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INTRODUZIONE
GLI ATTI SESSUALI NEL NOVELLINO DI
MASUCCIO SALERNITANO
In questo lavoro intendo esaminare la vita sessuale presente nel
Novellino di Masuccio Salernitano.
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L'opera è composta da 50 novelle e in ben 34 di esse Masuccio ci
parla degli atti sessuali dei suoi personaggi. In 31 novelle gli
incontri amorosi vengono già anticipati nell'Argomento (con
l'utilizzo di verbi quali “godere”, “giacere”, “conoscere
carnalmente”, “ingravidare”, “possedere”, “amare”) per poi essere
analizzati minuziosamente (16 Novelle) o superficialmente (18
Novelle) nella Narrazione.
In 6 racconti l'atto sessuale è compiuto da frati con donne sposate
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e
in 2 novelle si ha il rapporto amoroso tra frati e donne vergini
(novelle II e VI) , per un totale di 8 novelle che vedono protagonisti
il ceto sociale degli ecclesiastici.
Le protagoniste degli atti sessuali sono donne sposate con uomini
appartenenti all'alta borghesia in 1 novella (un uomo ricco nella
novella VII), alla media borghesia in 3 novelle (un medico nella
novella III, un giudice nella novella XIII e un orefice nella novella
XXXII) alla piccola borghesia in 14 racconti,
3
mogli di cavalieri in
3 novelle (novelle XXIV, XXVIII e XLV) e vi è anche la moglie di
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Utilizzo Il Novellino nell'edizione di Luigi Settembrini, a cura di Nigro S.S. (BUR Milano
2008³), indicando semplicemente di ogni novella il capitolo e il numero delle pagine
dell'edizione di riferimento.
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Novelle III, V, VII, IX, XV e XXIX.
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Di questi 3 poveri legnaiuli nelle novelle V, XV e XXIX; 3 contadini nelle novelle IX, XLI
e XLIV; 2 oste nelle novelle XII e XXXIV; 2 calzolai nelle novelle XI e XXXVI; un
corsaro nella novella XXII; un molinaro nella novella XXXVI; un marinaio nella
novella XXXVIII e un argentiere nella novella XL.
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un regnante (il re di Polonia nella novella XLIII). Queste donne
hanno rapporti amorosi con giovani spasimanti in 16 novelle
(talvolta anche rapporti con più partner in un unica notte), tra i
quali figurano 3 servi (2 mori nelle novelle XXII e XXIV; 1 nano
nella novella XXVIII), 6 cavalieri (nelle novelle XI, XIV , XLI,
XLII, XLIV , XLVII), 4 uomini dell'alta borghesia (2 gentiluomini
nelle novelle XII e XXXII; un nobile nella novella XXXVIII e un
uomo ricco nella novella XL), 1 della media borghesia (un dottore
legista nella novella XIII), 6 della piccola borghesia (un fabbro e un
mercante nella novella XXIX; un mercante nella novella XXXIV;
un sarto nella novella V; un calzolaio e un molinaro entrambi nella
novella XXXVI), in un caso l'atto è compiuto con un giovane
studente (nella novella XLV) e per le altre novelle Masuccio tace la
classe di appartenenza.
Le donne giovani hanno rapporti amorosi in 9 novelle
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e in una
novella vi è narrata addirittura la violenza fisica su due giovani
vergini da parte di due cavalieri (Novella XLVII).
In 2 novelle le donne sono vedove e godono l'una con un dottore
legista (nella novelle XIII) e l'altra ha un rapporto incestuoso col
figlio (nella novella XXIII).
Masuccio spesso ci nasconde il nome dei suoi protagonisti, a volte
perché personaggi troppo importanti e conosciuti, altre volte
semplicemente perché non lo rammenta, ma si sofferma sulla
descrizione fisica di tutti i suoi protagonisti e indugia nel descrivere
atto sessuale che in 15 novelle avviene in camera da letto; in 3
4
Nelle novelle XIV, XXV , XXVI, XXVII, XXX, XXXIII, XXXV, XXXIX e XLIII.
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descritto in un monastero; in 2 casi su una barca; in una novella si
ha in un magazzino per gli attrezzi; in un'altra nella bottega del
marito geloso e nei casi rimanenti viene taciuto il luogo.
I rapporti sessuali sono nella maggior parte dei casi consenzienti da
entrambi le parti ma in 8 novelle vi si percepisce una sorta di
costrizione psicologica e in 1 novella vi è narrata addirittura la
violenza fisica su due giovani vergini da parte di due cavalieri del re.
Masuccio non si dà freni nelle descrizioni sessuali e, per meglio
evidenziare tale atto, utilizza un lessico sessuale molto forte,
divenendo, per così dire un'analista della perversione o se si
preferisce un apostolo del sesso che, «col rozzo idioma della sua
materna lingua»
5
e l'utilizzo di metafore sessuali, intende soprattutto
svelare i macabri e viziosi retroscena celati dietro le apparenti
amorevoli e sacre mura domestiche ed ecclesiastiche del
Quattrocento.
I toni perversi arricchiti da sfumature erotiche fanno da cornice
all'opera di Masuccio, il quale mostra un eccessivo interesse
sessuale con descrizioni di incontri amorosi appassionati e
travolgenti, badando molto di più alla quantità e alla durata dell'atto
anziché alla qualità che sembra essere quasi sempre la stessa per
tutte le novelle. Si riscontra quì un senso di superficialità negli atti
compiuti dai suoi personaggi che, nella maggior parte dei casi, 24
novelle sulle 34 totali, si fanno beffa della fedeltà coniugale e
dell'amor sacro cedendo al piacere carnale, mentre in 9 casi a
guidare gli amanti sarà l'amore puro, la passione e il destino che non
5
Cfr. novella IV, pag. 162.
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sempre sarà loro alleato e in un solo caso Masuccio ci descriverà
anche una scena di verginità rubata.
I protagonisti degli atti sessuali nel Novellino non sono descritti
sotto il profilo psicologico ma solo fisico e sessuale; a Masuccio
non interessa svelare le loro dignità, i loro timori o gioie, ma solo le
voglie sessuali dai quali sono presi, accompagnate dall'analisi della
fisicità di essi, infatti le donne trattate nel Novellino sono tutte belle
e vogliose e gli uomini virili e forti, caratteristiche necessarie per
portare a buon fine i loro perversi intenti. Le passioni sfrenate, gli
intrighi sessuali, le trasgressioni e i tradimenti coinvolgeranno i
personaggi del Novellino che si lasciano guidare dagli stimoli
immorali senza badare al vero significato della parola amore
diventando così quasi macchine del sesso «anteponendo il solo loro
disordinato volere ad ogni onestissimo debito di ragione».
6
La
razionalità, il pudore, il buon senso viene messo da parte, tutto si
riduce al gretto atto sessuale che Masuccio, in alcune novelle,
descrive quasi come se fosse presente al compimento di esso.
Visto da quest'ottica Il Novellino diviene un vivo e negativo ritratto
degli uomini e dei costumi meridionali nel Quattrocento, dove i suoi
protagonisti navigano sì nel mare dell'amore, ma controcorrente.
6
Cfr. Novella XLVII, pag. 532.
6
I
LA PROFANAZIONE DEL SACRO
1.1. La sessualità dei frati
Masuccio con la sua opera si rivolge al pubblico dei lettori e ai suoi
singulari amici affinché fuggano «dai malvagi ipocriti e finti
religiosi, si guardino da essi che sotto ingannevole apparenza di lor
vestimenti»
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tradiscono la fede cristiana e si fanno beffe dell'amor
sacro e divino, macchiandosi di «nefandi peccati e sceleratissimi
vizi».
8
Ecco che Il Novellino figura nel Primo Indice dei libri proibiti
9
poiché testo di forte carattere anticlericale che indica
comportamenti del tutto contrari alle regole religiose.
In ben 8 novelle
10
Masuccio ci descrive comportamenti anticlericali,
ci parla di fratacchioni licenziosi intenti a soddisfare le proprie
esigenze materiali e losche, non più servi di Dio ma qui descritti
come «soldati di Lucifero»
11
. Il Salernitano racconta «istorie
approbate e negli moderni e antiqui tempi travenute»
12
dove i frati
con inganno vanno a letto con vergini e con giovani mogli; le suore
all'interno di monasteri si “divertono” coi frati e un cardinale è
disposto a pagare per una notte d'amore con la bella moglie di un
pover'uomo.
7
Cfr. Novella VII, pag. 180.
8
Cfr. Novella II, pag. 123.
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INDICE DEI LIBRI PROIBITI fu un elenco di pubblicazioni proibite dalla Chiesa
cattolica che comprendeva i testi di carattere non religioso di scrittori non cattolici.
Promulgato nel 1559 da Paolo IV dei Carafa. Ebbe diverse versioni e fu soppresso nel
1966.
10
Novelle II, IV, III, V, VII, IX, XV e XXIX.
11
Cfr. Novella V, pag. 148.
12
Cfr. Prologo Novella I, pag. 104.
7
Tra le 8 novelle analizzate in solo 3 di esse Masuccio ci dice
chiaramente il nome dei frati mentre nelle 5 rimanenti indica
semplicemente l'ordine o il grado al quale essi appartengono (1
domenicano, 1 cardinale, 2 frati e 1 arciprete) . In 2 casi gli atti dei
religiosi avvengono con suore e negli altri 6 con donne sposate e per
volere di ambedue le parti in “gioco”, ma nonostante ciò si avverte
in ben 4 incontri amorosi un senso di costrizione psicologica sulle
donne che alla fine stanno al volere dei frati vogliosi e godono del
rapporto sessuale che in tutte le novelle viene analizzato
minuziosamente dal Masuccio.
8
1.2. Gli incontri d'amore tra frati e vergini
Gli incontri amorosi tra i frati e le donne vergini raccontati nel
Novellino sono 2.
13
***
Nella Novella II Masuccio ci narra dell'incontro avvenuto tra un
frate Domenicano («domenichino») e Madonna Barbara che aveva
fatto voto di castità e donato la sua verginità a Cristo.
Del frate «per onesta cagione»
14
l'autore intende tacere il nome ma
dice che essendo anch'egli giovane e robusto «subitamente di lei si
innamorò»
15
. La giovane Barbara era di puerile età e dalle bellezze
uniche e conosciute per tutta la Magna.
L'incontro amoroso tra i due è strappato con l'inganno alla giovane
vergine che, dopo vari “segni Divini” lasciati dal frate con lo scopo
di perseguire il suo losco intento, pensa di essere lei la prescelta per
concepire il quinto evangelista.
Ed è così che la vergine Barbara si ritrova nella sua stanza del
monastero nell'attesa dell'arrivo del frate, che entrato
«[...] le impose che ignuda se spogliasse: la quale non senza grandissima
vergogna così per obbedire eseguìo: lui in camisia dispogliatosi, accese
due gran torce, la donna in mezzo di quelle collocata, vedendo le sue
eburnee e delicate carni che con loro splendore il lume delle accese torce
superavano, fu de tanta concupiscentia pieno e vinto, che per morto nelle
sue braccia cascare le si lascioe; e in sè tornato, postolesi dinanzi in
ginocchioni, facendo quella sedere in maestà, con le man giunte e capo
13
Novelle II e VI.
14
Cfr. Novella II, pag. 126.
15
Cfr. Novella II, pag. 127.
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chino così disse :- Io adoro te felicissimo ventre nel quale tra qui a poche
ore il lume di tutto il Cristianesimo ingenerar si dee-. E ciò detto, basciato
in mezzo del giglio, con gran desio li soi dolcissimi e rosati labbri
appicciò, e senza punto lasciarli con lei in braccio sopra del preparato
letto se gettoe. Quello che tutta la notte se facessero ciascuno il può
facilmente considerare; so ben io che, secondo per la giovene fu all'ultimo
palesato, non solamente al numero del quinto Evangelista pervennero, ma
ai sette doni dello Spirito Santo. La Barbara, ancora che spiritualmente
avesse il cibo pigliato, nondimeno fra sé medesima giudicando concluse
quella sola essere la più dolce e soave cosa che tra i mortali adoperare o
gustar si potesse: e piacendole finalmente il gioco, finché de la certa
concepitione de l'evangelista fossero fermi, ogni notte a l'amorosa
battaglia più freschi se ritrovarono; e in tal dolcezza continuando, la
donna da dovero gravida divenne»
16
.
Masuccio lascia qui (come altrove) libero spazio alla fantasia del
lettore che facilmente può pensare alla passionale notte passata dai
due amanti. Un “lungo gioco” che dura sino a che il fratacchione
non raggiunge il suo scopo per poi fuggire dalle sue responsabilità.
L'atto sessuale qui è detto gioco, una battaglia iniziata dai due
protagonisti, anche se descritta superficialmente. L'autore infatti, si
concentra molto più sui preliminari amorosi, sui baci dati alla
giovane dal frate che la prepara alla sua prima “amorosa battaglia”.
Le allegorie utilizzate qui sono gioco, amorosa battaglia, cibo, tutte
riconducibili all'incontro sessuale. Si può notare la metafora del
giglio che da fiore sacro, simbolo di purezza e verginità, che la
16
Cfr. Novella II, pag. 132-133.