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INTRODUZIONE
Il libro biblico di Ester narra la storia dell’omonim a eroina ebrea,
nominata regina di Persia dopo la deposizione di Vas hti. Nella
narrazione Ester, insieme al cugino (o zio?) Mardoc heo, riesce a
sventare un complotto ordito da alcuni notabili contro l a comunità
giudaica del paese.
Attualmente il libro si presenta come la leggenda ezi ologica della
festa del “purim”, celebrata ancor’oggi presso gli Eb rei come una
specie di carnevale.
L’opera conosce i costumi della corte persiana del V sec a.C., ma
non mancano notizie che suscitano perplessità, come i l fatto che
Mardocheo fosse uno dei deportati del 597 (sotto re Io yakin), cosa
impossibile, sottolinea O. Kaiser, perché nel 597 Ma rdocheo
avrebbe dovuto avere circa 120 anni.
Alcuni studiosi si sono soffermati in particolare su i nomi dei
protagonisti. Tra costoro c’è chi sostiene che i nomi Ester e
Mardocheo siano in realtà di origine mesopotamica e n on
persiana. Il nome Ester, infatti, sarebbe una variante di Ishtar e
Mardocheo di Marduk, entrambe divinità babilonesi. Qu esto fece
sorgere la domanda se non si avesse a che fare con un mito
secolarizzato, connesso alla festa in questione, nel q uale si
narravano le controversie tra le divinità Ishtar e Mard uk con altre
divinità.
4
Altri studiosi ritengono invece che i nomi Ester e Mar docheo siano
nomi di origine babilonese usati presso gli ebrei re sidenti in
Babilonia e in Persia.
Un’altra questione discussa dagli studiosi riguarda l a storicità
della vicenda narrata nel libro di Ester. Alcuni hann o visto alla
base del libro un fatto realmente accaduto e ricordato persino da
Erodoto, riguardante la successione al trono dopo la morte di
Cambise
1
. Altri invece, tra cui O. Kaiser, sostengono che il l ibro di
Ester non sia altro che un romanzo storico.
Il canone alessandrino presenta alcune aggiunte al li bro di Ester
ebraico. “I LXX nei loro vari codici, i frammenti es aplari di
Origene, le versioni di Esichio e di Luciano e Flav io Giuseppe nelle
sue Antichità Giudaiche , ci tramandano cinque diverse versioni
contenenti all’incirca 107 versetti in più rispetto al t esto ebraico” 2
.
Nel testo greco esse appaiono nel loro contesto logico : prima di
1,1; dopo 3,13; 4,17; 8,12; 10,3 e alla fine del li bro. Girolamo,
invece, le inserisce come appendice al libro perché le considera
controverse dal punto di vista canonico.
Le aggiunte riguardano: a) il sogno di Mardocheo (Es t 1, 1a – 1r)
attraverso il quale egli scopre e sventa il complotto a i danni del re;
b) l’editto che Artaserse promulga contro gli ebrei ac cusati di
turbare la pace nel suo regno (Est 3,13a-13g); c) le preghiere di
1
Si narra che alla morte di Cambise un mago si fec e passare per il fratello del defunto erede legitti mo al
trono, fatto uccidere precedentemente dallo stesso Cambise. Venne però smascherato da un certo
Otanes con l’aiuto della figlia che faceva parte de ll’harem regio. Il popolo allora uccise tutti i par tecipanti
al complotto, avvenimento ricordato in una “festa d ell’uccisione dei maghi”. Il tentativo, ma non la
festa, viene attestato anche da fonti persiane. Cfr . J. A. Soggin , Introduzione all’Antico Testamento ,
Brescia 1987, pp. 492-484.
2
J. A. Soggin , Introduzione all’Antico Testamento , Brescia 1987, pp. 531
5
Mardocheo (Est 4,17a-17i) ed Ester (Est 4,17k-17z); d ) Ester che si
presenta al re (Est 5,1a-2b); e) il decreto di riabili tazione di Israele
(Est 8,12a – 12v); f) il riconoscimento da parte di Ma rdocheo che il
suo sogno si è adempiuto (Est 10, 3a – 3l) e colophon finale che
chiude la narrazione
3
.
Fino a un secolo fa si pensava che le aggiunte fosse ro state scritte
in greco e poi tradotte in ebraico, ma dopo gli studi di Wellhausen
e di altri si è giunti alla conclusione che solo le a ggiunte
riguardanti gli editti sono state composte in greco.
Per quanto riguarda la datazione delle aggiunte, allo stato attuale
delle ricerche, si ritiene che siano posteriori al te sto
protocanonico; infine si può affermare che lo scopo delle aggiunte
è quello di inserire gli elementi teologici altrimenti mancanti
all’interno della narrazione
4
.
Alcune notizie sugli autori delle versioni italiane
Antonio Brucioli
Nato nel 1497 a Firenze, morì nel 1566 a Venezia. Eg li si formò
culturalmente nel circolo degli Orti Oricelli (un grup po di
dissidenti repubblicani fiorentini, che annoverava tra i suoi adepti
anche Machiavelli), dove divenne famoso per il suo
anticlericalismo. Nel 1530 si trasferì a Venezia dove il fratello
aveva aperto una tipografia. In questo stesso anno, s tampò presso
3
Cfr. J. A. Soggin , Introduzione all’Antico Testamento , Brescia 1987, pp. 531.
4
Cfr. J. A. Soggin , Introduzione all’Antico Testamento , Brescia 1987, pp.492-494.
6
la tipografia di Lucantonio Giunti II Nuovo Testamento di greco
nuovamente tradotto in lingua toscana. Due anni dopo stampò,
sempre presso Lucantonio Giunti, l'opera Biblia, quale contiene i
sacri libri del Vecchio Testamento, realizzando così il suo sogno di
rendere il testo biblico accessibile anche al popolo. La prima
edizione della traduzione realizzata da Antonio Bruci oli è del 1532.
Egli si basò soprattutto sui testi originali per realiz zare la propria
traduzione, che presenta i libri non compresi nel can one ebraico
in una sezione a parte ed è strettamente aderente alla “lettera”. La
traduzione del Brucioli venne messa all'Indice perch é rifletteva
idee cardine della Riforma
5
.
Giovanni Diodati
Nato a Ginevra nel 1576, muore nella stessa città nel 1649.
Studia teologia presso l'Accademia di Ginevra sotto i s uccessori di
Calvino. Studia inoltre ebraico e aramaico all'Univer sità (o
Accademia) riformata tedesca di Herborn. Probabilmen te suo
insegnante era stato Johann Fischer, rettore dell'Unive rsità di
Herborn dal 1584 al 1625, traduttore a sua volta della Bibbia
ufficiale di Berna.
Diventa dottore in teologia all'età di diciannove anni , e professore
di ebraico all'Accademia di Ginevra all'età di vent'a nni.
5
Cfr. http://www.eresie.it/it/Brucioli.htm; nonchØ http://bibbia.signum.sns.it
7
Nel 1608 Diodati diventa rettore e conserva la cattedra di ebraico
fino al 1618. È professore all'Accademia di Ginevra dal 1599 al
1645.
Diodati era convinto che le Scritture dovessero essere comprese da
tutti. A questo fine intraprese la traduzione dell'Antic o e del Nuovo
Testamento dagli originali ebraico e greco. Nel 1607, Diodati
pubblica la prima edizione completa della Bibbia in lingua italiana
con annotazioni. Essa venne pubblicata con il titolo La Bibbia, cioè
i libri del vecchio e del nuovo testamento, nuovame nte traslati in
lingua italiana, da Giovanni Diodati, di nation luc chese. Il Nuovo
Testamento, invece, apparve l'anno dopo, non corredato però da
note. Diodati traduce dalle lingue originali, tenendo p erò d'occhio
la versione di Massimo Teofilo, perché anch'essa di pendente dalle
lingue originali. La Bibbia del Diodati viene pubbli cata per la
seconda volta nel 1641, annotata più ampiamente dell'a ltra, con
l'aggiunta di una versione metrica dei Salmi
6
.
C.E.I (Conferenza Episcopale Italiana)
Con Bibbia CEI si intende la traduzione ufficiale della Bibbia ad
opera della C.E.I (Conferenza Episcopale Italiana).
Questa traduzione fu iniziata nel 1965 con lo scopo di fornire un
testo adatto alla liturgia cattolica italiana, secondo l e indicazioni
del Concilio Vaticano II. Data l'urgenza della richie sta non venne
eseguita una nuova traduzione dai testi originali, ma fu deciso di
6
Dati desunti da http://it.wikipedia.org
8
operare una revisione della Bibbia UTET, opera di tr e traduttori
(Galbiati E., Penna A., Rossano P.) e per questo rit enuta
omogenea. La bozza del testo fu rivista da poeti e let terati per
migliorarne la leggibilità e la facilità di proclamaz ione. Nel 1971 fu
pubblicata una prima edizione (editio princeps), che mise subito in
luce alcune sviste e piccoli difetti di stile. Nel 1974 per supplire a
queste mancanze venne fatta un'altra edizione (editio minor), che
fu adottata nei lezionari e nel breviario della liturgi a italiana.
Infine, nel 1997, è stata presentata una revisione del Nuovo
Testamento che privilegia le lezioni dei testi origina li greci (anche
sulla base dei manoscritti), che ne migliora la coer enza interna,
mirando a una maggiore uniformità nella resa dei sin goli termini
originali. Per quanto riguarda l'Antico Testamento, il lavoro di
revisione è terminato nel 2008
7
.
San Paolo
La Nuovissima versione è una delle traduzioni moderne in lingua
italiana frutto di un intenso lavoro iniziato nel 1967 e conclusosi
nel 1980, che ha sfornato 48 volumi per i tipi delle Edizioni San
Paolo, corredati da ampie e numerose note concernenti anche il
testo. Curatore della collana è stato Fedele Pasquero, che ha
coordinato un ampio gruppo di validi biblisti, tra cu i Carlo Maria
Martini, Gianfranco Ravasi, Giuseppe Segalla, Ugo Va nni e Paolo
Sacchi.
7
Dati desunti da http://it.wikipedia.org
9
Nel 1987, tali traduzioni sono state raccolte in un volu me unico
con note essenziali, dal titolo: La Bibbia. Nuovissima versione dai
testi originali. Qualche anno dopo, nel 1991, ne è uscita una
versione in quattro volumi, con le note integrali.
Il testo tendenzialmente ricalca con fedeltà i testi or iginali, e
ripropone espressioni e modi di dire che possono su onare aspre
all'orecchio italiano 8
.
8
B. Chiesa, La Bibbia in italiano, in A. Schökel (a cura di), La Bibbia nel suo contesto, Paideia, Brescia
1994, pp.507.
10
C APITOLO 1
‘%leMoh; vArªwEv.x;a] aWhå vAr+wEv.x;a] ymeäyBi yhiÞy>w:
Esther 1:1
`hn")ydIm. ha'ÞmeW ~yrIïf.[,w> [b;v,² vWKê-d[;w> WDhoåme
Avvenne nei giorni di Assuero, che è quell'Assuero che regnava dall'India
fino all'Etiopia su centoventisette province.
Brucioli: Fu ne giorni di Ahasuero, esso è Ahasuero che regna va da
l'India infino à l'Ethiopia sopra cento ventisette provincie.
Diodati: ORA avvenne al tempo di Assuero, ch' era quell'Assuero che
regnava dall'India fino in Etiopia, sopra cenventis ette provincie,
Paoline : Si era al tempo di Assuero, quell'Assuero il cui regno si
stendeva dall'India all'Etiopia, cioè su centoventi sette province.
C.E.I: Al tempo di Assuero, di quell'Assuero che regnava d all'India fino
all'Etiopia sopra centoventisette province
11
AtêWkl.m; aSeäKi l[;… vArªwEv.x;a] %l,M,äh; Ÿtb,v,äK. ~he_h' ~y miÞY"B;
2
`hr"(yBih; !v:ïWvB. rv<ßa]
In quei giorni il re Assuero sedeva sopra il suo t rono regale che si trova nella
cittadella di Susa.
Brucioli: In que giorni, con cio sia cosa che sedette il Re A hasuero
sopra la sedia del suo regno, che era in Susan citt a.
Diodati: che in quel tempo, sedendo il re Assuero sopra il suo trono
reale, ch'era in Susan, stanza reale,
Paoline: A quei tempi, quando il re Assuero sedeva sul tron o regale
nella cittadella di Susa,
C.E.I: in quel tempo, dunque, il re Assuero che sedeva sul trono del suo
regno nella cittadella di Susa,
12
Ÿlyxeä wyd"_b'[]w: wyr"Þf'-lk'l. hT,êv.mi hf'ä[' Akêl.m'l. ‘vAl v' tn:Üv.Bi
3
`wyn")p'l. tAnàydIM.h; yrEîf'w> ~ymi²T.r>P;h;( yd:ªm'W sr:äP'
Nel terzo anno del suo regno, fece un banchetto per tutti i suoi prìncipi e i
suoi servitori – vi presero parte l'esercito di Per sia e di Media, i notabili e i
principi delle province
Brucioli: Ne l'anno terzo che regnò fece un convito à tutti i principi suoi
e servi suoi, à l'esercito di Persia e di Media duc i, e à principi delle
provincie, che erano avanti à lui
Diodati: l'anno terzo del suo regno, egli fece un convito a tutti i suoi
principi e servitori, avendo davanti a sè l'esercito di Persia e di Media, i
baroni, e i governatori delle provincie;
Paoline: nell'anno terzo del suo regno, fece un banchetto p er tutti i suoi
prìncipi e ministri, per gli uomini più eminenti di Persia e di Media, per
i nobili e i prìncipi delle province
C.E.I: l'anno terzo del suo regno fece un banchetto a tutt i i suoi principi
e ai suoi ministri. I capi dell'esercito di Persia e di Media, i nobili e i
governatori delle province furono riuniti alla sua presenza .
13
tr<a,Þp.Ti rq'êy>-ta,’w> AtêWkl.m; dAbåK. ‘rv,[o’-ta, Atªaor>h;B.
4
`~Ay* ta;Þm.W ~ynIïAmv. ~yBiêr: ~ymiäy" At=L'WdG>
per mostrare loro la ricchezza del suo regno glorio so e lo splendore e la
magnificenza della sua grandezza per molti giorni: centottanta giorni.
Brucioli: per mostrare le ricchezze de la gloria del regno su o, e l'honore
de la gloria de la magnitudine sua per molti giorni , cento ottanta giorni
Diodati: facendo mostra delle ricchezze, e della gloria del suo regno, e
dell'eccellenza, e magnificenza della sua grandezza , e ciò per molti
giorni, cioè, per centottanta giorni.
Paoline: Nel far mostra della ricchezza e della gloria del suo regno e
dello splendente fasto della sua grandezza, passaro no molti giorni:
centottanta giorni.
C.E.I: Dopo aver così mostrato loro le ricchezze e la glor ia del suo regno
e il fasto magnifico della sua grandezza per molti giorni, per centottanta
giorni