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1. FIDELIZZARE IL CLIENTE CON IL
MARKETING RELAZIONALE
1. 1 ALLEANZA COL CONSUMATORE E
MARKETING RELAZIONALE
Se fino a qualche anno fa un impresa avesse cercato di instaurare un qualche
tipo di alleanza col consumatore ciò sarebbe stato giudicato come un segno
di debolezza. Oggi, visto il continuo mutare dello scenario di mercato, la
ricerca di alleanze col consumatore diventa per essa una vera e propria
strategia da perseguire con convinzione.
Oggi infatti le imprese non si ritrovano più ad affrontare un mercato a
connotazione nazionale, bensì un mercato globale, dove convergono tutti i
mercati esteri. Questa globalizzazione impone una serie di strumenti
operativi per sfruttare al meglio le opportunità di cui è portatrice e l’alleanza
instaurata col consumatore rientra in questo contesto. Il mercato viene ora
condizionato da vari fattori, sociali, politici e tecnologici, ed il modo più
funzionale per le imprese per rispondere a questi nuovi condizionamenti è
quello di capire sempre meglio e di più il consumatore, recepirne le
esigenze, proporgli prodotti e servizi adeguati alle sue richieste ma anche
instaurare con esso una valida relazione di supporto orientata al problem
solving.
Una buona strategia di marketing relazionale è oggi alla base della relazione
che si vuole instaurare con il consumatore-cliente e permette all’azienda di
superare le incertezze e le debolezze di cui il nuovo scenario è portatore.
Un fattivo marketing relazionale assicurerà all’azienda il raggiungimento di
fondamentali obbiettivi: identificare e soddisfare nel migliore dei modi la
domanda, arrivare ad ottimizzare la posizione nel mercato, massimizzando
quindi la capacità reddituale nel lungo periodo e permettendole di adattarsi
al meglio ai cambiamenti ambientali
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Il raggiungimento di tali obbiettivi porterà l’impresa ad essere padrona del
nuovo scenario di mercato e a controllare i suoi cambiamenti.
La nuova visione supera quindi la “fase transazionale” del marketing, quella
in cui l’interesse è focalizzato sulla vendita del prodotto, indirizzandosi
invece verso quella orientata ad un alleanza duratura con il cliente
fidelizzato.
In questa visione il ruolo dell’impresa e del consumatore convergono, quasi
si sovrappongono, e l’alleanza sarà tanto più proficua quanto la
soddisfazione delle due parti in gioco sarà alta.
Questa nuova visione porta l’azienda a ricercare nuove leve competitive,
tralasciando in molti casi la tradizionale leva del prezzo per andare a
sviluppare meglio le relazioni col cliente e su queste sviluppare la propria
azione di marketing.
L’alleanza si rapporterà quindi con due differenti tipologie di consumatori: i
nuovi consumatori, ai quali si indirizza l’offerta per la prima volta e si
propone l’alleanza, e i consumatori già fidelizzati, quelli a cui è già stata
rivolta l’offerta e l’hanno giudicata positiva.
Avere un alleanza con il consumatore vorrà dire per l’azienda compiere una
serie di step. Nel pre-acquisto, prima di tutto mettendosi in ascolto del
cliente, capendo le esigenze che lo stesso vuole vedere riscontrate e
soddisfatte. Dopo di che si passerà ad una fase di collaborazione nel quale il
cliente sarà coinvolto in prima persona nella predisposizione dell’offerta.
Durante l’acquisto: una volta che questa sarà predisposta sarà compito
dell’azienda informare con adeguate azioni promozionali e convincere il
consumatore ad acquistare il proprio prodotto, rispondendo alle sue
esigenze rendendolo disponibile presso il giusto punto vendita e con il
giusto prezzo. E infine nel post-acquisto: se la strategia adottata si sarà
rivelata vincente il consumatore soddisfatto diverrà un cliente fidelizzato,
ma il compito dell’azienda non finisce qui, e si passerà ora ad una fase di
costante e oculato controllo sul consumatore che servirà per monitorarne la
soddisfazione e capire prima dei competitor l’eventuale affacciarsi di nuove
necessità.
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Realizzare la giusta alleanza consumatore-cliente significherà così per
l’azienda mettersi a totale servizio del consumatore, fattore che la porterà ad
avere un importante vantaggio competitivo e che le assicurerà lunga e
fruttuosa vita sul mercato. Con la messa in atto dell’alleanza si dovranno
conseguire una serie di obbiettivi che porteranno conseguentemente a dei
tangibili vantaggi.
Innanzitutto avvicinare i clienti al mondo della produzione, ridurne la
subalternità al sistema commerciale e consumistico portandoli ad essere
soggetti coprotagonisti nel mercato insieme all’azienda e ad essere coinvolti
in tutta una serie di attività dell’azienda (progettazione, produzione,
comunicazione, promozione, controllo).
Poi realizzare prodotti adeguati alla richieste dei consumatori che si
vogliono rendere alleati, al fine di trovarne di nuovi da rendere clienti
fidelizzati. Più l’offerta sarà adeguata alla richiesta più sarà alta in seguito la
facilità di accettazione di nuovi prodotti da parte dei clienti fidelizzati.
Far diventare i clienti abituali dei partner fidati, coinvolgerli, valorizzarli in
modo da conservarli nel tempo e favorirne gli acquisti ripetitivi. Questi
clienti a loro volta agiranno con il passaparola su altre persone che si
riveleranno dei potenziali clienti.
Far crescere l’azienda ed il suo giro d’affari gestendo in maniera ottimale le
risorse aziendali massimizzandone il ritorno sugli investimenti creando un
grande apporto di valore economico.
Rendersi un consumatore alleato pertanto non è solamente doveroso, ma è
un importante investimento che ripagherà l’impresa con il suo costante e
concreto riscontro.
La ricerca di questa alleanza rende necessaria una nuova visione di
marketing. Il consumatore-cliente non sarà coinvolto solo nella decisione
dell'acquisto ma si integrerà all'azienda in un marketing partecipativo nel
quale entrambi i soggetti concordano, si riscontrano e si soddisfano e
gratificano a vicenda.
Marketing relazionale vorrà quindi dire per l'azienda “fare mercato
attraverso la relazione con il cliente”, attraverso quindi l'alleanza di mercato
che si è deciso di instaurare.
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Concretamente il marketing relazionale servirà all'azienda per raccogliere in
modo sistematico tutte le informazioni riguardanti il consumatore-cliente,
programmare le attività connesse a tale relazione ed organizzare, gestire e
controllare l'alleanza
Questo approccio orientato al cliente può essere dunque considerato al
tempo stesso come mentalità e come azione: come mentalità in quanto mette
l'azienda in grado di pensare e orientare la sua dinamica, come azione in
quanto insieme di coerenti e pianificati interventi operativi sul mercato.
Una buona attività di marketing relazionale migliora e potenzia la resa
dell'azienda sempre che possa disporre di alcune fondamentali
caratterizzazioni: dovrà essere infatti integrata col mercato e coi clienti della
fascia prescelta ed entrare in dinamismo con loro, offrendogli un prodotto
mirato. Dovrà avere la capacità di coordinare tutte i processi ad esso
connessi in modo coerente, armonico e ordinato, con una partecipazione
globale, dai manager ai dipendenti, con mezzi operativi. Dovrà poi essere
un'attività propositiva, necessiterà di tabelle di marcia e di obbiettivi e
progetti pragmatici sempre nuovi su cui far convergere il consenso del
consumatore, centro del progetto. L'attività di marketing deve infine avere
continuità e costanza, in quanto un'offerta discontinua svalorizzerebbe la
stessa azienda.
Il processo di marketing relazionale imposterà l'alleanza con il
consumatore-cliente agendo quindi in tre tempi. Una prima fase in cui
l'impresa individuerà i potenziali clienti con una valida ricerca di mercato.
In questa fase l'obbiettivo sarà quello di conoscere il consumatore e
identificarne le richieste. La seconda fase sarà quella della vendita vera e
propria in cui verrà individuato il segmento di mercato interessato, sarà
predisposta l'offerta, attivando politiche e strategie di vendita. Obbiettivo di
questa fase è impostare l'alleanza di mercato con il cliente-consumatore.
Terza e ultima fase sarà quella in cui l'azienda attuerà politiche di controllo
dell'offerta, correzione laddove necessario e monitorerà la soddisfazione.
Conservare il cliente con un alleanza che lo soddisfi e lo fidelizzi è
l'obbiettivo di questa fase e di tutta la politica del marketing relazionale.
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1.2 STRATEGIE DI FIDELIZZAZIONE
La ricerca dell'alleanza che si è presentata identifica il cliente non più come
parte generica ed indistinta di una massa indifferenziata, ma come il punto
di riferimento singolo di una ricerca di marketing. Conoscere puntualmente
il consumatore, cosa vuole acquistare, come, con quali criteri e quali
obbiettivi si rivelerà quindi per l'azienda una fondamentale strategia per
acquisire un efficace vantaggio competitivo sui concorrenti.
Lo scenario di mercato odierno evidenzia come il consumatore sia al tempo
stesso volubile al contesto sociale che lo caratterizza ma anche selettivo ed
esigente per quanto riguarda i suoi acquisti. Non esiste quindi un
consumatore stereotipo, ma ognuno ha specifiche caratteristiche che, se
approfondite, forniranno all'azienda vitali indicatori per la relazione da
instaurare.
Nel conoscere il consumatore bisognerà cercare di capire innanzitutto quali
sono i suoi bisogni per coinvolgerlo nella relazione di alleanza. L'azione di
ricerca dovrà quindi focalizzare ciò che il cliente chiede ed individuare nel
migliore dei modi queste sue esigenze da cosa sono determinate. Un
consumatore accetterà l'alleanza nel momento in cui questa non sia in grado
di dargli solo delle risposte generiche ma qualora riesca a riscontrare
miratamente ed efficacemente i suoi bisogni. Il soddisfacimento di questi
bisogni deve essere da parte dell'azienda un vero e proprio obbiettivo, che,
se raggiunto, determinerà l'alleanza con il cliente-consumatore.
Secondariamente sarà importante conoscere quali sono i fattori che
caratterizzano il cliente-consumatore. La ricerca si indirizzerà a due
possibili tipologie di consumatori, quello abituale, già alleato, e quello
potenziale, che può essere interessato all'offerta. I fattori conoscitivi per
l'analisi del cliente sono: demografici (età, sesso, locazione), individuali
(stato civile, esperienze), sociali (classe sociale, gruppo familiare,
professione ed occupazione), psicologici (personalità, motivazione, valori,
emozioni), economici (reddito, patrimonio, potere d'acquisto, capacità di
risparmio), comportamentali (stile di vita, abitudini di consumo), fattori
incentivanti o demotivanti (coinvolgimento, rischio percepito).
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Fondamentale sarà poi capire le motivazioni alla base dell'acquisto del
prodotto. Le motivazioni sono un insieme di forze che spingono l'individuo
ad agire, ed è ovvio che il comportamento del consumatore trovi in esse una
giustificazione ad acquistare. Possono essere dettate da un bisogno
razionale, logico, oppure essere dettate dall'emotività, dai sentimenti e dalle
emozioni del singolo individuo. Le motivazioni razionali interessano la
qualità percepita ed il marchio del prodotto in questione, ma anche la
funzionalità ed il comfort derivanti dallo stesso, oppure una particolare
convenienza, un prezzo interessante o la validità del punto vendita o di
particolari servizi integrativi. Le motivazioni emotive interessano invece il
desiderio del cliente di essere alla moda, di esprimersi adeguatamente in un
determinato contesto e di esservi accettati, e possono essere dettate
dall'influenza di altre persone, in particolare dei leader e degli opinion
leader del gruppo sociale di riferimento.
Infine sarà necessario identificare quale è il comportamento di acquisto e di
consumo da parte del cliente-consumatore. Il processo di decisione
dell'acquisto da parte del consumatore avviene in tre tempi: una prima parte
dove vengono riscontrati le esigenze e i bisogni; una seconda dove il
consumatore definisce i fattori limite del suo acquisto, ricerca le
informazioni e valuta tutte le possibili alternative per poi decidere
l'acquisto, ed una terza nella quale nel post-acquisto il cliente valuta il bene
acquistato, matura un grado di soddisfazione/insoddisfazione ed inizierà una
fase di controllo sullo stesso che influenzerà gli acquisti successivi.
Per arrivare alla conoscenza di questi fattori l'azienda compie un ben
definito processo di ricerca. Per prima cosa saranno definiti gli ambiti e gli
obbiettivi, dopodiché saranno raccolte le maggiori informazioni possibili e
saranno realizzati i contatti sui consumatori destinatari della ricerca. A
questo punto saranno analizzati i dati raccolti e definito l'obbiettivo della
ricerca, che può essere confermato o ridefinito qualora i dati portino un
allontanamento da quello originario La ricerca può essere ora realizzata e
diviene compito dell'azienda utilizzare saggiamente i dati ottenuti.