5
INTRODUZIONE
La presente analisi vuole proporre il golf come strumento di valorizzazione
dell’area di Roma Capitale, col fine di individuare anche in questo sport un
motore per lo sviluppo di un turismo particolarmente attento e dinamico, in fase di
perenne espansione e formato da una clientela in cerca di continue novità, che
siano reperibili prima di tutto in un ambiente di alta qualità e in un territorio ben
strutturato dal punto di vista delle comunicazioni, dell’accessibilità e dei servizi.
Una volta esaminati i vari aspetti, cioè: il golf come fenomeno in continua
evoluzione, l’identikit del turista-golfista, l’ambiente ideale dove praticare questo
sport, le quattro tipologie gestionali delle strutture golfistiche e il contesto
mondiale, europeo, italiano e della nostra capitale, dove il golf si è sviluppato, si
cercherà di dare una risposta al seguente quesito: occorre aspettare il turismo per
promuovere nuove attrezzature e quindi anche quelle per il golf o utilizzare il
gioco del golf per dare impulso al turismo?
Nel prosieguo della trattazione si realizzerà una azione mirata di benchmarking,
avvalendosi di alcuni esempi di successo (best practies). Si analizzeranno realtà
molto differenti tra loro (Algarve, Emirati Arabi Uniti e Turchia) e dal modello
capitolino ma dalle quali è presumibile e, per certi versi, auspicabile che si prenda
spunto per migliorare l’offerta di servizi legata al mondo del golf.
Nel terzo capitolo verrà analizzata nel particolare la realtà golfistica romana
attraverso un’analisi dettagliata di Roma come destinazione turistica in generale e,
nello specifico, dal punto di vista del prodotto e della relativa offerta golfistica,
cercando di ricostruire l’andamento storico del turismo golfistico nell’area
capitolina.
6
Nel corso dei successivi paragrafi, invece, si concentrerà l’attenzione sul
cambiamento del quadro normativo che ha apportato modifiche formali e
sostanziali alla città di Roma ma che, come sarà possibile osservare in seguito,
rappresentano solo l’inizio di un processo volto ad assegnare nuove funzioni e
poteri forti all’Ente Roma Capitale; inoltre verrà aperta una finestra sul piano
relativo al Secondo Polo Turistico di Roma e ai 22 progetti che lo compongono.
Infine, nei paragrafi conclusivi, dopo aver analizzato il Consorzio Roma Golf
District e i progetti relativi al settore golfistico nel distretto di Roma, si cercherà
di individuare i punti di forza e i fattori di vulnerabilità che caratterizzano il piano
di sviluppo del golf a Roma. Quest’ultima analisi è volta a cogliere innanzitutto
gli aspetti maggiormente significativi da promuovere e sviluppare in maniera
capillare e, soprattutto, quelli negativi al fine di riconoscerli e convertirli in future
potenzialità.
7
CAPITOLO I
IL GOLF
1.1 Un’introduzione al mondo del golf
L'esatta origine dello sport del golf non è del tutto chiara. Già all'epoca degli
antichi Romani era in voga un gioco simile al golf, che si praticava in campagna,
chiamato paganica
1
. Allora comunque, era un’attività molto in voga e diffusa
negli ambienti della nobiltà romana. Certamente si è ben lungi dal sostenere che il
golf possa essere stato ispirato dalla paganica, introdotta in Gran Bretagna dalle
legioni romane. Se tuttavia prendiamo in esame il kolven, praticato nei Paesi
Bassi, scorgiamo delle singolari somiglianze con il nostro sport
2
. La teoria più
diffusa e accettata è che questo sport abbia avuto origine in Scozia nel tardo
Medio Evo quando due contadini si lanciavano una pietra con due bastoni. Ad
onor del vero ci sono altre teorie che supportano invece la nascita del golf in
Olanda, difatti si suppone che la parola golf derivi dalla parola olandese kolf che
significa “mazza”, “bastone”
3
.
Le prime regole vennero redatte solamente nel 1744, quando venne fondata a
Edimburgo la Company of Gentlemen Golfers
4
. Dieci anni più tardi il "Tempio del
Golf", l'associazione dei golfisti di St. Andrews (ora chiamata il Royal and Ancient
Golf Club di St. Andrews: abbreviato in R&A), decise di redigere una serie di
1
Per maggiori informazione su tale pratica si riman da al testo: Pasquali F., Il Mondo del Golf
(2010), p.14.
2
Ibidem p.16.
3
Valentini G., La Magia del Golf (2011), p.32.
4
Ibidem p.33.
8
regole per i giocatori esterni che intendessero prendere parte alle loro gare. Queste
erano basate in buona parte sulle precedenti regole emesse dai golfisti di
Edimburgo, nel maggio dei 1754.
Nascono così le famose 13 regole del golf
5
, che ancora oggi costituiscono la
base dei moderni regolamenti osservati in tutte le gare, sia professionistiche che
amatoriali.
Rimane il fatto che il golf abbia avuto origine e poi si sia sviluppato in Scozia:
anche il primo campo permanente di golf è originario della Scozia, il St. Andrew
Links fondato nel XVesimo secolo, come anche la prima associazione; inoltre, il
primo torneo si tenne tra varie città della Scozia, come del resto le prime regole
scritte hanno avuto origine qui e hanno stabilito il campo a diciotto buche
6
. La
5
Articles and Laws in playing the Golf From R&A Go lf Association. www.ruleshistory.com
1. You must Tee your Ball within a Club length of the Hole.
2. Your Tee must be upon the Ground.
3. You are not to Change the Ball which you Strike off the Tee.
4. You are not to remove Stones, Bones or any Bre ak Club, for the Sake of playing your Ball,
Except upon the fair Green, and that only within a Club length of your ball.
5. If your Ball comes among Water, or any Watery filth, you are at Liberty to take out your Ball,
and bringthrowing it behind the hazard 6 yards at l east and teeing it, You may play it with any
Club, and allow your Adversary a Stroke, for so get ting out your Ball.
6. If your Balls be found any Where touching one a nother, You are to lift the first Ball, till you
play the last.
7. At holeing, you are to play your Ball honestly for the Hole, and not to play upon your
Adversary’s Ball, not lying in your way to the Hole .
8. If you should lose your Ball, by its being take n up, or any other way You are to go back to the
Spot, where you struck last, and drop another Ball, and allow your Adversary a Stroke for the
Misfortune.
9. No man at Holeing his Ball, is to be Allowed to Mark his Way to the Hole with his Club or any
thing else.
10. If a Ball be Stop’d by any Person, Horse, Dog or any thing else, the Ball so Stop’d must be
played where it lyes.
11. If you draw your Club, in Order to Strike, an d proceed so far in the Stroke as to be bringing
down your Club; if then, your Club shall break, in any way, it is to be Accounted a Stroke.
12. He, whose Ball lyes farthest from the Hole, is Obliged to play first.
13. Neither Trench, Ditch or Dyke, made for the pr eservation of the Links, nor the Scholars Holes,
or the Soldiers lines, shall be Accounted a Hazard; But the Ball is to be taken out, Teed and play’d
with any Iron Club.
6
M. Campbell, La nuova enciclopedia illustrata del golf , Mondadori Electa, 2002, p.12.
9
polemica su chi abbia inventato il golf è esistita ed esisterà sempre, anche se, in
generale, si può affermare che l’insieme di queste prime forme di gioco siano
viste come antenate del golf nella maniera in cui lo concepiamo noi oggi.
Questa disciplina, un tempo praticata quasi esclusivamente da un ristretto
numero di giocatori appartenenti ad una classe sociale elevata, più recentemente
ha mutato la sua immagine, grazie a un complessivo mutamento dello stile di vita
delle popolazioni dei Paesi più avanzati e ad una campagna di sensibilizzazione,
all’interno della quale i media hanno indubbiamente avuto un ruolo rilevante: un
po’ come è accaduto per il tennis in questi ultimi trent’anni
7
.
Ciò che più identifica la vita dell'era moderna è il concetto di benessere legato
alla salute e quindi ad una buona forma fisica. Le persone sono sempre più
orientate verso la ricerca della qualità della vita e le loro scelte, in ogni ambito,
sono condizionate dal desiderio di stare e sentirsi bene. Lo sport è senz'altro una
delle attività da sempre più sane ed amate che permette il raggiungimento di
questi obiettivi. Proprio grazie ai suoi benefici psico-fisici il golf sta vivendo un
periodo di grande sviluppo, finalmente anche in Italia, dopo averlo raggiunto in
tutto il mondo, ed oggi è praticato da milioni di giocatori. Iscriversi ad un campo
da golf è divenuto un modo come un altro per utilizzare il tempo libero, svolgendo
un’attività che non presenta limiti di età o particolari controindicazioni e che,
oltretutto, è praticato all’aria aperta a stretto contatto con la natura. Risulta
necessario analizzare questa particolare attività sportiva, senza liquidarla
semplicemente come espressione ludica di una classe agiata, ma approfondendola
per coglierne appieno le potenzialità e considerarla, al contrario, come un
meccanismo per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio, così come del resto
è già stato ben riconosciuto soprattutto all’estero. Golf inteso, dunque, come
starter di un progresso economico-sociale al pari di altri settori economici e di
7
Pasquali F., Il Mondo del Golf (2010), p.57.
10
altre iniziative culturali. Seguendo tali direttrici è dunque opportuno analizzare
nello specifico il variegato mondo del golf.
1.2 Panoramica sul turismo legato al golf
Per dimensionare il fenomeno del turismo del golf occorre analizzare le
tendenze e le congiunture del consumo turistico internazionale, per arrivare così a
dare un peso reale a questo segmento motivazionale, che in breve tempo è
penetrato nelle abitudini dei vacanzieri di tutto il mondo.
Figura 1: Sviluppo della pratica golfistica negli anni 19 85-2010
(Fonte: EGA European Golf Association, 2010).
11
Per comprendere in modo univoco le principali motivazioni che spingono un
turista golfista a viaggiare, verranno utilizzate le statistiche elaborate da diverse
fonti:
• Elaborazioni in ambito nazionale su dati Federgolf
8
;
• Elaborazioni in ambito europeo su dati EGA
9
;
• Elaborazioni in ambito internazionale su dati IAGTO
10
;
• Elaborazioni in ambito mercatistico su dati KPMG
11
.
8
La Federazione Italiana Golf, fondata nel 1927 e r iconosciuta ai fini sportivi dal Coni, ha per fine
a norma di Statuto il compito di promuovere, organi zzare, controllare e disciplinare lo sport del
golf in Italia.
Perfezionando i valori atletici e morali dei suoi t esserati organizza gare nazionali, invia sue
squadre alle competizioni internazionali, controlla i risultati sportivi secondo le direttive del Coni
e degli organismi internazionali di cui fa parte.
Coordina l'attività golfistica dei Circoli e delle Associazioni a lei affiliati, rappresentandoli pres so il
Coni e presso le Autorità pubbliche.
La Federazione svolge un'azione di diffusione del g olf già direttamente affiancando le iniziative
private e pubbliche volte a creare nuovi campi, ivi comprese le azioni provenienti dall'area del
Turismo.
Alla Federazione spetta vigilare sulle competizioni facendo rispettare le regole emanate dal Royal
& Ancient Golf Club di St. Andrews, controllando ch e dette norme siano osservate dai Circoli e
dalle Associazioni e dai loro tesserati e ne gestis ce la giustizia sportiva derivante, tutelando
all'estero i loro interessi.
La Federazione si avvale di una sua struttura organ izzativa nazionale con Comitati Regionali e
Provinciali.
Nell'ambito della Scuola Nazionale di Golf organizz a scuole e corsi di perfezionamento per
l'insegnamento del Golf, per la formazione di tecni ci per l'amministrazione dei Circoli, per la
tutela ecologica e per i tappeti erbosi tenendo un apposito albo.
9
European Golf Association, fondata nel 1937, è l’a ssociazione che comprende le federazioni
golfistiche di 39 stati europei coordinando quest’u ltime nel rispetto delle regole della R&A.
L’associazione è governata da soli membri appartene nti all’area europea ed è composta da un
comitato esecutivo (10 membri) e da un comitato org anizzativo (12 membri).
10
International Association of Golf Tour Operators, fondata nel 1997, è l’organizzazione del
mercato globale per il turismo legato al golf. IAGT O comprende ben 1553 membri tra golf t.o.,
golf resort, hotel, circoli golfistici, compagnie a eree, media e business partners in 82 paesi in
tutto il mondo. Si stima che l’80% ca. dei pacchett i golfistici venduti sul mercato siano legati
all’organizzazione IAGTO, generando circa un miliar do di $ di ricavi annui.
11
KPMG, società di consulenza, fornisce una visione molto ampia sulle tematiche affrontate dalla
Global Business Community. In particolar modo da di versi anni sviluppa delle pubblicazioni volte
a descrivere esempi di successo in tutto il mercato internazionale, denominate golf benchmark .
12
Dall’analisi congiunturale dei dati e delle diverse fonti che li hanno elaborati si
può constatare l’importanza dei flussi economici derivati dalla pratica del golf nel
mondo. Infatti, sono 25 milioni i turisti che ogni anno scoprono i percorsi del golf,
per un fatturato globale pari a 40 miliardi di dollari nel 2010
12
. Quanto alle
dimensioni dell'industria del turismo del golf in Italia, il business ha fatturato 100
milioni di Euro nel 2010 (Fonte: Elaborazione dati Antoitalia Networking per
Federgolf).
Attualmente il golf consta di oltre 35.000 campi in tutto il mondo ( a metà degli
anni ’90 se ne contavano circa 25.000) i quali ricoprono un’estensione territoriale
pari alla superficie del Belgio. La classifica relativa al numero di campi da golf
per nazione mostra come il 76% del numero totale di campi da golf sia compreso
tra i primi cinque paesi che la guidano (Stati Uniti, Regno Unito, Giappone,
Canada e Australia)
13
.
Il Regno Unito ha la più alta densità al mondo di campi da golf: gli oltre 2.600
campi da golf coprono lo 0,6% del territorio nazionale, con un incremento nella
nascita dei golf club del 40% negli ultimi 30 anni. In Giappone, invece, ci sono
più di 20 milioni di giocatori i quali ogni anno determinano ingenti flussi
economici derivati dalla propria attitudine a fare una o più vacanze golfistiche
14
.
Appare dunque interessante comprendere le caratteristiche della porzione dei
turisti-golfisti, in termini di composizione del segmento, per capire meglio chi
siano questi vacanzieri.
Tali pubblicazioni risultano essere significativame nte importanti soprattutto per gli stakeholders
della filiera al fine di supportarli nelle loro sce lte decisionali.
12
Fonte: IAGTO - International Association Golf Tour Operators - 2010.
13
Fonte: Tourism & Travel on line magazine, 03/2011, p.17.
14
Ibidem, p.19.
13
1.2.1 Identikit del turista golfista
Da molti ritenuta erroneamente una disciplina statica, quindi adatta alle persone
meno giovani, il golf è da considerarsi, viceversa, uno sport a tutti gli effetti,
perfettamente personalizzabile a soggetti d'ogni età. La sua componente atletica lo
rende adatto ai giovani, mentre, per i suoi enormi benefici cardiovascolari, si
rivela ideale anche per i giocatori più anziani.
Il golf, con oltre 50 milioni di giocatori, è uno degli sport più diffusi al mondo,
probabilmente perché, a differenza di molte altre attività, può essere praticato
indistintamente da uomini e donne, da bambini, adulti e anziani.
Per alcuni si tratta effettivamente di una disciplina sportiva, per altri è un
divertimento, per altri ancora una piacevole e salutare dipendenza
15
.
Concentrazione, calma e nervi saldi sono le qualità indispensabili in questo
gioco. Un gioco o uno sport sicuramente aggregante, grazie a strutture come clubs
e circoli, dove è determinante l'integrità dell'individuo nel dimostrare rispetto nei
confronti degli altri giocatori e nella rigida osservazione delle regole (il golf è
molto spesso giocato senza la supervisione di un arbitro).
Secondo Giovanni Valentini “il golf è un'opportunità per migliorarsi
all'infinito”
16
. Per diventare dei buoni giocatori di golf non basta conoscere le
regole o avere un fisico bene allenato, ma occorre praticarlo con continuità e
passione. Come in ogni aspetto della vita, per mezzo della pratica si sviluppano
gli automatismi, i movimenti di routine e si migliora soprattutto la fiducia nei
propri mezzi.
15
Valentini G., La Magia del Golf (2011), p. 36.
16
Ibidem, p.39.
14
A dimostrazione di tali affermazioni un supporto davvero rilevante giunge dalle
indagini statistiche volte ad indagare il mondo del golf e i suoi praticanti: uomini e
donne di età compresa tra i 20 e i 60 anni (core 30 – 50), di livello socio-culturale
medio-alto (il 90% circa sono diplomati o laureati).
Figura 2: Distribuzione dei giocatori di golf per fasc e d'età
(Fonte: Nostra elaborazione su dati FIG, 2009).
Il golfista è un soggetto che sceglie tra le migliori opportunità, ha tempo libero a
disposizione e può permettersi un alto livello di qualità della vita.
Consumatore esigente, informato e attento al dettaglio, risulta un prospect
17
particolarmente appetibile, ma difficile da conquistare, se non con un’efficace
strategia. Ha una propensione alla spesa superiore del 70% circa rispetto
all’esborso del turista ordinario, è sempre alla ricerca di nuove destinazioni e
richiede prodotti di alto livello: è questo il profilo del turista golfista, in aumento
17
Indica un "Non Ancora Cliente", ovvero chi potrebb e essere potenzialmente interessato al
prodotto o al servizio venduto (Fonte: www.marketin ginformatico.it).
15
ogni anno. Un segmento che, con un giro d’affari intorno ai 50 miliardi in Europa
e stime di crescita del 10% annuo su scala mondiale, si rivela particolarmente
interessante per gli operatori del turismo
18
.
Uno studio denominato “Golf e Turismo”, a cura dell’Enit
19
, mette in risalto che
“il golf può essere ormai considerato parte integrante dell’offerta turistica
italiana”
20
e per i territori l’investimento su questo segmento si rivela interessante,
anche perché è facile associare il golf ad altri prodotti, come il turismo culturale o
quello gastronomico.
È sempre più sinonimo di alta qualità ricettiva, hotel di lusso e servizi
impeccabili: fare una vacanza golfistica significa ottenere il meglio dal punto di
vista delle strutture alberghiere, con spa sempre più attrezzate, ristoranti raffinati e
la possibilità di passare facilmente da uno sport all'altro.
Le club house e gli alberghi con accesso ai campi da golf sono tutti ad un livello
qualitativo molto alto, almeno quattro o cinque stelle: molto lontani dal classico
villaggio italiano con animazione all inclusive. L'ambiente solitamente è
internazionale e i prezzi piuttosto alti sono giustificati da un servizio davvero
eccellente; a conferma di questo, il target medio di chi sceglie questa tipologia di
vacanza è rappresentato solitamente da coppie over 40 o famiglie con budget di
spesa alti. Piace molto l'abbinamento campo da golf e mare:il panorama risulta
estremamente gradevole, perché osservare il contrasto tra il verde del green e il
blu dell'acqua è sicuramente un'esperienza che aggiunge fascino al gioco. Una
preferenza, quella per la bellezza del campo, che non è passata inosservata al
18
Fonte Dati Isnart S.p.A. “Studio sul turismo del g olf in Italia”, 2009, p.27.
19
Agenzia Nazionale del Turismo promuove l'immagine unitaria dell'offerta turistica nazionale e
ne favorisce la commercializzazione. Nata a seguito della trasformazione disposta con il Decreto
Legge n. 35 del 14 marzo 2005, convertito, con modi ficazioni, nella legge 14 maggio 2005, n. 80,
l'ENIT è subentrata con accresciute e più articolat e missions istituzionali ad una quasi centennale
attività dell'Ente Nazionale Italiano per il Turism o.
Dotata di autonomia statutaria, regolamentare, orga nizzativa, patrimoniale, contabile e di
gestione, l'Agenzia Nazionale del Turismo è sottop osta alla attività di indirizzo e vigilanza del
Ministro del Turismo.
20
Fonte: Golf & Turismo. ENIT S.p.A., 2003, p.37.
16
mercato ricettivo, che si sta adeguando con green tecnicamente impeccabili che
strizzano l'occhio al design, progettati e realizzati da architetti di fama mondiale.
L'importante è che la struttura ricettiva sia in grado di attirare target diversi per
dodici mesi all'anno: dalle coppie che vogliono concedersi un weekend lungo di
golf e spa, alle famiglie con figli anche piccoli che decidono di trascorrere così le
proprie vacanze estive.