Introduzione
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Vengono perciò analizzate le fasi di codifica di materiale testuale e audio-
visivo di origine sia naturale che sintetica con particolare attenzione alle
problematiche relative alla ricerca, interazione e protezione del contenuto;
successivamente si passa all’analisi delle soluzioni esistenti sul mercato per
la distribuzione in rete di tale contenuto.
Nella prima parte ci si è concentrati in particolare su MPEG-4, un nuovo e
potente standard ISO che permette di creare materiale audio-visivo
caratterizzato da un altissimo grado di interattività e scalabilità del bit-rate
(da 10 Kbits/s del sistema cellulare GSM fino ai svariati Mbits/s per le
qualità studio).
Il nuovo standard inorpora oltretutto un sistema per la protezione dei diritti
di proprietà intellettuali che risulta molto importante per proteggere da
copie illegali gli investimenti in materiale didattico. Altri standard analizzati
meno in dettaglio sono XML, MathML, SMIL, MPEG-1, MPEG-2, ITU-T
H.263-H.261, MPEG-7, XML-RDF, VRML 97, MIDI 2.
Per la distribuzione del materiale in rete è stata operata un’ampia analisi dei
protocolli a vario livello che possiedono caratteristiche, quali la gestione di
flussi real-time e del QoS, utili alla realizzazione di applicazioni
client/server per la fruizione di contenuti multi e ipermediali.
Alcuni fra i protocolli analizzati sono IPv4, IPv6, RTP-RTCP, RSVP, SDP,
MPEG-4 DMIF, RTSP molti dei quali vengono utilizzati in M-Bone. Per
quanto riguarda i livelli più bassi vengono introdotte due tecnologie
emergenti strettamente legate tra loro: ATM e X-DSL.
Infine ci si è soffermati sulle problematiche di multicasting. Questo
modello è l’unico che, su reti IP, permette di adeguarsi a un bacino di
utenza ampio come quello di un grande ateneo (pensiamo cosa accadrebbe
se anche solo trenta studenti richiedessero in unicast una lezione
multimediale contemporaneamente: né un basso bit-rate del flusso
multimediale né tanto meno una riserva elevata di banda eviterebbero una
congestione della rete).
Introduzione
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Successivamente sono stati vagliati diversi tool per la codifica e la
distribuzione di materiale su Internet. I più completi e soprattutto
accessibili si sono rivelati quelli prodotti da Microsoft nella sua suite
Windows Media Tecnologies 4.0. L’insieme di strumenti consta di un
encoder MPEG-4 versione 2 e di componenti server adatti alla
distribuzione unicast e multicast denominati Windows Media Server. Il
pacchetto permette la connessione di isole multicasting non raccordabili
con routers multicasting attraverso l’incapsulamento unicast dei flussi.
Con l’ausilio di queste tecnologie sono state realizzate simulazioni di
trasmissione multicast.
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1 Didattica competitiva: strumenti e
potenzialità
1.1 Introduzione
Gli strumenti per la didattica a distanza sono entrati in una fase di profondo
rinnovamento ed evoluzione grazie allo sviluppo di Internet e delle nuove
tecnologie.
La didattica così concepita è tutt’ora in fase di sperimentazione: sono già
diverse le esperienze positive segnalate, ma occorrono ancora ricerche per
capirne l’effettiva efficacia in termini di apprendimento.
Ai fini educativi, ma in generale in qualsiasi organizzazione, la ricchezza di
informazioni a disposizione deve essere opportunamente strutturata
affinché sia fruibile per l’utente finale e non vada dispersa o assimilata con
difficoltà.
Senz’altro la Rete si presenta ricca di siti web informativi e di aree di
discussione sui più svariati argomenti; ma l'accesso a quest'informazione è
finora tutt'altro che facile. Documentarsi su un argomento specifico o
Didattica competitiva: strumenti e potenzialità
10
accrescere le proprie competenze usando Internet è sempre stato possibile
in teoria, ma in pratica, l'utente finisce quasi sempre per perdersi in una
babele d'informazioni.
L’utilizzo di Internet tout court non è risultato essere quindi efficiente dal
punto di vista didattico, ma si è reso necessaria l’integrazione con altri
strumenti multimediali appositamente studiati per fini educativi all’interno
di un sistema di gestione della conoscenza.
1.2 Gestione della conoscenza
In questi ultimi anni grazie alle nuove tecnologie in rete non solo i metodi
di insegnamento ma gli interi sistemi scolastici di molti paesi si stanno
rivoluzionando. Anche in Italia il Ministero dell’Istruzione sta portando
avanti la campagna di informatizzazione delle scuole. Questa non consiste
solo nel dotare gli edifici di computer ed infrastrutture di rete, ma nel
cambiare radicalmente l’approccio dell’intero sistema all’istruzione,
soprattutto dal punto di vista culturale.
La gestione della conoscenza, intesa come integrazione delle tecnologie
esistenti per raccogliere, gestire, organizzare e distribuire le informazioni in
tutta l'organizzazione è il passaggio obbligato per questo tipo di evoluzione.
Tale tipo di integrazione viene comunemente chiamato knownledge
management e trova un’applicazione ideale in scuole ed università anche se
originariamente pensato in ambito aziendale per aumentare la competitività
sul mercato.
Per la sua realizzazione occorre un’innovativa cultura organizzativa del
personale che permetta di superare le barriere che impediscono la
condivisione delle conoscenze. Indispensabile è poi il supporto tecnologico
e che il flusso informativo sia aderente alle funzionalità dell’organizzazione.
Didattica competitiva: strumenti e potenzialità
11
Le principali caratteristiche dell’infrastruttura tecnologica si possono
ricondurre a:
• Utilizzo di intranet ed Internet, indispensabile per consentire di
accedere facilmente alle informazioni di cui si ha bisogno;
• Strutture di messaging che consentano e-mail, discussioni, calendari,
agende condivise;
• Utilizzo di portali per la ricerca ed il riutilizzo dell’informazioni;
• Utilizzo di videoconferenze e di materiale multimediale.
Un sistema così improntato è in grado di fornire aogni utente le
informazioni richieste e gli consente di cooperare con altre persone in
tempo reale anche a distanza. Non solo le conoscenze documentate non
vengono perdute o disperse, ma pure le conoscenze implicite (idee,
esperienze, giudizi individuali ecc.) possono essere maggiormente esternate
e annotate grazie allo spirito collaborativo.
Nelle aziende un sistema per la gestione della conoscenza può conferire
maggiore agilità e flessibilità nel modo di lavorare delle persone. Questo
permette anche un’aumentata capacità di rispondere agli imprevisti del
mercato e di prendere decisioni rapide ed appropriate. Migliorano sia il
rapporto con i clienti che con i propri partner.
Nelle istituzioni scolastiche un siffatto sistema può aumentarne l’efficienza,
sia sul piano amministrativo che su quello didattico, realizzando un
ambiente estremamente produttivo per tutta la comunità educativa
(insegnanti, studenti, genitori ecc.).
Oltre alla mancanza di fondi per gli investimenti tecnologici, spesso la
creazione di un sistema di knowledge management viene ostacolato dalle
difficoltà legate alla necessaria riorganizzazione del personale.
Questa dovrebbe infatti prevedere una strutturazione in gruppi che
gestiscono diversi livelli di condivisione delle informazioni.
Didattica competitiva: strumenti e potenzialità
12
La creazione di gruppi di lavoro è una fase prioritaria alla quale possono
seguire la formazione di gruppi di esperti interdisciplinari e di forum di
discussione aperti di tipo moderato o non.
I gruppi di lavoro sono strutture che hanno delle finalità ben precise e
raccolgono informazioni in un ambito di ricerca ben definito e
normalmente, quando i documenti interni raggiungono un elevato grado di
maturità, il lavoro del gruppo viene reso pubblico.
I forum, i gruppi di discussione o le mailing list, invece, sono normalmente
guidate da interessi più generali e sono a sottoscrizione libera. Ciò non deve
far pensare che, in tale ambito, venga prodotta informazione meno
interessante; d’altro canto è probabile che, a tale livello, si abbia bisogno di
una figura che, in base a elevate competenze specifiche, filtri e consolidi le
informazioni.
1.3 Strumenti innovativi per la didattica
Le esperienze di didattica a distanza non sono una novità: corsi per
corrispondenza, audiovisivi ecc. sono diffusi da parecchi anni, ma non
hanno mai goduto di molto successo. Le motivazioni vanno a ricercarsi
soprattutto nella scarsa carica motivazionale di chi deve affrontare uno
studio senza alcun tipo di interazione. D’altra parte queste iniziative
permettono di sopperire alla necessità delle infrastrutture, che spesso invece
sono carenti, e allo spostamento fisico sia degli insegnanti che degli
studenti. Quest’ultimo aspetto per chi ha disagi fisici, problemi economici
ecc. non è affatto ininfluente.
Attualmente la teledidattica sta tornando in auge grazie a nuovi canali di
trasmissione, quali Internet, e a contenuti radicalmente trasformati e studiati
in base a paradigmi di interattività.
Didattica competitiva: strumenti e potenzialità
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Queste nuove applicazioni didattiche multi o ipermediali devono comunque
essere progettate in modo da rispettare principi pedagogici di base per un
buon apprendimento, curando in modo particolare l’interfaccia e
l’interazione in tutti i suoi aspetti.
E’ ormai risaputo a livello pedagogico che le nozioni impartite a una
persona vengono apprese veramente quando possono essere scoperte e
acquisite attraverso esperienze personali. In questo modo esse rimangono
impresse nella memoria in una maniera più profonda e duratura. L’utilizzo
di test per l’autoverifica e le simulazioni interattive di fenomeni fisici per
esempio, possono essere molto utili in tal senso.
Altrettanto risaputo è che imparare divertendosi non vale solo per i
bambini ma per le persone di ogni età. Se la fase di apprendimento è resa
piacevole si impara con facilità in quanto si è più aperti e meglio disposti
all'ampliamento del proprio bagaglio di conoscenza. Al contrario se essa
viene recepita come noiosa dallo studente e ci si accosta a essa mal
volentieri, le nozioni acquisite sono destinate a essere rimosse in breve
tempo.
A tal scopo, l'animazione ed il suono sono tra gli strumenti principali;
attraverso di essi si possono ottenere due risultati fondamentali: rendere
ogni cambiamento di stato estremamente chiaro e visibile all'utente e
fornire un'applicazione più viva.
Quindi è importante che a ogni azione dell'utente corrisponda una reazione
dell'interfaccia grafica o sonora. Tutto ciò dà all'utente un immediato
riscontro della sua azione, e tanto più stimolerà il maggiore numero di sensi
(vista, udito, tatto), tanto migliore sarà l'apprendimento.
La gestione del contenuto rappresenta dunque una fase molto delicata ed i
nuovi mezzi sembrano andare incontro ai principi sopra descritti se
opportunamente utilizzati.
In quest’ottica l’utilizzo della realtà virtuale può permettere per esempio
simulazioni interattive di biologia, rappresentazione di universi concettuali
Didattica competitiva: strumenti e potenzialità
14
complessi o di ricerche molecolari ecc.. Le interfacce 3D possono
permettere di impersonare degli avatar e ricostruire scene di vita in
ambientazioni storiche o geografiche.
Con la videoconferenza si può collaborare in tempo reale con Università di
tutto il mondo, scambiare interi corsi o singole lezioni, assicurando agli
allievi didattica ad alto livello anche su argomenti per cui non dispongono,
in sede, dei docenti adatti. La posta elettronica e le chat di discussione,
favoriscono l’interazione tra studenti e tra docenti e studenti.
1.4 Potenzialità e rischi delle nuove tecnologie
Le istituzioni scolastiche, basandosi su sistemi integrati per la gestione della
conoscenza, possono aumentare la propria efficienza anche negli
adempimenti amministrativi e burocratici, e concentrarsi sulla qualità della
formazione offerta. Se da una parte gli insegnanti devono compiere uno
sforzo iniziale per fruire di queste nuove tecnologie, dall’altra parte possono
essere aiutati nella divisione del lavoro.
Infatti, gli autori dei materiale didattico (docenti, pedagoghi e
programmatori) non devono essere necessariamente la stessa persona con
cui gli studenti dialogano via rete. Chi assicura l’interattività con gli utenti
può benissimo essere un tutor che organizza la classe virtuale e diffonde il
corso in luoghi e momenti diversi. I contenuti periodicamente aggiornati
permettono quindi un’elevatissima fruibilità, con al contempo risparmi di
tempo ed energie.
Per quanto concerne l’impatto delle nuove tecnologie sulla società e
sull’educazione il dibattito è molto vivace. Soffermarsi sugli aspetti socio-
psicologici di questi temi esula dagli scopi di questa tesi, pertanto verranno
fatte solo alcune brevi considerazioni.
Didattica competitiva: strumenti e potenzialità
15
Lo sviluppo della didattica a distanza avrà sicuramente un forte impatto
sull’intera società, cambiando le abitudini di vita di migliaia di persone, con
risvolti anche in termini economici ed ambientali, come d’altra parte
comporterebbe il telelavoro.
Anche i rapporti interpersonali potranno subire cambiamenti. Grazie
all’utilizzo di questi strumenti si possono abbattere molte barriere create da
pregiudizi (non necessariamente si conosce l'età o il sesso o, ancora,
l'appartenenza a una cultura dell'interlocutore). Inoltre si constata la
sensibile diminuzione delle inibizioni da parte di chi impara a casa collegato
in rete. Le persone più timide che non riescono a intervenire in un gruppo e
hanno difficoltà a partecipare alla conversazione, possono sentirsi
maggiormente a proprio agio.
Esiste naturalmente l’altra faccia della medaglia. A livello globale sono
necessari forti investimenti in infrastrutture e formazione. I Paesi che
agiscono con ritardo su questo piano avranno un notevole svantaggio
competitivo con ricadute anche in altri settori.
A livello didattico permangono ancora incertezze su come articolare la
didattica affinché faciliti effettivamente l’apprendimento.
Non sono ancora molte le ricerche che hanno il compito di valutare quanto
uno studente impari meglio, o peggio, rispetto a uno a cui è impartito un
insegnamento tradizionale. Certo, test di questo genere non sono facili da
sviluppare in quanto intervengono diversi fattori esterni non controllabili,
ma è necessaria una metodologia che possa dare almeno indicazioni di
massima.
Alcune esperienze provengono da studi americani sull’utilizzo di tipi
particolari di video-istruzione, chiamati Tutored Video Instruction, in cui
gruppi di studenti seguiti da un tutor vedono le lezioni registrate in
videocassetta. I risultati, in termini di voti conseguiti sono stati migliori
rispetto a quelli che assistevano alle lezioni in classe. Questo esempio però è
piuttosto diverso dai sistemi di didattica a distanza trattati in questa tesi.
Didattica competitiva: strumenti e potenzialità
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Oltre al problema del controllo della qualità del materiale didattico occorre
considerare i cambiamenti nella comunicazione e nell’apprendimento in
assenza di contatto fisico.
Non avendo una persona reale davanti a sé può venir meno il senso di
responsabilità che si sviluppa con chi si conosce e diminuire
contemporaneamente con le inibizioni anche la sensibilità ed il rispetto. In
secondo luogo, è facile mascherare la propria identità impersonando altre
figure reali o immaginarie. Il fatto che in rete la propria identità diventi
molto più malleabile rispetto alla vita reale ha numerose implicazioni di
carattere psicologico.