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RIASSUNTO
Le Organizzazioni Sanitarie attualmente presenti in Italia si evolvono progressivamente
verso la complessità operativa attraverso una multi professionalità dei diversi operatori
presenti al loro interno, che svolgono attività di prevenzione, diagnosi, cura e
riabilitazione.
Tutto questo ha portato alla necessità di costituire le funzioni di coordinamento con lo
scopo di razionalizzare gli interventi in modo da assicurare al cittadino una risposta ai
bisogni con maggiore efficacia.
E’ nata così la necessità di potenziare le figure che svolgono la funzione di coordinamento,
immediatamente sovraordinate agli operatori sanitari, che possono contribuire in modo
incisivo alle funzioni aziendali, con una visione più particolareggiata e attenta ai bisogni e
alle problematiche emergenti dell’Azienda Sanitaria con lo scopo di proporre soluzioni sul
campo perché maggiormente vicine agli eventi dell’area interessata.
In un Laboratorio di Analisi Biomediche sono molte le attività che devono giornalmente
essere svolte per sopperire alle necessità di un’attività complessa come il servizio che esso
stesso offre.
La figura del Coordinatore Tecnico che è quella più a diretto contatto con l’attività che un
Laboratorio di analisi comporta deve essere subordinata al Responsabile del Laboratorio.
Questa figura in particolare, deve essere capace di coordinare e organizzare le risorse
professionali ed economiche, svolgendo a tempo pieno numerosi compiti gestionali
all’interno del Laboratorio in cui opera.
Attraverso un’analisi approfondita delle necessità del laboratorio, del carico di lavoro,
della disponibilità delle unità di personale, nel rispetto degli istituti contrattuali di
riferimento, deve pianificare e gestire il lavoro considerando anche la possibilità che si
verifichino eventi imprevedibili e imprevisti.
Questa figura occupandosi del personale a lui assegnato, deve seguire la fase di
inserimento dei neoassunti che comporta accogliere e inserire il nuovo personale in modo
da metterlo in condizione di lavorare al meglio possibile in collaborazione con il personale
esistente e affiancandolo con un tutore.
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Lavorando a stretto contatto con il personale, possiede un ruolo chiave nel carpire tutte le
informazioni riguardo tutti i possibili conflitti che possono esserci fra i dipendenti e le
problematiche che possono crearsi nell’ambiente lavorativo.
Al Coordinatore compete anche l’importante compito di gestire le risorse umane mediante
una comunicazione efficace, una capacità d’ascolto, di guida e di negoziazione, una
leadership che fornisca ai collaboratori motivazione, senso di appartenenza all’Azienda e
di coinvoglimento nella cultura e negli obiettivi aziendali.
Il Coordinatore Tecnico inoltre è responsabile della formazione e aggiornamento del
personale a lui assegnato e deve garantire a tutti i professionisti la possibilità di frequentare
corsi di formazione sia aziendali che extra-aziendali per mantenere un alto livello di
competenze professionali richieste a ricoprire il proprio ruolo.
In un laboratorio d’analisi il Coordinatore in materia di sicurezza è l’attore principale
insieme al Rappresentante per la Sicurezza dei Lavoratori (RLS), perché in grado di
osservare, valutare, segnalare e approntare le azioni e le misure previste dall’azienda atte a
garantire la sicurezza degli ambienti di lavoro e dei lavoratori.
Il controllo di qualità inteso come la valutazione continua dello stato delle procedure, dei
metodi d’analisi e dei dati prodotti dal laboratorio viene seguito dal Responsabile del
Laboratorio in collaborazione con il Coordinatore Tecnico in modo da ridurre al minimo
tutte le circostanze che potrebbero comportare difformità rispetto ai risultati analitici da
raggiungere.
Il Coordinatore segue anche le procedure dell’Accreditamento vigilando continuamente sul
fatto che le regole e procedure stabilite siano rispettate sempre e comunque.
Nel caso in cui il Laboratorio disponga di un servizio informatico complesso il
Coordinatore Tecnico segue tutte le fasi dell’informatizzazione collaborando con il
personale che vi opera in modo da rendere il servizio più veloce e ottimizzare le fasi
operative.
Durante il lavoro routinario del Laboratorio deve essere seguito il processo di
approvigionamento del materiale necessario allo svolgimento delle analisi cliniche
variando le forniture programmate in caso di necessità.
Un punto fondamentale da considerare è che la figura del Coordinatore Tecnico con il
passare del tempo non deve essere sovraccaricata ulteriormente di ruoli o competenze che
l’allontanino dalla vicinanza con il personale che opera nel Laboratorio.Non a caso la sua
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caratteristica principale infatti è quella di essere in grado di capire gli imprevisti o le
evoluzioni del lavoro proprio perché essendo a stretto contatto con il personale conosce la
realtà e la problematica meglio di qualunque altra figura manageriale. Mantenendo questa
caratteristica indipensabile, queste particolari figure potrebbero esprimere a pieno titolo le
loro potenzialità di manager, leader e coordinatori in modo da rendere l’ambito lavorativo
più accettabile dal punto di vista del clima interno permettendo così a tutto il personale il
raggiungimento di obiettivi di più alto livello.
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CAPITOLO 1
1.1 Le Professioni Sanitarie
Lo Stato Italiano riconosce come professioni sanitarie tutte quelle figure necessarie e
normalmente presenti nel Servizio Sanitario Nazionale che svolgono attività di
prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione
43,44
. In particolare le professioni sanitarie
riconosciute dal Ministero della Salute e i relativi riferimenti normativi sono i seguenti:
PROFESSIONI SANITARIE
PROFESSIONE PRINCIPALI Rif. NORMATIVI
Farmacista
D. Lgs. 08.08.1991, n. 258
(G.U. 16.08.1991, n. 191)
Medico chirurgo
D. Lgs. 17.08.1999, n. 368
(G.U. 23.10.1999, n. 250, S.O.)
Odontoiatra
L. 24.07.1985, n. 409
(G.U.13.08.195, n. 190, S.O.)
Veterinario
L. 08.11.1984, n. 750
(G.U. 10.11.1984, n. 310)
Psicologo – Psicoterapeuta
L. 18.02.1989, n. 56
(G.U. 24.02.1989, n. 46)
PROFESSIONI SANITARIE INFERMIERISTICHE E PROF. SANITARIA
OSTETRICA
Infermiere
D.M. 14.09.1994, n. 739 (G.U. 09.01.1995, n. 6) Direttive
comunitarie 77/452/CEE e 77/453/CEE
L. 18.12.1980, n. 905 (G.U. 31.12.1980, n. 356)
Ostetrica /o
D.M. 14.09.1994, n. 740 (G.U. 09.01.1995, n. 6) Direttive
comunitarie 80/154/CEE e 80/155/CEE L. 13.06.1985, n.
296 (G.U. 22.06.1985, n. 146)
Infermiere Pediatrico D.M. 17.01.1997, n. 70 (G.U. 27.03.1997, n. 72)
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PROFESSIONI SANITARIE INFERMIERISTICHE E PROF. SANITARIA
OSTETRICA
PROFESSIONI SANITARIE RIABILITATIVE
Podologo D.M. 14.09.1994, n. 666 (G.U. 03.12.1994, n. 283)
Fisioterapista D.M. 14.09.1994, n. 741 (G.U. 09.01.1995, n. 6)
Logopedista D.M. 14.09.1994, n. 742 (G.U. 09.01.1995, n. 6)
Ortottista – Assistente di
Oftalmologia
D.M. 14.09.1994, n. 743 (G.U. 09.01.1995, n. 6)
Terapista della Neuro e
Psicomotricità dell'Età
Evolutiva
D.M. 17.01.1997, n. 56 (G.U. 14.03.1997, n. 61)
Tecnico Riabilitazione
Psichiatrica
D.M. 29.03.2001, n.182 (G.U. 19.05.2001, n.115)
Terapista Occupazionale D.M. 17.01.1997, n. 136 (G.U. 25.05.1997, n. 119)
Educatore Professionale D.M. 08.10.1998, n.520 (G.U. 28.04.1999, n. 98)
PROFESSIONI TECNICO SANITARIE
Area Tecnico – diagnostica
Tecnico Audiometrista D.M. 14.09.1994, n. 667 (G.U. 03.12.1994, n. 283)
Tecnico Sanitario di
Laboratorio Biomedico
D.M. 14.09.1994, n. 745 (G.U. 09.01.1995, n. 6)
Tecnico Sanitario di
Radiologia Medica
D.M. 14.09.1994, n. 746 (G.U. 09.01.1995, n. 6)
Tecnico di
Neurofisiopatologia
D.M. 15.03.1995, n. 183 (G.U. 20.05.1995, n. 116)
Area Tecnico – assistenziale
Tecnico Ortopedico D.M. 14.09.1994, n. 665 (G.U. 03.12.1994, n. 283)
Tecnico Audioprotesista D.M. 14.09.1994, n. 668 (G.U. 03.12.1994, n. 283)
Tecnico della
Fisiopatologia
Cardiocircolatoria e
Perfusione Cardiovascolare
D.M. 27.07.1998, n. 316 (G.U. 01.09.1998, n. 203)
Igienista Dentale D.M. 15.03.1999, n. 137 (G.U. 18.05.1999, n. 114)
Dietista D.M. 14.09.1994, n. 744 (G.U. 09.01.1995, n. 6)
Tabella 1: Elenco delle professioni Sanitarie
Tra queste professioni è presente anche l’area delle Professioni Tecniche della
prevenzione di cui fanno parte il Tecnico della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di
Lavoro (D.M. 17.01.1997, n. 58 G.U. 14.03.1997, n. 61) e l’Assistente Sanitario la cui
attività è rivolta alla persona, alla famiglia e alla collettività (D.M. 17.01.1997, n. 69 G.U.
27.03.1997, n. 72)
44
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1.2 La Professione del Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico
La Professione Sanitaria del Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico all’interno del
Servizio Sanitario Nazionale è svolta da un Dottore in Tecniche di Laboratorio Biomedico,
specialista in analisi biomediche, che viene formato da un percorso Universitario stabilito
dal Decreto Ministeriale n. 745 del 26 Settembre del 1994.
Con l’Art.1 del presente decreto, il Tecnico di Laboratorio Biomedico è l’operatore
sanitario, in possesso del Diploma Universitario abilitante, responsabile degli atti di sua
competenza, che svolge attività di laboratorio di analisi e di ricerca relative ad analisi
biomediche e biotecnologiche e in particolare di biochimica, di microbiologia e virologia,
di farmaco tossicologia, di immunologia, di patologia clinica, di ematologia, di citologia e
di istopatologia.
Vengono anche definite le prime competenze e responsabilità di questa figura
professionale, nonché i diplomi e gli attestati che sono equipollenti al DU per l’abilitazione
all’esercizio della professione.
Il tecnico sanitario di laboratorio biomedico:
a) svolge con autonomia tecnico professionale la propria prestazione lavorativa in diretta
collaborazione con il personale laureato di laboratorio preposto alle diverse
responsabilità operative di appartenenza;
b) è responsabile, nelle strutture di laboratorio, del corretto adempimento delle
procedure analitiche e del proprio operato, nell'ambito delle proprie funzioni in
applicazione dei protocolli di lavoro definiti dai Dirigenti Responsabili;
c) verifica la corrispondenza delle prestazioni erogate agli indicatori e standard
predefiniti dal responsabile della struttura;
d) controlla e verifica il corretto funzionamento delle apparecchiature utilizzate,
provvede alla manutenzione ordinaria;
e) partecipa alla programmazione e organizzazione del lavoro nell'ambito della struttura
in cui opera;
f) svolge la sua attività in strutture di laboratorio pubbliche e private, autorizzate
secondo la normativa vigente, in rapporto di dipendenza o libero-professionale;
g) il tecnico di laboratorio biomedico contribuisce alla formazione del personale di
supporto e concorre direttamente all'aggiornamento relativo al proprio profilo
professionale e alla ricerca
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