6
Poiché la tesi si occupa di letteratura comparata, prima di approfondirne
l’argomento è necessario fornire una spiegazione del termine letteratura
comparata e dare una spiegazione delle modalità di ricerca utilizzate per
affrontare la tematica del doppio gemellare, anche se l’esatta definizione del
termine e i suoi metodi, sono ancora oggi oggetto di discussione
2
.
Lo studioso Van Tieghem afferma che “l’oggetto della letteratura comparata è
essenzialmente lo studio di diverse letterature nei loro reciproci rapporti”
3
.
Anna Saitta Revignas definisce la letteratura comparata “una scienza moderna
che si accentra sulla ricerca dei problemi connessi con gli influssi reciproci di
varie letterature”
4
. La letteratura comparata è caratterizzata dallo studio della
letteratura indipendentemente dai limiti linguistici, etnici, religiosi e politici
5
e
non può quindi essere limitata a un solo metodo di studio. Essa studia la
letteratura mantenendo un punto di vista internazionale e più ampio rispetto a
quello della letteratura nazionale e si propone di studiare i rapporti fra le opere, le
ispirazioni e le vite degli autori appartenenti a contesti letterari diversi. La
letteratura comparata rappresenta il raggiungimento del desiderio espresso da
Goethe nel 1827 definito Weltliteratur
6
, ossia il desiderio di “una singola
2
Vedi Renè Wellek, Discriminations: further concepts of criticism, Yale University Press, New
Haven and London, 1970. Traduzione italiana di Marcella Morelli, Discriminazioni, nuovi
concetti di critica, Boni, Bologna, 1980, Nome e natura della letteratura comparata, pagg. 1
seg..
3
“L’object de la littérature comparée est essentiellement d’étudier les oeuvres des diverses
littératures dans leurs rapports les unes avec les autres”. Cfr. Paul Van Tieghem, La Littérature
comparèe, Colin, Parigi, 1931, pag. 57.
4
Vedi Problemi e orientamenti: notizie introduttive, Milano, 1948, pag. 430, citato in Renè
Wellek, op. cit., pag. 16.
5
Vedi Henry H. H. Remak, Definition und Funktion der Vergleichenden Literaturwissenschaft
in Komparatistik. Aufgaben und Methoden, a cura di Horst Rüdiger, Stuttgart, 1973, pag. 11:
“Unter Vergleichender Literaturwissenschaft versteht man das Studium der Literatur über die
Grenzen eines bestimmten Landes hinaus sowie das Studium der Beziehungen zwischen der
Literatur einerseits und anderen Wissens- und Glaubensbereichen anderseits, so etwa der Kunst
(z. B. Malerei, Plastik, Architektur, Musik), der Philosophie, der Geschichte, den
Sozialwissenschaften (z. B. Politikwissenschaft, Wirtschaftswissenschaften, Soziologie), den
Naturwissenschaften, der Religion usw. ”
6
Il termine Weltliteratur fu coniato da Goethe nel 1827 in un adattamento francese del suo
Tasso. Vedi Goethe, Duvals Tasso, in Sämtliche Werke, Hellen, Stuttgart, 1902-1907.
7
letteratura mondiale unificata, in cui sarebbero scomparse le differenze fra le
letterature individuali”
7
.
La letteratura comparata si occupa di “vergleichen”, cioè paragonare,
confrontare, e per raggiungere questo scopo è necessario considerare dei testi
appartenenti ad almeno due letterature nazionali scritte in lingue differenti
8
. Il
metodo di comparazione dei testi scelti, deve stabilire se questi sono simili per
contatto (Kontaktstudie) o per tipo (typologischer Vergleich)
9
, cioè si tratta di
differenziare fra “genetisch-historisch oder typologisch zusammengehorender
Textserien”
10
, anche se può capitare che entrambe le modalità di comparazione
siano presenti nell’analisi comparativa
11
.
La comparazione per contatto si occupa di analizzare le influenze e l’eventuale
dipendenza di un fatto letterario da un altro, o il rapporto fra due autori. L’analisi
consiste nell’evidenziare il loro motivo di parentela cercandolo nelle fonti e nei
modelli di riferimento. L’influenza di un’opera nei confronti di un’altra può
avere una causa diretta o indiretta. Nel caso in cui il condizionamento sia causato
da fattori diretti siamo in presenza di un condizionamento consapevole da parte
dell’autore; questa consapevolezza è definita con il termine Kongruenz
12
7
Vedi Renè Wellek, op. cit., pag. 14. Per un approfondimento sul concetto di Weltliteratur vedi
La Weltliteratur e il canone letterario di Francesca Neri, in Introduzione alla letteratura
comparata, a cura di Armando Gnisci, B. Mondadori, Milano, 1999, pagg. 250 – 254. Vedi
inoltre “Weltliteratur” in Claudio Guillén, traduzione di Antonio Gargano, L’uno e il molteplice.
Introduzione alla letteratura comparata, Il Mulino, Bologna, 1992, pagg. 57 seg..
8
Vedi Horst-Jürgen Gerigk, Vergleichende Literaturwissenschaft – Was ist das?, in
Mitteilungen, 1995, pag. 21: Egli sostiene: “ […] daß von Vergleichender Literaturwissenschaft
nur dann die Rede sein kann, wenn es um Texte aus mindestens zwei verschiedenen Sprachen
geht …”.
9
I termini “Kontaktstudie” e “typologischer Vergleich” sono presi da Gerhard R. Kaiser,
Einführung in die Vergleichende Literaturwissenschaft, Darmstadt, 1980, pagg. 58 – 155.
10
Cfr. Roger Bauer, Zwei Reden, in Euphorion, München, 1988, pag. 268.
11
Vedi G. R. Kaiser, op. cit., pag. 115; A volte succede “… daß auch dort, wo Kontakte
vorliegen, typologisch gefragt werden kann, und umgekehrt, daß auch dort, wo typologisch
analysiert wird, die Kontaktforschung nicht von vornherein abzuweisen ist”.
12
Dionyz Dursin, Vergleichende Literaturforschung, Versuch eines methodisch-theoretischen
Grundrisses, Berlin, Akademie Verlag, 1972, pag. 47.
8
(congruenza) che a sua volta si suddivide in “prestito”, “imitazione”,
“adattamento”, “variazione”, “parodia”, “plagio”
13
.
Nel caso in cui il contatto sia indiretto, il rapporto di influenza può avvenire
grazie ad un intermediario, che però fornisce solo una forma soggettiva
dell’opera trasmessa. Il contatto indiretto presenta una certa casualità ed
inconsapevolezza dell’autore influenzato.
Il metodo comparativo tipologico si occupa di analizzare le differenze e le
somiglianze fra i testi. Questa scelta di confronto offre maggiori possibilità di
confronto rispetto a quello per contatto, poiché la scelta dei testi può cadere su
autori diversi caratterizzati da un rapporto di estraneità. L’analisi comparativa
può avere come oggetto di studio qualsiasi argomento: un genere letterario, un
tema
14
, un periodo storico, un motivo
15
, uno stile letterario, un linguaggio ecc.
Le tre opere sono analizzate singolarmente, in tre capitoli distinti, ma
caratterizzati dalla stessa struttura. Ho costruito ogni capitolo partendo dalla vita
e dalle opere dell’autore, per fornire un’idea del contesto storico in cui ogni
13
D. Dursin fornisce un’ulterione tipologia di classificazione detta Filiation (filiazione), che
riguarda la dipendenza di una letteratura minore, o etnica, da quella nazionale maggiore. Vedi
D. Dursin, op. cit., pagg.78 –90.
14
Per un approfondimento sull’argomento del “Tema letterario” e il suo rapporto con il
“motivo” vedi I Temi letterari nel capitolo 2. Temi e miti letterari in Introduzione alla
letteratura comparata a cura di Armando Gnisci, B. Mondadori, Milano, 1999, pagg.74 – 82: “I
temi letterari, […] sono entità mobili, flessibili, metamorfiche, […] dato il loro tratto tipologico
fondamentale, che è quello della ricorrenza attraverso la storia letteraria e culturale […] Il
tema rappresenta dunque l’unità maggiore capace di aggregare e organizzare al suo interno
una molteplicità di motivi […] la distinzione fra i due concetti poggia in definitiva sul loro
grado di astrazione e di generalizzazione […] i temi si configurano […] come aggregazioni o
combinazioni di motivi. Per fare un esempio possiamo parlare dello specchio come motivo
ricorrente all’interno di configurazioni tematiche differenti: esso è il nucleo concreto e
strutturante intorno al quale […] possono articolarsi il tema […] del doppio, dell’illusione
ecc.”.
15
Elisabeth Frenzel ha spiegato la differenza fra tema (Thema) e motivo (Motiv) aggiungendo
una terza categoria detta “Stoff” che viene situata a metà fra il tema e il motivo: un tema è un
argomento astratto, mentre un motivo fa riferimento ad una situazione singola. Lo “Stoff” è una
materia già formata, per esempio dalla storia, dalla religione o dal mito, che viene presa in
considerazione dall’autore che provvederà poi a modificarla. Vedi E. Frenzel, Stoff-, Motiv- und
Symbolforschung, Metzler, Stuttgart, 1978. Vedi inoltre Ulrich Weisstein, Stoff- und
Motivgeschichte in Einführung in die Vergleichende Literaturwissenschaft, Milano, 1988, pagg.
163 – 183.
9
commedia viene scritta e rappresentata. Segue un paragrafo dedicato al teatro di
ogni autore, alle regole teatrali che lo influenzano e alle esigenze del pubblico,
che si rivela molto importante poiché è il destinatario dell’opera. Segue il
riassunto della commedia, nel quale ho riportato e commentato i momenti più
importanti e significativi del testo. Il riassunto serve per il confronto fra le
uguaglianze e le differenze della trama, ma è utile soprattutto per poter
comprendere il paragrafo successivo intitolato tematiche, nel quale sono presenti
precisi riferimenti al testo. Nel paragrafo tematiche ho analizzato gli argomenti
che contraddistinguono la commedia, indirizzando l’analisi solo verso gli aspetti
che assumono significato nell’intento comparatistico della ricerca; sono stati
quindi approfonditi gli aspetti che presentavano delle uguaglianze e delle
differenze nelle tre commedie. Le tematiche di ogni capitolo sono state poi
analizzate e confrontate nel capitolo finale “confronto”.
Il primo capitolo si occupa della storia del tema del doppio, come esso nasce con
l’uomo e quali connotazioni assume con il suo inserimento nella letteratura. Il
tema viene presentato attraverso la sua strutturazione in tre tipologie distinte che,
a loro volta, presentano delle varianti e molteplici possibilità di raffigurazione. I
gemelli identici caratterizzano la prima delle tre tipologie presentate, per questo
l’analisi approfondita del tema del doppio, svolto in questo primo capitolo, è
importante per focalizzare come lo studio svolto sui testi scelti, riguardanti tutti il
tema dei gemelli, si inserisca nell’ambito del doppio.
Il secondo capitolo si occupa di Plauto e della commedia I Menaechmi. La
commedia è caratterizzata dal fatto che lo scambio d’identità fra i gemelli viene
utilizzato solo per il divertimento del pubblico, in quanto la commedia è
influenzata dal contesto socio-storico che vede il teatro solo come luogo di
divertimento e non di riflessione (come invece succederà più avanti). Il contesto
in cui viene rappresentata la commedia è ludico, anche nel senso che le occasioni
10
di rappresentazioni teatrali avevano luogo solo durante i Ludi
16
. Il pubblico al
quale la commedia è destinata svolge un ruolo importante, in quanto essendo un
pubblico molto rumoroso e poco attento, necessita dell’inserimento nel testo di
elementi che raggiungano il coinvolgimento completo da parte dello spettatore.
In questo contesto assume importanza la funzione del prologo: dato che la
commedia inizia a palcoscenico vuoto, questo cerca di aiutare il pubblico ad
immedesimarsi nell’atmosfera della commedia introducendo la trama, i
personaggi che prenderanno parte e che vengono presentati attraverso i loro ruoli
scenici, e la città in cui si svolgeranno le scene. Nella commedia plautina
assumono importanza i pregiudizi, utilizzati come giustificazione agli equivoci,
causati dallo scambio d’identità. È presente, con una notevole importanza, il
tema della pazzia, che rappresenta lo stratagemma essenziale al supporto degli
equivoci. Il ruolo dei gemelli e la loro identicità viene sfruttato da Plauto con il
solo scopo comico.
Il terzo capitolo si occupa di Shakespeare e di The Comedy of Errors. La
commedia è caratterizzata dalla presenza di due coppie di gemelli identici con lo
stesso nome; questo facilita e aumenta le possibilità d’equivoco.
L’ambientazione scelta da Shakespeare si rivela molto importante sotto più di un
punto di vista. Efeso è conosciuta al pubblico elisabettiano per essere un
importante porto commerciale, per essere una città la cui fama biblica è tutt’altro
che positiva, in quanto prevede la presenza di cultori della magia nera, e per
essere la sede del famoso tempio di Diana. Questo permette a Shakespeare di
mantenere la stessa ambientazione mercantile, già presente nella commedia
plautina, ma di aggiungere la possibilità di inserire i pregiudizi creati dalla
superstizione e il collegamento alla religione come salvezza dalla negatività della
magia. Questo facilita l’inserimento di un personaggio, nuovo rispetto alla trama
16
I Ludi sono cicli di festività durante le quali venivano organizzate forme di intrattenimento
come le rappresentazioni teatrali, incontri di pugilato, corse di cavalli ecc.; erano pagati
interamente dallo stato e l’ingresso era gratuito e libero a tutti i cittadini. Vedi W. Beare, I
Romani a teatro, Laterza, Bari, 1986, pagg. 186 seg..
11
plautina, che è la sacerdotessa. Il personaggio svolge un ruolo di riequilibrio
della situazione venutasi a creare con gli equivoci, supportando il concetto
salvifico e positivo della religione. La commedia shakespeariana è molto attenta
alla tematica della perdita e del recupero dell’identità; infatti il viaggio alla
ricerca del gemello, rappresenta il viaggio simbolico alla ricerca della propria
identità e diventa la tematica predominante della commedia, anche se
Shakespeare la nasconde abilmente dietro al gioco degli scambi di persona. I
gemelli hanno delle personalità delineate; essi, a differenza dei gemelli plautini,
presentano delle caratteristiche personali, dei sentimenti e delle sensazioni, che si
rivelano importanti per lo svolgersi delle vicende e per la creazione degli
equivoci.
Il quarto capitolo è dedicato a Goldoni e alla commedia I due gemelli veneziani.
La novità di questa commedia, rispetto alla fonte plautina, è la volontà
dell’autore di differenziare completamente i caratteri dei personaggi, pur
mantenendo la perfetta somiglianza esteriore. Goldoni utilizza i gemelli come
modelli di comportamento differenti, all’interno della società. Il proposito di
rappresentare i difetti e i pregi della società a lui contemporanea è una
caratteristica fondamentale del suo teatro. I due gemelli provengono da due
contesti sociali differenti e questo rappresenta la causa dei loro comportamenti
diversi. I pregiudizi sono ancora presenti, come nelle commedie precedenti, ma
qui non sono più creati dalla religione, dalla magia o dalla sospetta pazzia, ma
vengono creati dalla società borghese che mette al primo posto la convenienza
economica. Il tema dell’identità nascosta si inserisce perfettamente in questo
mondo presentato da Goldoni, come cinico e privo di veri valori morali.
In Plauto la fine della commedia vedeva la liberazione del gemello cittadino dal
passato e la speranza di un futuro migliore; in Shakespeare la commedia si
concludeva con una festa battesimale all’insegna della rinascita; in Goldoni la
fine della commedia vede l’eliminazione di un gemello considerato un elemento
estraneo in quella società.
12
Il quinto capitolo si occupa del confronto fra le tre opere. Il confronto si propone
di delineare il percorso dell’utilizzo del tema dello scambio gemellare nella
commedia degli equivoci, che ha inizio con Plauto e fine con Goldoni. In Plauto
troviamo infatti uno dei primi esempi di scambio gemellare con scopo comico, e
la sua commedia è il modello ispiratore di numerose altre commedie con lo
stesso tema. The Comedy of Errors e I due gemelli veneziani sono infatti due
delle commedie sullo scambio dei gemelli nella commedia degli equivoci, basate
sul modello plautino. Shakespeare rappresenta il massimo sfruttamento della
coppia gemellare con la presenza della doppia coppia di gemelli padroni e
gemelli servitori. Goldoni rappresenta invece, uno degli ultimi esempi di
sviluppo di questo tema; Goldoni si colloca a metà del diciottesimo secolo, dopo
di lui il contesto storico-culturale si modifica, influenzando l’interesse per la
coppia gemellare e il doppio, in modo che questi temi vengano indagati secondo
punti di vista diversi e soprattutto distanti da quello comico.
Il primo paragrafo di questo capitolo si occupa di analizzare l’influenza del
contesto socio-storico e teatrale, che assume notevole importanza nella
determinazione delle caratteristiche delle opere considerate e testimonia la sua
forza nell’influenzare il modo in cui la stessa tematica può essere sviluppata, pur
seguendo la stessa traccia, con peculiarità diverse.
Il secondo paragrafo studia gli elementi in comune presenti nelle tre commedie,
presentando se e come questi elementi vengono utilizzati nello stesso modo o con
lo stesso scopo; la separazione dei gemelli da piccoli; il tema del viaggio, che in
Shakespeare viene caricato di un ulteriore significato simbolico; l’illusione ottica
al momento del riconoscimento dei gemelli.
Il terzo paragrafo analizza il modo in cui sia la tematica della coppia gemellare,
che i personaggi, vengono sfruttati in modo comico, sottolineando la maturazione
alla quale queste tematiche sono soggette nel tempo; viene inoltre analizzato il
modo in cui i gemelli sono presentati e come sono differenziati nelle commedie,
attribuendo tale cambiamento al variare del contesto storico-sociale di
appartenenza; è anche evidenziato come, se e perché viene sviluppata la tematica
13
dell’identità nelle commedie e l’importanza di tale sviluppo nelle vicende della
commedia; dato che l’identità è legata al nome è stato paragonato come nelle
commedie viene giustificato il fatto che i gemelli abbiano gli stessi nomi.
Il quarto paragrafo evidenzia le differenze delle commedie rispetto alla loro fonte
ispiratrice analizzando i motivi di tali modifiche e fornendo delle giustificazioni;
viene evidenziato il fattore costante che entrambi gli autori abbiano modificato la
città in cui avrà luogo la commedia, scegliendo città, non solo molto significative
e conosciute al pubblico a cui erano destinate, ma anche portatrici di significato
per lo sviluppo degli equivoci; sono stati inoltre evidenziati i cambiamenti dei
personaggi e lo scopo del loro inserimento nelle due commedie; è stato messo in
risalto come l’ambiente culturale abbia influenzato la caratterizzazione dei
personaggi; inoltre si è confrontato l’utilizzo dei pregiudizi e della pazzia,
presenti nelle commedie, ma con significati differenti.
Il quinto paragrafo si occupa di paragonare l’inizio ufficiale del gioco degli
equivoci nelle tre commedie, trovando il punto esatto in ogni commedia, ed
evidenziando i motivi delle differenze e delle uguaglianze riscontrate nell’analisi.
Il sesto paragrafo si occupa del rapporto servo – padrone, presente nelle tre
commedie, evidenziando il mutamento di questo rapporto nel percorso tracciato
dalle opere e sottolineando le differenze e le uguaglianze del ruolo svolto dai
servitori all’interno dell’opera e il fatto che tale figura sia legata al contesto
storico-sociale in cui viene rappresentata.
Il settimo paragrafo analizza il matrimonio nelle tre commedie, evidenziando
come il suo significato presenti delle differenze all’interno delle società
presentate dalle commedie, e come questo viene sfruttato all’interno della
commedia degli equivoci; il matrimonio viene utilizzato in modo diverso dai tre
autori ed è basato su concezioni diverse che dipendono dal periodo storico in cui
le commedie si collocano; in Goldoni questo sostituisce il pranzo, che
rappresenta in Plauto e in Shakespeare il motivo per il quale hanno inizio gli
equivoci.
14
L’ottavo paragrafo si occupa della struttura dei personaggi e mette in evidenza il
fatto che sia Plauto che Goldoni si basino su tradizioni teatrali precedenti, che
prevedono la presenza di ruoli fissi, e in quale modo i due autori cerchino di
distaccarsi da quella tradizione, apportando delle modifiche ai loro personaggi.
Vengono anche sottolineate le differenze nel passaggio fra Plauto e Goldoni; si
evidenzia il fatto che i personaggi shakespeariani siano molto approfonditi
caratterialmente e psicologicamente e come questo si possa ricollegare
all’approfondimento della tematica dell’identità della commedia shakespeariana
che necessita di personaggi dotati di una personalità.
Il nono paragrafo confronta come la struttura circolare delle commedie influisca
sui personaggi, evidenziando le differenze: in Plauto gli eventi causati dagli
equivoci rendono possibile il recupero dell’identità dimenticata e la forza di
eliminare l’identità adottata; i problemi non vengono risolti, ma solo accantonati.
In Shakespeare gli eventi dimostrano un effetto catartico che restaura le identità
smarrite o dimenticate dei personaggi coinvolti nelle vicende; i problemi
vengono risolti. In Goldoni vengono smascherate tutte le identità nascoste, il
risultato è il recupero della verità.
Le tre commedie appartengono a contesti storici e culturali molto distanti fra loro
e fra la prima e l’ultima ci sono quasi duemila anni di differenza. La commedia
di Plauto è stata scritta nel terzo secolo a. C. (215 a. C. circa), quella di
Shakespeare alla fine del sedicesimo secolo (1594 circa), quella di Goldoni a
metà del diciottesimo secolo (1747). L’intento della ricerca è, sia verificare la
presenza di elementi comuni e opposti nelle tre opere, che evidenziare fattori
singoli caratteristici di ogni opera, utili per la determinazione delle tappe del
percorso che si vuole evidenziare. I punti di contatto fra il modello plautino e le
altre due commedie considerate, sono già stati analizzati da vari studiosi e
offrono, quindi, uno spunto per l’elaborazione dell’analisi delle uguaglianze e
delle differenze. Da questa base di confronto inizierà un’ulteriore ricerca con lo
scopo di evidenziare il percorso segnato nei secoli dall’utilizzo del tema del
15
doppio gemellare nella commedia degli equivoci, mettendo a confronto per la
prima volta i tre testi scelti.