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INTRODUZIONE
Gli eventi (fiere, festival, mostre, olimpiadi, ecc.) hanno avuto
recentemente una posizione di rilievo nelle politiche di sviluppo del
territorio e di promozione turistica, attirando l‟attenzione degli studiosi e
degli enti locali. L‟obiettivo del presente elaborato è di andare ad
identificare il ruolo degli eventi come strumenti di marketing territoriale,
analizzare il rapporto tra sport e turismo, in modo particolare nell‟area
pescarese, e concludere con i vari aspetti legati all‟organizzazione
dell‟evento sportivo dei XVI Giochi del Mediterraneo Pescara 2009.
Nel primo capitolo è stato delineato il rapporto tra il marketing
territoriale e gli eventi. Si è definita la nascita e lo sviluppo del
marketing territoriale come disciplina che prende forma dal peso che le
politiche di sviluppo locale hanno assunto nei processi di crescita
economica e sociale a livello nazionale e regionale. Dal punto di vista
teorico, l‟importanza che il marketing territoriale ha assunto deriva
dall‟applicazione di una metodologia di gestione tipica dell‟azienda (il
marketing) ad un contesto particolare (un‟area geografica).
Quindi sono state monitorate le categorie di attori coinvolti nei processi
di marketing territoriale, le modalità e i fattori che tipicizzano il territorio
stesso. Infatti gli eventi possono rappresentare un importante strumento
di marketing territoriale grazie alla loro capacità di attrarre turisti,
investimenti e migliorare l‟immagine dell‟area ospitante.
Si è definito l‟evento, le caratteristiche principali, la classificazione dello
stesso fino alla considerazione dell‟evento come sistema. Infine,
vengono descritte le tipologie di marketing relative agli operatori e il
ciclo di vita dell‟evento.
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Si è cercato di interpretare il ruolo degli eventi nell‟ambito turistico
generale presentando dei dati relativi alla loro duplice chiave di lettura:
come strumenti della programmazione turistica a livello territoriale e
come fattori di motivazione al viaggio, e quindi come segmento del
mercato turistico.
Approfondimento sui prodotti del turismo sportivo in Abruzzo e sugli
obiettivi futuri dell‟offerta turistica, il Piano di marketing turistico della
provincia di Pescara 2008-2010 con lo scopo di rendere unica la
destinazione, il monitoraggio ed il confronto del movimento turistico sul
territorio pescarese durante lo svolgimento dei Giochi del Mediterraneo
ed inoltre si è evidenziata l‟offerta ricettiva nella provincia stessa.
Infine si è analizzato il caso dei XVI Giochi del Mediterraneo Pescara
2009 andando di indagare l‟indotto economico con i dati relativi alla
portata dell‟evento e l‟impatto sul territorio che questo ha generato.
Particolare attenzione si è prestata anche all‟opera di ridefinizione
dell‟immagine della regione Abruzzo, mettendo in primo piano le opere
realizzate alla sua valorizzazione, i diritti di partnership e la
comunicazione dedicate a svilupparne la conoscenza, ad aumentarne la
visibilità e a migliorarne la percezione.
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CAPITOLO I: IL MARKETING TERRITORIALE E GLI
EVENTI
1.1 Il marketing territoriale: aspetti definitori
Il marketing territoriale viene definito da Texier e Valle
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come “un
insieme di azioni collettive poste in atto per attrarre in una specifica
area o territorio nuove attività economiche e produttive, favorire lo
sviluppo delle imprese locali, promuovere un‟immagine positiva”.
Tale disciplina si è diffusa per il peso che le politiche dello sviluppo
locale, di cui il marketing territoriale fa parte, hanno avuto nella
crescita economica e sociale a livello regionale e nazionale. C‟è da
dire che l‟importanza del marketing territoriale è dovuta alla
applicazione ad un contesto particolare, un‟area geografica, di una
funzione tipica dell‟azienda, il marketing. Se l‟offerta del territorio è
sovradimensionata rispetto alla domanda, si ricorre a politiche e
tecniche di marketing per sostenere la domanda e adattare l‟offerta alle
sue esigenze
2
.
L‟impresa può parlare di “orientamento al mercato”, ma per il
territorio questo concetto ha diverse sfaccettature. Per l‟impresa, si
progetta l‟offerta in base alle richieste della domanda; per il territorio,
invece, si sviluppano le condizioni tali da permettere all‟offerta di
massimizzare il valore della domanda.
Il territorio non è progettato in funzione delle attese della domanda,
come per il prodotto di un‟impresa, ma viene valorizzato nelle sue
caratteristiche tangibili e intangibili in riferimento agli utenti attuali e
potenziali.
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TEXIER L., VALLE J.P., “le marketing territorial et ses enjeux”, Reveu Francaise de Gestion,
Jeanvier-Frevier pp. 45-55, 1992.
2
CAROLI M.G., Il marketing territoriale, Franco Angeli, Milano, 1999.
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A questo punto si deve considerare un altro aspetto. Il territorio è un
sistema che nel marketing è rappresentato da quattro tipi di offerta:
risorse tangibili;
risorse intangibili;
servizi;
relazioni tra gli attori locali.
Le risorse tangibili riguardano il patrimonio materiale quali,
monumenti, infrastrutture, servizi commerciali, ecc. Le risorse
intangibili si riferiscono ai valori, alla cultura, alla qualità delle risorse
umane e al benessere, che vanno ad incidere sull‟attrattività dell‟area
di riferimento. I servizi sono relativi alla produzione e alle imprese che
vogliono mettere le radici sul territorio, ai residenti, ovvero i servizi
pubblici e le strutture di formazione (scuole, università, ecc.). Le
relazioni tra gli attori locali, soprattutto gli scambi territoriali, hanno il
fine di rendere il territorio un globo di attività il cui valore finale sia
maggiore rispetto alla loro somma.
Le aree territoriali vengono considerate come un insieme localizzato di
risorse, servizi e relazioni, ed esse vengono usufruite in modo da
accrescerne il valore, introducendo risorse di differente natura. Nel
turismo, ad esempio, i turisti usufruiscono delle risorse storico –
naturalistiche apportando nel luogo visitato nuove risorse tangibili,
intangibili e finanziarie, nonché attivando quel passaparola che fa
percepire una maggiore notorietà e fa accrescere il valore del territorio.
Il territorio è costituito da attori, soggetti
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che possono essere distinti
in:
stakeholders (pubblici interni);
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VALDANI E., ANCARANI F., (a cura di), Strategie di marketing del territorio, Egea, Milano,
2000.
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clienti/mercati (pubblici esterni);
amministratori del territorio (o policy makers).
La prima categoria può essere scissa in due sottocategorie:
residenti, lavoratori e non;
imprese presenti sul territorio.
Per i residenti lavoratori il livello di soddisfazione dipende dalla
capacità del territorio di offrire posti di lavoro in sintonia con le
specifiche competenze. Inoltre, vengono considerati gli aspetti come la
qualità della vita, la sicurezza, le relazioni sociali, il divertimento sia
dai residenti lavoratori che dai non lavoratori.
Le imprese del territorio, invece, si interessano principalmente al trarre
vantaggi localizzati ed economie esterne (vicinanza di reti di
comunicazione, forza lavoro…).
La categoria clienti/mercati include i turisti (leisure e business), mentre
gli investitori sono quelle imprese o attori pubblici che fanno confluire
capitali e risorse. Per concludere i clienti potenziali (residenti e
imprese) sono coloro che possono apportare all‟attrattività del
territorio, nuove realtà lavorative, competenze, imprenditorialità e
posti di lavoro.
L‟ultima categoria è costituita dai policy makers, cioè coloro che
pianificano e gestiscono il territorio. Gli amministratori locali, anche
se non hanno interessi specifici da soddisfare, sono comunque
orientanti alla valorizzazione del territorio. Una gestione corretta,
infatti, aumenta il consenso da parte degli stakeholders rilevanti verso
la gestione locale e ciò avviene anche se si aumenta l‟attrattività. In
base al pubblico a cui ci si riferisce si dovrà quindi insistere sulle
componenti hard o soft del territorio o alla fusione delle due.
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Il ruolo degli attori sul territorio, di incrementarne il valore, può essere
legato sia all‟offerta turistica che all‟offerta commerciale. Sull‟offerta
turistica, la valorizzazione deve puntare alla tutela del patrimonio
culturale, storico e ambientale del luogo, sorretta da un‟ attività di
promozione, tramite mostre, visite guidate ed eventi. Sull‟offerta
commerciale, invece, la valorizzazione deve puntare allo sviluppo di
una rete commerciale basata sulla collaborazione e sinergia degli
attori, dato che la crescita del territorio determina anche la crescita
dell‟individuo.
Per valorizzare il territorio il marketing può agire in due modi:
sviluppando un‟offerta in linea con la vocazione del territorio,
definita da Varaldo e Caroli
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come la sintesi di tutti gli elementi
del territorio, nonché valorizzando le opportunità presenti
all‟interno, sia nell‟ambito turistico che in quello dell‟offerta
commerciale;
sviluppando un‟offerta fondata sull‟innovazione delle situazioni
presenti. Il territorio è formato da elementi sui quali non è
possibile intervenire, come la posizione geografica, la storia, ma
si possono attivare delle procedure per creare un‟immagine
originale superando gli attuali limiti e avvicinando all‟area
turisti e consumatori. Ad esempio, il parco divertimenti di
Gardaland nelle vicinanze del Lago di Garda rappresenta
un‟offerta di svago che non si basa sulla vocazione del territorio,
ma nemmeno la danneggia, essa è frutto di fattori che hanno la
capacità di essere un punto d‟incontro tra un diverso target e il
classico flusso turistico.
4
VARALDO R., CAROLI M.G., Il marketing del territorio: ipotesi di un percorso di ricerca.
“Atti del convegno il marketing per lo sviluppo locale”, Università LUISS, Roma 5/3/99
Sinergie, n.49, pp. 73-84, 1999.