 81/08 si compone complessivamente di ben 306 Articoli, suddivisi in 13 Titoli, e di
51 Allegati, come dettagliato nelle successive pagine.
In particolare, il Titolo I (Artt. da 1 a 61) disciplina i principi comuni a tutti i settori di attività,
anche mediante rinvio a tre Allegati (da I a III) mentre i Titoli dal II al XI (Artt. da 62 a 297)
disciplinano gli specifici obblighi di prevenzione inerenti i requisiti di sicurezza ed i mezzi di
protezione a tutela dei lavoratori, anche attraverso rinvio a ben 48 Allegati.
Invece il Titolo XII (Artt. da 298 a 303) ed i Capi finali dei Titoli dal I al XI danno le
disposizioni sanzionatorie, con la conseguente applicazione del criterio di “specialità”
nell’applicazione della sanzione.
Di seguito vengono elencati dettagliatamente i 13 Titoli nei quali sono raggruppati i 306
Articoli del Testo Unico ed i suoi 51 Allegati:
Titolo I: Principi comuni (Artt. 1-61):
Capo I - Disposizioni generali (Artt. 1-4)
Capo II - Sistema istituzionale (Artt. 5-14)
Capo III - Gestione della previdenza nei luoghi di lavoro (Artt. 15-54),
Capo IV - Disposizioni penali (Artt. 55-61)
- Allegato I: Gravi violazioni ai fini dell'adozione del provvedimento di
sospensione dell'attività imprenditoriale
- Allegato II: Casi in cui è consentito lo svolgimento diretto da parte del Datore di
lavoro dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi (Art. 10)
- Allegato 3A: Cartella sanitaria e di rischio, Visita medica preventiva, Visita
medica, Conservazione della cartella sanitaria e di rischio, Cessazione
dell’incarico del medico
- Allegato 3B: Informazioni relative ai dati collettivi aggregati sanitari e di rischio
dei lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria.
Titolo II: Luoghi di lavoro (Artt. 62-68):
Capo I - Disposizioni generali (Artt. 62-67)
Capo II - Sanzioni (Artt. 68)
- Allegato IV: Requisiti dei luoghi di lavoro.
Titolo III: Uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale (Artt.
69-87):
Capo I - Uso delle attrezzature di lavoro (Artt. 69-73)
Capo II - Uso dei dispositivi di protezione individuale (Artt. 74-79)
Capo III - Impianti e apparecchiature elettriche (Artt. 80-87)
- Allegato V: Requisiti di sicurezza delle attrezzature di lavoro costruite in
assenza di disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttive
Comunitarie di prodotto, o messe a disposizione dei lavoratori
antecedentemente alla data della loro emanazione
- Allegato VI: Disposizioni concernenti l'uso delle attrezzature di lavoro
1 Il Quadro Legislativo e Normativo in Materia di Sicurezza sul Lavoro
10
- Allegato VII: Verifiche di attrezzature
- Allegato VIII: Dispositivi di protezione individuale
- Allegato IX: Norme di buona tecnica.
Titolo IV: Cantieri temporanei o mobili (Artt. 88-160):
Capo I - Misure per la salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili (Artt. 88-
104)
Capo II - Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei
lavori in quota (Artt. 105-156)
Capo III - Sanzioni (Artt. 157-160)
- Allegato X: Elenco dei lavori edili o di ingegneria civile di cui all'Articolo 89,
comma 1, lettera a)
- Allegato XI: Elenco dei lavori comportanti rischi particolari per la sicurezza e la
salute dei lavoratori di cui all'Articolo 100, comma 1
- Allegato XII: Contenuto della notifica preliminare di cui all'Articolo 99
- Allegato XIII: Prescrizioni di sicurezza e di salute per la logistica di cantiere,
Prescrizioni per i servizi igienico-assistenziali a disposizione dei lavoratori nei
cantieri, Prescrizioni per i posti di lavoro nei cantieri
- Allegato XIV Contenuti minimi del corso di formazione per i coordinatori per la
progettazione e per l'esecuzione dei lavori
- Allegato XV: Contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei o
mobili
- Allegato XVI: Fascicolo con le caratteristiche dell'opera
- Allegato XVII: Idoneità tecnico professionale
- Allegato XVIII: Viabilità nei cantieri, ponteggi e trasporto dei materiali
- Allegato XIX: Verifiche di sicurezza dei ponteggi metallici fissi
- Allegato XX: A. Costruzione e impiego di scale portatili, B. Autorizzazione ai
laboratori di certificazione (concernenti ad esempio: scale, puntelli, ponti su
ruote a torre e ponteggi)
- Allegato XXI: Accordo Stato, Regioni e Province autonome sui corsi di
formazione per lavoratori addetti a lavori in quota
- Allegato XXII: Contenuti minimi del Pi.M.U.S.
- Allegato XXIII: Deroga ammessa per i ponti su ruote a torre.
Titolo V: Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro (Artt. 161-166):
Capo I - Disposizioni generali (Artt. 161-164)
Capo II - Sanzioni (Artt. 165-166)
- Allegato XXIV: Prescrizioni generali per la segnaletica di sicurezza
- Allegato XXV: Prescrizioni generali per i cartelli segnaletici
- Allegato XXVI: Prescrizioni per la segnaletica dei contenitori e delle tubazioni
- Allegato XXVII: Prescrizioni per la segnaletica destinata ad identificare e ad
indicare l'ubicazione delle attrezzature antincendio
- Allegato XXVIII: Prescrizioni per la segnalazione di ostacoli e di punti di pericolo
e per la segnalazione delle vie di circolazione
- Allegato XXIX: Prescrizioni per i segnali luminosi
- Allegato XXX: Prescrizioni per i segnali acustici
- Allegato XXXI: Prescrizioni per la comunicazione verbale
- Allegato XXXII: Prescrizioni per i segnali gestuali.
Titolo VI: Movimentazione manuale dei carichi (Artt. 167-171):
Capo I - Disposizioni generali (Artt. 167-169)
Capo II - Sanzioni (Artt. 170-171)
1 Il Quadro Legislativo e Normativo in Materia di Sicurezza sul Lavoro
11
- Allegato XXXIII: Movimentazione manuale dei carichi.
Titolo VII: Attrezzature munite di videoterminali (Artt. 172-179):
Capo I - Disposizioni generali (Artt. 172-173)
Capo II - Obblighi del datore di lavoro, dei dirigenti e dei preposti (Artt. 174-177)
Capo III - Sanzioni(Artt. 178-179)
- Allegato XXXIV: Videoterminali.
Titolo VIII: Agenti fisici (Artt. 180-220):
Capo I - Disposizioni generali (Atrt. 180-186)
Capo II - Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al Rumore durante il
lavoro (Artt. 187-198)
Capo III - Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a Vibrazioni (Artt. 199-
205)
Capo IV - Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a Campi
Elettromagnetici (Artt. 206-212)
Capo V - Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a Radiazioni Ottiche
Artificiali (Artt. 213-218)
Capo VI - Sanzioni (Artt. 219-220)
- Allegato XXXV: A. Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio, B. Vibrazioni
trasmesse al corpo intero
- Allegato XXXVI: Valori-limite di esposizione e valori di azione per i Campi
Elettromagnetici
- Allegato XXXVII: Radiazioni Ottiche (Parte I: Radiazioni Ottiche Non Coerenti,
Parte II: Radiazioni LASER).
Titolo IX: Sostanze Pericolose (Artt. 221-265):
Capo I - Protezione da Agenti Chimici (Artt. 221-232)
Capo II - Protezione da Agenti Cancerogeni e Mutageni (Artt. 233-245)
Capo III - Protezione dai rischi connessi all’esposizione all’Amianto (Artt. 246-261)
Capo IV - Sanzioni (Artt. 262-265)
- Allegato XXXVIII: Valori-limite di esposizione professionale
- Allegato XXXIX: Valori-limite biologici obbligatori e procedure di sorveglianza
sanitaria
- Allegato XL: Divieti
- Allegato XLI: Metodiche standardizzate di misurazione degli agenti
- Allegato XLII: Elenco di sostanze, preparati e processi
- Allegato XLIII: Valori-limite di esposizione professionale.
Titolo X: Esposizione ad Agenti Biologici (Artt. 266-286):
Capo I (Artt. 266-270)
Capo II - Obblighi del datore di lavoro (Artt. 271-278)
Capo III - Sorveglianza sanitaria (Artt. 279-281)
Capo IV - Sanzioni (Artt. 282-286)
- Allegato XLIV: Elenco esemplificativo di attività lavorative che possono
comportare la presenza di Agenti Biologici
- Allegato XLV: Segnale di Rischio Biologico
- Allegato XLVI: Elenco degli Agenti Biologici classificati
- Allegato XLVII: Specifiche sulle misure di contenimento e sui livelli di
contenimento
- Allegato XLVIII: Specifiche per processi industriali.
Titolo XI: Protezione da Atmosfere Esplosive (Artt. 287-297):
Capo I - Disposizioni generali (Artt. 287-288)
1 Il Quadro Legislativo e Normativo in Materia di Sicurezza sul Lavoro
12
Capo II - Obblighi del datore di lavoro (Artt. 289-296)
Capo III – Sanzioni (Art. 297)
- Allegato XLIX: Ripartizione delle aree in cui possono formarsi atmosfere
esplosive
- Allegato L: (Articolo 293, Articolo 294, comma 2, lettera d), Articolo 295, commi
1 e 2) A. Prescrizioni minime per il miglioramento della protezione della
sicurezza e della salute dei lavoratori che possono essere esposti al rischio di
atmosfere esplosive, B. criteri per la scelta degli apparecchi e dei sistemi di
protezione;
- Allegato LI: (Articolo 293, comma 3) Segnale di avvertimento per indicare le
aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive.
Titolo XII: Disposizioni diverse in materia penale e di procedura penale (Artt. 298-303).
Titolo XIII: Norme transitorie e finali (Art. 304-306).
1.2.2 Le principali novità introdotte
Tenuto conto della complessità del Testo Legislativo (ben 306 Articoli e 51 Allegati), di
seguito si riporta una breve illustrazione dei principali contenuti innovativi del provvedimento,
rispetto alla Normativa preesistente, che risultano di piø immediato rilievo per la presente
tesi. Riassumendo il contenuto delle seguenti pagine, le principali novità del Testo Unico si
possono elencare in:
ampliamento del campo di applicazione: le disposizioni ora riguardano tutti i lavoratori
anche quelli autonomi e con contratti atipici;
rafforzamento dei rappresentanti nelle aziende (Rappresentanti dei Lavoratori per la
Sicurezza, ecc.) e creazione di un rappresentate di sito produttivo per le realtà piø
complesse;
obbligatorietà della formazione anche per le forme di lavoro atipiche;
rafforzamento ed allargamento della formazione e dell’informazione dei Lavoratori, dei
Preposti, dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza e dei Datori di lavoro che
svolgono la funzione di Rappresentanti del Servizio di Prevenzione e Protezione;
migliore definizione dei ruoli e dei compiti degli Istituti ed Enti di Vigilanza quali INAIL
(Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni), ISPESL (Istituto
Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza su Lavoro), ecc.;
riorganizzazione del coordinamento delle attività di vigilanza, con la creazione di un
sistema informativo per aumentare e velocizzare le comunicazioni in materia di salute e
sicurezza sul lavoro;
finanziamento delle azioni promozionali, private e pubbliche, ed inserimento nei
programmi scolastici, universitari e degli istituti di formazione professionale della
materia della salute e sicurezza sul lavoro;
snellimento burocratico, attraverso l’eliminazione o la semplificazione degli obblighi
formali;
istituzione di un libretto sanitario e di rischio personale per ogni lavoratore;
introduzione di un nuovo sistema sanzionatorio, con nuove sanzioni penali e pecuniarie
ed inasprimento delle sanzioni in riferimento ai Datori di lavoro (punibili anche con
l’arresto da 6 mesi ad un anno).
Analizzando in maniera piø dettagliata il Testo Unico, si sono rilevati numerosi aspetti
innovativi, che vengono di seguito analizzati.
1 Il Quadro Legislativo e Normativo in Materia di Sicurezza sul Lavoro
13
Per quanto riguarda le definizioni riportate nell’Art. 2, rispetto al corrispondente Art. 2 del
D.Lgs. 626/94, da un lato vengono apportate numerose modifiche alle definizioni
preesistenti, dall'altro ne viene integrato il numero complessivo, che passa dalle precedenti 9
alle attuali 27. In particolare, risultano nuove le definizioni di:
Azienda, Dirigente, Preposto, Addetto al Servizio di Protezione e Prevenzione, Modello
di Organizzazione e di Gestione e Responsabilità Sociale delle Imprese;
Sorveglianza Sanitaria, Salute, Sistema di Promozione della Salute e Sicurezza;
Valutazione dei Rischi, Pericolo, Rischio;
Norma Tecnica, Buone Prassi, Linee Guida;
Formazione, Informazione, Addestramento;
Organismi Paritetici.
La definizione di Salute, ad esempio, discende da quella formulata dall'Organizzazione
Mondiale della Sanità, che tende a ricomprendere anche ambiti esterni al campo di
applicazione del Testo Unico e ad assumere, quindi, una valenza socialmente connotata.
Modifiche significative subiscono le altre definizioni, come:
Lavoratore: ne viene individuata la nozione, prescindendo dalle tipologie contrattuali di
lavoro, e vengono aggiunte precisazioni sui soggetti equiparati (es. tirocinanti, associati
in partecipazione, volontari);
Datore di lavoro: scompare il riferimento al Datore di lavoro quale responsabile
dell'intera impresa e viene sostituito con il riferimento alla responsabilità
“dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività”;
Responsabile del servizio: viene rimarcata la dipendenza funzionale del soggetto
designato dal datore di lavoro "a cui risponde";
Medico competente: viene espressamente indicato il compito di collaborazione "con il
datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi";
Prevenzione: la relativa nozione viene espressamente ancorata ai parametri della
particolarità del lavoro, dell'esperienza e della tecnica, previsti dall’Art. 2087 del Codice
Civile;
Unità Produttiva: la relativa nozione viene riferita non piø solo alla produzione di servizi
ma anche alla "erogazione" degli stessi.
Per quanto riguarda il Campo di applicazione (Artt. 2 e 3), fermo restando il campo di
applicazione già definito dall’ormai abrogato D.Lgs n. 626/1994, il nuovo Testo Unico lo
amplia estendendolo a tutti i settori di attività, privati e pubblici, a tutte le tipologie di rischio
(ad esempio quelli collegati allo stress lavoro-correlato, alle lavoratrici in stato di gravidanza
nonchØ quelli connessi alle differenze di genere, all’età, alla provenienza da altri Stati) ed a
tutti i lavoratori e le lavoratrici subordinati e autonomi in qualsiasi forma (es. contratti di
somministrazione, lavoratori a distanza, ecc.), secondo la nuova definizione di "Lavoratore".
Nelle Disposizioni per il contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e sicurezza
dei lavoratori (Art. 14) viene confermata la disciplina relativa alla sospensione dell'attività
d'impresa, già contenuta nell' Art. 5 della Legge n. 123/2007 con le seguenti novità:
Introduzione, nelle more di un apposito Decreto Ministeriale, di un elenco delle
"violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro che costituiscono
il presupposto per l'adozione del provvedimento di sospensione” (Allegato I);
introduzione di una sanzione detentiva, che si aggiunge alla sanzione della
sospensione, nel caso di non ottemperanza ai relativo provvedimento.
1 Il Quadro Legislativo e Normativo in Materia di Sicurezza sul Lavoro
14
Nell’Art. 20 - Obblighi dei lavoratori - viene opportunamente posto a carico dei lavoratori
l'obbligo, corredato di sanzione penale, di partecipare ai programmi di formazione e
addestramento organizzati dal datore di lavoro.
L’Art. 26 - Obblighi connessi ai contratti d'appalto o d'opera o di somministrazione - conferma
la disciplina dell'Appalto, ivi comprese le ultime evoluzioni di cui alla Legge n. 123/2007,
ovvero l’introduzione del cosiddetto Documento Unico di Valutazione dei Rischi da
Interferenze (DUVRI).
In tema di Valutazione dei Rischi (Art. 28 - Oggetto della valutazione dei rischi), le novità piø
rilevanti sono: la previsione espressa che il documento di valutazione dei rischi deve avere
data certa e la precisazione che la unica ed unitaria valutazione dei rischi deve riguardare
tutti i rischi, esclusi solo quelli Interferenziali.
Nel Testo Unico viene introdotta una Norma specifica (Art. 30) riguardante il “Modello di
organizzazione e gestione” di cui al D.Lgs. 231/01, per la definizione e l’attuazione di una
politica aziendale per la salute e sicurezza. Tale modello, idoneo ad avere efficacia esimente
della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, deve essere adottato ed
efficacemente attuato assicurando l’adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi:
al rispetto degli standard tecnico-strutturali di Legge relativi ad Attrezzature, Impianti,
Luoghi di Lavoro, Agenti Chimici, Fisici e Biologici;
alle attività di Valutazione dei Rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e
protezione conseguenti;
alle attività di natura organizzativa, quali emergenze, primo soccorso, gestione degli
appalti, riunioni periodiche di sicurezza, consultazioni dei Rappresentanti dei Lavoratori
per la Sicurezza;
alle attività di sorveglianza sanitaria ;
alle attività di informazione e formazione dei lavoratori;
alle attività di vigilanza, con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni di
lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori;
all’acquisizione di documentazioni e certificazioni obbligatorie di Legge;
alle periodiche verifiche dell’applicazione e dell’efficacia delle procedure adottate.
L'Articolo 30 integra, inoltre, la previsione della Legge n. 123/2007 (Art. 9) che ha esteso la
responsabilità amministrativa degli enti, dì cui al D.Lgs. n. 231/01, anche ai reati di omicidio
colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle Norme
antinfortunistiche. Vengono anche dettagliatamente stabiliti i requisiti che devono avere i
modelli di organizzazione e di gestione per essere idonei ad escludere la responsabilità
amministrativa e penale delle persone giuridiche. In sede di prima applicazione, i Sistemi di
gestione della sicurezza conformi alle Lìnee Guida UNI-INAIL o alla Norma OHSAS
18001:2007 sono comunque considerati idonei ai fini di cui sopra.
L’Informazione ai lavoratori (Art. 36), prevede che per i lavoratori immigrati, fermi restando
ovviamente gli obblighi dì informazione e formazione, venga precisata la necessità di verifica
preventiva della comprensione della lingua utilizzata.
Le previsioni dell’Art. 37 - Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti - in linea
generale risultano piø particolareggiate e rigorose rispetto a quelle del previgente Art. 22 del
D.Lgs n. 626/1994, introducendo uno specifico obbligo di addestramento da affidare a
persona esperta e da svolgere nel luogo di lavoro, l'obbligo formativo e del relativo
aggiornamento periodico nei confronti del Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza e
l’aggiornamento periodico per i lavoratori incaricati alla lotta antincendio.