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1.1 L'ECOLABEL: LA SUA TRIPLICE VALENZA E LE SUE
MOLTEPLICI TIPOLOGIE
Per Ecolabel si intende il marchio di qualità ambientale; con questo termine
vengono indicati i programmi di etichettatura ecologica, di matrice generalmente
pubblica, a partecipazione volontaria delle imprese, che mirano a coinvolgere un
numero crescente di categorie di prodotti e prevedono che il marchio venga
assegnato in seguito ad una valutazione dettagliata e approfondita di tutti gli
impatti ambientali che un prodotto esercita nel corso della sua vita. (Panella,
2009)
La logica che sottende i programmi di ecolabelling è la seguente: ai prodotti che
soddisfano i criteri ecologici fissati dall‟operatore pubblico, su richiesta, può
essere rilasciato il marchio che ne segnali la migliore qualità ambientale rispetto
ad altri prodotti della stessa categoria.
L‟ecolabel è finalizzato a ridurre alla fonte l‟impatto sull‟ambiente dei prodotti: il
suo scopo consiste nel promuovere la progettazione, la produzione, la
commercializzazione e l‟uso di prodotti con il minor impatto ambientale possibile.
Esso nasce incorporando una triplice valenza; è infatti uno schema, basato sulla
partecipazione volontaria, la cui forza risiede nell'essere simultaneamente uno
strumento di politica ambientale per il soggetto pubblico, uno strumento di
marketing per l'impresa ed uno strumento informativo e di supporto per le scelte
del consumatore. (Iraldo, 2007)
Esistono diverse tipologie di programmi di ecolabelling, i quali possono essere
classificati in base alle loro caratteristiche. (Figura 1)
Esistono da un lato programmi gestiti a livello governativo, tra i quali si possono
distinguere i programmi di carattere obbligatorio, come ad esempio U.S. Fuel
Economy Information Programme, ed i programmi su base volontaria, es. Organic
labelling programmes for agricultural products.
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(US EPA, 1998)
I programmi a carattere obbligatorio appaiono in contraddizione con la logica
volontaria che sottende l'ecolabelling, tuttavia in certi ambiti si rendono necessari:
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ad esempio l' U.S. Fuel Economy Information Programme è considerato un
programma di ecolabelling ed impone alle case automobilistiche di esporre su
tutte le autovetture e veicoli leggeri in vendita negli Stati Uniti un marchio che
indichi il livello di "fuel-efficiency", ossia il grado di efficienza nei consumi di
carburante.
E' risaputo che un basso livello di consumo di carburante garantisce un minore
impatto ambientale dell'autovettura, pertanto il programma statunitense ha
l'obiettivo di informare il consumatore circa i consumi delle autovetture, al fine di
consentire un confronto fra le diverse opzioni e, dunque, operare una scelta
consapevole.
I programmi governativi di carattere obbligatorio sono molto diffusi nel settore
alimentare, al fine di garantire il rispetto, da parte di tutti produttori, degli
standard igienico-sanitari fissati dalle normative nazionali ed internazionali
(Organizzazione Mondiale della Sanità).
Dall'altro lato esistono programmi non governativi, suddivisi dall'International
Standard Organisation ( ISO) in tre categorie:
ecolabel di tipo I : sono volontari, basati su molteplici criteri di
valutazione, rilasciati da un ente di certificazione terzo, indipendente (third
party body): l'ente certificatore dopo aver compiuto un'attenta valutazione
del ciclo produttivo del prodotto esaminato, rilascia una licenza che
autorizza l'impresa a fregiarsi di un marchio di qualità ambientale,
indicante la preferibilità ambientale di quel prodotto.
ecolabel di tipo II : sono basati su un'autodichiarazione da parte
dell'impresa stessa (first party certification), in realtà sono ormai obsoleti e
poco affidabili.
ecolabel di tipo III : si riferisce a quell'insieme di dichiarazioni che
contengono dati ambientali di carattere quantitativoo, relativi al prodotto
( ad esempio, la bottiglia di plastica contiene il 30% di plastica riciclata).
Anche i programmi a matrice governativa possono essere suddivisi seguendo la
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suddetta classificazione ISO.
Gli Stati Uniti rappresentano un caso singolare, in quanto non hanno adottato un
programma pubblico di etichettatura; in conpenso ne sono stati sviluppati due di
carattere privato: il Green Cross e il Green Seal. Entrambi hanno una natura
peculiare: il loro mandato non comprende l‟analisi dell‟impatto complessivo dei
prodotti, prevede invece il riconoscimento della veridicità delle affermazioni del
produttore riguardanti specifiche caratteristiche dei prodotti. (Panella, 2009)
I programmi di labelling ambientale possono anche essere distinti in positivi,
negativi e neutri.
I programmi di natura positiva certificano che i prodotti marchiati possiedono uno
o più attributi di sostenibilità ambientale; i programmi di natura negativa avvisano
i consumatori circa la presenza di sostanze dannose o pericolose contenute nel
prodotto. (US EPA, 1998)
Invece i programmi ecolabelling dal carattere neutrale si limitano a fornire in
forma sintetica informazioni sull'impatto ambientale del prodotto, le quali sono
lasciate alla libera interpretazione del consumatore al momento della decisione di
acquisto.
I programmi obbligatori includono tanto i marchi di avviso, di segnalazione di
pericolo (hazard/warning labels) quanto i marchi informativi (disclosure labels). I
programmi su base volontaria comunicano generalmente messaggi positivi o
neutri e possono essere ulteriormente classificati nelle seguenti categorie: seal-of-
approval, single-attribute-certification e report cards. (US EPA, 1998)
I programmi di ecolabelling che focalizzano la loro attenzione sugli attributi
positivi del prodotto si dividono in due tipi: seal-of-approval, single-attribute
certification.
SEAL-OF-APPROVAL
I programmi seal-of-approval conferiscono il diritto a fregiarsi dell' "eco-logo", ai
prodotti che vengono giudicati meno dannosi per l'ambiente, sulla base di una
serie di criteri di valutazione.
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Il programma si fonda su un processo che si articola in tre fasi: definizione della
categoria di prodotto, sviluppo dei criteri per la valutazione della sostenibilità
ambientale del prodotto e la valutazione della performance ambientale del
prodotto.
Per l'elaborazione dei criteri di performance ambientale viene compiuta un'analisi
che valuta l'impatto ambientale del prodotto o servizio durante il suo ciclo
produttivo ( "LCA": life cycle analysis).
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Una volta fissati i criteri, i prodotti che presentano la loro candidatura al logo
vengono sottoposti ad un'attenta valutazione; se rispettano i parametri ambientali
prescritti ricevono la licenza ad esporre il marchio di qualità ambientale.
E‟ comune a numerosi programmi l‟aggiornamento dei criteri valutativi ecologici
ogni 3 anni; il processo di rinnovamento ha lo scopo di rendere i criteri sempre
più stringenti ed efficaci nella valutazione e nella selezione dei prodotti migliori,
cosicché soltanto una piccola percentuale di essi possa ottenere la qualifica eco-
friendly. (US EPA, 1998)
In questo modo i produttori ricevono uno stimolo continuo a migliorare le loro
performances produttive dal punto di vista della sostenibilità ambientale.
Il primo programma di questo tipo è stato il Blue Engel introdotto in Germania nel
1978; fra gli altri programmi rinomati ricordiamo il Nordic Swan della Danimarca
e l'Eco-Logo canadese.
Questi programmi tendono ad avere una struttura amministrativa molto simile
(soltanto i programmi americani sono gestiti da privati e non dallo stato).
Sovente nell'amministrazione dei suddetti programmi viene coinvolta l'agenzia di
protezione ambientale nazionale; in alcuni casi è la stessa EP A (Environmental
Protection Agency) a gestire direttamente il programma, in altre situazioni essa
fornisce soltanto informazioni tecniche o finanziamenti.
Il timone della gestione di questi programmi è guidato da un panel composto da
esperti accademici, scienziati, rappresentanti del commercio, di gruppi
ambientalisti, governativi, nonché di rappresentanti dei consumatori. (US EPA,
1998)
La conoscenza tecnica viene fornita da organizzazioni impegnate nello standard-
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Vedi paragrafo 1.2
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setting, da panels di esperti o da task forces create ad hoc.
SINGLE-ATTRIBUTE CERTIFICATION
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I programmi S.A.C. definiscono termini specifici come "riciclato",
"biodegradabile", "organico" e verificano che le caratteristiche del prodotto
candidato al logo combacino con la definizione data; in alternativa stabiliscono
dei severi standard di efficienza che il prodotto deve rispettare per ottenere il
diritto al logo (es. US Energy Star Programme).
I label negativi compaiono invece su prodotti che contengono componenti
dannose o pericolose. L'obbiettivo di questi marchi è quello di evidenziare le
caratteristiche negative del prodotto ed incoraggiarne un uso attento e sicuro.
Questi marchi devono essere obbligatoriamente esposti sui prodotti pericolosi e la
gestione dei programmi di rilascio del label è appannaggio dell'agenzia
governativa, la quale richiede che tali informazioni vengano rese note ai
consumatori per ragioni di sicurezza e di salute.
Talvolta possono essere le stesse case produttrici a fornire informazioni
precauzionali e di avvertimento sui loro prodotti in quanto mosse da senso di
responsabilità.
L'applicazione dei warning labels talvolta nasconde l'intento di fornire un
incentivo ai produttori di prodotti pericolosi affinché mutino la composizione del
prodotto e promuovano volontariamente un programma di certificazione
ambientale. (US EPA, 1998)
I marchi cosiddetti neutri si limitano ad elencare informazioni sintetiche sul
contenuto del prodotto, soddisfacendo il "diritto a sapere" (right to know) del
consumatore, a cui spetta il compito di interpretare i dati forniti al momento dell'
acquisto.
Il programma statunitense di labelling delle batterie rappresenta, invece, un ibrido
interessante: esso richiede che sull'etichetta delle batterie sia indicato il nome
chimico del contenuto (es. nichel-cadmio) e la frase "la batteria esausta deve
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essere riciclata in modo appropriato"; dunque ci troviamo di fronte ad un marchio
che da un lato contiene un'informazione di tipo neutro, ma che dall'altro sottolinea
l'obbligo per il consumatore, una volta esaurita la funzione del prodotto, di
smaltirlo in modo consono (consegnarlo presso un deposito appropriato e
autorizzato).
REPORT CARDS
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Sono un particolare tipo di marchi informativi neutri; utilizzano un format
standardizzato per quantificare i vari impatti sull'ambiente del prodotto.
Forniscono al consumatore gli elementi essenziali per esprimere un giudizio sulla
qualità ambientale del prodotto. (US EPA, 1998)
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ENVIRONMENTAL LABELLING
first-party third-party environmental
environmental labelling programs
programs
mandatory voluntary
product-related corporate-related
hazard information
warning disclosure
claims cause-related promotion of environmental
(recyclable) marketing corporate env. certification
(e.g. Proceeds activity or programs
donated to...) performance
on products in Ads report seal single
or on shelf card of approval attribute
labels certification
Figura 1. Rappresentazione grafica delle tipologie di certificazione ecolabelling.
Fonte: US EPA (1998), p.10.
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1.2 LA METODOLOGIA DI V ALUTAZIONE DELL'IMPATTO
AMBIENTALE DEI PRODOTTI/SERVIZI RICHIEDENTI LA
CERTIFICAZIONE: I "CRITERI ECOLOGICI" E IL " LIFE-
CYCLE ASSESSMENT"
I programmi di ecolabelling operano generalmente secondo principi normativi,
modalità applicative e procedure di assegnazione sostanzialmente omogenee.
Da un confronto fra le metodologie di valutazione dei vari programmi emergono
sostanziali affinità, ma anche sottili differenze, le quali influenzano la capacità di
riconoscimento reciproco e di progressiva standardizzazione dei suddetti.
Un'analisi delle metodologie impiegate è necessaria in quanto esse influenzano
notevolmente la credibilità del programma.
La metodologia nell'ambito dell'ecolabel concerne i metodi di definizione delle
categorie di prodotto cui applicare il marchio e i metodi per lo sviluppo dei criteri
di valutazione delle performances ambientali.
Tornando alle metodologie dell'ecolabel, per i consumatori il marchio rilasciato
dall'ente di certificazione ambientale deve essere una garanzia di qualità
affidabile, pertanto ritengono essenziale che i metodi di valutazione dei
programmi di ecolabelling siano severi, stringenti nonché trasparenti e soggetti ad
una continua revisione migliorativa.
Il metodo di valutazione è dunque una delle caratteristiche più importanti del
programma di ecolabel, dal momento che riflette le premesse scientifiche, i dati
utilizzati come punto di riferimento e i giudizi sulla base dei quali vengono scelte
le categorie di prodotti da certificare e rilasciati i marchi di certificazione.
La maggior parte dei programmi si fonda su "Life-Cycle Assessment": vengono
valutati gli impatti ambientali dei prodotti o servizi considerati, attraverso il loro
ciclo di vita ( dall'estrazione delle materie prime, alla distribuzione passando per
la produzione e le sue varie fasi); in precedenza vengono stabiliti dei criteri e degli
standard il cui rispetto è la condizione affinché il prodotto ottenga la