portatrice di una rinnovata considerazione dell'essere umano quale centro
dell'Universo e contemporaneamente semplice parte di un tutto.
La donna e l'uomo non sono entità privilegiate rispetto al mondo naturale
3
,
non hanno l'autorità di modificarne l'ordine, di contravvenire a
frequentemente non meglio precisate <<leggi cosmiche>>, però possono
direttamente influire sulla plasmazione, quasi fosse creta, della loro vita,
secondo i propri reali desideri.
Gli esseri umani sono da considerarsi ritratti del Creatore, qualsiasi sia la
sua identità: la New Age riconosce ogni orientamento religioso come
valido, tanto che fra i suoi ispiratori viene spesso inserito lo scrittore
Aldous Huxley, che concepì l'idea di philosophia perennis, esposta in un
libro edito nel 1944 (The Perennial Philosophy; secondo Huxley, infatti,
alla base di ogni religione si trova la medesima <<Realtà Ultima>>)
4
. Ed in
quanto esseri divini ed unici, rifiutano la sensazione sempre più palpabile
di essere solo ingranaggi in un meccanismo economico, numeri, privati del
diritto inalienabile all'individualità e al rispetto
5
, trend che i new ager
rimproverano in maniera decisa alla cultura capitalistica occidentale.
Quel che pare certo è che la New Age sia un <quadro di riferimento>>
6
,
ovverossia un insieme di coordinate, le quali tracciano un percorso
personale o collettivo, in cui <<una certa azione o un certo modo di vivere
3 vedi il movimento dell'ecologia profonda, in M. Introvigne, Storia del New Age 1962 - 1992,
Cristianità, Piacenza, 1994, pag. 76 e sgg.
.
4
B. Dobroczynski, New Age - Il pensiero di una Nuova Era, Bruno Mondadori, Milano, 1997,
pp. 56 e 57.
5
V. Forrester, L'orrore economico, Ponte alle Grazie, Firenze, 1997.
6
C. Taylor, Radici dell'Io, Feltrinelli, Milano, 1993.
o di pensare è incomparabimente più elevato degli altri che ci sono più
accessibili>>
7
.
Il <<quadro di riferimento>> della New Age indica una meta che, pur
promettendo nella sua realizzazione il paradiso in Terra, attraverso la
conquista di una qualità superiore di vita quotidiana, si ispira ad ideali di
chiara matrice spirituale, puntando verso quelli che Charles Taylor
definisce <<iperbeni>>
8
, con un netto ridimensionamento dei valori
materiali, considerati illusori, passeggeri, per niente consolatori.
Una posizione giustificabile anche con la concezione dell'essere umano
che la proposta più popolare della New Age, quella legata a testi quali La
profezia di Celestino di James Redfield, per esempio, avanza: una
considerazione olistica, in cui l'aspetto fisico è legato, senza soluzione di
continuità, alla dimensione spirituale, prima individuale e poi universale, in
un rapporto di costante interdipendenza, in cui la salute psicofisica, primo
passo verso l'evoluzione, ed in accordo con la definizione data anche
dall'Organizzazione Mondiale della Sanità
9
, è strettamente connessa
all'armonico sviluppo di ogni singola parte dell'individuo, e della sua
esistenza, senza alcuna preferenza.
L'atteggiamento di chi si riconosce a diverso titolo nelle proposte della
New Age ha influito ed influisce sempre più sulle scelte di mercato. Ecco
pochi esempi. Se La profezia di Celestino, considerato il libro-simbolo
della New Age nel mondo (sei milioni di copie vendute solo negli Usa, in
7
Ivi, pag. 34.
8
Ivi, pag. 91 e sgg.
9
<<La salute è uno stato di completo benessere fisico, spirituale e sociale>>.
incessante ascesa), nel 1992 fu pubblicato negli Stati Uniti a spese
dell'autore, ed ebbe una promozione non professionale, oggi anche gli
editori più importanti hanno una sezione dedicata ai libri New Age, anche
in Italia, da Mondadori a Sonzogno, da Feltrinelli a Rizzoli, così come sono
nate case editrici specializzate, che addirittura dichiarano di aver
abbandonato un clima di competizione per abbracciare un sistema
collaborativo, <<cercando di vivere il nostro lavoro secondo gli
insegnamenti che i nostri libri diffondono>>, come stampano sui quarti di
copertina i sei Editori In Sintonia.
Passando ad un altro settore, si può registrare come, nella provincia di
Rimini, la cooperativa Promozione Alberghiera locale nel '96 abbia varato
il marchio <<Valigia blu>>, espressione di una conduzione della struttura
ospitante secondo criteri ecologici, dall'attenzione allo smaltimento e al
riciclaggio dei rifiuti al razionamento dell'acqua, dalla proposta di una
cucina biologica e vegetariana all'educazione dell'ospite sui nuovi modelli
di comportamento. Su 212 hotel aderenti alla cooperativa, nel giro di 12
mesi in 200 avevano già richiesto il marchio, segno che la richiesta
turistica sta virando velocemente in direzione di un maggiore rispetto nei
confronti della natura che, come vedremo, è uno degli elementi trasversali
al network della New Age.
Variazioni di rotta si sono registrate anche sul fronte della salute. La
medicina olistica, uno degli ambiti di maggiore richiamo nel calderone
della New Age, ha iniziato a trovare punti di appoggio pure nell'ambito
tradizionale: l'Organizzazione Mondiale della Sanità sta eseguendo e
supervisionando ricerche sulla pet therapy, la terapia che considera il
rapporto affettivo tra paziente ed animale un elemento di notevole
supporto positivo nel percorso della guarigione, non solo nel caso di
patologie quali la depressione, ma anche di origine organica, così come
presso il reparto di Ginecologia dell'Azienda ospedaliera <<Carlo Poma>>
di Mantova è attualmente in corso una sperimentazione riguardante nuove
tecniche di parto dolce, dietro esplicita richiesta delle partorienti, come
l'uso del canto - tipico di alcune culture orientali - per limitare i dolori delle
contrazioni
10
.
A questo si può aggiungere che, in seno alla medicina <<tradizionale>>, è
nata da poco una nuova scienza, la psiconeuroimmunologia, che studia il
rapporto tra attitudine mentale e malattia. Queste ricerche hanno
evidenziato come un benessere interiore sia un ottimo alleato della
guarigione, mentre risale già al '94 la direttiva europea che sostiene come,
per ottenere la licenza di commercio, si debba dimostrare semplicemente
che il prodotto in questione non sia nocivo, aprendo così la strada a quelle
terapie non convenzionali che non possono essere valutate secondo i
criteri riservati alla medicina <<tradizionale>> o allopatica, dando
soddisfazione alle richieste provenienti da un numero consistente di utenti,
che prediligono approcci alternativi ad uno stato di disequilibrio fisico
11
.
10
A. Talò, Farlo nascere cantando, in <<Bimbisani & belli>>, 4, (aprile 1998), pag. 70.
11
<<(...) Secondo il New England Journal, pubblicato nell'ottobre del '94, ben un americano
su tre preferisce utilizzare medicine naturali. E gli italiani mostrano, quantomeno, una
simpatia non inferiore per questi prodotti: nell'87 un'inchiesta della Doxa ha evidenziato
come il 26 per cento degli italiani si sia curato almeno una volta con medicine
omeopatiche>>, A. Talò, Come sta la medicina olistica?, in: <<New Age & New Sounds>>, n°
44 (marzo 1995), pag. 44 e sgg.
Un fenomeno, quello della New Age, che è andato conquistando spazio
partendo da un costante passa-parola (prima personale, poi via Internet,
che propone circa diecimila siti ad essa dedicati
12
), e che parrebbe un
messaggio nuovo, in totale opposizione con i valori consolidati, in
particolar modo in Occidente: non la ricchezza, ma il benessere, non il
Caos ma la Suprema Armonia, e però in realtà propone una serie di
contenuti già ampiamente sostenuti in passato, dal più lontano al più
recente, e di cui non è difficile rintracciare il bandolo pure nella storia della
filosofia.
Questa tesi si propone proprio questo: di identificare quelle che sono le
influenze maggiori che il filone filosofico di più ampia diffusione nell'ambito
della Nuova Era ha subìto.
Data l’ampiezza dell’argomento, così multiforme e complesso, in cui
sarebbe possibile far rientrare una quantità illimitata di suggestioni, idee,
collegamenti, interpretazioni, ed in considerazione della sua natura
decisamente sincretica, abbiamo creduto opportuno identificare alcuni
ambiti di indagine, sui quali appuntare particolarmente l’attenzione.
In primo luogo si è analizzata l'idea New Age di Universo e delle leggi che
lo regolano, stabilendo chiaramente che si tratta di una necessaria
approssimazione, la cui guida è stata rappresentata da La profezia di
Celestino, il libro più celebre partorito dal network, sia per vendite sia per
immagine, considerato un manifesto del pensiero new ager per la sua
semplicità ed immediatezza, e certamente uno dei principali veicoli di
12
A. Troiano, Tutti contagiati dal ciclone della New Age, cit.
divulgazione di quelli che sono i concetti in cui è più facile imbattersi
girovagando per la foresta New Age. Tra questi: la certezza dell’esistenza
di un’Intelligenza superiore che tutto ordina, della perfezione del Creato,
della necessità di recuperare un rapporto rispettoso con la Natura, essere
vivente e sensibile, e della necessità di recuperare pure un rinnovato
rapporto di attenzione verso l’uomo e la donna, che i new ager vedono
schiacciati dall’indifferenza di un sistema economico che bada certamente
più alle cifre che all’individualità, alla creatività e alla libertà di espressione.
Per questo, La profezia di Celestino propone persino il disegno di una
società ideale, ambizione perseguita da più di duemila anni, che torna
prepotente, pur senza essere sostenuta da un reale progetto
concretizzabile a breve termine.
La seconda parte di questa ricerca, invece, sarà dedicata a rintracciare le
radici di una conoscenza femminile, che molta parte della New Age
riconosce quale mezzo privilegiato per indagare la realtà quotidiana ed
appunto la Realtà Ultima, senza per questo voler respingere in un angolo
le peculiarità maschili. Si vuole, al contrario, riconoscere nelle
caratteristiche <<originarie>> femminili un aspetto della verità intrinseca
umana che è stata accantonata, forse dimenticata, sia dagli uomini che –
parzialmente – persino dalle donne, le quali nella sessuazione del loro
corpo portano la matrice di ciò che è profondamente femminile, e però
sono state costrette a disattendere, per potersi adeguare, in quanto
persone, ad un sistema sociale a predominio maschile.
Una condizione che ha creato, così, uno squilibrio nell’armonia che
certamente – secondo i new ager - regnava in una lontata età dell’oro;
squilibrio che è considerato la causa del dolore, della violenza, della
povertà e della sopraffazione, che i new ager vedono intorno a loro nel
mondo, tranne che in quelle sacche dove ancora sopravvivono antiche
culture definite, con una certa presunzione, <<primitive>>. Uno status quo
che i new ager vogliono in tutti i modi superare, viaggiando, con qualsiasi
mezzo, verso l’Arcadia.
Va fatta una precisazione: la New Age è definita, spesso anche
nell’ambito di questa tesi, un <<movimento>>.
Da un punto di vista sociologico, l’uso di questo termine è certamente
errato, dato che con <<movimento>> si vuole indicare, in genere,
un’organizzazione con confini ben rappresentati, normata oggettivamente,
e con una struttura piramidale che consenta l’identificazione di una o più
figure leader. Questa visione non è affatto coincidente con ciò che è la
New Age, un sistema di aggregazione spontaneo, che non riconosce
alcuna sovrastruttura, se non quella magica dell’Invisibile, che ognuno può
immaginare come preferisce.
Il termine <<movimento>>, quindi, in questo caso specifico va considerato
in altra accezione: la New Age è qualcosa che si muove continuamente,
che cambia forma, cui si aggiungono ogni giorno nuovi elementi, mentre
vede morire correnti interne più o meno consolidate, i cui ambiti mutano,
rimandando all’esterno l’immagine di un animale coperto di scaglie di
specchi, che riflettono luci ed ombre differenti, a volte persino contrastanti,
a seconda dell’angolatura da cui esso è osservato.
E la New Age è pure qualcosa che muove le opinioni ed il mercato, come
abbiamo visto, rappresentando probabilmente uno dei più interessanti
fenomeni culturali di fine secolo