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Introduzione
La scelta di trattare come oggetto del mio lavoro gli eventi sportivi ed, in particolar modo, la
soddisfazione degli spettatori e dei partecipanti alla XVI edizione dei Giochi del Mediterraneo,
nasce innanzitutto da una mia forte passione per lo sport, considerato dal punto di vista dei valori
morali, sociali ed affettivi che esso è in grado di trasmettere.
Lo sport ha acquisito nel corso degli anni una maggiore valenza e un significato diverso rispetto
al passato, gli operatori turistici in maniera lungimirante hanno ormai intuito le potenzialità e le
opportunità che esso sa offrire.
Il fenomeno sportivo sta sempre più crescendo ed è divenuto uno strumento di marketing
territoriale in grado di attrarre flussi di visitatori, appassionati, turisti o semplici curiosi da ogni
parte del mondo.
Gli eventi sportivi possono pertanto rappresentare per un territorio una nuova risorsa strategica a
cui poter attingere, vista la semplicità con la quale essi mettono in comunicazione culture
diverse, popoli distanti, etnie e religioni storicamente in opposizione.
Un evento sportivo inoltre implica delle ricadute prima di tutto economiche sull‟intero territorio;
esso può incidere sul livello occupazionale e sull‟immagine di una località turistica, ma non solo:
è infatti l‟intero indotto che ne può beneficiare se a monte c‟è un‟adeguata programmazione e
un‟accorta pianificazione.
La mia ricerca ha l‟obiettivo di analizzare il valore che gli eventi sportivi stanno acquisendo
nella nostra società, da un punto di vista sociale, culturale ed economico.
Per misurare il livello di efficacia che gli eventi sportivi sono in grado di raggiungere, ma anche
per verificare l‟impatto che essi sono in grado di realizzare, si stanno sempre più affermando
analisi e indagini di Customer Satisfaction, basate sullo studio della domanda potenziale, col fine
di anticipare le richieste e offrire i servizi desiderati.
La customer satisfaction ovvero la soddisfazione del cliente, può rappresentare un valido
strumento per analizzare le aspettative, nonché le percezioni di qualità circa un evento.
Essa è una pratica che sta trovando ampia diffusione in diversi settori in quanto è un buon
indicatore che può consentire di far luce sulle eventuali criticità offrendo ai decisor maker una
base informativa utile per implementare azioni correttive o risolvere eventuali problematiche
riscontrate. Come esempio pratico della mia ricerca ho scelto di analizzare il recente caso dei
Giochi del Mediterraneo, che si sono svolti a Pescara dal 24 Giugno al 5 Luglio 2009.
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Si tratta di un evento sportivo internazionale a cui partecipano i 23 Paesi che si affacciano sul
Mar Mediterraneo.
La città di Pescara e il territorio circostante, è stata per dodici giorni la “capitale” del
Mediterraneo, acquisendo visibilità e popolarità.
I Giochi del Mediterraneo rappresentano infatti una vetrina a livello mondiale in grado di
aumentare la notorietà di una località e di contribuire allo sviluppo dei suoi flussi turistici.
La ricerca empirica da me condotta intende esaminare il “successo” della manifestazione,
attraverso le valutazioni dei partecipanti (operatori ed atleti), dei commercianti ed operatori
turistici, ma anche dei visitatori e degli spettatori che hanno assistito allo svolgimento delle gare.
L‟obiettivo è anche di approfondire le caratteristiche ed il livello di soddisfacimento in relazione
ad una serie di variabili che verranno esaminate nella parte conclusiva della ricerca.
Il lavoro è diviso in quattro capitoli, nel primo sono trattati gli eventi aggregativi. Dopo aver
ricavato una serie di definizioni del fenomeno ed averne distinto le tipologie, le caratteristiche e
le fasi di cui un evento può essere composto, si sottolinea l‟importanza e il valore che oggi si
attribuisce ad esso.
Gli eventi sono analizzati sotto ogni dimensione, a partire dall‟ideazione ovvero dalla nascita
dell‟idea fino alla misurazione dei suoi effetti, fase che prende il nome di verifica del post-
evento.
In questo capitolo, si dà ampio spazio ad alcune forme di eventi, come ad esempio l‟evento
sportivo, l‟event experience e l‟event marketing.
Nel secondo capitolo “Il marketing degli eventi sportivi”, si analizza la nascita del marketing
sportivo che oggi viene assimilato al marketing territoriale e a quello turistico per sottolineare
come lo sport sia diventato un fattore determinante nelle politiche di mercato. Vengono così
analizzate la domanda e l‟offerta rispettivamente del mercato persone (mass market) e del
mercato azienda (business market).
Nel terzo capitolo “La customer satisfaction”, viene analizzata l‟importanza dello strumento
delle indagini sulla soddisfazione del cliente, preso in esame dal punto di vista concettuale e
pratico, infatti ne sono indicati i principali sistemi di misurazione, di controllo e di verifica,
inoltre si determinano le principali regole a cui bisogna attenersi per la formulazione di un
questionario di customer satisfaction.
In questa prima parte del lavoro, si è adottata una metodologia particolarmente tecnica e
scientifica, facendo riferimento ad una vasta bibliografia col fine di arrivare all‟enunciazione di
concetti e definizioni convalidate dai principali sociologi ed esperti del settore che hanno trattato
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la materia degli eventi aggregativi, del marketing degli eventi, del marketing sportivo e della
customer satisfaction.
I riferimenti bibliografici mi hanno indubbiamente permesso di acquisire quelle nozioni e quelle
conoscenze che ho poi utilizzato per la strutturazione del quarto e ultimo capitolo “Il caso dei
Giochi del Mediterraneo Pescara 2009”.
Questa seconda parte del lavoro si compone di un‟indagine qualitativa svolta in prima persona in
occasione della manifestazione tenutasi a Pescara e ha previsto come primo passo l‟ideazione del
questionario di customer satisfaction che poi ho somministrato ad un campione di 100 persone.
Le evidenze empiriche ottenute, sebbene non statisticamente rappresentative offrono interessanti
spunti di riflessione circa le percezioni delle persone che hanno assistito ai Giochi e hanno
permesso di redigere un‟analisi SWOT sui punti di forza, di debolezza, minacce ed opportunità
che l‟evento ha comportato.
Il fine ultimo di tale studio è quello di dimostrare come l‟organizzazione di un grande evento,
come nel caso dei Giochi del Mediterraneo Pescara 2009, possa determinare importanti risvolti
economici, sociali, politici e culturali sull‟intero territorio, per questo motivo tutti gli
stakeholders coinvolti dovrebbero collaborare per determinarne il successo.
Concludo questa introduzione ringraziando la mia Relatrice Maria Carla Alunno che mi ha
seguito durante questo lungo percorso di tesi e la mia famiglia che mi ha sempre supportato.
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PRIMO CAPITOLO
IL VALORE DEGLI EVENTI
1.1 Il boom degli eventi
1.2 Definizione e classificazione di evento
1.3 I soggetti coinvolti in un evento
1.4 Le fasi di un evento
1.5 La misurazione dell’evento
1.6 Il valore degli eventi
1.7 Il valore degli eventi sportivi
1.8 L’ event experience
1.9 L’ event marketing
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1.1 Il boom degli eventi
Gli eventi sono sempre esistiti e non sono nati nell‟epoca moderna, basti pensare che i
primi giochi Olimpici ebbero luogo in Grecia nel 776 a.C.
Il fenomeno ha assunto negli ultimi anni una dimensione sempre più rilevante e gli eventi sono
divenuti elementi di attrattiva turistica d‟importanza mondiale tale da favorire la nascita di un
vero e proprio management del settore che richiede un approccio interdisciplinare, in quanto
“coinvolge studiosi di problematiche di gestione delle imprese di servizi, di marketing, di
turismo, di attività per il tempo libero, di variabili socio-culturali, storiche ed antropologiche.”
1
.
Il turismo degli eventi aggregativi è una forma di turismo indotta in quanto è legata alla scelta
primaria di partecipare ad un evento, requisito fondamentale è la distanza dal proprio luogo di
residenza che comporta manifestazioni e comportamenti tipicamente turistici (trasporto verso la
destinazione, pernottamento, ristorazione, ecc).
Così gli eventi “sono diventati uno strumento di frequente ricorso nella definizione e
implementazione di piani di sviluppo turistico di una località, di un territorio o di una
destinazione
2
.”
Da un lato i tour operator o i tour organizer trovano negli eventi una nuova risorsa a cui attingere
per costruire pacchetti di viaggi sempre più competitivi, dall‟altro gli organizzatori di eventi,
gestiscono le problematiche relative all‟ospitalità con l‟apporto di partner ed operatori
dell‟offerta turistica.
Uno degli esempi è costituito dalla Jumbo Grandi Eventi, impegnata anche nella progettazione e
realizzazione di manifestazioni sportive internazionali con la predisposizione di servizi di
trasporto, biglietteria, ingresso, assistenza, prenotazioni alberghiere, consulenza tecnica (agente
ufficiale dei Giochi Olimpici di Atene e di quelli invernali di Torino).
Il mercato degli eventi ha mostrato una crescita esponenziale in questo secolo e il trend sembra
non dover cambiare in futuro
3
.
Tuttavia soltanto dagli anni ‟80 essi divengono oggetto di studio come componenti del fenomeno
turistico che gli studiosi oggi cercano di interpretare, tuttavia risultano ancora divisi se
analizzarlo come un‟attività del tempo libero o come forma di turismo alternativo, cioè di
turismo degli eventi.
1
Getz D., Defining the field of event management, Festival management and Event Marketing, vol.6, n.1, pp 1-3, 2000
2
Golinelli C.M., Il territorio sistema vitale. Verso un modello di analisi, Giappichelli, Torino, 2002
3
Gartner W.C., Lime D.W., Trends in outdoor recreation, leisure and tourism, Cabi Publishing, New York, 2000
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11
Secondo Corner e Swarbrooke
4
alla base di tale sviluppo nell‟offerta di eventi “vi è una serie di
fenomeni socio-demografici ed economici quali la crescente importanza del tempo libero,
l‟aumento dei redditi disponibili, la maggiore mobilità, la percentuale crescente dei budget
familiari destinata al loisir ed ai viaggi, i maggiori investimenti dei soggetti pubblici in attività
di marketing, l‟importanza attribuita dalle aziende alla sponsorizzazione e all‟event marketing”.
Lo studioso Goldblatt
5
sostiene che essi “rappresentino uno strumento di comunicazione che
rappresenta un‟evoluzione delle attività di pubbliche relazioni”, mentre Jago e Shaw
6
valutano
se ritenerlo come “un‟attrattiva o un insieme di attività cioè se analizzarlo come leva unitaria di
marketing turistico oppure come pacchetto di servizi offerti da più imprese”.
A causa degli strumenti di comunicazione disponibili (internet, televisione, pay-tv) che tendono
ad isolare l‟individuo, gli eventi hanno sempre più una valenza di incontro sociale e culturale,
momento di incontro di popoli, scambio di opinioni e socializzazione.
Il primo a parlare di special event fu il collaboratore di Walt Disney, Robert Jani, direttore delle
pubbliche relazioni di Disneyland, il quale nel 1955 per evitare che nel parco dei divertimenti
restassero pochi clienti nelle ore precedenti alla chiusura serale delle 22, inventò la Main Street
Electric Parade che consisteva in una suggestiva parata musicale dei personaggi disneyani.
Oggi è sempre più evidente la crescita degli eventi, a livello sia nazionale che internazionale, essi
da strumenti di marketing di servizi sono diventati vere e proprie attività di business.
Questo fenomeno, grazie all‟utilizzo della tecnologia, è in continua crescita ed evoluzione, non
facendo presagire all‟orizzonte alcun segno di sosta.
4
Swarbrooke J., Development and management of visitor attractions, Butterworth Heinemann, Oxford, 1997
5
Goldblatt J.J., Special events: best practices in modern event management, John Wiley & Sons, Inc., New York, 1998
6
Jago L.K., Shaw R.N., Special events: a conceptual and definitional frame work, Festival Management & Event
Tourism, vol. 5, n ½, pag. 21-32, 1998
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12
1.2 Definizione e classificazione di evento
La parola “evento”, etimologicamente viene da e-ventum cioè da e-venire, che è
possibile tradurre con divenire.
L‟evento è definibile come il risultato di un divenire, la manifestazione di un avvenimento che in
maniera implicita comprende il senso del movimento, del venire alla luce, della trasformazione.
Fin dall‟etimologia del termine è forte la presenza della componente comunicativa, fare eventi
significa creare relazioni, mettere in rapporto cose, idee, persone, è comunicare.
La definizione che il dizionario Zingarelli fornisce è piuttosto semplice, ossia di un
“avvenimento o iniziativa di particolare rilievo”.
Nel corso degli anni questa tematica è stata studiata da diversi sociologi che ne hanno provato a
concettualizzare il significato e le caratteristiche.
Uno degli studiosi che si è occupato in maniera più approfondita di eventi è Getz, il quale parla
di “una celebrazione pubblica tematizzata” e successivamente sottolinea “come gli eventi
debbano avere “una durata limitata nel tempo”
7
.
L‟elemento che secondo Gert caratterizza e rende particolarmente attrattivo ogni evento è legato
alla sua dinamicità (capacità di evolversi e di presentarsi in modo differente nei luoghi e nei vari
momenti in cui si manifesta).
Egli sostiene che “ciascun evento è unico perché anche se ripetuto nel tempo, non ha mai le
stesse caratteristiche (durata, organizzazione, progettazione, sede, programma, ecc.)”.
Sempre secondo il sociologo esperto di eventi, “gli strumenti comuni a tutti gli eventi sono
l‟importanza ad essi attribuita dai visitatori, l‟impatto sui flussi turistici e l‟influsso
sull‟immagine della zona ospitante: essi fanno si che gli eventi possano essere considerati veri e
propri strumenti di marketing territoriale”.
Goldblatt
8
, un altro sociologo che ha studiato questo importante fenomeno, dichiara che “un
evento speciale è riconoscibile in uno specifico momento temporale per l‟intenzione e per i
rituali svolti finalizzati alla soddisfazione di specifici bisogni”.
Invece Douglas
9
identifica “i festival delle comunità e gli eventi da essi originati come un
bisogno originato dalla stessa comunità per celebrare momenti o caratteristiche del proprio
modo di intendere la vita (lifestyle) o la storia”.
7
Getz D., Event Management and event tourism, Cognizant Communication Corporation, New York, 1997
8
Goldbratt J., Special event, John Wiley & Sons, Ney York, 1997
9
Douglas N., Derret R., Special interest tourism, John Wiley & Sons, Ney York, 2001
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13
Gli eventi sono definiti da Bos
10
come “degli avvenimenti, programmati o meno, che hanno una
durata limitata e che nascono con una specifica finalità”.
I due sociologi svedesi Behrer e Larsson
11
sostengono che l‟evento sia “un‟attività che consente
di raggiungere un target in un preciso luogo e tempo, una riunione dove si indirizzano dei
messaggi e si svolgono attività ricreative”.
Infine Shone e Parry
12
evidenziano che “le caratteristiche degli eventi sono l‟unicità e la non
ripetitività, specificando che esistono numerose tipologie. L‟elemento rilevante è la presenza di
persone fisiche che si aggregano per un determinato fine”.
Getz individua otto categorie di eventi pianificati, considerando sia quelli di tipo pubblico che
quelli privati:
TIPOLOGIA
EVENTI
CELEBRAZIONI
Festival, carnevali, eventi religiosi,
EVENTI ARTISTICI/INTRATTENIMENTO
Concerti, mostre, premiazioni artistiche
EVENTI COMMERCIALI/AFFARI
Fiere, meeting, conferenze, convegni
COMPETIZIONI SPORTIVE
Professionali ed amatoriali
EVENTI EDUCATIVI E SCENTIFICI
Seminari, workshop, congressi
EVENTI RICREATIVI
Giochi, sport non competitivi, passatempi
EVENTI POLITICI/CIVICI
Inaugurazioni, cerimonie d‟investitura
EVENTI PRIVATI
Anniversari, feste familiari, riunioni
Tabella 1 “ Tipologie di eventi”, fonte Gertz
13
, nostra elaborazione
10
Bos H., The importance of mega-events in the development of tourism demand, Festival management & event
Tourism, vol. 2, n.1, pag. 55-58, 1994
11
Behrer M, Larsson A, Event marketing, IHM Forlag AB Novum Grafiska AB, Goteborg, 1998
12
Shone Parry A., Successful events management, Continuum, London, 2004
13
Getz D., Event Management and event tourism, Cognizant Communication Corporation, New York, 1997
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14
Tra le variabili che egli individua, è necessario considerare la cadenza degli eventi (periodici o
non ripetibili) perché il periodo di svolgimento della manifestazione incide sull‟organizzazione
della stessa.
Alcuni eventi sono realizzati in periodi di bassa stagione nel tentativo di regolarizzare i flussi
turistici, riducendo la stagionalità turistica grazie alla possibilità di attrarre visitatori anche in
periodi dell‟anno scarsamente frequentati.
La coincidenza dell‟evento con altre manifestazioni importanti o con momenti di alta stagione,
può comportare un problema di eccessive presenze con conseguenti disservizi e carico
ambientale eccessivo.
Un altro criterio di classificazione è la durata che può essere molto varia ovvero partire da un
giorno, passando a più giorni fino ad arrivare ad alcuni mesi come nel caso di importanti mostre
d‟arte.
La dimensione del bacino d‟attrazione è direttamente correlata all‟importanza della
manifestazione, ad esempio nel caso del Giubileo è stata di portata mondiale poiché ha attratto
nell‟anno „2000 circa 25 milioni di pellegrini da tutto il mondo e ha sancito un incremento degli
arrivi nella capitale romana del 23%.
Altri eventi possono avere risonanza continentale, nazionale, provinciale o locale (ad esempio le
feste locali destinate ai residenti).
Il numero di visitatori si può scindere tra quello che partecipa attivamente all‟evento e quello che
lo segue da lontano grazie ai mezzi di comunicazione come la televisione o internet.
La previsione del numero di spettatori è necessaria per poter organizzare i posti a sedere, i
trasporti, i parcheggi, il catering e i servizi di sicurezza, a meno che la manifestazione si svolga
periodicamente e ci si possa così basare sui dati storici.
Dall‟importanza dell‟evento per la collettività e dalla dimensione del bacino di riferimento
dipende il livello d‟attenzione da parte dei media che può essere limitato ad un ambito locale ma
che nel caso dei grandi eventi, arriva spesso oltre i confini nazionali.
I target di mercato a seconda del tipo di segmentazione effettuata, possono essere molteplici
(giovani, anziani, famiglie, single, ecc), mentre i segmenti del mercato turistico, in base alle
finalità della manifestazione, possono contemplare l‟aspetto sportivo, culturale, religioso,
d‟affari o commerciale.
E‟ importante compiere una distinzione tra i turisti e i residenti, i clienti che visitano una sola
volta l‟evento (one visit only), da quelli interessati a ripetere l‟esperienza.
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15
La possibilità di segmentare efficacemente il mercato e di attrarne porzioni specifiche in modo
preciso per ogni manifestazione, secondo gli studiosi Nicholls e Laskey
14
“rende possibile
progettare l‟evento in modo da effettuare forme di comunicazione mirate ed efficaci, ciò
comporta un‟elevata efficacia delle sponsorizzazioni e degli altri tipi di pubblicità legati
all‟evento da parte delle aziende che legano il proprio marchio al nome della manifestazione”.
Per quanto concerne l‟immagine di un evento, Valdani e Ancarani
15
sostengono che “essa ha un
ruolo strategico dal punto di vista competitivo, poiché contribuisce alla formazione delle
preferenze dei potenziali acquirenti del territorio e influisce sulla qualità percepita dal
pubblico”.
L‟immagine di un evento secondo il modello elaborato da Gwinner
16
è determinata da tre
variabili, cioè le caratteristiche della stessa, il tipo di manifestazione ed alcuni fattori individuali
degli spettatori che rappresentano il target di riferimento.
Egli individua per semplicità solamente cinque tipologie di eventi (sportivi, artistici, d‟affari,
musicali e festival), in base alle quali ogni individuo confluisce associazioni mentali e
comportamenti diversi.
Sull‟immagine influiscono altri aspetti come le caratteristiche e l‟immagine degli organizzatori,
la sede, la comunicazione posta in essere, la storia ed eventuali tradizioni legate alla
manifestazione.
Getz sottolinea che: “se l‟evento è unico, la sua immagine dovrebbe essere tale da farlo apparire
come una manifestazione che non si può perdere (must see), enfatizzando l‟unicità della
manifestazione e l‟importanza di essere presenti.
Se invece l‟evento è ricorrente, è importante avere un‟audience fedele nel tempo, rendendo
l‟esperienza della partecipazione tale da stimolare le visite ripetute ed il passaparola
positivo”
17
.
Naturalmente non sempre l‟effetto dell‟evento è positivo sull‟immagine della località, ad
esempio se l‟evento ha risvolti negativi come nel caso di episodi di violenza durante le
competizioni sportive, l‟immagine del territorio può risultarne danneggiata anche nel medio-
lungo periodo.
14
Nicholls J., Laskey H., Roslow S., A comparison of audiances at selected hallmark events in the U.S., International
Journal of Advertising, 11, 215-225, 1992
15
Valdani E., Ancarani F., Il marketing territoriale, logiche, strumenti e casi nel contesto italiano e internazionale,
EGEA, Milano, 2000
16
Guinner K., A model of image creation and image transfer in event sponsorship, International Marketing Review,
Vol. 14 n.3, pp. 145-158, 1997
17
Getz D., Event Management and event tourism, Cognizant Communication Corporation, New York, 1997
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16
La comunicazione viene effettuata prima, durante e dopo l‟evento attraverso azioni di
communication mix (conferenze stampa, cartelle stampa, workshop, invio di newsletter) verso le
testate giornalistiche e gli interessati.
Alcuni grandi eventi fanno ricorso agli strumenti di comunicazione classica (quotidiani,
affissioni, televisione, radio), gli eventi sportivi ricorrono alla comunicazione di massa grazie
agli accordi di media partnership con importanti network televisivi.
La presenza del pubblico è agevolata dall‟utilizzo di canali di distribuzione che oggi
corrispondono principalmente in internet il cui utilizzo permette l‟acquisizione online dei
biglietti e delle informazioni, Ticketone è l‟operatore principale in Italia per spettacoli, concerti,
mostre d‟arti.
Per quanto concerne la partecipazione dello spettatore all‟evento, il livello di soddisfazione sarà
determinato dall‟atteggiamento, dal comportamento, dalle attese e dal senso di partecipazione
che lo stesso spettatore si sentirà di dimostrare nei confronti dell‟evento.
In genere il suo comportamento è determinato da precedenti esperienze, dalle informazioni
ottenute dall‟organizzazione e da altre fonti tra cui il passaparola, dall‟immagine e
dall‟importanza attribuita all‟evento.
Un‟altra variabile è costituita dagli ambiti spaziali in cui si svolge l‟evento, distinguibili tra le
specifiche aree attrezzate (come nel caso delle fiere) o le aree localizzate in diverse parti della
città che nascono col fine di tener conto dell‟impatto ambientale e della riqualificazione turistica
che potrebbero comportare.
La sede dell‟evento o location dovrebbe essere idonea in termini di capienza, di accessibilità, di
dotazione di infrastrutture e servizi pubblici (acqua, energia, sicurezza, trasporti, parcheggi),
oltre ad essere coerente con il tema della manifestazione.
La location si determina in base a:
o Caratteristiche morfologiche e tecnico- strutturali (facilità all‟accesso, dotazione di energia
elettrica, acustica, pavimentazione, presenza di barriere architettoniche per disabili, ecc);
o Prestigio del luogo (ad esempio la piazza principale o un edificio storico);
o Funzionalità, capienza e raggiungibilità;
o Sicurezza;
o Economicità (concessione gratuita o in locazione);
o Concomitanza con altre manifestazioni;
o Periodo di realizzazione (la cadenza, la durata, i tempi di allestimento, la disponibilità della
struttura e del personale operativo)
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17
I parcheggi sono particolarmente importanti, sia in termini di capienza che di necessità di evitare
ingorghi in uscita . E‟ necessario organizzare l‟accoglienza degli atleti (come nel caso di eventi
sportivi) o di partecipanti attivi, dei media e di eventualità personalità ed autorità.
Infine gli eventi possono essere a pagamento o ad ingresso libero, possono prevedere un unico
evento o come nel caso del Giubileo una serie di manifestazioni culturali (circa 3400), per
l‟Expo a Siviglia addirittura 55000 eventi culturali con la presenza di 10000 artisti.
Si possono distinguere diverse tipologie di eventi:
Culturali;
Religiosi;
Politici;
Sportivi;
Musicali;
Teatrali;
Comici;
Cinematografici;
Eno-gastronomici;
Folkloristici;
Commerciali;
Tecnologici;
Associazionistici;
Sindacali;
Celebrativi;
Lavorativi, ecc
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Ognuna di queste tipologie si può articolare in vario modo, tra le più frequenti si sottolineano le
seguenti:
EVENTI
SPETTACOLO / PRATICA
Nel primo caso la presenza è finalizzata ad
assistere a qualche spettacolo (concerti,
mostre). Nel secondo caso i soggetti svolgono
attivamente la pratica (gare amatoriali).
EVENTI
A CALENDARIO/ A DATA LIBERA
Nel primo caso sono inseriti in un calendario
prestabilito. Nel secondo caso l‟organizzatore è
libero di scegliere la data preferita.
EVENTI
PROFIT / NON PROFIT
Nel primo caso si prefigura il raggiungimento
di un profitto. Nel secondo caso non c‟è
guadagno (Telethon, eventi religiosi, politici).
EVENTI
INTERNAZIONALI / LOCALI
Nel primo caso c‟è un forte interesse
internazionale (campionati mondiali, eventi
musicali). Nel secondo caso il bacino d‟utenza
è locale.
EVENTI
PERIODICI / OCCASIONALI
Nel primo caso hanno una cadenza periodica
spesso annuale. Nel secondo caso sono legati a
specifiche situazioni e spesso non si ripetono.
EVENTI
LOCALIZZATI / TOUR
Nel primo caso sono localizzati in un luogo e
data precisi. Nel secondo caso si ripetono in
diverse località itineranti.
EVENTI
MONOTEMATICI/PLURITEMATICI
Nel primo caso prevedono un solo tema (festa
del vino). Nel secondo caso ci sono più temi
(Olimpiadi prevedono diverse discipline).
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EVENTI
ACCESSO PUBBLICO / PRIVATO
Nel primo caso l‟accesso è aperto a tutti, a
pagamento o gratis. Nel secondo caso l‟accesso
è riservato a privati o invitati.
EVENTO AD ORGANIZZAZIONE
PUBBLICA/PRIVATA
Nel primo caso è organizzato da un organismo
pubblico (Comune, Regione, Provincia). Nel
secondo caso da una società privata.
EVENTI
CON SEDE FISSA / DIVERSA
Nel primo caso viene svolto sempre nello
stesso luogo (Sanremo, salone nautico di
Genova). Nel secondo caso in luoghi diversi
EVENTI DI
UN GIORNO / PIU’ GIORNI
Nel primo caso si realizza nell‟arco di una
giornata. Nel secondo caso può arrivare anche
a 15-20 giorni.
EVENTI CON ORGANIZZAZIONE
OCCASIONALE/ STABILE
Nel primo caso viene costituita
un‟organizzazione apposta (Toroc 2006 per le
Olimpiadi a Torino). Nel secondo caso è
organizzato sempre dalla stessa organizzazione
(la Rai per Sanremo).
EVENTI
MONOSEGMENTO/
PLURISEGMENTO
Nel primo caso i destinatari sono unici (eventi
per anziani o giovani). Nel secondo caso sono
destinati a specifiche categorie (allievi,
juniores).
Tabella 2 “ Tipologie di eventi”, fonte
18
, nostra elaborazione
18
Cherubini S., Bonetti E., Iasevoli G., Resciniti R.,“Il valore degli eventi, valutare ex-ante ed ex-post gli effetti socio-