1
Introduzione
La corporate governance è oggi considerata una delle variabili chiave in fase di
decisione di investimento grazie anche ai sempre più numerosi e diffusi studi nella
letteratura economica volti ad analizzare e mostrare chiaramente il legame esistente
tra una buona governance, la creazione e distribuzione del valore ed il rendimento
delle società.
Questa visione di criticità della governance nel decretare il successo aziendale e, in
generale, nel migliorare le performance finanziarie, nel generare maggiori ritorni
economici grazie alla capacità di ridurre il costo del capitale per le imprese,
nell‟aumentare la trasparenza informativa nei confronti del mercato è l‟oggetto di
analisi della prima sezione di questa relazione.
Come vedremo meglio nel corso della trattazione, in anni recenti, e in particolare
nell‟ultimo decennio, si è fortemente sviluppato il dibattito sulla corporate
governance. Ciò è avvenuto in concomitanza e in stretta connessione con la forte
evoluzione dell‟attività di impresa che nei decenni precedenti aveva originato una
rilevante crescita dimensionale sfociata nell‟affermazione della grande impresa e
nel conseguente frazionamento della proprietà. È comunque importante sottolineare
come, in realtà, già in passato le delicate problematiche relative al governo di
impresa erano state oggetto di analisi e riflessioni da parte di autorevoli studiosi che
ne avevano intuito la determinante importanza
1
.
Negli anni Novanta in America del Nord, nell‟Europa Occidentale e in Giappone,
dissesti finanziari e crisi di grandi aziende hanno messo in discussione modelli di
1
A testimonianza di ciò e per un‟analisi storica si vedano, ad esempio, E. Robinson “The structure of
competitive industry” Cambridge Economic Handbooks, London, 1931; C. I. Barnard, “The function of the
Executive”, Hardvard University Press, Cambridge, 1938; G. Odiorne, “Management by Objectives. A
system of Managerial Leadership” Pit-man, New York, 1956; A.A Berle, G.C. Means “Società per azioni e
proprietà privata”, Einaudi, Torino, 1966; W. Baumol, “Business Behaviour, Value and Growth”, Harcourt
Brace&World Inc., New York, 1967.
2
governo di impresa fino ad allora accettati e utilizzati, facendo così sorgere la
necessità di interrogarsi sui possibili interventi da effettuare per migliorare
l‟efficacia e l‟efficienza dei complessi aziendali.
Partendo da tali presupposti la parte prima di tale lavoro è stata articolata
descrivendo, nel primo capitolo, l‟evoluzione storica del dibattito sulla corporate
governance individuando, tra le varie definizioni che si sono alternate nel corso
degli anni, quelle più significative e maggiormente descrittive del valore e
dell‟importanza di tale concetto aziendale. Una definizione immediata ed
appropriata di corporate governance si trova nel Cadbury Report
2
che la identifica
con il sistema di direzione e controllo delle imprese. In senso stretto, infatti, la
corportate governance si può definire come l‟insieme di istituzioni e regole
(giuridiche e tecniche) finalizzate ad assicurare un governo efficace, efficiente ma
anche e soprattutto corretto nei confronti di tutti i soggetti interessati alla vita
dell‟impresa, con particolare attenzione alla tutela degli azionisti di minoranza. In
senso più ampio, invece, tale termine finisce per comprendere anche le condizioni
che si creano nel sistema economico nel quale le imprese si trovano ad operare.
Il secondo capitolo è dedicato ad un‟analisi dei rapporti esistenti tra imprenditore e
governo d‟impresa alla luce della loro graduale trasformazione, si sviluppa con una
sintesi delle principali teorie manageriali moderne elaborate dalla dottrina
economica più autorevole e si chiude con un‟analisi dei principali modelli di sistemi
di corporate governance esistenti a livello internazionale (sono stati presi in
considerazione il modello di corporate governance statunitense, inglese, tedesco,
francese e giapponese) con particolare attenzione agli elementi differenziali che li
distinguono.
Nel terzo, ed ultimo capitolo della parte I, abbiamo analizzato, ed utilizzato come
punto di riferimento per la discussione sull‟importanza dei meccanismi di corporate
governance nelle decisioni di investimento, il sondaggio “Global Investor Opinion
Survey” del 2002, effettuato su oltre 200 investitori istituzionali dalla società di
2
Nel Cadbury Report, fondamentale codice di Best Practice inglese testualmente si dice “The system by
which companies are directed and controlled”.
3
consulenza manageriale McKinsey. Tra i risultati più interessanti emersi in questo
terzo capitolo ritroviamo sicuramente la risposta alla domanda circa il giudizio degli
investitori riguardo l‟importanza della corporate governance in rapporto con la
rilevanza della performance finanziaria.
La parte II della trattazione introduce il fulcro centrale della nostra ricerca: la Cina.
Definito il significato di buona governance e analizzati i sistemi esistenti di
corporate governance nei paesi sviluppati, ci chiediamo come e se questi possano
essere applicati ad una realtà fortemente in divenire e sempre più potente a livello
economico mondiale quale quella cinese.
Il quarto capitolo ed il quinto capitolo sono volti a fornire un quadro generale della
situazione (ancora oggi in divenire) di questo enorme paese asiatico a livello
politico, sociale, industriale, economico e finanziario. Sono, infatti, questi i punti di
partenza imprescindibili per poter individuare i meccanismi di corporate governance
adottabili da un paese come la Cina e per poter valutare e fornire un giudizio sulla
situazione attuale e su un possibile scenario futuro.
L‟obiettivo della seconda parte della trattazione sull‟importanza della corporate
governance nelle decisioni di investimento è quello di quantificare e valutare la
qualità della corporate governance delle aziende quotate sul mercato di Shanghai e
Shenzen. I capitoli sesto e settimo sono svolti proprio verso tale obiettivo. Per
svolgere un‟analisi dettagliata e più completa possibile che ci aiuti a definire una
“misura” della Corporate Governa in Cina, abbiamo fatto riferimento, sia ai
consolidati meccanismi di corporate governance sviluppatesi a livello
internazionale, sia alla situazione generale cinese, che a dati analizzati e raccolti da
Yong Kang, Lu Shi ed Elizabeth D. Brown nel loro manuale “Chinese corporate
governance: history and institutional frame work” adattati, naturalmente, a seconda
del nostro specifico scopo.
Infine, la terza e più ambiziosa parte della relazione, è volta al disegno di un quadro
complessivo sui sistemi di corporate governance adottati dalle imprese cinesi nel
2010. Sono qui studiati e analizzati gli impatti che i meccanismi di governo
societario hanno sulle imprese cinesi, sulle loro performance e sulla trasparenza
4
delle informazioni finanziarie e di bilancio diffuse nel mercato. È poi messo in
evidenza il fallimento delle riforme fino ad oggi adottate e ipotizzato un possibile
scenario futuro.
Gli ultimi due capitoli ci riportano all‟argomento citato nel titolo della trattazione
mettendo quindi in evidenza il legame tra meccanismi di corporate governance
adottati della imprese e decisioni di investimento. Queste ultime sono analizzate da
un duplice punto di vista: nell‟undicesimo capitolo vengono infatti messe in
evidenza le decisioni degli investitori stranieri (nel nostro caso italiani) mentre nel
dodicesimo ed ultimo capitolo quelle prese dalle imprese cinesi stesse.
5
Capitolo 1: La Corporate Governance
1.1 Corporate Governance: perché è sempre più importante
La corporate governance identifica l‟insieme delle regole e delle relazioni che
riguardano il controllo dell‟impresa, la struttura proprietaria e l‟efficienza gestionale
nel perseguire gli obiettivi aziendali.
Tra i numerosi temi di governance ricordiamo: la struttura proprietaria ottimale, i
sistemi di controllo e la loro relativa efficienza, il mercato per il controllo delle
imprese e la scelta di una normativa sulle offerte pubbliche di acquisto, l‟efficienza
del consiglio di amministrazione e la sua corretta composizione, la protezione degli
azionisti di minoranza, gli incentivi ai manager, il valore del diritto di voto, ecc.
I principali temi di corporate governance sono pertanto studiati sia dai giuristi, per
quanto riguarda gli aspetti di regolamentazione, sia dagli economisti finanziari, per
quanto concerne le relazioni economiche scaturenti da una determinata
regolamentazione o sistema di controllo. Numerose ricerche internazionali hanno
mostrato l‟importanza delle regole di corporate governance nel determinare lo
sviluppo dei mercati finanziari, l‟efficienza delle imprese e la crescita
dell‟economia.
All‟interno dei numerosi ambiti di studio di finanza aziendale, la corporate
governance è forse quello che ha visto il maggior numero di studi e ricerche negli
ultimi venti anni. Tra i principali motivi ritroviamo: l‟ondata di privatizzazioni
realizzate negli ultimi due decenni (in cui si doveva scegliere la tipologia di
struttura proprietaria da dare alla società privatizzata); le ondate di acquisizioni
ostili che hanno caratterizzato il mercato statunitense negli anni ottanta e alcune
società europee negli ultimi anni (Vodafone-Mannesman e Olivetti-Telecom fra
tutte); la crisi dei Paesi asiatici nel 1998 (che ha focalizzato l‟attenzione sui sistemi
6
di corporate governance dei Paesi emergenti); l‟integrazione dei mercati finanziari
(specie quelli europei, alla ricerca di regole comuni in merito alla disciplina
dell‟Opa, dell‟insider trading, ecc.); la serie dei recenti scandali statunitensi (Enron,
Worldcom, Global Crossing ecc.) che ha evidenziato come anche il modello
statunitense di governance, fino a pochi anni fa ritenuto il migliore a livello
internazionale, necessiti di importanti correzioni, specie per quanto riguarda l‟uso e
il trattamento delle stock option, e i conflitti di interesse che caratterizzano
l‟industria finanziaria.
La corporate governance abbraccia così tante fasi e momenti della vita di
un‟impresa che un imprenditore si trova frequentemente a prendere decisioni di
governance, anche se, forse, senza la consapevolezza che appartengano a tale
ambito. Si pensi, ad esempio, alla struttura proprietaria decisa in sede di
costituzione di una società, ai quorum e alle modalità di voto previsti per le
assemblee, alla composizione e al funzionamento del consiglio di amministrazione,
ad eventuali piani di incentivo per i manager. Alcune decisioni attinenti la corporate
governance devono infatti essere presto prese da molte imprese, considerando che la
riforma del diritto societario, entrato in vigore nel gennaio 2004, ha introdotto
numerose novità, tra cui la possibilità di emettere diverse nuove tipologie di azioni e
di scegliere fra tre differenti sistemi di gestione:
- il “classico”, con un consiglio di amministrazione (Cda) o un amministratore
unico e il collegio sindacale;
- il “monistico”, con un Cda e un comitato di controllo;
- il “dualistico”, con un consiglio di gestione e un consiglio di sorveglianza.
Potremmo pertanto concludere affermando che la corporate governance sembra
continuamente trovare dagli eventi economici-finanziari la linfa per generare nuove
riforme in campo economico, giuridico, del diritto societario e finanziario.
7
1.2 Corporate Governance: etimologia e storia del termine
Può essere utile, in via preliminare, tornare alla radice etimologica del termine
governance ed al lungo percorso che l‟ha portato a differenziarsi da quello
originariamente sinonimico di government.
Il termine governance ha la sua radice più antica nel sanscrito “kubara” ovvero
“timone”, e nel greco “kubernân” usato per indicare l‟atto di reggere il timone, di
condurre una nave oppure un carro. Nelle opere di Platone il termine indica il
governo degli uomini e di qui attraverserà la storia politica nella sua forma latina
“gubernare”, ”condurre una nave”. In Francia, nel XIII secolo, il termine
“gouvernance” mostra due inflessioni diverse: nella prima, la più generica, esso era
usato per indicare le modalità del governo nella sfera domestica e nell‟ambito
politico-amministrativo; nella seconda, che compariva in ambito giuridico, si
designavano in modo più specifico le modalità di autogoverno dell‟Artoise e della
Fiandra, territori dotati di un particolare status. Originariamente in Inghilterra il
termine “governance” è stato utilizzato per indicare saggezza, senso di
responsabilità e soprattutto l‟atto di governare:
“The action or manner of governing”.
3
“L‟azione o la modalità di governo”.
Esso era, dunque, collegato sia al governo come comando del principe, sia a
quell‟insieme di norme, consuetudini, statuti e libertates che rappresentavano
l‟intreccio dei diritti e dei poteri costituenti l‟organizzazione politica e civile
inglese. In tal senso, il termine evidenzia quelle relazioni molteplici che nel corpo
politico e civile concorrono a determinare l‟ordine sociale. Esemplare è l‟uso
fattone da Sir John Fortescue nel suo “On the Laws and Governance of England”,
3
OEDC “Principles of Corporate Governance”, OECD, Paris, 2004.
8
scritto tra il 1471 e il 1476, nel quale la governance è descritta come un insieme
ordinato di leggi, consuetudini ed istituti che si affiancano, e che limitano, il potere
del principe e che costituiscono il “dominium politico et regale”
4
.
Poco meno di un secolo dopo, nel 1628, il giurista Coke scriverà di “good
governance” per riferirsi ad un governo nel quale:
“full right is done to every man”
5
.
“ad ogni uomo spettano pieni diritti”.
Oggi, nella lingua inglese, con government si indica l‟istituzione del Governo
mentre è con l‟espressione governing che si intende la pratica del governare; infine
l‟espressione governance, nel suo uso generico, è utilizzata per indicare il risultato
dell‟azione del government. Col termine governo, in italiano, indichiamo
indifferentemente un‟istituzione, una particolare attività (quella di governare) ed il
suo risultato. È proprio per tale motivo che la traduzione italiana del documento
“Un libro bianco sul sistema di governo europeo”, stilato dal gruppo di lavoro
europeo sulla governance, riporta l‟espressione “sistema di governo” come
corrispettivo dell‟inglese governance.
La parola “governance” indica quindi sia l‟azione che il metodo di governo, ed è
proprio in questo secondo significato che viene utilizzata con riferimento alle
imprese. Sarà, infatti, proprio la governance intesa come modalità d‟esercizio del
governo a riemergere nella seconda metà del XX secolo, pian piano arricchendosi di
una pluralità di accezioni diverse che faranno da base al suo crescente utilizzo a
partire dagli anni ‟80 da parte di economisti, scienziati della politica, istituti ed
organismi internazionali.
4
Shelley, “Sir John Fortescue: On the Laws and Governance of England”, University of Cambridge,
Cambridge, 1997
5
OECD, “Principles of Corporate Governance”, OECD, Paris, 2004.
9
In riferimento a questo duplice significato è utile considerare la citazione di Adrian
Cadbury:
“Governance is the word with a pedigree that dates back to Chaucer and in his day
the word carried with it the connotation wise and responsible, which is appropriate.
It means either the action of governing or the method of governing and it is in the
latter sense it is used with reference to companies… A quotation which is worth
keeping in mind in this context is: “He that governs sits quietly at the stern and
scarce is seen to stir”. It appeals to me, because it suggests that governance need not
be heavy-handed. The governor should be able to keep the corporate ship on course
with a minimum use of the tiller.”
6
“La governance è una parola con un‟importante storia che risale Chaucer ed, ai suoi
tempi, la parola portava con sé il significato di persona saggia e responsabile. Il
termine governance ha un duplice significato; con governance si intende
o l‟azione di governo o il metodo di governare ed è in quest'ultimo senso che è
usato con riferimento alle società... Una citazione che vale la pena di tenere a
mente in tale contesto è la seguente: "Colui che governa si siede tranquillamente a
poppa e raramente è visto muoversi". Si rivolge a me, perché suggerisce che il
governo non deve essere pesante. Il governatore dovrebbe essere in grado
di mantenere la nave aziendale in una giusta rotta con un uso minimo del timone”.
Sul piano dell‟analisi, invece, in un importante saggio del 1999, Renate Mayntz ha
individuato tre diverse accezioni del termine. La prima indica:
“Un nuovo stile di governo, distinto dal modello del controllo gerarchico e
caratterizzato da un maggior grado di cooperazione e dall‟interazione tra Stato e
attori non-statuali all‟interno di reti decisionali miste pubblico/private”.
7
6
Cadbury A., “Corporate Governance and Chairmanship”, Oxford University Press, Oxford, 2002.
7
Renate Mayntz, “La teoria della "governance: sfide e prospettive”, Le Edizioni del Mulino, Bologna, 1999
10
La governance si presenta come policy network, come co-decisione e negoziazione
diffusa.
In una seconda accezione la governance sta per:
“Quelle modalità distinte di coordinamento delle azioni individuali, intese come
forme primarie di costruzione dell‟ordine sociale.”
8
In particolare questo secondo uso è derivato dall‟economia dei costi di transazione,
dall‟analisi di mercato e della gerarchia quali forme alternative di organizzazione
economica.
Infine, l‟uso del termine include entrambe le precedenti interpretazioni nelle loro
accezioni più ristrette in veste di sotto-tipi. A ben guardare, dice la Mayntz, lo
sviluppo della governance non è altro che il frutto dei mutamenti intervenuti nelle
teorie della direzione politica.
Ad oggi, la gran parte degli studiosi della governance, ed in particolare quelli di
matrice anglo-americana, concorda su una definizione ampia del termine secondo
cui esso connota tutti i processi di svolgimento dell‟azione collettiva (organizing
collective action):
“Governance is ultimately concerned with creating the conditions for ordered rule
and collective action.”
9
“La governance riguarda, in ultima analisi, la creazione delle condizioni per un
governo efficiente e lo svolgimento dell‟azione collettiva.”
8
Renate Mayntz, “La teoria della "governance": sfide e prospettive”, Le Edizioni del Mulino, Bologna,
1999.
9
Gerry Stoker, “Governance as Theory: five propositions”, ISSJ, International Social Science Journal, 1998,
155/1998.
11
La parola “corporate”, infine, deriva da corpus che significa corpo e dal verbo latino
corporare che significa “dare un corpo”. Infatti, con corporation si è soliti intende
un gruppo di persone autorizzate ad agire come un‟entità individuale.
1.3 La Corporate Governance: definizioni
L‟utilizzo dell‟espressione “Corporate Governance” è recente e si fonda
sull‟analogia tra il governo degli enti locali e nazionali ed il governo delle imprese.
Il tema della Corporate Governance emerge nell‟ambito dell‟analisi
dell‟organizzazione delle corporazioni economiche e finanziarie, e, nei suoi caratteri
più generali, sarà ripreso verso la fine degli anni ottanta da istituzioni finanziarie
sovranazionali quali il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale per
definire standards o norme comportamentali da utilizzare come indicatori per
l‟assegnazione di prestiti o finanziamenti agli Stati, fino a giungere nel 1995 alla
sua esplicita codifica da parte delle Nazioni Unite.
Come accennato nei capitoli precedenti, il dibattito sulla corporate governance
viene portato alla luce da diversi fattori. In primo luogo, a partire dalla seconda
metà degli anni ottanta, assumono rilievo crescente fenomeni che mettono in
discussione il modello anglosassone nella sua versione più ortodossa quali l‟ondata
di ristrutturazioni, l‟uso aggressivo della leva finanziaria, la crescente
spregiudicatezza delle strategie aziendali con conseguenti clamorosi fallimenti, e
l‟attivismo degli investitori istituzionali; in secondo, ed ultimo luogo, la
globalizzazione dell‟economia e della finanza e, quindi, il confronto competitivo
sempre più diretto tra sistemi-Paese, rende più immediata la ricerca dei fattori di
differenziazione anche nei diversi modelli di governance.
Il concetto di Corporate Governance ha varie definizioni sia in letteratura che nella
pratica aziendale, non essendovi ancora un significato univoco accettato dalla
dottrina a livello internazionale.
12
Si ritiene che il termine Corporate Governance sia stato utilizzato per la prima volta
da Richard Eells per indicare “la struttura ed il funzionamento della politica
aziendale”. Come visto, tale termine inizia ad essere utilizzato diffusamente
solamente a partire dagli anni ottanta quando gli importanti avvenimenti descritti
precedentemente iniziano ad attirare l‟attenzione degli accademici di varie
discipline, degli esponenti dell‟industria e della finanza e dei rappresentanti del
mondo politico.
Non è comunque facile definire in poche parole la corporate governance.
Utilizzando la definizione che ne danno Schleifer e Vishny, due dei maggiori esperti
al mondo, “la corporate governance ha a che fare con i modi in cui chi fornisce i
fondi alle imprese si assicura di avere un ritorno dal proprio investimento”
10
.
La più diretta e utile definizione è probabilmente quella fornita dal UK Report of
Committee on the Financial Aspects of Corporate Governance:
“Corporate governance is the system by which companies are directed and
controlled”
11
.
“La Corporate Governance è il sistema tramite il quale le società sono gestite e
controllate”.
Questa definizione, oltre alla sua immediatezza, ha anche il vantaggio di essere la
definizione più breve fornita sul fenomeno in questione.
Altra definizione ci è fornita dal OECD (Organization of Economic Co-operation
and Development) nel suo Principles of Corporate Governance (1999):
“Corporate governance is the system by which business corporations are directed
and controlled. The corporate governance structure specifies the distribution of
rights and responsibilities among different participants in the corporation, such us
10
Shleifer e Visnhny, “Survey on Corporate Governance”, Journal of Political Economy, 2009, 106.
11
Cadbury A., “Report of Committee on the Financial Aspects of Corporate Governance”, Gee & Co,
London, 1992.
13
the board, manager, shareholders and other stakeholder, and spells out the rules and
procedures for making decisions on corporate affairs. By doing this, it also provides
the structure through which the company objectives are set, and the means of
attaining those objectives and monitoring performance”
12
.
“La corporate governance è il sistema con cui sono gestite e controllate le
società. La struttura di corporate governance specifica la distribuzione dei diritti e
delle responsabilità tra i vari stakeholder, tra i quali i partecipanti al Consiglio di
Amministrazione, i dirigenti, gli azionisti e altri soggetti interessati, e definisce le
norme e le procedure relative alle decisioni su questioni aziendali. In questo modo,
fornisce anche la struttura attraverso la quale vengono fissati gli
obiettivi aziendali, gli strumenti per raggiungere tali obiettivi e per monitorare le
prestazioni”.
Questa definizione, quindi, si focalizza, molto più della precedente, seppur
riprendendola, su quelli che sono gli obiettivi e la struttura della corporate
governance.
Trascorsi cinque anni, la definizione fornita dal OECD, venne ulteriormente
arricchita includendo al suo interno temi come: le relazioni intercorrenti tra soggetti,
il contesto e i benefici di una buona governance.
“Corporate governance involves a set of relationship between a company‟s
management, its board, its shareholders and other stakeholder. Corporate
governance also provides the structures through which the objectives of the
company are set, and the means of attaining those objectives and monitoring
performance are determinate. Good corporate governance should provide proper
incentives for the board and management to pursue objectives that are in the
interests of the company and its shareholders and should facilitate effective
monitoring. The presence of an effective corporate governance system, within an
individual company and across an economy as a whole, helps to provide a degree of
12
OECD, “Principles of Corporate Governance” OECD, Paris, 1999.
14
confidence that is necessary for the proper functioning of a market economy. As a
result, the cost of capital is lower and firms are encouraged to use resources more
efficiently, thereby underpinning growth”
13
.
“La corporate governance comporta una serie di rapporti tra dirigenti di una
società, i suoi amministratori, azionisti e tutti gli altri stakeholder. Il governo
societario rappresenta anche le strutture attraverso le quali vengono fissati gli
obiettivi della società e gli strumenti per raggiungere tali obiettivi ed, in tale
contesto, il monitoraggio delle prestazioni è determinate. Un buon governo
societario dovrebbe fornire incentivi adeguati al consiglio di amministrazione
affinché i suoi componenti perseguano gli obiettivi che sono nell‟interesse della
società e dei suoi azionisti e dovrebbe, inoltre, facilitare un monitoraggio
efficace. La presenza di un efficace sistema di corporate governance, all‟interno di
una singola azienda, e in tutta l‟economia nel suo complesso, contribuisce a
fornire un grado di fiducia che è necessario per il corretto funzionamento di
un‟economia di mercato. Di conseguenza, il costo del capitale è più basso e le
imprese sono incoraggiate ad utilizzare le risorse in modo più efficiente, in modo da
rafforzare la crescita".
Il significato di corporate governance, in un ottica di stabilità ed equità sociale, è
fornito sempre da Cadbury che sottolinea:
“Corporate governance is concerned with holding the balance between economic
and social goals and between individual and communal goals. The governance
framework is there to encourage the efficient use of resources and equally to require
accountability for the stewardship of those resources. The aim is to align as nearly
as possible the interests of individuals, corporations and society”
14
.
13
OECD, “Principles of Corporate Governance”, OECD, Paris, 2004.
14
Cadbury A., “Corporate Governance and Chairmanship”, Oxford University Press, Oxford, 2002.