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1 IL GOVERNO DELLE SINERGIE
1.1 Le sinergie nell’economia aziendale
Lo sviluppo economico-sociale, attraverso il quale l‟uomo tenta di soddisfare bisogni
che continuamente si rigenerano rinnovandosi, trova nell‟azienda il suo principale
elemento caratterizzante
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Ad essa possono essere ricondotti, nel loro combinarsi a sistema, i processi di
acquisizione, trasformazione, vendita e rigenerazione delle risorse che qualificano la
gestione della singola azienda e nel loro insieme danno vita e alimentano la stessa
dinamica economico-sociale
2
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L‟azienda rappresenta ora “la cellula” o “unità elementare” del sistema economico,
ora “un fenomeno economico destinato a perdurare”, ora la “somma dei fenomeni, o
negozi, o rapporti da amministrare”.
Nel corso degli studi economico-aziendali sono state, infatti, proposte numerose e
talvolta difformi definizioni di azienda. In linea di massima pare che l‟evoluzione degli
studi epistemologici consenta di riportare ciascuna di tali definizioni, in modo più o
meno diretto e intuitivo, al concetto di sistema.
Riflettendo sul “sistema azienda”, il Bertini afferma che “il principio di
coordinazione che sovraintende tutte le manifestazioni della vita aziendale, fa si che
materiali, impianti, lavoro umano e denaro si plasmino nell‟unità spazio-temporale della
gestione. Lo stretto vincolo di complementarietà è rafforzato da un modello d‟impiego
che tende a legare questi elementi in un tutto unico e inscindibile, concepito in vista di
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Scrive Bertini: “L’azienda costituisce l’espressione più elevata del comportamento umano sul piano
economico. Essa è istituzione sociale in quanto creata dagli uomini per il soddisfacimento di finalità
umane nel contesto della collettività organizzativa”. U. BERTINI, Il sistema d’azienda. Schema di analisi,
Torino, Giappichelli, 1990, pag. 34.
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Per Giannessi l’azienda “può essere intesa come una unità elementare dell’ordine economico-
generale, dotata di vita propria e riflessa, costituita da un sistema di operazioni, promanante dalla
combinazione di particolari fattori e dalla composizione di forze interne ed esterne, nel quale i fenomeni
della produzione, della distribuzione e del consumo vengono predisposti per il conseguimento di un
determinato equilibrio economico, a valere nel tempo”. E. GIANNESSI, Appunti di economia aziendale,
Pisa, Pacini, 1970, pag. 10-11.
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un risultato che deve presentare, a parità di altre condizioni, il più alto grado di
economicità”
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L‟approccio sistemico si mostra come il più diffuso ed adatto per indagare la realtà
aziendale, per comprendere “le condizioni di esistenza e le manifestazioni di vita”
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Il concetto di sistema si pone come sovra-concetto in grado di sintetizzare le
definizioni di azienda poco prima richiamate, facendone propri i tratti essenziali e
riconducendole ad unità.
Sembra che i due concetti, sistema e sinergie, siano tra di loro inscindibili; poiché
nella maggior parte dei casi non è pensabile un sistema che non sviluppi sinergie, né
sinergie senza la presenza di un sistema
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Un sistema è rappresentato da un insieme di elementi tra di loro collegati da una serie
di relazioni non casuali, cioè organizzate.
Nell‟ambito della teoria dei sistemi, l‟azienda è concettualizzata tra i sistemi sociali,
contraddistinguendosi per la sua finalità economica. Ci troviamo quindi, studiando
l‟azienda, di fronte a un sistema relativamente aperto e dinamico.
Con riferimento all‟apertura del sistema, si pone l‟attenzione sull‟importanza di
comprendere e studiare anche le relazioni che avvincono gli elementi del sistema e la
loro organizzazione ad elementi e ad altri sistemi esterni (ambiente). Diviene poi
importante anche la comprensione e la gestione della mutevole e permeabile zona di
confine tra il sistema e l‟ambiente esterno.
Gli elementi – fattori costitutivi – che compongono l‟”azienda sistema” sono
ricomposti nelle due grandi categorie di “capitale” e “lavoro”.
Le relazioni e l‟organizzazione degli elementi che assicurano all‟azienda
un‟esistenza durevole e non transeunte è cosa tutt‟altro che scontata ed esprime, di fatto,
la materializzazione delle doti imprenditoriali, manageriali e tecnico-operative del
sistema umano aziendale
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Cfr. U. BERTINI, Il sistema, op. cit., pag. 123.
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Cfr. G. ZAPPA, Tendenze nuove negli studi di ragioneria – Discorso inaugurale Anno Accademico
1926-1927, Milano, Istituto Editoriale Scientifico, pag.54.
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Cfr. S. GARZELLA, Il governo delle sinergie, Torino, Giappichelli, 2006, pag.12.
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Afferma il Bertini: “Il processo di conversione del sistema delle idee in sistema operazioni è
riconducibile direttamente ‘al modo di fare azienda’ e investe il sistema umano nella sua più ampia e
complessa articolazione, con il totale coinvolgimento delle sue componenti: a cominciare dal soggetto
economico, per proseguire con il sistema del ‘management’ e, infine, chiamando in causa la
‘tecnostruttura’. Il soggetto economico agisce in questo processo prima in veste di ‘conduttore’, nella
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L‟azienda rappresenta un sistema non spontaneo; la sua nascita, il suo caratterizzarsi,
evolversi e perdurare nel tempo derivano dalle idee, prima, dalle decisioni e dalle
operazioni degli uomini che sono impegnati a vario titolo nella gestione, poi.
Non pare azzardato, pertanto, affermare che soltanto risalendo alle motivazioni
sovrastanti la realizzazione e lo sviluppo dei sistemi sociali, nelle loro diverse tipologie
e forme, sia possibile carpirne le variabili qualificanti nelle diverse sfumature e di
interpretarne andamenti e processi di sviluppo.
Come sistema sociale, l‟azienda vede la presenza di gruppi animati da interessi
diversi e spesso conflittuali, ma la sua finalità economica, requisito essenziale per
assicurarne la longevità, si pone come elemento di ordine superiore in grado di conferire
unità al fenomeno aziendale.
Le condizioni di economicità a valere nel tempo, ossia la capacità di remunerare
adeguatamente e nel tempo tutti i fattori utilizzati, possano essere realizzate solo
attraverso il processo di ricomposizione a sistema degli elementi, dei processi e delle
funzioni e degli strumenti che scandiscono le attività della gestione aziendale
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La capacità di remunerare in modo congruo e nel tempo tutti i fattori utilizzati si
fonda su una gestione di tipo strategico, a sua volta riconducibile al rapporto
dell‟azienda con il cliente e con il mercato, all‟organizzazione efficace ed efficiente di
risorse uniche distintive e alla possibilità di monitorare e valutare la bontà delle azioni
intraprese trasformando in “valori” gli andamenti aziendali.
L‟economicità tende quindi ad identificarsi con il concetto di sinergia, quantomeno
nella sua accezione più ampia, poiché rappresenta la capacità del sistema aziendale di
accrescere nel tempo e progressivamente, attraverso i processi della gestione, il suo
valore.
formazione del giudizio e nella presa delle decisioni, e quindi, in sede di attuazione delle operazioni, in
veste di ‘supervisore’ *…+ Il sistema del management è pertanto garante della coerenza del sistema delle
operazioni rispetto le decisioni […+ La tecnostruttura è l’elemento determinante nella fase finale del
processo, essendo ad essa demandata la realizzazione delle operazioni” U. BERTINI, Scritti di politica
aziendale, Torino, Giappichelli, 1995, pag.20 e segg..
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Giannessi sottolinea che la finalità dell’azienda, per la quale vengono predisposti ed organizzati i
fenomeni ed i fattori della gestione, è rappresentata dal “conseguimento di un determinato equilibrio
economico, a valere nel tempo”. E. GIANNESSI, Appunti, op. cit., pag.10.
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Si può affermare che lo studio di un sistema presuppone la comprensione dei suoi
caratteri qualificanti: degli elementi che lo compongono, delle relazioni che avvincono
gli stessi elementi e delle modalità con le quali queste relazioni sono organizzate.
A tali caratteri nella loro complessiva ed armonica articolazione, si accompagna e si
lega il concetto di sinergia che:
rappresenta il maggior valore del sistema rispetto a quello degli elementi
che lo compongono,
esprime il grado di sistematicità del sistema stesso,
tende, con riferimento al sistema aziendale, a sovrapporsi al concetto di
economicità che di quest‟ultimo rappresenta la finalità istituzionale.
Nel comporre ad unità e sistema i fattori della produzione, l‟uomo d‟azienda crea una
“totalità” che retroagisce sulle parti cosicché l‟efficacia dei singoli funzionamenti può
modificarsi e moltiplicarsi. Cioè non è sufficiente che vi siano interrelazioni fra attività
per poter parlare di sinergie, è necessario che queste interrelazioni abbiano “segno
positivo”
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Diviene quindi importante dedicare attenzione alla gestione delle interrelazioni. Non
è sufficiente focalizzare l‟attenzione su risorse e attività, ma diviene indispensabile
concentrarsi sulle interrelazioni tra le risorse e tra le attività. Dalla gestione delle
interrelazioni dipendono la sopravvivenza e il successo del sistema.
Con riferimento all‟azienda, si deve sottolineare che il combinarsi degli elementi
esterni ed interni deve conferire una “potenzialità” economica
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, espressa in termini di
valore, maggiore di quella determinabile analiticamente come somma algebrica dei
valori dei singoli componenti.
La capacità reddituale, infatti, si collega alla sistematicità della combinazione
produttiva, alle modalità di interrelazione tra i componenti e al loro armonizzarsi in
tutto.
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Porter scrive che “Per giungere a determinare il vantaggio competitivo netto della condivisione
bisogna confrontare i suoi fattori positivi con i relativi costi di coordinamento, compromesso e rigidità”.
M.E. PORTER, Il vantaggio competitivo, Milano, Edizioni comunità, 1993, pag.377.
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Sull’argomento scrive Cafferata: “*…+ si può dire che la somma delle forze – espresse dalle parti e
dalle interrelazioni tra le parti – per effetto del loro (buon) coordinamento esprime una forza superiore
a quella dei singoli addendi. Tale fenomeno indica che il rapporto tra le parti, se efficace, provoca effetti
sinergici”. R. CAFFERATA, Sistemi, ambiente e tecnologia. Come si integrano la continuità e il mutamento
nell’impresa, Torino, Giappichelli, 1988, pag.19.
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Il concetto di sistema si pone necessariamente accanto a quello di sinergia. L‟azienda
è, infatti, sistema sociale che persegue finalità economiche, e l‟economicità si manifesta
attraverso l‟accrescimento di valore generato attraverso la gestione. In altri termini,
l‟organizzazione a sistema dei fattori produttivi e la gestione delle relazioni che si
istaurano tra di essi e con l‟esterno, fornisce alla globalità aziendale un progressivo
accrescimento di valore.
In un certo senso si potrebbe affermare che la finalità dell‟azienda, l‟equilibrio
economico a valere nel tempo, può essere apprezzato come la capacità di realizzare e
sviluppare sinergie economiche durevoli.
La sinergia, espressa in termini di valori economici, rappresenta quindi l‟obiettivo
caratterizzante del sistema aziendale e mentre influenza le traiettorie strategiche di
sviluppo, i processi gestionali e finanche le attività più tipicamente operative ed
esecutive ne è allo stesso tempo, influenzata.
Si può arrivare ad asserire che l‟obiettivo principale della gestione e degli uomini
impegnati nel governo dell‟azienda è quello di ricercare, sviluppare e incrementare nel
tempo le sinergie e le potenzialità sinergiche della combinazione economica
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1.2 La gestione strategica delle sinergie
La continua creazione di sinergie e la progressiva produzione di maggior valore
rispetto a quello che contraddistingue i singoli elementi si fondano e trovano la loro
espressione più autentica nell‟ambito della gestione strategica, continuamente volta alla
realizzazione di più solide condizioni di economicità attraverso la conquista di sempre
nuove posizioni di vantaggio competitivo.
Lo sviluppo di sinergie, nella maggior parte dei casi, è il risultato di una gestione
orientata dalle strategie e lo studio delle sinergie, in un‟ottica sistemica, si lega quindi
alla comprensione degli elementi principali e degli aspetti che caratterizzano e
definiscono la gestione strategica di un‟azienda.
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Cfr. S. GARZELLA, Il governo delle sinergie, op. cit., pag.23.