3
Introduzione
Alla fine del 2009, durante le ore di stage previste dal corso di studi
in Discipline della Mediazione Linguistica, effettuate presso la ditta
Eurosuole S.p.A. di Civitanova Marche, mi è stato proposto dall‟azienda
stessa di effettuare la traduzione del loro più recente bilancio sociale (2008).
In quell‟occasione si è paventata anche la possibilità di fare di questo lavoro
di traduzione l‟oggetto della tesi di laurea.
Poiché prima di una traduzione è necessario analizzare a fondo il
testo di partenza per individuare le problematiche e definire le strategie
traduttive si partirà con l‟esporre, a livello teorico, i principali aspetti che
riguardano la traduzione specializzata, in particolare la sua definizione, la
norma ISO che ne regola e disciplina gli aspetti principali (per esempio
adesione alla struttura dell‟originale, legenda, nomi propri e abbreviazioni,
terminologia, nomi geografici) a livello mondiale, le problematiche e le
conseguenti metodologie da adottare (dal translation brief utile a
individuare funzioni, destinatari, tempo e luogo della ricezione, mezzo di
diffusione e motivo della produzione del testo, all‟individuazione dei
principali problemi di natura culturale e linguistica, per arrivare alle
strategie di riformulazione e a quelle che riguardano registro, testualità,
morfosintassi, sintassi dell‟enunciato). Particolare attenzione verrà posta
sulle strategie lessicali che riguardano la terminologia da adottare. Si
presenteranno, infine, gli strumenti che un traduttore specializzato ha a
disposizione per svolgere il suo lavoro.
Nel secondo capitolo si restringerà il campo a quello del documento
specifico in questione, il bilancio sociale, esaminandone prima le
caratteristiche intrinseche (in particolare i suoi criteri redazionali), poi
quelle relative alla sua tipologia testuale, influenti in sede di traduzione.
Nella prima parte vengono sottolineati in particolare quei criteri redazionali,
comuni a tutti i bilanci sociali, che influenzano in modo diretto la stesura e,
4
di conseguenza, la traduzione degli stessi (criteri di leggibilità, trasparenza,
significatività, sistematicità, percezione, verificabilità, socialità,
completezza).
Si prenderanno poi in considerazione i diversi tipi di bilancio sociale che si
diversificano in base alla finalità, ponendo particolare attenzione al tipo di
bilancio sociale presentato dalla Eurosuole S.p.A., vale a dire quello di
un‟azienda profit.
Si analizzerà infine il bilancio sociale come tipologia testuale, attraverso i
sette criteri così come definiti da Beaugrande e Dressler: coesione, coerenza,
intenzionalità, accettabilità, informatività, situazionalità, intertestualità.
Si determinerà, infine, la tipologia testuale del bilancio sociale in base alla
sua funzione.
Nel terzo e ultimo capitolo si passa all‟analisi e al commento della
traduzione effettuata, riportando alcuni esempi pratici che si ricollegano alla
teoria esposta nei due capitoli precedenti.
Verranno quindi evidenziate le principali scelte adottate in sede di
traduzione a livello di modello redazionale, di terminologia, di osservanza
della norma ISO 2384, di scelte stilistiche e di registro, vincolate dalla
finalità del documento e dai fattori extra-testuali indicati da Nord.
Il prodotto finale, ovvero la traduzione in inglese del bilancio sociale
della Eurosuole S.p.A., è presentato in appendice, insieme al testo di
partenza.
5
Capitolo 1
La traduzione specializzata
1.1 Tipi di traduzione e strategie traduttive: excursus storico
Translating may be defined as the process of transforming signs
or representations into other signs or representations. (…)
Keeping significance invariant is the central problem in
translating between natural languages.
1
Dalla definizione di Oettinger, e risalendo nel tempo fino al concetto che di
traduzione avevano gli antichi Greci e Romani, il dato più certo che emerge
è una pluralità di teorie e di idee sulla traduzione stessa. Per i greci era un
trasportare, una trascrizione, per i latini una trasposizione, in ogni caso un
passaggio che porta con sé l‟idea di un movimento (quasi fosse un viaggio)
da un “luogo” ad un altro. Di fatto il concetto di traduzione è diventato
sempre più specifico, fino ad indicare “l‟attività di chi traspone un discorso
scritto da una lingua naturale all‟altra”. In qualche modo una traduzione è in
parte considerata anche come un tradimento dell‟originale; non è un caso
che nel XVIII secolo in Francia si sviluppa il concetto di belles infidèles,
versioni cioè abbellite in base ai gusti dell‟epoca. Con la linguistica dell‟800
si inizia a parlare di „segno‟ e De Saussure in particolare sottolinea come il
segno venga tradotto in oggetto, tramite un passaggio mentale frutto di
un‟esperienza individuale.
2
Anche Vermeer considera la traduzione come un
tipo di transfer in cui i segni verbali e non verbali vengono trasferiti da una
lingua all‟altra. Egli definisce l‟azione umana – e dunque anche la
traduzione in quanto tipo di azione umana – come “intentional, purposeful
behaviour that takes place in a given situation”.
3
La Skopostheorie di
Vermeer si basa proprio sul concetto di traduzione come azione intenzionale
1
Nord, Christiane, Translating as a Purposeful Activity, St. Jerome, Manchester, 1997, p.6.
2
Cfr. Osimo, Bruno, Manuale del traduttore, HOEPLI, Milano, 2008, pp. 1-10.
3
Nord, op. cit., p. 11-29.
6
che mira a un determinato scopo, e distingue tre possibili tipi di scopo:
quello generale a cui mira il traduttore (es. guadagnarsi da vivere), quello
comunicativo (es. istruire il lettore), quello a cui può mirare una determinata
strategia traduttiva.
Il „900 aggiunge poi una dimensione culturale al concetto di tradurre,
considerando la traduzione come al centro dell‟interazione tra sistemi
culturali.
È solo alla fine del XX secolo, tuttavia, che la traduzione viene considerata
una vera e propria disciplina scientifica: la traduttologia nasce in tempi
recenti e le diverse strategie traduttive vengono prese in esame dai
Translation Studies, inaugurati dall‟estone Peeter Torop, allievo di Lotman.
Tra queste, una delle più recenti e diffuse è la differenza tra una traduzione
che si basa su strategie source-oriented e una traduzione che si basa su
strategie market-oriented, in cui la prima produrrà un testo più orientato
verso quello di partenza (TP) e che tenderà quindi a conservare alcuni
aspetti del testo di origine e degli elementi di una cultura estranea, a
differenza della seconda che sarà più orientata al pubblico di lettori nella
lingua di arrivo e dunque produrrà un testo (TA) che “faciliterà” la lettura
stessa, stemperando gli elementi della cultura estranea fino a farli passare
inosservati, come fossero elementi locali.
Una delle principali differenziazioni, secondo Osimo, è quella che separa
traduzione letteraria e non letteraria (es. saggistica o specializzata);
all‟interno della traduzione letteraria si può poi distinguere tra traduzione
poetica e traduzione di prosa o narrativa. Infine – qualsiasi sia il tipo di
traduzione effettuata – si può parlare di traduzione editoriale o non
editoriale a seconda che il testo prodotto sia poi destinato alla pubblicazione
o meno. La distinzione tra diversi tipi di traduzione operata da Osimo
4
è
quadripartita:
- la traduzione poetica;
- la traduzione editoriale;
- la traduzione specializzata;
4
Osimo, op. cit., pp. 115-123.
7
- la traduzione saggistica.
Il punto di vista di Osimo nell‟operare questa distinzione è sempre quello
delle scelte di strategia che l‟uno o l‟altro tipo di traduzione comporta; per
esempio non è detto che all‟interno di un testo poetico la migliore strategia
traduttiva sia sempre quella del mantenere invariata una rima, un metro o
una versificazione. La traduzione editoriale, da questo punto di vista (che si
tratti di traduzione letteraria, scientifica, tecnica, ecc.) seguirà i criteri dettati
dall‟industria editoriale stessa. La traduzione saggistica poi presenta delle
problematiche specifiche legate alla sua natura interdisciplinare.
La presente tesi si occupa, in particolare, delle problematiche riguardanti la
traduzione specializzata, offrendo poi l‟esempio della traduzione di un
bilancio sociale.
1.2 La traduzione specializzata
Qualsiasi testo non poetico (secondo Jakobson) o chiuso (secondo Eco)
rientra nella categoria della traduzione specializzata (dai contratti, ai
manuali di istruzioni, dagli articoli scientifici, agli orari ferroviari, ecc.). Il
testo specializzato non ha una struttura poetica di cui il traduttore debba
tenere conto. Si tratta invece in questo caso di “convogliare informazioni
che hanno un‟utilità pratica” e dunque gli obiettivi che il traduttore dovrà
tenere a mente sono quelli di chiarezza e leggibilità. Nonostante lo scopo
principale sia in questo caso quello di far passare il messaggio, “la norma
ISO 2384 del 1977 vieta comunque di fare aggiunte, riduzioni, omissioni o
modifiche a testo, indice o bibliografia, senza avvertirne esplicitamente il
lettore”
5
. La norma in questione è stata approvata da ventiquattro paesi del
mondo, tra cui l‟Italia. Il suo titolo esatto è «Documentation - Presentation
of translations» e affronta principalmente due problemi:
in che misura una traduzione possa essere considerata sostituzione
dell'originale;
5
Ibid., p. 124.
8
in che misura dalla traduzione debba essere possibile risalire
all'originale.
La norma ISO 2384 vale per traduzioni di documenti complete, parziali o
ridotte, ma non vale per gli abstract, i riassunti sintetici che a volte
compaiono all'inizio di articoli, e che vengono redatti soprattutto nelle
lingue maggiormente diffuse nel mondo, come per esempio l'inglese.
Il punto 4 della norma elenca gli elementi obbligatori e facoltativi di una
traduzione, distinguendo quattro tipi di pubblicazioni: libri, periodici,
articoli di periodici, brevetti.
Non essendo la presente traduzione destinata alla pubblicazione, questa
prima parte della norma risulta meno vincolante, ma restano invece
pertinenti le indicazioni incluse nella seconda parte della norma, che
riguardano la modalità di presentazione della traduzione. Gli elementi più
importanti da tenere in considerazione all‟interno di questa seconda sezione
sono:
- l‟adesione alla struttura dell‟originale: vanno rispettati i paragrafi e
la loro eventuale numerazione (evidentemente la norma in questo
punto si riferisce a testi tecnici, capitolati ecc.) e la suddivisione del
testo originale in frasi. Eventuali differenze di contenuto tra
traduzione e originale vanno specificate, spiegando se si tratta di
omissioni, correzioni, riduzioni o aggiunte al testo, all'indice o alla
bibliografia;
- formule, equazioni, simboli, unità di misura: formule, equazioni,
simboli e unità di misura di preferenza vengono trascritti senza
essere tradotti. Eventuali modifiche vanno segnalate in nota. Se le
unità di misura vengono convertite, i valori ottenuti vanno
accompagnati dai valori espressi nelle unità di misura originali tra
parentesi;
- figure, legenda, titoli di figure e tabelle: è preferibile riportare le
figure nel modo e nella posizione in cui appaiono nell'originale. Se
9
per motivi tecnici una figura va spostata, nel punto del testo in cui vi
si fa riferimento occorre inserire un rimando. Didascalie, legenda e
simili vanno tradotte integralmente. In caso di riproduzione di figure
o tabelle direttamente dall'originale, occorre tradurre relativi testi e
note;
- nomi di organizzazioni e logo: i nomi delle organizzazioni vanno
trascritti senza alcuna traduzione, a meno che non si tratti di
organizzazioni con nome ufficiale in varie lingue (per esempio
Unione Europea, Organizzazione Mondiale della Sanità). Quando
l'organizzazione ha il nome ufficiale in una sola lingua, è possibile
indicare tra parentesi la traduzione nella lingua in cui si traduce alla
prima occorrenza del nome in un testo. Nelle bibliografie, i nomi
delle organizzazioni vanno riportati in originale;
- abbreviazioni: la presente norma si limita a stabilire che, se
nell'originale compare un'abbreviazione, nella traduzione è
opportuno riportare l'abbreviazione corrispondente. Qualora non
esista, alla prima occorrenza nel testo è opportuno spiegare per
esteso cosa indica l'abbreviazione;
- terminologia: in certe traduzioni viene impiegata terminologia
specifica della disciplina o della professione. In questi casi, è
opportuno ricorrere a termini altrettanto specifici nella lingua della
traduzione. Qualora si incontrassero neologismi corrispondenti a
concetti nuovi, è opportuno far seguire alla traduzione il termine in
lingua originale tra parentesi;
- nomi geografici: alcuni toponimi hanno versioni in varie lingue (per
esempio Londra, London, Londres, ecc.), mentre altri hanno una sola
versione: in questo caso non vanno adattati alla lingua della
traduzione, ma riportati tali e quali. In bibliografia, i toponimi vanno
sempre indicati in lingua originale, eventualmente traslitterati.
10
Le norme sopraindicate sono state rispettate nella traduzione del bilancio
sociale oggetto della presente tesi e di cui si può prendere visione in
appendice. Vale la pena notare come la norma ISO prenda in considerazione
– seppur in modo generico e accennato – l‟uso appropriato della
terminologia specifica quale requisito fondamentale in quelle traduzioni che
definiamo specializzate.
Tornando alle loro caratteristiche, alcuni principi generali, individuati da
Osimo, sono il livello di specializzazione, il settore e la finalità del testo.
Il livello di specializzazione può essere molto elevato, di media
specializzazione o divulgativo; è evidente che le scelte traduttive
(soprattutto a livello terminologico) varieranno notevolmente in base a uno
di questi casi. Anche il settore di riferimento determinerà le strategie da
adottare; la finalità del testo, da ultimo, influenzerà la libertà del traduttore
sul piano stilistico: dal momento che il suo obiettivo primario è non
letterario, il traduttore tenderà ad adeguare il testo alla lingua/cultura di
arrivo e a produrre una traduzione molto fluida, funzionale.
Generalmente il traduttore settoriale conosce le consuetudini relative alla
redazione dei testi, e cerca di adeguarvisi per non creare effetti di
straniamento. Anche se la traduzione di un bilancio sociale non presenta lo
stesso livello di specificità di testi di technical writing (come istruzioni e
manualistica), essa richiede comunque la conoscenza di una terminologia
specifica (e di una microlingua settoriale), che nel presente caso riguardano
sia la redazione di un bilancio sociale in generale – a partire, per fare un
esempio, dal nome stesso di questo documento, social report – che il settore
specifico calzaturiero – come la terminologia inerente le suole in gomma,
rubber soles.
La traduzione specializzata, ovvero la comunicazione interlinguistica
mediata di documenti redatti nelle lingue speciali, è parte integrante di quel
trasferimento internazionale di informazioni tecnico-scientifiche che è ormai
diventato indispensabile per il funzionamento della società moderna.
6
Come
in qualsiasi altro tipo di traduzione, la prima fase è quella di prefiggersi una
macrostrategia traduttiva in base ad alcuni parametri che sono sia
6
Scarpa, Federica, La traduzione specializzata, Hoepli, Milano, 2001, p. 67 segg.