CAPITOLO I
Les Jardins ou l'art d'embe/lir les paysages
Beloc il - Vista del parco e dci castello 2007
1.1 L'opera di Jacques Delille
Les Jardins QU l'ari d'embellir les paysages di Jacques Delille
l
- pubblicato in Francia
nel 1782 sotto gli auspici del conte d' Artois
2
- è un poema didattico-descritti va in quattro
canti alla cui stesura l'autore lavorò per sei anni sulla spinta dell'interesse suscitato da un
viaggio in Provenza dove, nel 1775, aveva visitato giardini e castelli .
In Francia l'epoca è particolannente propizia alla passione per l'arte paesaggistica: già
prima del decerutio 1770/1780, in cui venivano allestiti i parchi di Chantil1y, Trianon,
Monceau, Marli, il giardino fonnava oggetto di opere scritte non sempre e non solo da
studiosi della materia, ma anche da amatori che desideravano così esporre la propria
concezione di tale spazio.
Se Delille, uomo di altolocate frequentazioni, non mancava mai di visitare i giardini dei
propri ospiti, non possiamo non collegare questo suo spiccato interesse alla regione dei
suoi natali, il Puy-du-Domes, nota per la vegetazione lussureggiante, oltre che per il suo
vulcano spento.
Il poeta infatti intende porre la propria opera come ponte tra la natura e la cultura perché
l'uomo non perda l'intimo legame con le proprie origini. In particolare, Les Jardins ou
l'ari d'embellir les paysages entra nella disponibilità dei lettori in coincidenza con una
fe sta al Trianon organizzata in onore dei conti Sevemij (che in realtà erano gli eredi del
trono di Russia giunti in Francia in incognito).
Come abbiamo già accennato, Delille scrive l'opera in esame nella seconda metà del
secolo dei Lumi, quindi in un clima di tensione dovuto alla posizione della Chiesa,
nettamente contraria al razionalismo filosofico: nel 1759 viene posto il veto
all'Encyclopédie, nel 1760 - su istigazione delle autorità ecclesiastiche - iniziano i
Jacques Delille nacque il 22 giugno 1738 a Aigue-Perse nei pressi di Clermont, in Francia. Figlio
illegittimo di un avvocato e di una madre di famiglia illustre, egli diede sempre il meglio di sé - a
cominciare dagli studi che lo portarono alla cauedra di poesia latina al Co llège de France - proprio per
superare i disagi che potevano all'epoca devolvergli dalle condi:Lioni della sua nascita. Molto colto e di
buon carattere, fu autore prolifico e molto apprezzato. Traduttore delle Georgiche di Virgilio (1769),
si ispiro al grande autore latino con la poesia didattica e descrittiva di Les Jardins ou l'art d'embe/lir
les paysages ( 1 780), L 'homme des champs ou les géorgiques françaises (1800), Les trois règnes de la
nature (1809). Altri poemi, come La Pitié, L'imagination, La conversation, risentono invece di
un'ispirazione morale e filosofica. Moderato in politica, fu arrestato durante il Terrore, quindi emigrò
in Inghilterra e in Germania per poi, ritornare in patria, dove mod il IO maggio 181 3 e trovò onorevole
sepoltura al Père Lachaise.
2 11 conte Phi lippe d'Artois - fratello del re e protettore di Delille - regalò al poeta l'abbazia di Saint
Séverin senza l'obbligo all'abate Talare. Per questo motivo, si parla anche dell'abbé Delitle.
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processi ai protestanti, e nel popolo più istruito, fautore del partito dei filosofi , nascono
quei fermenti intellettuali e sociali che porteranno alla Rivoluzione.
Il secolo XV IlI , com'è noto, pur mantenendo la tendenza unitaria a combattere la lotta
filosofica preparatoria della Ri voluzione francese, veste il paesaggio della razionalità
scientifica degli illuministi, che, esautorando la metafisica, esercitano la propria
influenza sulla letteratura, agli slanci ermetici propri della sensibilità preromantica.
L'estetica della prima metà del secolo resta tuttavia ancorata alla tradizione : se alcuni
scrittori auspicavano la fine della poesia, perché la prosa è una forma espressiva più
rigorosa e più adatta alla diffusione delle idee, altri si fanno paladini di un
neoclassicismo che trova ispirazione sopratutto in Lucrezio e Virgilio. Delille, figli o
della sua epoca, per gli spunti mitologici, gli evidenti riferimenti a Virgilio (da lui
predi letto) e la perfezione degli esametri può essere iscritto tra gli autori neoclassici.
Sarebbe comunque ridutti vo considerare questo uni co aspetto della sua ispirazione: il
poeta, che risente anche dell'influenza degli autori inglesi) - detentori, con i francesi,
dell'egemonia culturale in Europa - compone opere a carattere filosofico oltre che poemi
desc rittivi della natura e gi unge infine ad esprimere i propri sentimenti con un lirismo di
st ile preromantico.
In Les Jardins ou l'ari d'embellir /es paysages Delille evoca, in stile didattico
descrittivo, i vari giardini in voga nel mondo manifestando la propria preferenza per
quelli all'i nglese. In tutta l'opera ricorre l'opposizione: giardini all'inglese - giardini
francesi ; gli uni di stile libero e gli altri di stile classico. Spesso l'opposizione riguarda
William Kent e André Le Nòtre:
Je ne décide point entre Kent et Le No/re.
L'un conlenl d'un verger, d'un bocage, d 'un bois
Dessine pour le sage, el /'autre pour [es rois.
4
Giova ricordare che, nel secolo XV1U, l'arte dei giardini venne rivoluzionata da nuove
tendenze naturalistiche che trovano origine sia ne ll'evoluzione e nel superarnento della
formula classica nelle varie arti (in particolare in Francia), sia nella concezione della
materia da parte di fil osofi e poeti (prevalentemente in Francia e in Inghilterra). Queste
3 De lille fu anche traduttore del Paradiso perduto di Milton ( 1806).
4 Oeuvres choisie.f de De/i//e, Didot, Paris, 1874, p. 249. "Non decido tra Kcnt e Le Notre.! L'uno
contento di un frutteto, di un boschetto, di un bosco! Disegna per il saggio e ['altro per i re.
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ultime vestono, nell a compenetrazione d'arte e natura, l'ideale di assoluta perfezione. In
Francia, Diderot, nel Sa/on del 1767. nel celebrare l'opera di Vemet
S
, immagina una
passeggiata in montagna attraverso luoghi descritti come opere d'arte. Il filosofo esteta
trasforma dunque l'opera della natura in una perfetta opera d'arte, capace di donare allo
spettatore momenti di estasi nella contemplazione del bello. II sentimento della natura è
al centro dell'opera di Jean-Jacques Rousseau, particolannente nel romanzo La Nouvelle
Hé/oise, in cui il paesaggio suscita di volta in volta tutta la gamma delle emozioni
umane.
Se Delille può egualmente inserirsi in questa corrente di pensiero, è altresÌ opportuno
ricordare che egli stesso non vede in sé il filosofo, ma il poeta, e riprendendo un
concetto già presente nelle Metamorfosi di Ovidio, intendeva osservare, attraverso la
descrizione della natura, che tutto l'esistente è in perenne movimento e subisce continue
trasformazioni . Nel giardino all'inglese, vediamo in fatti il sorprendente alternarsi di
diversi spettacoli naturali per la meraviglia e il diletto dello spettatore.
Va inoltre ascritto a merito di Delille l'intento di dare dignità poetica ad animali, oggetti,
piante non di prestigio e di ampliare i confini della poesia usando delle parole della
quotidianità.
Con il poema in esame - che ebbe subito un grande successo - Delille, ponendosi come
tramite tra natura e cultura. desiderava in particolare sensibilizzare i proprietari di
giardini e tenute poiché, a suo parere, ogni paesaggio reca l'impronta dell'uomo e non si
può prescindere dalla sua partecipazione attiva ed emotiva.
Nelle varie edizioni di Les Jardins ou l'arI d'embellir /es paysages Delille aggiunse
oltre mille versi che non sempre furono valutati positivamente. Infatti, nella versione del
1874 in Oeuvres choisies de Jacques De/ilIe, Didot, Paris - cui si riferi sce la presente
tesina - vengono censurati alcuni passaggi, per lo più riguardanti giardini situati
all'estero, perché il suono di nomi stranieri avrebbe potuto creare disturbo ai lettori .
Nelle note biografiche della suddetta edizione si spiega che Delille, con tali aggiunte, ha
voluto fare un omaggio alle persone che lo avevano ospitato durante i suoi diversi
viaggi. Alla luce della vita e delle opere del poeta è tuttavia agevole ipotizzare che egli
abbia voluto dare il meglio di sé, in questa come in ogni altra circostanza, ne ll a ricerca
della completezza e della perfezione.
5 Joseph Vemel (1714-1789) pittore famoso in Francia negli anni '60 per le marine e i paesaggi alpestri.
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1.2 Les Jardins ou l 'art d'embellir les paysages: presentazione e analisi del
primo canto
Les Jardins ou l'art d'embellir les paysages è un poema didattico-descrittivo in quattro
canti, con riferimento a1le quattro stagioni del ciclo naturale
6
. In tutta l'opera Delille
crea con i suoi versi il senso di un movimento di volta in volta anticipatorio e retroattivo
a dimostrare lo stato di costante mutevolezza e trasfonnazione di tutto l'esistente. Il
primo canto - che ha una funzione introduttiva - rientra nella visione che il poeta aveva
del tempo nei suoi differenti aspetti : storico, fisico, di flusso inarrestabile della vita.
Qui, il tempo è presentato in primo luogo sotto l'aspetto storico:
L'art innocent et doux que célèbrent mes vers
Remonte aux premiers jours de l'antique univeri
Notiamo poi, con un riferimento al giardino di Alcinoo, che l'arte del giardino era già
nota nell'Antica Grecia, il cui sistema religioso era legato alla natura. A partire da
Omero, nella letteratura greca molte sono le rappresentazioni di giardini, parchi e luoghi
sacri che, in quanto ta li , dovevano mantenere inalterata la perfetta armonia naturale.
Du simple Alcinoiis le Ime encore rusfique
Décorait un verger. D'un arI plus magnifizue
Babylone éleva des jardins dans les airs .
I giardini di Babilonia - che, con il giardino di Alcinoo, rappresentano l'eterna
primavera - erano considerati una delle sette meraviglie del mondo e si riteneva fossero
opere di Nahucodonosor in onore di sua moglie, amitta dalla nostalgia per le montagne
verdi e le foreste della Media, sua terra d'origine.
Quand Rome au monde entier eul envoyé des ferl ,
6 Tale "tetrastruttura
n
era stala introdotta da James Thomson (1700-1748), preromanlico scozzese, nolO
per il poema Le Stagioni ( 1 728-1730).
7 L'ane innocente e dolce che celeb rano i miei versi/risale ai primi giorni dell'antico uni ve rso.lIDelille,
op. CiI., p. 238 .
8 Del semplice Alcinoo il lusso ancora rustico! decorava un frutteto. D'un arte più grandiosa! Babilonia
elevava dei giardini in aria.llDelille, op. C ii., p. 238.
9 Quando Roma al mondo inlero ebbe mandato i ferri./lDelille, op. ciI., p. 238.
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