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INTRODUZIONE
Lo scopo di questa tesi è quello di far conoscere Salamanca, una delle
città più importanti della Spagna, poco presente nei circuiti del turismo
culturale e nelle proposte degli operatori turistici italiani.
Attraverso itinerari di diverso genere, si cercherà di far scoprire i
monumenti più importanti della città, i piccoli centri di interesse culturale
della provincia salmantina e il patrimonio gastronomico, folcloristico ed
artigianale della stessa.
Un viaggio virtuale che percorre le strade della città immergendosi
nell‟arte e nella cultura spagnola, che a Salamanca trovano la loro massima
espressione e magnificenza.
La città, infatti, è stata dichiarata nel 1988 “Patrimonio dell‟Umanità”
dall‟UNESCO e nel 2002 è stata “Città della Cultura” grazie appunto al suo
patrimonio artistico che unisce in sé arte romanica, gotica e rinascimentale.
E‟ proprio da quest‟ultima corrente che nasce uno stile prettamente
spagnolo, ovvero lo stile plateresco
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, di cui molti monumenti salmantini
sono l‟espressione, come vedremo in seguito.
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Stile artistico fiorito in Spagna nel XV sec. Si tratta di una stile architettonico molto ornato, che prende
ispirazione dai lavori di argenteria (plata) , da cui appunto prende il nome.
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Il testo è diviso in cinque capitoli: il primo dà un‟idea della
collocazione geografica di Salamanca, della sua storia e del rapporto della
sua Università con gli studenti stranieri attraverso gli scambi culturali.
Dal secondo capitolo iniziano quattro diversi itinerari. Il primo,
incentrato sui luoghi di culto di interessere storico-artistico, parte dalle
Cattedrali che sono il fulcro della vita religiosa e che svettano nel centro
storico con la Torre del Gallo della Catedral Vieja ; si passa poi al
Convento de las Dueñas, in cui di grande rilievo è il chiostro interno; poco
più avanti si ritrova il magnifico Convento de San Esteban, con la
monumentale chiesa annessa ed il chiostro attiguo ad essa; ci si sposta alla
Clerecía o Università Pontificia, che si compone di una chiesa e due
padiglioni, una volta, adibiti a residenza di religiosi e studenti per
concludere poi con il Colegio de Fonseca, residenza arcivescovile
trasformata ora in uno splendido Parador de Turismo
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Il secondo itinerario è sempre di natura storico-artistica, ma
comprende i monumenti ed edifici civili. Il punto di partenza è la Plaza
Mayor, ritenuta da molti più bella e migliore di quella di Madrid; si
prosegue poi verso la Casa de las Conchas che è uno degli edifici che
rappresentano maggiormente lo stile plateresco di cui sopra; passando poi
al Palacio Monterrey, palazzo ducale che dà il nome alla piazza antistante
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I Paradores de Turismo sono hotel di lusso ubicati negli edifici storici della Spagna e gestiti dallo Stato.
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ad esso; da qui si giunge all‟Università che con la sua facciata costituisce il
prototipo dello stile plateresco salmantino; poco distante troviamo il Museo
di Art Nouveau e Art Decó “Casa Lis”, famoso non solo per le collezioni,
ma anche per il valore artistico dell‟edificio che lo ospita.
Nel quarto capitolo si presenta il terzo itinerario alla scoperta della
provincia salmantina: iniziando da Ciudad Rodrigo in cui possiamo trovare
interessanti monumenti come la Cattedrale di Santa Maria e il Municipio;
ci si sposta verso Béjar e Candelario paesini della Sierra del Béjar famose
soprattutto per i borghi popolari che sono stati ben conservati, oltre agli
edifici civili e di culto di particolare rilievo; si conclude il tour della
provincia salmantina con la cittadina Alba di Tormes, terra del ducato di
Alba e una delle tappe del Percorso di Santa Teresa d‟Avila, ricca
anch‟essa di conventi, chiese e monumenti rilevanti.
Nel quinto ed ultimo capitolo, invece, ci si sofferma sulla cultura e
sulle tradizioni della provincia, iniziando dalla gastronomia e presentando i
suoi prodotti e le ricette tipiche come l‟ hornazo di Salamanca e il farinato
di Ciudad Rodrigo. L‟artigianato rappresenta una fetta molto importante
nel commercio turistico e ha la sua massima espressione nei manufatti di
argento, ceramica e cuoio. Si conclude, infine, parlando della cultura
popolare e del folclore, come ad esempio la festa de hombre de musgo, e
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delle feste tradizionali come la Semana Santa e il Lunes de Aguas, tipico di
Salamanca.
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CAPITOLO I
LA CITTÀ DI SALAMANCA
1.1. SITUAZIONE GEOGRAFICA
Capoluogo dell‟omonima provincia, la
città di Salamanca è situata a sud-ovest della
Castilla y León su un altopiano di roccia
granitica e confina con l‟Extremadura e il
Portogallo. È attraversata dal fiume Tormes,
che nasce nella Sierra de Gredos e sfocia
nell‟oceano Atlantico a Porto, in Portogallo.
Il terreno poco adatto alla coltivazione, ha dato origine a boschi radi
adatti al pascolo.
La sua posizione molto elevata, 830 m. sopra il livello del mare, fa sì
che durante l‟anno si alternino inverni freddi ed estati molto calde. Infatti la
temperatura media invernale di aggira intorno ai 3C° con scarse
precipitazioni, mentre quella estiva intorno ai 22C° con punte anche di
40C° ed un clima molto arido. Solo nella zona Sud, occupata dalle Sierras,
si registrano forti precipitazioni. Ciò contribuisce alla presenza di una
variegata flora, tra cui si contano querce in pianura, arbusti nel bassomonte
e grandi macchie boscose nella sierra
Castilla y León
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1.2. CENNI STORICI
Non si hanno notizie certe riguardo ai secoli pre-romani, eccetto la
presenza dei celti prima e degli iberi poi. Testimonianza di quest‟ultimo
popolo è la cosiddetta Porta di Annibale per ricordare le lotte tra ibero-
romani e cartaginesi.
È con la dominazione romana che la storiografia riesce a dare notizie
più certe e definite. In epoca romana la città conobbe la fioritura civile ed
economica. A quest‟epoca risale il Ponte Romano, le antiche mura di cinta
e la famosa Ruta de la Plata, cioè Via dell‟Argento
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Nel 712 Salamanca fu invasa dagli arabi, ma nel 750 Alfonso I di
Léon tentò di riconquistarla. Dopo alterne vittorie, la città passò
definitivamente nelle mani arabe nel 942 con l‟insediamento di Ramiro II.
Il periodo della dominazione musulmana portò alla scomparsa di
Salamanca come importante entità urbana.
Fu solo nel 1102 con Alfonso VI che essa tornò nelle mani dei re
cattolici.
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Percorso suggestivo risalente al periodo dell’imperatore Augusto che attraversa la Spagna da Nord a
Sud; parte da Gijón e arriva a Siviglia.Durante il VII sec. a.C. veniva utilizzata dal popolo dei Tartesi per
commerciare con le zone a nord della meseta e successivamente venne utilizzata dai Romani per
avanzare verso Nord durante il periodo di conquista. Successivamente favorì il commercio e la diffusione
della cultura romana.
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Il governo fu affidato al conte Raimondo di Borgogna, che procedette
al ripopolamento della città creando sette quartieri nei quali si integrarono
diversi gruppi etnici. Ogni quartiere aveva un sindaco e ad ognuno
corrispondeva una parrocchia. Una delle prime opere di questo periodo fu
la chiese di Santa Maria, conosciuta adesso come la Cattedrale Vecchia.
Durante il Medioevo, Salamanca divenne il centro religioso e culturale
principale della Spagna grazie soprattutto alla costruzione dell‟Università e
di molti collegi e conventi universitari.
Durante il XVI secolo i re cattolici Ferdinando e Isabella di Castiglia
vissero nella città, che fu sottoposta ad una vera e propria frenesia edilizia;
infatti venne iniziata la costruzione della Cattedrale Nuova e venne
terminata la facciata dell‟Università in stile plateresco. Quest‟ultima fu
protagonista assoluta della vita culturale della città accogliendo numerosi
studenti e letterati da tutta la Spagna. Durante questo periodo, che copre
anche il XV secolo, si assiste alla nascita di figure molto importanti della
cultura spagnola, quali Antonio de Nebrija (autore della prima grammatica
della lingua Castigliana).
Questa prosperità continuerà per tutto il XVII secolo.
Durante la guerra di successione, la città si schierò a favore di Filippo
V contro le pretese dell‟arciduca d‟Austria. Quest‟ultimo, come
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ringraziamento per l‟appoggio dato, autorizzò la costruzione della Plaza
Mayor.
In epoca contemporanea Salamanca ebbe un ruolo molto importante
durante la guerra di Indipendenza contro il regime napoleonico, che portò
alla sconfitta dei francesi nella battaglia di Aripales per mano di
Wellington. Però il periodo di guerra causò gravi danni al patrimonio
artistico della città e l‟Università vide diminuire visibilmente i suoi iscritti,
perdendo per un certo tempo la sua supremazia di centro culturale. Ma già
da metà secolo iniziò una lenta ripresa, tant‟è che lo stesso Miguel de
Unamuno
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divenne rettore dell‟Università.
Durante il periodo della Guerra Civile fu la sede delle truppe
nazionaliste di Francisco Franco e nel Palazzo del comune furono accolti i
consoli della Germania nazista e dell‟Italia fascista. Alla fine di essa, nel
1940 Papa Pio XII istituì l‟Università Pontificia, che ha sede nella Clerecía.
1.3. L’UNIVERSITÀ E GLI SCAMBI CULTURALI
Le due Università e, in particolare, quella di Salamanca sono centro
della vita culturale della città. Oltre ad essere la città universitaria per
eccellenza di tutta la Spagna, Salamanca conta anche su una forte presenza
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Poeta, scrittore, politico spagnolo di origini basche; fu anche Rettore dell’Università di Salamanca;
viene ricollegato alla corrente letteraria Generazione del ‘98