1. Il settore dei servizi 1.1Introduzione ai servizi Oggigiorno la nostra Società è sempre più immersa nel mondo dei servizi,
anche se talvolta non ce ne rendiamo conto, non ci facciamo caso, non
analizziamo a fondo ciò che abbiamo davanti ai nostri occhi. Essi sono i veri
creatori di ricchezza per un Paese. In Italia più del 65 % della forza lavoro è
impiegata nei servizi con un tasso decisamente crescente negli ultimi anni 1
.Il
mondo dei servizi è strettamente correlato al mondo dei beni di consumo,
basti pensare che la presenza di elementi intangibili e di servizi legati alla
vendita del prodotto, possono rendere quest’ultimo un prodotto differente,
distinto e quindi competitivo. Al giorno d'oggi nelle aziende produttrici di
beni esistono delle attività (pianificazione, ufficio legale e assicurativo) che
in realtà sono attività di servizi: purtroppo, non sempre e non tutti riescono a
intuire in che cosa le due diverse strategie (delle aziende di servizi e delle
aziende che producono beni) differiscono realmente. Le aziende per
emergere, per raggiungere traguardi importanti, per essere competitive sul
mercato, per soddisfare al meglio i bisogni dei consumatori, non possono
non tenere conto di una gestione strategica dei servizi ben definita.
Innanzitutto bisogna considerare le caratteristiche primarie dei servizi
ovvero l’ intangibilità, l’inseparabilità, l’eterogeneità, la deperibilità.
Si definiscono intangibili perché sono costituiti da prestazioni e non da
oggetti. Quindi al contrario dei beni, i servizi non possono essere toccati,
visti ma solo con l’esperienza se ne può dare una valutazione.
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Iasevoli G., Hoffman K., Bateson J., Marketing dei servizi , Apogeo, 2007.
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Altra caratteristica è l’inseparabilità che si ha fra la produzione ed il
consumo del servizio. Mentre i beni vengono prima prodotti, dopo venduti e
poi infine consumati, i servizi vengono venduti, prodotti e consumati
contemporaneamente.
Per quanto riguarda l’eterogeneità ci si riferisce alla variabilità nella
prestazione del servizio. Poiché essi sono prodotti da persone, è spesso
frequente che vengono prodotti con caratteristiche quantitative e qualitative
differenti. Questa mancanza di uniformità, naturalmente, non può essere
eliminata nei servizi, mentre per i beni si.
Infine la deperibilità, ovvero i servizi non possono essere immagazzinati,
non si possono conservare, proprio perché intangibili, quindi i servizi che
non vengono venduti nel momento in cui sono disponibili, cessano di
esistere ( si pensi alla stanza di un albergo)
2
.
Queste caratteristiche rendono evidente la complessità del mondo dei
servizi.
Un primo fattore che si dimostra complicato per un’ impresa di servizi è
quello strategico. Negli anni, strumenti e modalità di marketing si sono
affermati e le imprese li hanno immagazzinati proprio per rispondere nel
migliore dei modi a ciò che richiede la Società e per essere sempre più
efficaci ed efficienti. Questo per le imprese di servizi non è stato facile,
perché tali strumenti non sono risultati affidabili o comunque si è sentito il
bisogno di modificarli, adattarli al contesto in cui operano. Si pensi per
esempio alle strategie relative alle quattro “P” del marketing mix ( Product,
Price, Place, Promotion). Esse, per essere applicate ai servizi, hanno bisogno
di alcune modifiche, infatti oltre alle quattro “P” il service marketing mix
include altre tre “P”: People, Physical Evidence, Process;
Un settore, per citarne uno, in cui alla base ritroviamo una molteplicità di
servizi è il Turismo.
Si pensi ad una famiglia che intende trascorrere le proprie vacanze estive in
un’altra nazione. Tutto inizia, di solito, con l’affidarsi ad un’agenzia viaggi,
che per sua natura offre ed eroga dei servizi. Una volta prenotato il tutto, a
2
Iasevoli G., Hoffman K., Bateson J., Marketing dei servizi , Apogeo, 2007.
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ruota i servizi sono: il trasporto aereo, ovvero il vettore a cui ci si affida per
arrivare alla meta scelta, l’albergo in cui la nostra famiglia andrà ad
alloggiare, il ristorante dell’albergo, le sale da ballo, i servizi in spiaggia (se
è un albergo sul mare), le eventuali guide turistiche, l’auto noleggiata e così
via. I servizi, mirati al turismo, sono molteplici e per semplicità non
abbiamo considerato gli altri servizi più specifici, come ad esempio il
servizio a bordo da parte della compagnia aerea durante il volo.
1.2La crescita dell’economia dei servizi: le influenze
Molte imprese condividono gli stessi problemi di erogazione del servizio e
trarrebbero beneficio se condividessero le loro conoscenze in proposito; ma
nella realtà tali imprese guardano solo le aziende dello stesso settore per
avere un punto di riferimento. Per esempio, le banche guardano le altre
banche, le compagnie assicurative le altre compagnie di assicurazione e così
via. Questo approccio rallenta l’introduzione di servizi innovativi nei vari
settori: basti pensare a quali progressi potrebbero fare gli ospedali se solo
prendessero alcuni concetti da ristoranti e hotel, anziché da altri ospedali.
Un fattore che ha influenzato la crescita dell’economia dei servizi, in questo
caso positivamente, è stato la tecnologia . La sempre più invadente crescita
tecnologica ha influenzato profondamente anche il settore dei servizi e le
modalità di gestione delle imprese. In particolare l’elemento che più ha
stravolto la nostra realtà è stato Internet.
Altro fattore che influisce sulla crescita del settore dei servizi riguarda i
numerosi cambiamenti demografici che si stanno verificando a livello
mondiale. I consumatori hanno sempre meno tempo per svolgere
determinati compiti e l’aumento del numero di persone limitate dal tempo
ha portato all’incremento di servizi “risparmia tempo”, come ristoranti,
servizi domestici e di pulizia, parrucchieri e così via. A sua volta, il tempo
risparmiato grazie a questi servizi viene speso in divertimenti, viaggi e
attività ricreative. La costante crescita del settore dei servizi nel mondo
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verrà poi influenzata dalla situazione demografica di ciascuna area
geografica. In media, la popolazione italiana sta diventando più vecchia:
l’indice di vecchiaia ha superato il valore di 137 quando nel 1991 era ancora
sotto quota cento (92,5). Inoltre, i progressi della medicina e consumatori
più attenti alla salute, hanno portato ad una drastica crescita dei segmenti di
mercato “anziani”. Nonostante la conseguenza immediata sia un aumento
della domanda di servizi sanitari, anche altri settori hanno molto da
guadagnare dall’invecchiamento della popolazione. I gruppi di età superiore
a 50 anni controllano gran parte dei beni nazionali e il 50 % del reddito
discrezionale del Paese 3
. Inoltre, è stato notato che questa classe tende ad
essere più giovanile rispetto all’età effettiva. Di conseguenza i servizi di
svago e ricreazione, all’interno del settore dei servizi, rappresentano
l’industria con il ritmo di crescita più veloce, senza contare che anche i
servizi personali che aiutano gli anziani a svolgere le loro attività quotidiane
sono in aumento.
In ultimo, non per questo di scarsa importanza, altro fattore che influenza la
crescita del settore dei servizi è l’ outservicing. Esso comprende la
delocalizzazione, l’outsourcing e l’ industrializzazione di molti servizi.
Col termine delocalizzazione ci riferiamo allo spostamento degli
stabilimenti produttivi in Paesi meno sviluppati con grande disponibilità di
manodopera a basso costo. Si prevede che una consistente percentuale dei
posti di lavoro del settore dei servizi verrà perso a vantaggio di altri Paesi.
In Italia, la popolazione straniera è passata da circa 1,5 milioni di persone
nel 2003 a oltre 2,4 milioni nel 2005.
Soffermandoci su questa tematica, anche l’ outsourcing ha causato la perdita
di molti posti di lavoro. Con questo termine ci riferiamo all’utilizzo e
acquisto di manodopera da una fonte esterna all’impresa. E’ una tendenza
molto presente nel settore del trasporto aereo, dove i motivi che spingono a
ricorrere a queste politiche sono molteplici, tra cui: la mancanza di
competenza da parte dell’impresa per una determinata attività; l’ottenimento
di vantaggi in termini di costi.
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Iasevoli G., Hoffman K., Bateson J., Marketing dei servizi , Apogeo, 2007.
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I progressi tecnologici, infine, hanno industrializzato (automatizzato)
numerosi servizi, facendo pagare un ulteriore pegno alla forza lavoro del
settore dei servizi. Gli esperti sostengono che l’automatizzazione
dell’ingegneria, della gestione, dell’editoria, dei servizi finanziari e
dell’educazione non siano molto lontani: 10 milioni di posti di lavoro
potrebbero essere perduti a causa della delocalizzazione, dell’outsourcing e
dell’industrializzazione.
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Iasevoli G., Hoffman K., Bateson J., Marketing dei servizi , Apogeo, 2007.
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2 . Storia ed evoluzione del trasporto aereo 2.1Introduzione e cenni storici del trasporto aereo
In questo capitolo ci occuperemo di un micro settore all’interno del macro
settore Turismo, ovvero il trasporto aereo . La nascita e lo sviluppo
dell’aviazione commerciale ci riportano agli anni ’20 negli Stati Uniti, nello
specifico gli accordi tra l’US Post Office ed alcune imprese di trasporto
aereo. Alcuni tra i più grandi protagonisti attuali a livello internazionale,
iniziarono le loro attività proprio in questa occasione. In questa sfera
possiamo fare riferimento a nomi come la American Airlines e la Delta
Airlines, in passato delle imprese dedicate proprio al servizio di corrieri
postali. Il Post Office negli anni successivi decise di utilizzare il trasporto
aereo come servizio per passeggeri, quindi è sempre in questi anni che prese
piede questo fenomeno, oggi cosi tanto affermato che la nostra società non
ne può fare a meno. Però inizialmente i servizi di trasporto aereo di persone
non produssero brillanti performance economiche e ciò era dovuto alla
scarsa notorietà del mezzo di trasporto, alle elevatissime tariffe praticate dai
vettori, che rendevano l’aereo un mezzo di trasporto destinato solo ad una
fascia della popolazione molto ristretta 5
. La svolta di questo settore la si può
far risalire ai primi anni Sessanta, con l’introduzione dei jet. Ed è proprio
quest’ultimo che ha reso il volo e in particolare il trasporto aereo un servizio
che negli anni è migliorato sempre di più a livello qualitativo ed allo stesso
5
Quintino M., Concorrenza e strategie di differenziazione nel settore del trasporto aereo ,
Giappichelli, Torino, 2006.
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tempo si è riusciti a ridurre i costi notevolmente 6
. La prospettiva degli ultimi
anni del nuovo millennio però ci mostra che il trasporto aereo sta
affrontando, in ogni parte del mondo, una crisi che è stata provocata dal suo
stesso successo. Un settore che ha raggiunto una condizione di totale
maturità, ma nel quale dai primi anni del Duemila ad oggi entrano a far
parte di questo business, sempre più, nuovi operatori. E’ questo uno dei
motivi che ha indotto il settore alla crisi. L’eccessivo ingresso nel settore di
nuovi competitors ha scatenato, soprattutto negli ultimi anni, un’accesa
concorrenzialità tra i protagonisti di questo scenario.
2.2La Regolamentazione del settore: il processo di Deregulation Sempre per analizzare l’evoluzione del trasporto aereo bisogna, ancora una
volta, tornare indietro negli anni. Un importantissimo tassello storico, che
non possiamo trascurare, è il processo di Deregulation avviato negli USA
alla fine degli anni Settanta. Negli anni Quaranta fu costituito un organo, la
Civil Aeronautics Board, un ente che aveva la funzione di regolamentare il
settore. In particolare questo ente aveva il potere di autorizzare l’ingresso di
nuove compagnie nel settore, l’accesso e l’abbandono dalle singole rotte, la
fissazione delle tariffe ed ancora il controllo su fusioni ed accordi tra i
vettori 7
. Quindi un organo che dirigeva il mercato ma che allo stesso tempo
lo rendeva rigido e tutt’altro che libero. Negli anni la classe governante
degli Stati Uniti propose di rendere più flessibile tale mercato, sostenendo
che esso, solo così poteva acquisire una certa stabilità, attirare nuovi
investitori e capitali, elementi questi che potevano proiettare il settore verso
la crescita 8
. Ma solo dopo la fine del Secondo Conflitto Mondiale qualcosa
iniziò a cambiare, infatti, in linea con l’andamento economico di quel
periodo, il settore iniziò a crescere a livelli sempre più sostenuti, grazie
6
Baccelli O., Senn L., Il trasporto aereo in Italia: le imprese e le politiche , EGEA, 2004.
7
Jarach D., La deregulation nel settore del trasporto aereo in Europa: il caso Italia , SDA
Bocconi, Milano, 1996.
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Jarach D., La deregulation nel settore del trasporto aereo in Europa: il caso Italia , SDA
Bocconi, Milano, 1996.
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anche all’introduzione dei nuovi modelli di aeromobili. Questi ultimi
riuscirono a ridurre in modo significativo i costi per le aerolinee inducendo
cosi il C.A.B. a mantenere invariate le tariffe per circa vent’anni. In
quest’ottica si prevedeva che il servizio di trasporto aereo, grazie anche alla
crescita dei redditi per famiglie, divenisse sempre più raggiungibile per
svariate fasce della popolazione. Ma agli inizi degli anni Settanta, per via
dell’aumento del carburante e del costo del lavoro, il C.A.B. fu costretto ad
dover alzare le tariffe. E’ proprio in questi anni che si ebbe la svolta per il
mercato. Il C.A.B. con l’intento di contenere tali aumenti, decise di
consentire la liberalizzazione del settore, concedendolo, anche se
parzialmente, alla concorrenza. La prima reazione, alla pressione
concorrenziale, da parte delle compagnie presenti già nel mercato da anni,
fu quella di ridurre drasticamente le tariffe: ad esempio l’ American Airlines
ridusse addirittura i prezzi del 45 %. Ciò diede l’impressione che il C.A.B.
non avesse svolto le proprie mansioni in modo efficiente in tutti questi anni.
Quindi si procedette con un’indagine, volta a verificare l’operato
dell’agenzia. L’esito fu che essa fissò tariffe troppo elevate ed il suo lavoro
non fu svolto in modo equilibrato e, come si prevedeva, in modo
inefficiente. A causa di queste motivazioni, si emanò l’ Airline Deregulation
Act (ADA), con il quale fu avviata la deregolamentazione del settore. Oltre
all’abolizione del Civil Aeronautics Board, l’ADA dispose la
liberalizzazione dell’accesso al mercato, l’introduzione di una normativa
antitrust, la creazione di un’automatica flessibilità tariffaria. Quindi ad ogni
operatore fu data la possibilità di strutturare, liberamente, il proprio piano
tariffario, correlato alla propria offerta di prodotto.
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A favore della
deregolamentazione si mostrarono le aerolinee minori, desiderose di
conquistare l’opportunità di crescere sul mercato interno; contrari
risultarono i giganti del settore che associavano l’ADA al rischio di perdere
la loro posizione dominante.
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Jarach D., La deregulation nel settore del trasporto aereo in Europa: il caso Italia , SDA
Bocconi, Milano, 1996.
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