Modelli di teoria dei giochi e di simulazione ad agenti per l'analisi della reputazione.
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Capitolo 1 Introduzione Aspettative, percezioni e opinioni formano la reputazione e lo sviluppo del web 2.0 ne incentiva nuovamente l’importanza. L’ambiente web presenta caratteri- stiche e attributi particolarmente adatti alla valorizzazione della reputazione: l’incertezza dovuta alla mancanza di conoscenza di importanti informazioni sull’interlocutore di una generica transazione, ovvero uno scambio di beni e servizi, fatta attraverso una rete porta all’esigenza di ottenere una valutazione plausibile della sua a dabilit a. In questa tesi, quindi, a ronteremo lo sviluppo di alcuni modelli di Teoria dei Giochi per analizzare il concetto di reputazione in ambiente web attraverso la soluzione di modelli di simulazione ad agenti. 1.1 L’impatto della reputazione web Citando Roger Bennett e Rita Kottaszche (docenti al Department of Business Studies, London Guildhall University), de niamo la reputazione come: (...) una composizione di tutte le aspettative, le percezioni e le opinioni su di un’organizzazione sviluppate nel tempo da tutti i pubblici interessati all’attivit a della stessa, in relazione alle sue qualit a, alle sue caratteristiche e al suo comportamento ed inferite dall’esperienza personale dei pubblici, dal passaparola o dalle azioni svolte in passato dall’organizzazione. In passato la reputazione era gestibile con relativa semplicit a, in gran par- te grazie ai limitati mezzi di comunicazione di massa; oggi la possibilit a degli utenti di scambiare in modo semplice informazioni su qualunque bene o servizio facilita la condivisione dell’esperienza e la transizione dall’ambiente ristretto, 1 2 Capitolo 1. Introduzione in uenzato dal consiglio personale, alla condivisione ampia e globale: un’enor- me collezione di avvenimenti trascorsi da cui trarre conclusioni, su ciente a sconvolgere i canoni tradizionali di socialit a ad una velocit a spaventosamente alta rispetto al passato. Oggi la reputazione guadagna una notevole impor- tanza grazie al web 2.0 ed ai meccanismi di review e di rating che questo o re. Dal punto di vista strettamente economico questo rende possibile l’estensione del modello bidimensionale di domanda e di o erta attraverso l’introduzione di un terzo elemento: la reputazione. Potrebbe infatti accadere che, anche se il venditore ha la merce richiesta ad un prezzo sostenibile dal compratore, questo non concluda la transazione perch e viene a mancare una componente di ducia o di etica fondamentale per l’acquirente o viceversa. La reputazione diventa quindi un elemento cardine del potere contrattuale rinvigorito dall’elevata ve- locit a della di usione delle informazioni e dalla vastissima partecipazione che la Rete rende possibile. Un ulteriore passo potrebbe essere quello proposto da Adam Arvidsson, pro- fessore di sociologia alla statale di Milano: Arvidsson suggerisce che l’avvento dell’etica nell’economia sposter a l’elemento cardine dal lavoro all’abilit a di co- struire relazioni sociali eticamente signi cative, dando vita ad una sorta di economia reputazionale [4]. Aspettando la nuova economia incentrata sulla reputazione si pu o osservare una ricerca della Rubicon Consulting datata 10/2008, secondo la quale le re- censioni online e i commenti dei navigatori sono secondi soltanto al passaparola quanto a capacit a di in uire sulle scelte di acquisto dei consumatori (gra co in gura 1.1) [9]. Dalla stessa ricerca si evince che il 9% dei navigatori crea oltre l’80% dei conte- nuti, il 65% contribuisce occasionalmente, il 9% legge le opinioni ma non rende partecipe la comunit a delle proprie e il 17% si astiene dalle comunit a online. Possiamo quindi dire con buona approssimazione che per ogni intervento scrit- to ci sono pi u di sette persone che si limitano a leggerlo! La maggior parte dei navigatori e dunque composta da spettatori che ritengono determinanti i contributi degli altri utenti. Internet garantisce inoltre una sorta di democrazia della rete: queste opinioni non possono essere cancellate oppure censurate, anche se un’azienda pu o ini- ziare un processo di relazioni pubbliche con la comunit a virtuale e scegliere di entrare attivamente nelle conversazioni che gli utenti stanno generando. In questo caso, per o, bisogna prestare attenzione a meccanismi autodifensivi di cui la Rete sembra essere provvista, ne sanno qualcosa Genertel, Danone e 1.2. Breve introduzione alla Teoria dei Giochi 3 Figura 1.1: In uenza delle varie sorgenti di informazioni sull’acquisto. Wal-Mart: in un famoso blog un partecipante ha scoperto che un gran numero di commenti positivi su un prodotto Genertel provenivano dallo stesso indi- rizzo IP, riconducibile ad una nota agenzia di e-marketing, anche se Genertel smentisce ogni rapporto contrattuale con la societ a; a Danone viene rimpro- verato dalla Comunit a di essersi interfacciata con comunicati stampa invece di dare informazioni scienti che, mentre la multinazionale Edelman per con- to della nota catena di distribuzione americana Wal-Mart e stata costretta a pubbliche scuse dopo essere stata scoperta a decantare accoglienza e prodotti sotto mentite spoglie [8]. C’