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INTRODUZIONE
Il punto d’avvio del presente lavoro è costituito dalla volontà di legare i rapporti tra cinema e pittura
attraverso lo studio di un caso specifico, interrogando la possibilità di eventuali riverberi in termini
di promozione culturale e territoriale.
Di solito quando si pensa ad una relazione tra cinema e promozione territoriale e culturale si fa
riferimento al “cineturismo”, inteso come operazione che si avvale dei “set cinematografici” (i
luoghi in cui sono stati girati film o serie televisive) in funzione sia di attrattiva turistica che di
sviluppo economico per una località. Ma il cinema può operare anche altrimenti in supporto ad altre
strategie di intervento, come si verifica, ad esempio, quando queste si coagulano attorno ad una
figura autorevole cui un determinato territorio ha dato i natali.
La figura di Giuseppe Pellizza da Volpedo si presta ad offrire un esempio significativo per la
prospettiva considerata.
La prima parte dell’elaborato è dedicato all’Associazione Pellizza da Volpedo, che vanta una
pluriennale esperienza di valorizzazione in sede locale e regionale. Prese in esame le principali
iniziative dell’Associazione, ci si soffermerà sulle proposte che, a diverso titolo, investono il
cinema. Si tratta di alcuni documentari che, attraverso la promozione non solo artistica della figura
di Giuseppe Pellizza, aprono prospettive di più ampio respiro sulla storia e sul paesaggio della città
di Volpedo e zone limitrofe.
Particolare attenzione sarà rivolta ad una delle tante iniziative a cui l’Associazione ha collaborato: il
cortometraggio di Emilio Mandarino, realizzato nel 2003 con il concorso del Comune di Volpedo e
la Provincia di Alessandria, nonché con il contributo della Film Commission Piemonte. Il
cortometraggio sceglie di accostare la figura dell’artista concentrandosi sulle fasi di elaborazione
del suo dipinto più noto, il Quarto Stato. Tale lavoro cinematografico si va ad inserire sotto il
termine “Biopic
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”, in cui i film biografici non trattano prettamente l’analisi della vita di un autore,
ma anche la correlazione che vi è tra questa e l’operato artistico.
Quarto Stato, la cui notorietà sovrasta per taluni aspetti quella del suo autore, è al centro della
seconda parte riservata alle riproposte cinematografiche. A fronte dell’assenza di film incentrati
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Biopic: film di finzione che, partendo dalla biografia di un artista, affronta in modo più generale la sua arte e le
eventuali interrelazioni. Per un approfondimento cfr . cap. Biopic in Antonio Costa, Il cinema e le arti visive, op. cit., p.
58 e segg.
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specificatamente sulla vita dell’artista piemontese, il dipinto invece si riscontra in almeno due
occorrenze cinematografiche: nel 1976, nella locandina e nei titoli di testa di Novecento di Bernardo
Bertolucci e, oltre trent’anni dopo, nella locandina di Tutta la vita davanti (2008), di Paolo Virzì.
Nella terza parte del presente lavoro un ampliamento del campo di indagine (inizialmente non
prospettato) ha infine rivelato un vero e proprio universo di riprese e citazioni del celebre dipinto.
L’ultima sezione si limiterà dunque ad affacciarsi su questo territorio visivo, che esula dal contesto
puramente pittorico e cinematografico, delineando alcune ipotesi di attraversamento.
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CAPITOLO 1 - L’ASSOCIAZIONE PELLIZZA DA VOLPEDO
L’istituzione oggi conosciuta come Associazione Pellizza da Volpedo Onlus, con sede nella città
omonima, è attiva dal 1995. Organizzazione senza scopo di lucro, formalmente inserita, sin dalla
sua costituzione, nel settore Beni e Sistemi Culturali e Ambientali della Regione Piemonte e del
Comune di Volpedo, l’Associazione Pellizza da Volpedo nel 2002 ha conseguito la nomina di
“Onlus”.
Tra le finalità statutarie dell’Associazione compaiono l’attività di ricerca e di tutela del patrimonio
artistico e culturale, la valorizzazione della tradizione e della storia locale, tramite interventi di
studio e approfondimento, ma anche di diffusione e di educazione. In conformità con le proprie
finalità statutarie, l’istituzione promuove, coordina e collabora con iniziative volte alla
valorizzazione del patrimonio artistico e paesaggistico di Volpedo, mediate dalla figura di Giuseppe
Pellizza. Tra gli enti con cui l’Associazione collabora troviamo il Comune di Volpedo, la città di
Alessandria e la Regione Piemonte; al riguardo si sottolinea la funzione determinante di raccordo e
di diffusione delle iniziative e delle attività promosse anche da terzi.
L’attività dell’Associazione Pellizza da Volpedo Onlus risulta rispondere pienamente alle tre
condizioni preposte al “rilancio” turistico: individualizzazione di un peculiare punto d’attrattiva
turistica, collaborazione, diversificazione dell’offerta. Il “rilancio”, la quinta Key Word/parola
chiave proposta dalla studiosa Elina Messina
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, connota politiche di gestione capaci di governare la
traiettoria individuata dalle quattro precedenti fasi (“Lancio”, “Crescita”, “Maturità” e “Declino”).
Il “rilancio” consiste nell’individualizzazione di un nuovo sprone d’interesse turistico che si
distingua per unicità, interattività e attrattiva. Individuata una base di richiamo, l’attenzione deve
essere opportunamente orientata verso ulteriori obiettivi. Il turista cui ci si rivolge, da parte sua,
deve essere propenso a mettersi in gioco, ed accogliere suggerimenti.
1.1 – L’attività dell’Associazione
L’ampiezza dello spettro delle collaborazioni avviate (dal privato al pubblico, dall’ambito comunale
a quello regionale) e l’articolazione dei piani di intervento hanno permesso all’Associazione, un
pubblico eterogeneo, diversificando l’utenza. Il sito dell’Associazione (www.pellizza.it) costituisce
un’efficace interfaccia che, sin dall’homepage, permette agli interessati di orientarsi tra le diverse
proposte, divise in tre sezioni in relazione ai contenuti e alle tipologie delle offerte: Area Pellizza, I
musei di Pellizza e Area Associazione. Nell’ Area Associazione l’offerta è eterogenea: tour in
mountain bike, per i più sportivi, sagre enogastronomiche per gli intenditori, fino ai progetti per le
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Cfr. Capitolo 5 Cineturismo e identità territoriali a cura di Elina Messina e Lici Bocchiola in Al cinema con la valigia.I
film di viaggio e il cineturismo a cura di Roberto Provenzano, Edizione Franco Angeli. Milano, 2007. pp. 231-236.
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scolaresche, uno dei quali ha visto l’esposizione degli elaborati dei ragazzi. L’iniziativa della
Camminata in quattro tappe Seguendo la Via dei Migranti da Volpedo a Genova è uno delle ultime
iniziative di successo dedicate a tutta la famiglia.
Le altre due sezioni Area Pellizza e I musei di Pellizza sono esclusivamente consacrate alla figura
dell’artista. Nella parte Itinerari sui luoghi pellizzani presente all’interno di I musei di Pellizza
vengono proposte varie offerte escursionistiche, attingendo soprattutto dal volume di Aurora Scotti
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e Pierluigi Pernigotti
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, “Lo studio-museo di Giuseppe Pellizza da Volpedo e i luoghi pellizzani”,
prodotto in collaborazione con il Comune di Volpedo e la Regione Piemonte. Il libro, giunto già al
suo secondo appuntamento editoriale, costituisce certamente una tappa fondamentale nell’attività
dell’Associazione e si sviluppa in due parti.
Nella prima, Aurora Scotti propone al lettore una visita nell’atèlier di Pellizza, un tempo luogo di
lavoro, ma anche di svago, di incontro e di riflessione, ed ora adibito a museo. L’autrice
accompagna il lettore in un suggestivo percorso all’interno della fucina dell’artista, il cui fascino è
garantito dal restauro voluto dalla Regione e dalla Cassa di Risparmio delle Province Lombarde nel
1987 e nel 1994. Qui si possono ammirare alcune opere originali e gli utensili da lavoro, nonché gli
epistolari e i libri.
Attraverso una descrizione dettagliata Aurora Scotti ricostruisce la storia di questo ambiente e dei
suoi restauri, soffermandosi su ogni opera, oggetto, disegno preparatorio e strumento di lavoro
attualmente conservati. Troviamo qui anche un accenno alla presenza nell’atèlier delle veline
servite per la preparazione del Quarto Stato, donazione fatta da un nipote dell’artista.
La seconda parte del libro invece prospetta tre possibili itinerari pittorico-geografici della città di
Volpedo e dintorni, predisposti dallo studioso Pierluigi Pernigotti: “Volpedo”, “La campagna
volpedese” e “Verso Monleale”. Come si può intuire dai titoli, l’insieme dei tre itinerari muove dai
luoghi vicini all’atèlier, passando per il centro del paese, uscendo poi verso le campagne limitrofe,
fino ad arrivare alla collina di Monleale sovrastante Volpedo.
I luoghi ritratti da Pellizza (paesaggi o paesaggi con figure) divengono le tappe dei percorsi
proposti. La maggior parte delle tele, cui si fa riferimento nello sviluppo degli itinerari, compare nel
Catalogo generale
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delle opere di Pellizza, curato nel 1986 da Aurora Scotti. L’invito rivolto al
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Aurora Scotti Tosini, titolare di una delle cattedre di Storia dell'Architettura a Milano, è una delle principali studiose
dell’artista Pellizza da Volpedo, a cui ha dedicato studi e numerose pubblicazioni. Oltre ad aver condotto studi e
ricerche in campo architettonico ed urbanistico, si è interessata alla corrente pittorica del Divisionismo (affascinata
dalla mostra del 1970), approfondendo il suo interesse nella pittura italiana tra Ottocento e Novecento. Nel 1986 cura
il Catalogo Generale della produzione di Pellizza da Volpedo, cui segue, tra il 1999 e il 2000, la mostra antologica
presso la GAM (Galleria di Arte Moderna) di Torino.
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Pierluigi Pernigotti, studioso e membro dell’Associazione Pellizza da Volpedo Onlus
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Aurora Scotti, Pellizza da Volpedo. Catalogo generale, Milano Electra, 1986