9
2. Metodologia di ricerca e analisi bibliometrica
Dopo una preliminare lettura di alcuni libri sull’internazionalizzazione d’impresa e
sull’international manufacturing, finalizzata a comprendere meglio le aree più
interessanti su cui focalizzare lo studio, è stata effettuata una ricerca e una successiva
revisione di un’ampia gamma di articoli scientifici tratti da numerose riviste, che
abbiano affrontato questo argomento. Lo scopo è stato quello di creare una
panoramica quanto più vasta possibile su questa tematica ampia e analizzabile da
diverse prospettive, anche molto distanti tra loro. Per effettuare la ricerca, sono state
definite per prima cosa quelle che potevano essere le parole chiave più importanti:
• Internationalization
• U-Model
• I-Model
• International/global operations
• International/global manufacturing
• International/global production
• International/global manufacturing network;
• Dispersed manufacturing
• International/global plant network
Per effettuare questa ricerca sono state utilizzate le seguenti banche dati: ISI Web of
Science, JSTOR, Cilea, Ebsco ed Emerald.
¨ stato utile anche il supporto di google scholar che mi ha permesso di effettuare la
ricerca di alcuni articoli in modo semplice e di google book che offre la possibilità di
vedere parti di libri, altrimenti difficilmente accessibili in altro formato sul web.
Questa prima ricerca ha fornito un numero di articoli molto elevato. In particolare,
mentre per alcune parole chiave il numero dei paper trovati è stato molto elevato, per
altre è stato molto più limitato. Ad esempio, una parola chiave generica come
“internationalization” riconduce a diverse tipologie di articoli (politica economica,
macroeconomia, geografia, management) che riguardano anche ambiti diversi da
quello considerato nel lavoro. ¨ stato quindi necessario applicare un filtro dei
risultati trovati selezionando gli articoli di taglio manageriale e tralasciando quelli
riguardanti la politica economica o l’economia industriale. La lettura dell’abstract mi
ha permesso di individuare con più precisione l’argomento studiato e il tipo di
trattazione effettuata dall’autore.
A seguito di una prima lettura completa di alcuni articoli, ho effettuato un’analisi
delle fonti bibliografiche citate, al fine di individuare altri articoli interessanti per la
ricerca.
Per organizzare il materiale raccolto, gli articoli sono stati catalogati in una tabella
(riportata a pagina 47) che evidenzia i diversi aspetti fondamentali del processo di
internazionalizzazione. Oltre agli autori di ciascun documento, l’anno e la rivista o
altra fonte in cui è stato pubblicato, si evidenzia se questo tratta l’argomento delle
teorie dell’internazionalizzazione, le strategie di internazionalizzazione,
l’internazionalizzazione della supply chain, l’international operations management
(IOM), se viene presentato un overview sull’international manufacturing,
l’international manufacturing strategy, la configurazione e il coordinamento di un
international manufacturing network. L’attinenza di un articolo ad uno dei filoni
sopra citati viene indicata con l’apposizione di una crocetta nella colonna interessata,
10
così da facilitare, anche visivamente, la consultazione della tabella stessa e
l’individuazione dei temi trattati.
A conclusione dell’analisi della letteratura, è stata realizzata un’altra tabella, in cui
vengono classificate le riviste di riferimento, indicando, per ognuna, il numero di
articoli analizzati e, per le riviste più importanti, l’impact factor
1
(tab. 2.1).
N. JOURNAL n. articoli
Impact
factor
1
Journal of International Business Studie
14
2,992
2
International Business Review
7
1,793
3
International Journal of Operations & Production
Management
7
1,725
4
Journal of Operation Management
4
2,420
5
Omega
3
2,175
6
Strategic Management Journal
3
3,344
7
Harvard Business Review
2
1,793
8
Integrated manufacturing systems
2
-
9
International Journal of Production Research
2
0,517
10
Journal of Purchasing & Supply Management
2
11
Production and Operations Management
2 1,933
12
Production Planning & Control
2
-
13
Journal of Small Business Management
1 0,875
14
The journal of management studies
1 2,558
15
Journal of international economics
1 2.026
16
Journal of Marketing
1 4.132
17
Critical perspective on international business
1
-
18
Economia e politica industriale
1
-
19
Economia Global e Gestaõ
1
-
20
Georgetown University Joutnal of Globalizazion,
Competitiveness & Governability
1
-
21
Global Journal of Flexible Systems Management
1
-
22
Industrial Engineering
1
-
23
Interfaces
1
-
24
International Journal of Production economics
1
-
25
International marketing review
1
-
26
Japan and the World Economy
1
-
27
Journal of international business studies
1
-
28 Journal of International management
1 -
29 Journal of Manufacturing Technology Management
1 -
30 Journal of Operations & Production Management
1 -
1
L’Impact factor è un indice sintetico che misura il numero medio di citazioni ricevute in un
particolare anno dagli articoli pubblicati in una rivista scientifica nei due anni precedenti.
N.
31 Journal of small business and enterprise development
32 L'industria
33 Management International Rev
34 Management Science
35 Review of international political economy
36 Scandinavian j
37 Tijdschrift voor Economische en Sociale Geogra
38
International Journal of Production Research
Sono stati utilizzati anche altri contributi ricavati da libri,
convegni. Viene quindi inserita una tabella che fornisce il numero di articoli a la
fonte da cui sono stati ricavati (Tab. 2.2).
¨ stato inoltre realizzato un grafico della distribuzione temporale dei contributi letti
classificati nel periodo 1977
distribuzione temporale sono stati considerati
pubblicati su siti internet e
0
2
4
6
8
10
12
14
1975
1977
1988
11
JOURNAL n. articoli
Journal of small business and enterprise development
1
1
Management International Review
1
ment Science
1
of international political economy
1
Scandinavian journal of management
1
Tijdschrift voor Economische en Sociale Geografie
1
International Journal of Production Research
1
Tab 2.1.: Classificazione dei journal
Sono stati utilizzati anche altri contributi ricavati da libri, working paper
convegni. Viene quindi inserita una tabella che fornisce il numero di articoli a la
fonte da cui sono stati ricavati (Tab. 2.2).
TIPO DI FONTE N. ARTICOLI
Journal 74
Libri 1
Working paper 2
Atti di convegni 12
Siti internet 1
TOTALE 90
Tab. 2.2.: Fonti e numero dei contributi
¨ stato inoltre realizzato un grafico della distribuzione temporale dei contributi letti
classificati nel periodo 1977-2009 (Fig. 2.1). Nella realizzazione del grafico della
distribuzione temporale sono stati considerati anche gli atti dei convegni
pubblicati su siti internet e gli articoli trattati da libri e working paper
Fig. 2.1.: Numero di articoli per anno
1988
1990
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
n. articoli
Impact
factor
1 -
1 -
1 -
1 -
1 -
1 -
1 -
1 -
working paper o atti di
convegni. Viene quindi inserita una tabella che fornisce il numero di articoli a la
¨ stato inoltre realizzato un grafico della distribuzione temporale dei contributi letti
2009 (Fig. 2.1). Nella realizzazione del grafico della
anche gli atti dei convegni, gli articoli
working paper.
2007
2008
2009
12
La fase successiva alla lettura degli articoli e alla stesura delle tabelle è stata quella
dell’analisi del materiale trovato, cercando di individuare, per ogni tema, le analogie
e le divergenze tra le analisi proposte dai vari autori, in modo da ottenere una visione
quanto più ampia dell’argomento.
Il lavoro si è concluso, infine, con una presentazione di quelli che possono essere, a
mio avviso, alcuni spunti interessanti che meritano un approfondimento per degli
studi successivi.
A pagina 49 viene inserita una tabella dove gli articoli considerati vengono
classificati in base agli argomenti trattati (Tab 6.1).
13
3. Ambiti e teorie
La terza parte del lavoro si focalizza su quelli che sono gli ambiti principali
dell’internazionalizzazione della produzione e le principali teorie sviluppate nel
corso degli anni.
Partendo da alcune definizioni di internazionalizzazione, si esaminaranno gli ambiti
che interessano questo processo e come il concetto stesso sia evoluto nel corso degli
anni.
3.1 Definizione internazionalizzazione
“La distinzione tra investimenti diretti esteri (IDE), che assicurano a chi investe il
controllo della società affiliata estera, e investimenti di portafoglio (prestiti bancari,
obbligazioni e azioni che non permettono di esercitare controllo manageriale) fu
introdotta negli anni Venti del Novecento. Il termine “multinazionali” ha invece una
storia piø recente – il primo ad utilizzarlo fu David Lilienthal nel 1960 – e individua
come tratto saliente il fatto che l’impresa organizzi e coordini attività che
travalichino diversi confini nazionali” (Goldstein e Piscitello, 2007).
L’internazionalizzazione commerciale prima, e a livello produttivo e organizzativo
poi, ha radici molto lontane. Organizzazioni che utilizzavano manodopera
plurietnica, che generavano valore aggiunto in una molteplicità di località e
l’adozione di comportamenti e strategie tese alla conquista di risorse e mercati erano
presenti fin dall’antichità. Erano sicuramente strutture primordiali, le quali però,
testimoniano come il senso di impresa multinazionale abbia segnato fin dall’antichità
le vicende dell’economia globale. Attorno al XIX secolo ci fu un aumento
sostanziale degli interscambi di beni e servizi, ma anche del flusso di capitali e
persone, reso possibile da una situazione di pace a livello internazionale e dai
progressi tecnologici e delle telecomunicazioni. ¨ proprio a partire da questi anni le
imprese furono protagoniste della prima fase crescente della globalizzazione, la quale
raggiunse il suo apice prima dello scoppio della Grande Guerra. Le prime imprese
che aprirono stabilimenti in Paesi esteri furono quelle americane, che investirono
ingenti capitali sui mercati esteri, già dalla fine del XIX secolo. Il boom dello
sviluppo delle imprese internazionalizzate avvenne durante i trent’anni successivi
alla fine della Seconda Guerra Mondiale, caratterizzati da una velocissima crescita
economica e di sviluppo sociale, soprattutto in Nord America, in Europa occidentale
e in Giappone.
Grandinetti e Rullani (1996) hanno individuato tre direzioni di sviluppo del processo
di internazionalizzazione dal punto di vista della singola impresa, che aiutano a
comprendere come il fenomeno abbia assunto nel tempo direzioni e modalità
differenti.
1) Internazionalizzazione mercantile, che ha investito i mercati rendendo gli
scambi transnazionali (macchine, materiali, prodotti finiti). Questa forma di
internazionalizzazione si focalizza nell’ambito del mercato e prevede più
scambi commerciali con l’estero, favoriti dalla situazione politica favorevole
della fine del XIX secolo.
2) Internazionalizzazione gerarchica, che porta le aziende ad espandere i propri
piani produttivi e le aree operative su scala transnazionale. Essa focalizza
sulle compagnie multinazionali che si diffusero molto rapidamente nella
seconda metà del XX secolo. Il network tra i diversi Paesi si sviluppa
14
mediante delle linee gerarchiche, che permettono lo scambio di informazioni
e di decisioni dalle varie sedi delocalizzate verso i quartieri generali.
3) Internazionalizzazione a livello comunicativo, che concerne la conoscenza,
dando una base transnazionale ai processi di produzione, circolazione e
utilizzo della conoscenza; questa forma di internazionalizzazione, diffusasi
attorno agli anni ’70, pone la sua attenzione sul network aziendale,
sottolineando che non esiste una rigida forma gerarchica nell’organizzazione
ma che ogni singola sussidiaria può influenzare le altre.
Fig. 3.1.: Direzioni di sviluppo dell’internazionalizzazione
L’integrazione dei mercati, favorita dal fenomeno della globalizzazione, ha permesso
alle aziende di confrontarsi con realtà e con mercati diversi, obbligandole al
rinnovamento sia strutturale sia finanziario. Le grandi modifiche nella “geografia
economica” mondiale quali la “crescita esponenziale di tecnologie low-cost, il crollo
delle barriere economiche e politiche, la ristrutturazione economica e la
liberalizzazione dei mercati” (Ruzzier et al., 2006) hanno spinto le aziende ad
ampliare i propri orizzonti trasformando la struttura del proprio network. Gli anni ’90
hanno segnato l’inizio di una nuova “epoca d’oro” della globalizzazione, grazie
all’affermarsi delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, che
hanno favorito lo sviluppo delle aziende su scala internazionale.
Una delle definizioni più importanti del processo di internazionalizzazione è quella
di Porter, che definisce tale attività come “la crescita delle imprese nei mercati
esteri, che è l’implementazione di parti della catena del valore all’estero” (Porter,
1985).
Con il passare degli anni, e a seguito di un consistente cambiamento delle
caratteristiche del mercato e della comunicazione, sono state fornite altre definizioni,
alcune delle quali vengono riportate nella tabella sottostante.
Autore Definizione Focus
Johanson, Vahlne
(1990)
Sviluppo di network di relazioni
destinate al business in altre nazioni
attraverso il processo di estensione,
integrazione e penetrazione del
mercato.
• relazioni
• processi
1850 1950 1970 OGGI
INTERNAZIONALIZZAZIONE MERCANTILE
INTERNAZIONALIZZAZIONE GERARCHICA
INTERNAZIONALIZZAZIONE
COMUNICATIVA
15
Autore Definizione Focus
Johanson, Mattsson
(1993)
Processo cumulativo dove le
relazioni sono stabilite, mantenute e
sciolte quando gli obiettivi vengono
raggiunti.
• relazioni
Welch, Luostarinen
(1993)
Rappresenta il movimento
all’esterno della compagnia.
• processi
Calof, Beamish
(1995)
Processo che aumenta il
coinvolgimento delle “international
operations” di un’azienda.
• processi
Ahokangas
(1998)
Processo di mobilizzazione,
accumulazione e sviluppo delle
risorse per le attività internazionali.
• risorse
• processi
Lehtinen, Penttinen
(1999)
La relazione tra l’ambiente del
business internazionale è radicato
nelle attitudini dello staff e si
manifesta specificatamente con lo
sviluppo e l’utilizzo di processi in
diverse attività internazionali.
• relazioni
• processi
• ambiente
Tab. 3.1 : Definizioni di internazionalizzazione delle SME classificate in base al focus e
all’approccio di ricerca
Fonte: Ruzzier et al. (2006)
Dalla tabella emerge come i diversi studiosi abbiano affrontato aspetti diversi del
processo di internazionalizzazione, ed è proprio grazie a queste diverse definizioni
che si può comprendere come questo processo possa coinvolgere diversi settori
aziendali.
3.2 Tipologie di espansione internazionale
Parlando di internazionalizzazione si devono distinguere due principali tipologie di
espansione internazionale: l’internazionalizzazione commerciale e quella non
commerciale.
Dato l’orientamento del lavoro, si farà riferimento all’internazionalizzazione non
commerciale. Si ritiene comunque utile, ai fini della trattazione, spendere qualche
parola sull’internazionalizzazione, commerciale vista la grande rilevanza
dell’argomento.
L’internazionalizzazione commerciale si verifica quando un’impresa decide di
collocare i propri prodotti, siano essi beni e/o servizi, anche in Paesi diversi da quello
di origine. Gli obiettivi di un’azienda che decide di intraprendere
l’internazionalizzazione commerciale sono frequentemente legati alla volontà di
sviluppare rapidamente il fatturato e migliorare la redditività, o alla necessità di