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OGGETTO
Questa tesi si occupa della traduzione e dell’analisi traduttologica di tre articoli di ricerca su
alcuni dei neologismi piø in voga sul Web in Cina, ossia qin 从null , lei 革燃 e shanzhai 岛null岛拈 .
L’idea di tradurre questi testi è nata innanzitutto dalla volontà di analizzare l’impatto del
linguaggio del Web sulla lingua cinese moderna. La diffusione del linguaggio utilizzato nella
comunicazione online rappresenta, infatti, dopo la penetrazione del linguaggio politico e del
linguaggio commerciale-pubblicitario nella vita quotidiana, la terza delle rivoluzioni
linguistiche innescate dalle riforme di apertura degli anni Ottanta.
Secondo il professor Zhang Jingwen, l’evoluzione della lingua cinese, conseguente ai
mutamenti della società in questi ultimi trent’anni, può essere riassunta in quattro parole:
ninhao 惊null始null (buongiorno), wo xiang 拈词慧涵 (io penso), gandong 慧首势null (commuoversi), hexie 响null
象言 (armonioso). Ninhao ha sostituito l’espressione di saluto ni chi fan le ma 便null响紧首null从null响里 ?
(hai mangiato?), testimoniando l’innalzamento del livello economico e culturale della
popolazione cinese; wo xiang riflette la democratizzazione della società; gandong rivela la
tendenza a una maggiore esteriorizzazione del sentimento e del pensiero da parte
dell’individuo; hexie descrive l’assetto della società nata dalle riforme.
1
A questi quattro
vocaboli, si potrebbero ora aggiungere anche espressioni come ni shanzhai le ma? 便null岛null岛拈从null
响里 ? (hai shanzhaizzato?), in risposta alla diffusione sempre piø capillare del linguaggio del
Web e dei fenomeni ad esso collegati.
Infatti, l’impatto del linguaggio del Web sull’evoluzione del cinese moderno non può
essere sottovalutato. L’utilizzo di Internet in Cina negli ultimi anni ha conosciuto uno
sviluppo a dir poco esplosivo, raggiungendo la soglia dei 420 milioni di utenti a metà del
2010 (una crescita di 36 milioni di netizen rispetto all’anno precedente).
2
Inoltre, sempre piø
termini ed espressioni nate sul Web stanno entrando nella vita di tutti i giorni: ad esempio, 3q
(si pronuncia sen kiu ed è omofono dell’espressione inglese “thank you”) o 88 (la pronuncia
baba ricorda il saluto inglese “bye-bye”) sono impiegati frequentemente in contesti informali,
al posto dei corrispettivi xiexie 象鲜象鲜 (grazie) e zaijian 凉null觉null (arrivederci) della lingua
standard.
Per tanto, approfondire la formazione e il significato di alcune componenti del lessico
1
Zhang Jingwen, “Gaige kaifang sanshinian yuyan xianxiang fenxi” 族null革null必立族null从莓及null康null象架言立环null象null势背架null (Analisi
dei fenomeni linguistici nei trent’anni successivi alla riforma di apertura), in Journal of Beijing College of
Political Science and Law, 2008, pp. 26-30.
2
CNNIC (China Internet Network Information Center), 26th Statistical Report on Internet Development in
China, luglio 2010.
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diffusosi sul Web può essere importante per cogliere i mutamenti della lingua cinese e le
trasformazioni dei costumi e della società.
Per quanto riguarda la tipologia testuale, la scelta di tradurre articoli di ricerca è dovuta
alla volontà di cimentarsi con la traduzione di tipo settoriale, al fine di concretizzare in un
documento le conoscenze accumulate nell’ambito della scienza della traduzione e di
sperimentare su del materiale reale le tecniche di traduzione apprese e analizzate in questi
anni di studio.
Nella tesi, la traduzione degli articoli è preceduta dall’analisi traduttologica condotta
secondo una procedura di tipo top-down (dal livello macrolinguistico al livello
microlinguistico). Nel primo capitolo si espongono le riflessioni maturate in merito
all’emittente, alla tipologia testuale, al registro e al destinatario del prototesto; nel secondo
capitolo sono presentati i punti piø interessanti e le principali difficoltà sul piano lessicale,
morfologico, sintattico e culturale incontrate nel corso del processo traduttivo.
La traduzione è accompagnata inoltre da un apparato paratestuale che comprende note
del traduttore, tabelle e glossari.
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I. ANALISI DEL PROTOTESTO
La prima fase del processo traduttivo consiste in una valutazione globale dei materiali da
tradurre. Attraverso l’esame di alcuni parametri di fondamentale importanza, quali il mezzo
con cui è trasmesso il messaggio, l’emittente, il destinatario e il motivo della comunicazione
tra autore e lettore nella lingua di partenza, è possibile definire la situazione comunicativa in
cui il prototesto è stato prodotto e conseguentemente identificare le coordinate generali del
compito traduttivo per una corretta resa del testo nella lingua e nella cultura d’arrivo.
1. Lingua scritta
Il primo elemento da considerare è il mezzo che rende possibile la comunicazione, ossia, in
questo caso, la lingua scritta. Questo tipo di analisi chiarisce al traduttore le caratteristiche
dello stile dell’emittente e il registro del testo di partenza.
In cinese, la lingua usata per redigere qualsiasi tipo di opera letteraria, filosofica, storica
o tecnico-scientifica è il baihua, la lingua “piana”, basata su una variante colta dello stile
vernacolare del Nord, che si è affermata a partire dal Movimento del Quattro maggio. Tuttavia
la prosa scritta presenta ancora chiare tracce del wenyan, ossia del cinese letterario derivato
dalla lingua delle piø importanti opere della Cina antica. Infatti, la lingua utilizzata nei tre testi
oggetto della traduzione possiede diversi elementi riconducibili all’influenza del wenyan sulla
prosa scritta. Ad esempio:
a. Morfemi monosillabici al posto dei corrispettivi bisillabici. L’utilizzo di questi morfemi
è reso possibile dal fatto che nella lingua scritta non c’è il rischio di confondere tra
omofoni, come potrebbe succedere nel parlato:
Bisillabico Monosillabico usato nel testo
danshi 便null晶null (ma) dan 便null
suiran 虽null燃null (sebbene) sui 虽null
keyi 响榜便必 (potere) ke 响榜
yijing 康泄经null (già) yi 康泄
erqie 背虽从躲 (inoltre) qie 从躲
bijiao 泄从迎null (piuttosto) jiao 迎null
b. Verbi bisillabici o verbi monosillabici seguiti da suffissi verbali. A differenza degli altri
elementi lessicali, il cinese scritto tende a utilizzare forme verbali bisillabiche,
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principalmente perchØ esse permettono di convogliare con maggiore precisione il
contenuto semantico del verbo. Ad esempio:
Forma monosillabica Forma bisillabica usata nei testi
juyou 凉null架莓 (possedere qualcosa di astratto)
hanyou 响null架莓 (contenere)
daiyou 康null架莓 (portare con sØ)
you 架莓 (avere)
yuanyou 及null架莓 (possedere originariamente)
shiyong 便null疲u (ricorre a)
yunyong 邪null疲u (usare, adoperare)
yong 疲u (usare)
yingyong 康null疲u (applicare)
Suffisso Forma bisillabica usata nei testi
yu 从null
(introduce l’obiettivo o il beneficiario
dell’azione)
fuyu 跃null从null (concedere, conferire)
Valore locativo: chuyu 始经从null (trovarsi in), zaiyu 城u从null (essere in),
yuanyu 滋null从null (avere origine da)
Valore limitativo: xianyu 雅null从null (essere limitato a), nanyu 雅null从null
(difficile da), leyu 从null从null (contento di)
yu 从null
(può avere valore locativo o limitativo; può
introdurre il beneficiario o il termine
dell’azione espressa dal verbo)
Beneficiario o termine: daiyu 必null从null (aspettare), shuyu 岛null从null
(appartenere a), bianyu便null从null (conveniente a), siyu 便null从null (simile
a)
hua 及邪
(indica una trasformazione)
zhuanhua 迎null及邪 (trasformarsi), fanhua 涵喻及邪 (estendersi, diventare
piø generale), danhua 滋富及邪 (attenuarsi)
Valore modale: nanyi雅null便必 (difficile da)
yi 便必
(può avere valore modale o finale)
Valore finale: deyi 必null便必 (al fine di poter)
c. Forme verbali diverse da quelle utilizzate nella lingua orale, ad esempio nei testi si
utilizza yingdang 康null必null al posto di yinggai 康null象必 (dovere, bisognare);
d. Morfemi appartenenti al cinese classico al posto delle corrispettive forme del cinese
moderno:
Cinese classico utilizzato nei testi Forme standard del cinese moderno
Congiunzioni coordinanti yu 从装 e ji 及null (e) he 响null
Congiunzione di determinazione zhi 从null de 的null
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Particella jiang 岛背 ba 拈null
Avverbio di negazione wei 架w (ancora non) hai mei you邪势泄null架莓
Avverbio avversativo ze 势null (tuttavia, però) danshi 便null晶null
Sostituto dimostrativo ci 每null (questo) zhe 邪及 , zhege 邪及从w
Sostituto interrogativo he 便null (chi, che) shei 象篇 , shenme 从null从null
Sostituto personale qi 凉null (lui, lei, esso; suo, sua)
ta 便像 , ta 始null , ta 富null ,
tade 便像的null , tade 始null的null , tade 富null的null
e. Locuzioni classicheggianti, ad esempio: you ci guan zhi 疲null每null觉null从null (da questo risulta
che), yu ci tong shi 从装每null响虽晶烂 (contemporaneamente), chu ci zhi wai 雅null每null从null始邪 (oltre a
questo), zong de lai shuo 惊null的null架null象滋 (in sintesi).
La presenza di queste espressioni e di queste consuetudini tipiche della lingua cinese
classica dimostra quanto la lingua dei tre testi oggetto della traduzione sia compatta e incisiva
allo stesso tempo, dato che queste forme sono tanto sintetiche quanto precise. Questo è
particolarmente importante in riferimento al settore della prosa di natura specialistica, per la
quale si richiede uno stile in grado di soddisfare i requisiti di precisione, oggettività, economia,
chiarezza e appropriatezza. Inoltre, l’utilizzo di una lingua con chiari rimandi al wenyan è
indice della scelta di un registro, come dimostra la presenza degli elementi sopra enunciati,
piø formale e ricercato rispetto a quello utilizzato in una prosa dal contenuto non specialistico,
o nella comunicazione orale.
2. Emittente e destinatario
¨ molto importante per il traduttore conoscere l’emittente del prototesto per individuare il
grado di specializzazione del testo da tradurre, e capire a quale tipo di lettore si rivolge
l'autore della lingua di partenza. Questo gli permette, infatti, di rendersi conto di quante e
quali informazioni sono lasciate implicite dall’emittente, perchØ ritenute scontate date le
conoscenze possedute a priori dal lettore modello.
I testi in esame sono articoli di ambito specialistico tratti da due diverse riviste.
Gli articoli su qin e lei sono stati pubblicati nella rivista Studi di retorica (Xiuci xuexi 像检
迎null富null从null ), un periodico bimestrale edito dall’Istituto di ricerca in campo linguistico e letterario
dell’Università Fudan (Fudan daxue zhongguo yuyan wenxue yanjiusuo 始null晶惊始t富null从null城督象架言立
族null富null确躲立null拈null ) e dalla Società nazionale per gli studi di retorica, sezione Huadong (Zhongguo
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xiuci xuehui Huadong fenhui 从null城督像检迎null富null便铎及null从雅势背便铎 ). I principali temi analizzati da questa
pubblicazione sono le regole d’uso del cinese moderno, le caratteristiche stilistiche della prosa
scritta, la struttura del discorso orale, le modalità di comunicazione nella società odierna e le
tecniche di retorica. Si tratta quindi di una rivista di ambito metalinguistico, che si occupa
cioè di realizzare un “discorso sul discorso”. L’intento è quello di fornire delle linee guida di
utilità pratica per un corretto uso della lingua cinese, di diffondere le ricerche in ambito
retorico e promuoverne lo studio e l’insegnamento, nonchØ di introdurre le piø importanti
teorie di retorica prodotte a livello internazionale.
Il testo su shanzhai è tratto, invece, dalla rivista Standardizzazione della terminologia
specialistica e tecnologia dell’informazione (Shuyu biaozhunhua yu xinxi jishu 架null象架检臂凉null及邪
从装像富惊null拈null架null ), un periodico pubblicato dall’Istituto nazionale di ricerca sulla
standardizzazione (Zhongguo biaozhunhua yanjiusuo 从null城督检臂凉null确躲立null拈null ), sotto la
soprintendenza dell’Amministrazione generale di supervisione della qualità, ispezione e
quarantena della Repubblica popolare cinese (Zhonghua renmin gongheguo guojia zhiliang
jiandu jianyan jianyi zongju 从null及null从null泄词凉null响null城督城督富null跃u里null督《督null检null骑null检null疲null惊null岛null ). Si tratta di una
rivista edita da un organo statale con una destinazione piø ampia rispetto a quella di Studi di
retorica che, invece, è una rivista accademica. Tuttavia, l’ambito di analisi è piø ristretto,
visto che il periodico si occupa principalmente di ricerca in merito ai linguaggi settoriali e di
standardizzazione della terminologia appartenente ad ambiti specializzati. Nella rivista sono
inoltre riportati studi sulle novità terminologiche in ambito scientifico e tecnologico,
discussioni di linguistica computazionale, risultati di ricerche linguistiche tramite corpora e di
tentativi di creazione di database su terminologie tecnico-scientifiche.
Da tali premesse sulle caratteristiche delle fonti da cui i testi sono tratti, possiamo
dedurre che il target delle riviste, e quindi dei tre articoli che costituiscono il prototesto, sia
una persona che cerca informazioni di tipo endolinguistico e che intenda approfondire il
comportamento e l’evoluzione della propria lingua in relazione all’influenza delle nuove
tecnologie. Il lettore modello è quindi, presumibilmente, uno studioso interessato alle
moderne scienze del linguaggio, quali la linguistica generale, la sociolinguistica e la
psicolinguistica, o che si occupa di terminologia specializzata. Non è da escludere che possa
essere anche un addetto ai lavori nel campo della compilazione di dizionari, dell’editoria o
dell’istruzione. In ogni caso, il requisito fondamentale che il lettore modello dei tre testi deve
possedere è una certa dimestichezza con la terminologia della grammatica e della linguistica,
nonchØ familiarità con l’uso di Internet, visto che deve saper identificare i siti di riferimento
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da cui sono tratte le frasi riportate negli esempi.
Possiamo quindi ritenere che la situazione comunicativa relativa ai tre testi sia quella
che si crea nel caso di un trasferimento d’informazioni tra un esperto di settore (autore dei tre
testi) e una persona con un grado di specializzazione uguale o inferiore a quello dell’autore,
ad esempio uno studente o una persona semplicemente interessata all’argomento. Il rapporto
tra emittente e destinatario del prototesto è, dunque, di tipo scientifico-pedagogico.
3. Tipo di testo
Un altro elemento che è essenziale stabilire prima di procedere alla traduzione è il tipo di testo
su cui si deve lavorare. Così facendo, il traduttore chiarisce qual è la natura del “vincolo
interpretativo” che l’autore del prototesto pone al destinatario, ossia capisce in che modo è
implicitamente richiesto al destinatario di decodificare il contenuto informativo presentato;
allo stesso tempo l’individuazione della tipologia testuale permette al traduttore di stabilire
con precisione qual è la funzione pragmatica del testo.
Sulla base della classificazione proposta da Sabatini, ritengo che gli articoli oggetto
della traduzione possano essere classificati come testi “mediamente vincolanti” e che
appartengano alla tipologia dei testi espositivi, ossia testi che hanno una “funzione
esplicativa-argomentativa, basata sull’intenzione di «spiegare a chi non sa» o di proporre e
dibattere tesi”.
3
Infatti, l’intenzione comunicativa principale è quella di illustrare concetti
utilizzando la lingua speciale e con un obiettivo didattico-esplicativo, come dimostrano i
riferimenti al lettore e la presenza di numerose esemplificazioni.
4. Registro
Le considerazioni finora esposte riguardo all’emittente, al mezzo attraverso cui si realizza la
comunicazione (il testo scritto) e alla tipologia testuale permettono di individuare il registro
del prototesto inteso come “carattere del discorso che tiene conto della natura delle relazioni
tra i parlanti, del loro livello socioculturale, dei temi affrontati e del grado di formalità
scelto”.
4
Per definire il registro dei testi trattati ho utilizzato i criteri proposti da Halliday,
5
3
Sabatini Francesco, “Rigidità-esplicitezza vs elasticità-implicitezza: possibili parametri massimi per una
tipologia dei testi”, in Skytte Gunver, Francesco Sabatini (a cura di), Linguistica testuale comparativa, Atti del
convegno interannuale della Società di Linguistica Italiana, Copenaghen Museum Tusculanum Press, 1999, pag.
150.
4
Delisle Jean, Lee-Jahnke Hannelore, Cormier Monique C., Terminologia della traduzione, a cura di Margherita
Ulrych, Milano, Hoepli, 2002.
5
Halliday, Hasan, Language, context and text: aspect of language in a social-semiotic perspective, Oxford,
Oxford University Press,1985, pp. 38-43.
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ossia:
• Field (l’argomento o il dominio): discussione di un argomento tecnico in ambito
metalinguistico;
• Tenor (il grado di formalità della comunicazione in relazione al rapporto tra i soggetti
coinvolti): semiformale e tecnico;
• Mode (il mezzo fisico attraverso cui si realizza la comunicazione): testo scritto nella
forma di un articolo pubblicato su una rivista specialistica.
Il registro del prototesto è stato valutato, quindi, come un registro semi-formale e tecnico.
5. Lettore modello e dominante
Il secondo momento della fase iniziale che precede il lavoro di stesura effettiva della
traduzione comprende anche l’identificazione di una macrostrategia su cui fondare le scelte
relative alla resa dell’originale. In pratica, il traduttore deve prefigurarsi un lettore modello cui
indirizzare il proprio lavoro. Avendo chiare quali sono le esigenze del suo destinatario in
merito al contenuto e allo stile, il traduttore potrà identificare la dominante della traduzione,
ossia l’aspetto piø importante del messaggio emesso dall’autore del prototesto che occorre
conservare nel modo piø integro possibile, affinchØ si mantenga nella cultura ricevente lo
skopos della comunicazione. Scegliere la dominante significa anche individuare il residuo,
che comprende tutte le informazioni che si perdono nel passaggio dalla cultura emittente alla
cultura ricevente, perchØ non è possibile trasmetterle direttamente nel metatesto. Ed è proprio
dalla scelta della dominante e della modalità di gestione del residuo che dipenderà il successo
della traduzione. Infatti, se il traduttore è in grado di fissare delle dominanti e delle
sottodominanti coerenti con la finalità della comunicazione, e di ridurre il residuo
comunicativo sfruttando l’apparato paratestuale, darà la possibilità al suo lettore modello di
fruire del testo in maniera identica al lettore della cultura emittente, e quindi il messaggio che
giungerà al lettore del metatesto sarà lo stesso di quello giunto al lettore del prototesto.
La dominante si definisce scegliendo se produrre una traduzione accettabile o una
traduzione adeguata. La traduzione accettabile è principalmente orientata al destinatario e si
caratterizza per essere fruibile e scorrevole come se fosse un testo prodotto direttamente nel
contesto culturale del destinatario. La traduzione adeguata è invece totalmente orientata al
prototesto in quanto mantiene tutti gli elementi culturospecifici presenti nell’originale che
fanno apparire il testo chiaramente come un testo tradotto. Nel caso di testi appartenenti al
settore specializzato il dilemma tra adeguatezza e accettabilità si risolve inequivocabilmente a
favore di quest’ultima. Nel metatesto, infatti, non devono essere presenti elementi estranei che
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rischino di ostacolare o complicare la decodificazione delle informazioni, perchØ la dominante
della traduzione tecnico-scientifica è proprio trasmettere in modo preciso ed efficace il
contenuto referenziale del testo di partenza. Il traduttore di un testo settoriale ha inoltre la
possibilità di ridurre il residuo a zero se riesce a individuare con esattezza la funzione e la
destinazione del testo d’arrivo.
In riferimento alla produzione del metatesto relativo ai tre articoli su qin, lei e shanzhai,
si è dovuto considerare il fatto che nel contesto culturale della lingua d’arrivo i partecipanti
alla comunicazione sono diversi, così come diverso è l’uso che verrà fatto della traduzione.
Infatti, cambia l’emittente, non piø l’autore del prototesto, ma il traduttore, lettore del
prototesto e autore del metatesto, che deve agire da tramite tra le due culture. Cambia anche il
ricevente, non piø il pubblico cinese che utilizza l’articolo per cercare di capire meglio la
propria lingua madre, bensì un lettore straniero che cerca la descrizione di una lingua “altra”.
Inoltre, l’argomento trattato dagli articoli impone una destinazione diversa, in quanto, visto
che il cinese è una lingua che in Italia si studia solo all’università, gli articoli saranno letti
esclusivamente in ambito accademico. Il grado di specializzazione dei destinatari sarà per
questo sicuramente piø uniforme rispetto a quello dei destinatari del prototesto perchØ il
lettore modello del metatesto non potrà che essere un professore, un ricercatore o uno studente
di livello universitario, visto che per comprendere correttamente il testo, sono necessarie
buone conoscenze di lingua cinese. Per questo nella stesura del metatesto si è tenuto presente
che la traduzione, oltre a rispettare il registro tecnico e la finalità informativa del testo di
partenza, deve allo stesso tempo adeguarsi alle convenzioni dei testi prodotti per la comunità
specialistica cui si presuppone sia destinata. Il testo in italiano dovrà, cioè, dimostrare una
maggiore formalità e astrattezza rispetto alla lingua di partenza, dato che l’italiano
specializzato è una lingua piø formalizzata del cinese. Di conseguenza, nella produzione della
traduzione si è scelto come dominante prima di tutto l’aderenza al dato dell’informatività
dell’originale e, successivamente, la necessità di conformare la lingua del testo alle
consuetudini consolidate nel settore in cui si sta traducendo.
Le maggiori difficoltà di mediazione tra i contesti della lingua di partenza e della lingua
di arrivo si sono incontrate in riferimento alle esemplificazioni, che rappresentano una parte
consistente in tutti e tre gli articoli. Si tratta, infatti, di materiale linguistico reale relativo alla
comunicazione tra giovani e in cui sono presenti moltissimi riferimenti a personaggi,
situazioni o prodotti culturali della società cinese contemporanea che possono risultare
estranei al lettore del metatesto. Inoltre, le frasi appartenenti a testi o conversazioni online
sono proposte al lettore senza indicazioni riguardo alla situazione comunicativa in cui sono
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state prodotte. Per la corretta traduzione degli esempi è stato necessario, quindi, risalire ai
dialoghi o alle porzioni di testo da cui le frasi sono tratte, onde chiarire maggiormente il
referente del messaggio. Tuttavia, soprattutto nel caso dei blog, non è stato facile evitare la
produzione di un residuo comunicativo, non solo perchØ il contenuto, essendo legato a
riflessioni soggettive sulla quotidianità dell’autore, è risultato difficile da decifrare, ma anche
perchØ la lingua utilizzata è spesso fortemente personalizzata e presenta strutture e vocaboli
non conformi alle regole della lingua standardizzata, nonchØ allusioni e rimandi impliciti
all’attualità cinese che non è stato sempre possibile esplicitare al lettore del metatesto. Per
cercare di ridurre al massimo la perdita d’informazioni nel passaggio dal prototesto al
metatesto si è scelto dunque di compensare la traduzione con alcune note a piè pagina e di
presentare, prima del testo tradotto, una tabella riassuntiva delle fonti da cui sono tratti gli
esempi, al fine di guidare il lettore a immaginare la situazione comunicativa di ciascun caso,
offrendogli qualche indicazione sulla tipologia e i contenuti principali del sito di riferimento.
Chiariti quali sono gli aspetti principali dei tre articoli e la filosofia di base che ha
guidato la realizzazione pratica del lavoro del traduttore, dal prossimo paragrafo si
approfondiranno le specifiche soluzioni adottate per superare le problematiche incontrate e
per produrre un metatesto adeguatamente inserito nel contesto comunicativo individuato.