Introduzione generale
L‟istruzione è il primo passo per raggiungere la libertà dalla miseria, per migliorare
la propria condizione di vita e per potersi emancipare e sottrarsi dalla logica della
schiavitù. Una persona istruita è capace di capire le situazioni in modo da poter realizzare i
propri bisogni e sa prendere decisioni responsabili per sé nei confronti della comunità che
lo circonda. Ogni uomo aspira ad una vita giusta, equa in cui il valore della dignità umana
sia imprescindibile. Per raggiungere un simile obiettivo occorre eliminare lo sfruttamento e
la dominazione dei più forti sui più deboli; questo è il passo fondamentale per creare una
società equa.
È questa la filosofia che sta alla base del pensiero socialista di Julius Kambarage Nyerere,
primo Presidente della Tanzania indipendente dal 1961.
Nyerere guida il suo paese verso un obiettivo specifico: vuole costruire una
Tanzania in cui la società non sia un‟accozzaglia di uomini mossa da interessi personali ed
egoistici, ma che sia regolata dai principi dell‟equità, della cooperazione nel lavoro, della
collaborazione nella vita quotidiana, della libertà, dell‟uguaglianza. Lo strumento
necessario per ottenere unità e compattezza del tessuto sociale è l‟istruzione. Essa diventa
l‟elemento fondamentale per consentire all‟uomo di liberarsi dalla dominazione coloniale e
per far sviluppare il paese stesso. Di conseguenza la politica educativa di Nyerere
coinvolge non solo i bambini, ma anche gli adulti.
Studiando le politiche scolastiche di Nyerere ho riscontrato alcuni elementi concreti
delle sue scelte: la presenza di orti all'interno delle scuole superiori (Nyerere sottolinea
l'importanza della vita rurale), la scelta dell'uso della lingua kiswahili alla scuola primaria e
dell'inglese alla scuola secondaria (la prima come modo per creare unità e la seconda per
non restare fuori dal circuito internazionale), la grande importanza allo studio da parte
della gente (a seguito delle riflessioni di Nyerere sull'istruzione come metodo di liberazione
della persona).
Il presente lavoro intende discutere le politiche di promozione all'istruzione nei primi
anni dopo l‟indipendenza della Tanzania. La figura politica di Nyerere ci guiderà in questo
3
percorso dandoci la possibilità di evidenziare la connessione esistente tra l‟istruzione e lo
sviluppo della società.
Col primo capitolo vengono illustrate le caratteristiche demografiche della Tanzania,
attraverso l‟analisi dei dati sulla superficie del territorio e sulla popolazione, acquisiti dal
National Bureau of Statistics del 2005. Il rapporto dell‟ United Nations Development
Programme mostra invece gli Indici di Sviluppo Umano e di Povertà Umana. Infine, in
campo economico, vengono riportare le stime della Banca Mondiale. Per concludere, si
presenta il vigente sistema scolastico in Tanzania, su stampo anglosassone, e verrà
introdotta la figura di Julius Nyerere, ripercorrendo la sua vita dal 1922 al 1999. E‟ infatti
necessario approfondire il background storico, culturale, sociale e politico del primo
Presidente tanzaniano per capire le sue scelte a livello di politica nazionale.
Il secondo capitolo analizza il manifesto politico del TANU, „The Arusha Delcration‟
del 1967, da cui nascono i due pilastri della filosofia della politica all'istruzione di Nyerere,
l'Education for Self – Reliance del Marzo 1967 e l'Adult Education del Dicembre 1969. Il
primo si pone l‟obiettivo di creare un‟istruzione di autosufficienza per il singolo, criticando
aspramente il sistema scolastico di stampo coloniale anglosassone. Questo infatti ha
portato solo iniquità e diseguaglianza. Nyerere invece propone un modello educativo
basato sull‟abolizione delle discriminazioni razziali, sull‟espansione delle strutture educative
stesse e sul rinnovamento dei contenuti e dei valori legati alla cultura tanzaniana.
Il secondo sottolinea l‟importanza dell‟istruzione anche da adulti, poiché anche questi
devono aspirare al proprio cambiamento, riconoscendo le abilità e possibilità di ciascuno
per rendere migliore la situazione personale di vita e concretizzare ciò che si è imparato. È
necessaria la consapevolezza, da parte degli adulti, delle politiche nazionali proposte per
essere sempre aggiornati e per partecipare attivamente.
Infine, il terzo capitolo cerca di esporre le politiche di promozione all‟istruzione degli
anni '60 – '70 dell'Universal Primary Education (UPE) e il Musoma Resolution. È infatti
attraverso quest‟ultimo che l‟accesso universale alla scuola primaria (UPE) diventa
effettiva. Inoltre sono presentati due esempi di comunità – scuola, quella di Kwamsisi e di
Kwalukonge, due villaggi ad Est del paese, che concretizzarono queste politiche, puntando
soprattutto sulla cooperazione tra studenti e docenti con i membri del villaggio.
4
L'obiettivo di questo lavoro è quello di studiare l'impatto di queste politiche di
promozione all'istruzione attraverso i dati statistici del periodo storico preso in
considerazione, i primi anni dopo l'indipendenza della Tanzania.
Sono vicina a questo tema a seguito di una mia esperienza personale: visite estive
in Tanzania da sei anni. Ho visitato alcune scuole superiori nel distretto di Morogoro, nelle
città di Ifakara e Mahenge, ho conosciuto studenti miei coetanei e mi sono inserita per
brevi periodi nei loro ambiti scolastici. Queste esperienze personali hanno determinato
alcune scelte tra cui il percorso di laurea sullo sviluppo e cooperazione internazionale con
Paesi in via di sviluppo e mi hanno sollecitato ad approfondire il rapporto tra istruzione e
politica in Tanzania.
I miei viaggi nel mondo tanzaniano mi hanno permesso di prendere coscienza di alcune
problematiche: la difficoltà, in termini economici e logistici, al diritto allo studio per gli
studenti africani; i sacrifici delle famiglie a mantenere i propri figli allo studio; la
motivazione forte e decisa degli studenti africani ad impegnarsi nel percorso scolastico; e
non ultimo, l'importanza della conoscenza della lingua inglese come metodo di
comunicazione, che è stato stimolo per la mia partecipazione al progetto Erasmus appena
concluso in Gran Bretagna.
La situazione politica tanzaniana, caratterizzata da stabilità e dall'assenza di acuti conflitti
sociali, ha certamente facilitato questi miei rapporti continuativi nel tempo. Non era
possibile prescindere dalla figura di Julius Nyerere, uomo di grande integrità morale, ma
sopratutto figura carismatica capace di garantire equilibrio al suo paese, consapevole
dell'importanza dell'istruzione.
5
Capitolo primo
Il Paese e il suo Presidente:
la Tanzania e Julius Kambarage Nyerere
Introduzione
La Tanzania è situata nella regione dei Grandi Laghi, ad Est del continente africano,
1
sotto il parallelo dell'equatore. Si estende su una superficie di 883, 749 Kmq (National
2
Bureau of Statistics, 2002), con una popolazione di 34,443,603 persone (NBS, 2002) ed
una densità di 38 persone per Kmq (NBS, 2002). La colonia inglese Tanganyika raggiunge
l'indipendenza il 9 Dicembre 1961, diventando formalmente una Repubblica il 25 Aprile
1964. Il 29 Ottobre 1964 assume il nome di „Repubblica Unita della Tanzania‟. La capitale
è stata trasferita da Dar es Salaam a Dodoma, anche se la prima rimane tutt'ora sede di
ministeri, ambasciate e dell'aeroporto internazionale. L'unità monetaria è lo scellino, la
lingua ufficiale è il kishawili, lingua originaria delle popolazioni bantu.
1.1 I dati
La Tanzania si trova agli ultimi posti nella graduatoria mondiale secondo lo Human
3
Development Report (United Nations Development Programme, 2009): l'ISU (Indice di
Sviluppo Umano), a dati 2007, è pari allo 0,53; l'aspettativa di vita alla nascita è pari a 55
anni; il tasso di analfabetismo degli adulti (di 15 anni e più) è del 72,3%; il tasso di
scolarità lordo è del 57,3%; il PIL pro capite espresso in dollari a parità di potere
1
Vedi Mappa sulla Tanzania a pag. 41
http://www.sscnet.ucla.edu/polisci/faculty/lofchie/tanzania_map_003.jpg
2
Per il Rapporto completo si rimanda a:
http://www.nbs.go.tz/index.php?option=com_phocadownload&view=category&id=105:execrcutive&Ite
mid=106
3
Per il Rapporto completo si rimanda a:
http://hdrstats.undp.org/en/countries/country_fact_sheets/cty_fs_TZA.html
6
d'acquisto è di 1,208 dollari (Tabella 1). La Tanzania è, così, al 151 posto su 182 paesi
secondo il calcolo dell'ISU.
Tabella 1: Tanzania (United Republic of)‟s human development index 2007
HDI value Life Adult literacy Combined GDP per capita
expectancy at rate gross (PPP US$)
birth (% ages 15 enrolment
(years) and above) ratio
(%)
1. Norway 1. Japan (82.7) 1. Georgia 1. Australia 1. Liechtenstein
(0.971) (100.0) (114.2) (85,382)
149. Haiti 148. Senegal 109. Guatemala 141. Cambodia 155. Bangladesh
(0.532) (55.4) (73.2) (58.5) (1,241)
150. Sudan 149. Djibouti 110. Lao People's 142. Liberia 156. Gambia
(0.531) (55.1) Democratic (57.6) (1,225)
Republic (72.7)
151. Tanzania 150. Tanzania 111. Tanzania 143. Tanzania 157. Tanzania
(United (United (United (United (United
Republic of) Republic of) Republic of) Republic of) Republic of)
(0.530) (55.0) (72.3) (57.3) (1,208)
152. Ghana 151. Ethiopia 112. Nigeria 144. Ghana 158. Haiti (1,155)
(0.526) (54.7) (72.0) (56.5)
153. Cameroon 152. Kenya 113. Malawi 145. Myanmar 159. Comoros
(0.523) (53.6) (71.8) (56.3) (1,143)
182. Niger 176. Afghanistan 151. Mali (26.2) 177. Djibouti 181. Congo
(0.340) (43.6) (25.5) (Democratic
Republic of the)
(298)
Human Development Report (United Nations Development Programme, 2009
Secondo il calcolo dell'Indice di Povertà Umana, a dati 2007 (UNDP, 2009), invece,
la Tanzania occupa il 93 esimo posto, con l'IPU pari a 30.0. La probabilità alla nascita di
non sopravvivere fino a 40 ani è pari al 28,2%; il tasso di analfabetismo degli adulti (di 15
anni e più) è del 27,7%; la percentuale della popolazione che non usa una fonte idrica
migliorata è del 45%; la percentuale di bambini sottopeso rispetto all'età è del 22%
(Tabella 2).
7