5
Introduzione
Nel secolo scorso l’Europa è stata oggetto di devastanti
guerre intestine, che hanno indebolito mortalmente i singoli Stati
relegandoli in secondo piano, rispetto a nuove entità politiche più forti
e più grandi. Il Vecchio Continente, confinato ai margini del mondo, è
stato capace di mettersi di nuovo al centro di esso creando una grande
aggregazione di Stati; uniti non dalla forza militare di uno Stato
predominante, ma dalla volontà comune.
E’ lecito perciò chiedersi perché, di fronte a una creazione così
nuova e originale, innovativa per la sua essenza e genesi nel campo
della politica e del diritto, il cittadino medio europeo oggi non si senta
partecipe ma, bensì scettico e disincantato indebolendo così la
parvenza democratica di questa realtà sovranazionale.
Il motivo più profondo del distacco del cittadino europeo
verso l’Unione europea è da ricercarsi nelle origini della nuova
creazione politica che ne hanno determinato a lungo e, ancora oggi,
fanno sentire le loro decisive conseguenze. In effetti alla formazione
dei Trattati istituenti l’EURATOM, la CECA e la CEE,
successivamente modificati nelle varie tappe descritte in questa tesi,
concorsero, ognuna in modo diverso ed originale, tre correnti di
pensiero. La corrente federalista fautrice dell’ideale di una Federazione
6
Europea che esercitasse poteri sopranazionali a lei delegati dagli Stati
membri per effetto di una rinuncia volontaria in varie sfere di
competenze della loro sovranità nazionale. La corrente confederalista,
al contrario, fu condivisa soprattutto dai vertici di quegli Stati europei
che avevano avuto (e pensavano ancora di potere avere) un ruolo
autorevole nella politica mondiale; essa si proponeva, di dare vita a una
Confederazione Europea retta dal diritto internazionale, senza
rinunciare ad alcuna quota di sovranità nazionale. Fu però la terza
corrente, quella funzionalista, che ebbe la maggior importanza pratica e
ad ispirare la creazione delle Comunità Europee. Essa, infatti, pur
condividendo l’obiettivo del superamento della sovranità assoluta
(proprio della corrente federalista), per vincere le inevitabili resistenze
nazionali, scelse la via della cooperazione in settori limitati in modo da
svuotare in modo progressivo e indolore le assolute sovranità nazionali.
L’atto di nascita dell’Europa ebbe un approccio, per così dire,
“empirico”, non allarmò i Governi perché si limitava al funzionamento
concreto di specifiche e ben definite materie, definite da precisi
Trattati, che prevedevano l’esercizio solo dei poteri necessari al loro
funzionamento. Oggi l’Unione Europea, è una realtà economica
preminente nel mondo, conta circa 500 milioni di abitanti. Essa però è
politicamente debole perché le sue Istituzioni, per quanto spesso
aggiornate dai singoli Trattati, non sono adeguate al funzionamento di
7
una così importante realtà e non le consentono di svolgere il ruolo che
le compete in ambito internazionale.
Soprattutto nell’Unione si avverte un deficit democratico
delle Istituzioni comunitarie. Riveste un’importanza fondamentale, e
oggetto della tesi, indagare se la Commissione europea sia integrata
funzionalmente con il Parlamento Europeo il quale può attraverso i
suoi cosiddetti poteri di controllo democratico rafforzare la
democraticità dell’ esecutivo comunitario. Il ruolo, il funzionamento e
la trasparenza del Parlamento europeo (organo eletto direttamente dai
cittadini) sono di cruciale importanza per l’intera struttura democratica
dell’Unione Europea.
8
I. La Nascita delle Comunità Europee e i
vari Trattati Istitutivi.
1.1. La fine della II guerra mondiale e la nascita
della CECA.
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale l’Europa era divisa e
immiserita dopo incombenti distruzioni belliche e possibile oggetto
anche di una minaccia di scontro con l’Unione Sovietica. Né potevano
dirsi scongiurate per sempre le cause che avevano portato a cicliche
guerre fratricide, sempre più micidiali, all’interno del Vecchio
Continente
1
. In questo scenario vari furono i tentavi o le idee di rendere
l’Europa più forte, più unita e più integrata. Fra i primi tentativi in
questa direzione annoveriamo l’ ” United Europe Movement”
2
fondato
nel 1946 dal Primo Ministro britannico Winston Churchill, un anno
dopo nasceva ancora l’Unione dell’Europa Occidentale. Ma il primo
tentativo che poté vantare risultati concreti fu la creazione
dell’Organizzazione Europea di Cooperazione Economica. Questa
Istituzione era destinata a coordinare la ricostruzione economica
europea e a gestire i fondi derivanti dagli aiuti economici stanziati dagli
Stati Uniti d’America attraverso il cosiddetto “Piano Marshall” che
1
F. Tortora, Origine ed Evoluzione dei Trattati Comunitari, Milano, ed. Giuffré,1968, p. 34 ss.
2
A. Versori, Il Patto di Bruxelles: Tra Integrazione Europea e Alleanza Atlantica, Roma, ed. Bonacci, 1998, pp. 32-
132.
9
mirava a rafforzare l’Europa in funzione anti Sovietica
3
. L’Oece e il
“Piano Marshall” anche se furono importanti per rimettere in sesto le
economie dei Paesi Europei, nell’ ottica del progetto di integrazione
europea ebbero scarsa importanza. Ci si affidò, questa volta con
maggior successo, per creare una più stretta cooperazione ed
integrazione tra i Paesi Europei alla collaborazione in alcuni specifici
settori (approccio funzionalistico).
4
La prima Istituzione europea
costruita secondo questa logica fu la Comunità Europea del Carbone e
dell’Acciaio. Ideata da Jean Monnet, la Ceca aveva come funzione
primaria quella di eliminare il maggior motivo d’attrito presente sul
suolo europeo occidentale ovvero la gestione del carbone tedesco:
Monnet pensò infatti che il primo passo per un’Europa più unita e
scevra da conflitti dovesse essere la soluzione della spinosa questione
della concorrenza nella produzione dell’acciaio, un materiale strategico
per ogni potenza e che la Germania produceva a costi ridotti grazie alle
vaste disponibilità di carbone fossile nella regione della Ruhr. Il
Trattato istitutivo della Ceca fu firmato a Parigi il 18 aprile 1951 con
esso in pratica si creava un mercato ed una politica comune nel settore
carbo-siderurgico tra Francia, Repubblica Federale Tedesca, Belgio,
Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi. Il Trattato, che costituirà struttura
base delle future Istituzioni europee distingueva : a) un’Alta Autorità,
3
Aga Rossi, Gli Stati Uniti e le origini della Guerra fredda, Bologna, ed. Il Mulino, 1984, pp. 57-64.
4
G. Sperduti, La Ceca-Ente Sopranazionale, Padova, ed. Cedam, 1960, p.48-52.
10
che fu il suo organo esecutivo, formata da rappresentanti degli Stati
membri b) un’Assemblea che era un organo di controllo i cui Membri
erano nominati dai rispettivi parlamenti degli Stati firmatari; c) un
Consiglio dei Ministri composto anche esso da rappresentanti dei
governi nazionali (d) una Corte di Giustizia composta da giudici
nominati dai governi degli Stati membri il cui compito era quello di
verificare la corretta applicazione del Trattato ed infine (e) un
Comitato consultivo formato dai rappresentanti dei produttori, dei
lavoratori dei consumatori, dei commercianti. Con la Ceca venne a
crearsi in Europa il primo esempio di un organismo sopranazionale con
poteri decisionali.
1.2. I Trattati di Roma
L’istituzione della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio
fu solo il primo passo del processo d’integrazione europea. Sempre
nell’ambito dello sviluppo dell’idea di un’Europa unita si tenne a
Messina nel 1955 una conferenza tra i ministri dei sei paesi membri
della Ceca in cui si delinearono le linee guida di un futuro Comitato
che fu incaricato di creare un Mercato Comune Europeo. Il Comitato
presieduto dal Ministro degli Affari Esteri belga Spaak presentò due
progetti:
- la creazione di un Mercato Comune generalizzato
11
- la creazione di una Comunità dell’Energia Atomica
5
Nel marzo del 1957 furono firmati a Roma i Trattati di
Roma, che da quella città presero il nome. Si trattava del Trattato
istitutivo della Comunità Economica Europea e il Trattato istitutivo
della Comunità Europea dell’Energia Atomica meglio noto col nome di
Euratom.
Con l’istituzione della CEE i paesi membri (Italia, Francia,
Germania, Belgio, Lussemburgo e Olanda) volevano raggiungere
determinati obbiettivi tra cui, innanzitutto: a) garantire un’unione
sempre più stretta fra i popoli europei, b) assicurare mediante azioni
comuni un progresso economico, c) rafforzare la difesa della pace e
della libertà, d) creare una politica commerciale comune attraverso la
soppressione progressiva delle restrizioni agli scambi internazionali, e)
confermare la solidarietà che legava l’Europa ai Paesi d’oltremare. Fra
le realizzazioni più importanti del trattato se ne possono menzionare
tre: creazione di un Mercato comune; creazione di un’Unione
Doganale; elaborazione di Politiche Comuni. Per quanto riguarda il
primo l’art. 2 del Trattato precisava che la Comunità ha il compito di
promuovere, mediante l’instaurazione di un mercato comune e il
graduale ravvicinamento delle politiche economiche degli Stati
membri, uno sviluppo armonioso delle attività economiche nei Paesi
5
A. Converti, Istituzioni di diritto dell’Unione Europea, Matelica, ed.Halley, 2005, p. 56.
12
comunitari
6
. Il Mercato Comune si basava su quattro libertà
fondamentali: libera circolazione delle persone, dei servizi, delle merci
e dei capitali. Inoltre era attribuita importanza fondamentale alla libera
concorrenza, per garantire l’effettiva esplicazione della quale erano
vietate le intese tra imprese e gli aiuti di Stato che potevano di fatto
impedire, limitare o falsare la concorrenza nel Mercato Comune
europeo. Molto importante fu anche la creazione di un’Unione
Doganale con la quale venivano aboliti i dazi doganali tra gli Stati e i
contigenti per le merci scambiate; si pensò anche di istituire una tariffa
doganale esterna comune, in pratica una sorta di frontiera esterna
comune nei confronti dei prodotti degli Stati terzi. Infine ci fu
l’elaborazione di politiche comuni condotte non più a livello statale ma
a livello comunitario, fra esse la politica commerciale comune, la
politica comune dei trasporti.
Sul piano istituzionale il Trattato Cee diede vita ad un equilibrio
istituzionale fondato su un triangolo composto dal Consiglio Europeo,
Alta Autorità (poi Commissione Europea), Assemblea Parlamentare
(poi Parlamento Europeo) che erano tenuti a collaborare tra loro. Il
Consiglio era composto dai rappresentanti degli Stati membri e
deteneva le competenze decisionali, approvava e promulgava gli atti
legislativi deliberando all’unanimità o a maggioranza. L’Alta Autorità
6
Trattato Istitutivo delle Comunità Europee, Parte Prima, Principi, Art. 2, Roma, 1951.