Introduzione
Scopo di questa tesi è quello di presentare un modello fisico-matematico e
la sua soluzione numerica, per l’analisi di flussi di miscele non reagenti di
gas perfetti euleriani, monodimensionali e non stazionari.
Negli ultimi anni tale problema è stato ampiamente studiato, per il suo
rilievo in molte applicazioni. Nel nostro caso lo studio è motivato
dall’analisi del transitorio di ignizione della fase di combustione di un SRM
(Solid Rocket Motor). Ai fini di un’accurata previsione del transitorio di
ignizione di un SRM non è sufficiente considerare i soli gas derivanti dalla
combustione del propellente; oltre ai gas prodotti dalla combustione del
propellente, dobbiamo considerare i gas immessi in camera di combustione
dall’ignitore al fine di accendere il grano di propellente solido ed il gas
pressurizzante, posto in camera di combustione prima dell’accensione del
grano allo scopo di creare una lieve sovrapressione rispetto all’ambiente
esterno. In [6] viene chiarita l’importanza del gas pressurizzante dal punto
di vista della fenomenologia fisica che caratterizza il transitorio di ignizione
di un SRM. Test sperimentali condotti sul prototipo Zefiro 16 dell’ SRM
Vega hanno mostrato la presenza di oscillazioni della pressione totale sulla
sezione di testa del motore. Tali oscillazioni sono pericolose in quanto
possono tradursi in carichi transitori sulla struttura e sul carico utile. Uno
studio condotto tramite il codice SPIT, ha mostrato la natura gasdinamica di
queste oscillazioni e che un rimedio per eliminarle è quello di cambiare il
gas pressurizzante ovvero di utilizzare l’elio in luogo dell’azoto. Infatti,
l’evoluzione del campo fluidodinamico in camera di combustione è simile a
quella di un problema di Riemann in un tubo d’urto: il getto immesso in
camera di combustione dall’ignitore genera onde di compressione che
coalescono eventualmente in un urto, seguito da una discontinuità di
contatto separante i gas caldi, immessi in camera di combustione
dall’ignitore, dal gas pressurizzante freddo. La fenomenologia fisica che
caratterizza il transitorio di ignizione di un SRM è determinata
dall’interazione fra adduzione di massa dell’ignitore e la geometria della
camera di combustione o, equivalentemente, dall’interazione con le
variazioni dell’area di porta della discontinuità di contatto e dell’urto.
Utilizzando l’elio come gas pressurizzante, l’interazione della discontinuità
di contatto con le variazioni dell’area di porta avviene in un campo di
pressione circa uniforme in quanto l’elio è caratterizzato da un elevata
velocità di propagazione dei disturbi (circa 1150m/s a temperatura
ambiente), molto maggiore della velocità, indotta dal getto dell’ignitore, a
cui si muove la discontinuità di contatto. Essendo la velocità di
propagazione maggiore, il segnale proveniente dal getto dell’ignitore
propaga più rapidamente nel campo. Questo ha l’effetto di eliminare le
oscillazioni della pressione. Utilizzando l’elio, in luogo dell’azoto, le
oscillazioni sono eliminate e quindi viene ridotta l’influenza del gas
pressurizzante sul transitorio di ignizione. Questo chiarisce l’importanza del
gas pressurizzante dal punto di vista della fenomenologia fisica che
caratterizza il transitorio di ignizione di un SRM e quindi l’importanza di
uno studio delle miscele. Per quanto riguarda lo studio delle miscele è
ampiamente utilizzata una estensione (modello termodinamico standard)
delle equazioni di Eulero in forma conservativa, valide per un sistema
4
monocomponente, nella quale si utilizzano le equazioni di bilancio della
massa delle singole specie, l’equazione di bilancio della quantità di moto
della miscela e l’equazione di bilancio dell’energia della miscela con
l’aggiunta della seguente formulazione per il calcolo del rapporto dei calori
specifici della miscela:
K
ccp
kk
k1
K
ccv
kk
k1
dove le c rappresentano le frazioni in massa dei componenti ovvero la
k
composizione della miscela.
Simulazioni numeriche hanno tuttavia mostrato che, con questo tipo di
approccio, la pressione non resta uniforme attraverso discontinuità di
contatto non stazionarie separanti gas diversi e con diversa temperatura. In
alternativa al precedente modello è stato proposto un modello (modello
Gamma) nel quale vengono utilizzate le equazioni di bilancio della massa,
della quantità di moto e dell’energia della miscela con l’aggiunta di una
equazione di evoluzione del rapporto dei calori specifici, in forma
conservativa, per il calcolo del rapporto dei calori specifici della miscela:
u0
tx
Tuttavia anche per questo modello, le simulazioni hanno mostrato che la
pressione non si mantiene uniforme attraverso discontinuità di contatto non
stazionarie separanti differenti gas. Il problema, in entrambi i casi, è la
determinazione impropria del rapporto dei calori specifici della miscela. Il
valore medio del rapporto dei calori specifici ottenuto con le due precedenti
formulazioni non è quello necessario a preservare la pressione attraverso la
discontinuità di contatto. Ci sono stati numerosi tentativi di risolvere il
problema. Sempre restando nell’ambito di un approccio del tipo Shock
capturing, un contributo significativo è stato apportato da Abgrall, che in
[1], propone un approccio quasi conservativo, per prevenire le oscillazioni
di pressione in flussi multicomponenti. In tale approccio si utilizzano le
equazioni di bilancio della massa, della quantità di moto e dell’energia della
miscela e si aggiunge, la seguente equazione in forma non conservativa:
u0
tx
5
1
con .
1
L’introduzione di questa equazione consente di determinare un valor medio
del rapporto dei calori specifici della miscela in grado di preservare
l’uniformità della pressione attraverso la discontinuità di contatto.
Successivamente Jenny, Muller e Thomann hanno proposto una correzione
per Conservative Euler Solvers [2]. In tale approccio si commette un errore
sull’energia interna il quale è tuttavia confinato in vicinanza delle superfici
materiali, svanisce quando la temperatura è uniforme e nel caso di un
sistema monocomponente. La correzione implica che soltanto l’energia
totale perda la sua conservatività. Wang, Anderson, Oakley, Corradini e
Bonazza, partendo dal presupposto che il problema non è rappresentato
dalla formulazione conservativa, hanno proposto un approccio
completamente conservativo nel quale alle equazioni di bilancio della
massa, della quantità di moto e dell’energia della miscela si aggiunge la
seguente equazione in forma conservativa:
u0
tx
con .
1
Tale modello tuttavia funziona correttamente solo se la densità è uniforme
attraverso la discontinuità di contatto.
In questa tesi, sempre restando nell’ambito di un approccio del tipo Shock
capturing, vengono determinati e discussi ulteriori modelli, in aggiunta a
quelli noti in letteratura.
La tesi è strutturata come segue:
Nel capitolo 1, dopo aver presentato il modello fisico-matematico della
miscela, discutendo le relazioni di salto per una miscela viene determinato
il vincolo che deve essere soddisfatto attraverso una discontinuità di
contatto e quindi viene derivato il modello discreto corretto utilizzando
uno schema Shock capturing. Da tale modello vengono ottenuti altri
modelli tramite approssimazioni e varianti.
Nel capitolo 2 viene esaminato in dettaglio il comportamento di tutti i
modelli, inclusi quelli noti in letteratura, per discontinuità di contatto
isolate.
Nei capitoli 3 e 4 vengono presentate simulazioni numeriche di
discontinuità di contatto isolate e di problemi di Riemann.
6
1. MODELLI PER MISCELE DI GAS PERFETTI
1.1 Equazioni di bilancio
Oggetto di interesse è la definizione di un modello matematico continuo e
discreto che consenta di simulare flussi multicomponente di fluidi
comprimibili.
Per semplicità di esposizione, consideriamo flussi 1D, non stazionari ed
euleriani (assenza di scambio termico e viscosità), ma la trattazione analitica
è valida anche per problemi multidimensionali.
Come noto, per un flusso monocomponente, il modello matematico è
rappresentato dalle equazioni di Eulero:
UFU
0 1.1
tx
nelle quali rappresenta il vettore delle variabili conservate ed il
UFU
vettore dei flussi:
u
2
Uu F(U)pu 1.2
ehu
Abbiamo indicato con la densità, con p la pressione, con u la velocità,
con e e con h, rispettivamente, l’energia totale (somma dell’energia interna
e dell’energia cinetica) e l’entalpia totale (somma dell’entalpia interna e
dell’energia cinetica) per unità di massa.
Risulta valida la seguente relazione fra l’entalpia interna h e l’energia
i
interna e per unità di massa:
i
p
he 1.3
ii
Se il gas è termicamente perfetto, risulta valida l’equazione di stato:
pRT 1.4
7
Nel caso in cui il gas sia, oltre che termicamente, anche caloricamente
perfetto, valgono le seguenti equazioni:
ecvT 1.5
i
hcpT 1.6
i
con i calori specifici a pressione e volume costante cp e cv dati dalle:
R
cv 1.7
1
R
cp 1.8
1
dove RR/M è la costante del gas (rapporto fra la costante universale
o
dei gas R ed il peso molecolare M) e è il rapporto dei calori specifici,
o
definito come:
cp
1.9
cv
I calori specifici a pressione e volume costante risultano legati dalla
seguente relazione:
cpcvR 1.10
Possiamo dunque esprimere l’energia e l’entalpia totale per unità di volume
secondo una delle seguenti espressioni:
11p1
222
eeucvTuu 1.11
i
2212
11
22
hhueppucpT
i
212
1
2
u 1.12
2
8
Il sistema 1.1 con le 1.2 è costituito da tre equazioni in tre incognite. Le
tre incognite sono rappresentate dalla densità, dalla velocità e dall’energia
totale per unità di massa.
Note l’energia totale, la densità e la velocità, possiamo calcolare la
pressione dall’equazione:
1
2
p1eu 1.13
2
detta a volte equazione di stato, per estensione.
Il sistema di equazioni 1.1 con le 1.2, valido per un flusso
monocomponente, può essere direttamente esteso al caso di un flusso
multicomponente considerando “grandezze di miscela”. A tal fine
assumiamo che i gas componenti la miscela abbiano uguale velocità e
temperatura (i componenti sono fra loro in equilibrio termico) quindi pari a
quelle della miscela e che le grandezze rispettino le definizioni riportate in
seguito.
Data una miscela costituita da K gas termicamente e caloricamente perfetti,
la densità della miscela è fornita dalla relazione:
K
1.14
k
k1
nell’ipotesi in cui i K gas occupino lo stesso volume pari al volume della
miscela.
Infatti, in tal caso:
K
m
k
KK
m
m
k1k
k
VVV
k1k1
La pressione della miscela è fornita dalla legge di Dalton:
K
pp 1.15
k
k1
dove le p sono le pressioni parziali, definite come:
k
pRT 1.16
kkk
9
e la è la pressione che avrebbe il gas se occupasse da solo il
pkesimo
k
volume a disposizione.
Le frazioni in massa dei componenti sono definite dalle relazioni:
k
c k1,...,K 1.17
k
Risultano valide per l’energia interna e per il calore specifico a volume
costante della miscela le seguenti relazioni:
ecvT1.18
i
K
cvccv 1.19
kk
k1
Infatti risulta:
K
ee
iki
k
k1
e, considerando le 1.17:
K
ece 1.20
iki
k
k1
Se i gas componenti la miscela sono termicamente e caloricamente perfetti,
la 1.20 si può scrivere come:
K
eccvT
ikk
k1
Se anche la miscela è un gas termicamente e caloricamente perfetto risulta
valida la 1.18 che, sostituita nella precedente, fornisce:
K
cvTccvT
kk
k1
10
e quindi la 1.19.
Procedendo in maniera analoga, per l’entalpia interna e per il calore
specifico a pressione costante della miscela, troviamo:
hcpT 1.21
i
K
cpccp 1.22
kk
k1
Infatti risulta:
K
hh
ikik
k1
e, considerando le 1.17:
K
hch 1.23
ikik
k1
Se i gas componenti la miscela sono termicamente e caloricamente perfetti,
la 1.23 si può scrivere come:
K
hccpT
ikk
k1
Se anche la miscela è un gas termicamente e caloricamente perfetto risulta
valida la 1.21 che, sostituita nella precedente, fornisce:
K
cpTccpT
kk
k1
e quindi la 1.22.
Per la costante della miscela vale la relazione:
K
RcR 1.24
kk
k1
11
Infatti, utilizzando le 1.15, 1.16 e 1.17:
KKKK
ppRTcRTTcR
kkkkkkk
k1k1k1k1
Se la miscela è un gas termicamente perfetto risulta:
pRT 1.25
che,sostituita nella precedente, fornisce la 1.24.
Risulta valida la seguente relazione fra i calori specifici:
cpcvR 1.26
Infatti, utilizzando la 1.22, possiamo scrivere:
KKKK
cpccpccvRccvcR
kkkkkkkkk
k1k1k1k1
dalla quale, grazie alle 1.19 e 1.24, otteniamo la 1.26.
Nella precedente abbiamo utilizzato la:
cpcvR 1.27
kkk
Il rapporto dei calori specifici della miscela, considerate le 1.19 e 1.22,
è fornito dalla relazione:
K
ccp
kk
cp
k1
1.28
K
cv
ccv
kk
k1
I calori specifici a pressione e volume costante, per la 1.26, sono dati
dalle:
12
R
cv1.29
1
R
cp 1.30
1
nelle quali valgono le definizioni di e di R sopra riportate per la miscela.
Risulta valida la relazione:
p
he1.31
ii
Applicando infatti le 1.18, 1.21,1.25 e 1.26 abbiamo:
p
hcpTcvRTcvTRTe
ii
La pressione, la temperatura e la velocità del suono sono fornite dalle stesse
relazioni valide nel caso di flusso monocomponente:
1
2
peu1 1.32
2
p
T
R
ap/ 1.33
nelle quali valgono le definizioni di e di R sopra riportate per la miscela.
Infatti, per ciascun gas, in virtù della 1.11, possiamo scrivere:
2
u
ee k1,...,K
kkkikk
2
Per la miscela:
13
KK2K2K
uu
eeecvT
kkkikkkk
k
22
k1k1k1k1
22
KK
uuR
ecvTcvTT
kkk
221
k1k1
22
upu
212
dove abbiamo tenuto conto delle 1.14, 1.17, 1.19, 1.25 e 1.29.
Per quanto riguarda la velocità del suono della miscela, ricordiamo che, per
definizione, risulta:
p
2
a 1.34
ρ
S
Nell’ipotesi di mescolamento isotermico delle specie e se ogni specie
occupa lo stesso volume, risultano valide le 1.15 e 1.16 e quindi:
KK
pp
kk
dpdpddT
kk
T
k1k1
k
Tk
K
dpRTdRdT 1.35
kkkk
k1
E’ possibile ricavare un’espressione per il dT a partire dalla:
K
ee
ikik
k1
Infatti, differenziando tale equazione, si trova:
KKK
ded(e)deed
ikikiik
kkk
k1k1k1
14
KK
decvdTed
ikkikk
k1k1
dalla quale otteniamo, tenendo presente le 1.17 e 1.19:
K
1
dTdeed
iikk
cv
k1
che, sostituita nella 1.35 assieme alle 1.17 e 1.24, fornisce:
KK
R
dpRTddeed
kkiik
k
cv
k1k1
K
RR
dpRTedde 1.36
kikki
cvcv
k1
D’altra parte:
K
ppp
2
ach
ki
e
k1
ki
S
che, tenendo presente la 1.36, fornisce:
K
RR
2
aRTech
kiki
k
cvcv
k1
la quale può essere riscritta nel modo seguente:
KK
R
2
acRThce
kkiki
k
cv
k1k1
Utilizzando le 1.3, 1.4, 1.23, 1.24, 1.25 e 1.29, possiamo
scrivere:
15
K
R
2
aRTche
kikik
cv
k1
K
Rp
2
aRTcRTRT1RTRT
kk
cv
k1
che prova la 1.33.
Considerando “grandezze di miscela”, otteniamo un sistema che è
formalmente identico al sistema valido nel caso di un singolo componente.
Tuttavia, nel caso di un flusso multicomponente, il sistema costituito dalle
equazioni di Eulero con l’aggiunta dell’equazione di stato del gas (assunto
termicamente e caloricamente perfetto) non costituisce un sistema chiuso in
quanto il rapporto dei calori specifici della miscela e la costante del gas
(miscela) non sono costanti note, essendo funzioni della composizione della
miscela che è incognita.
Per modellizzare flussi multicomponente, una possibilità è considerare, in
luogo dell’equazione di bilancio della massa della miscela, le equazioni di
bilancio della massa dei componenti in quanto, note le densità dei
componenti, è possibile ricostruire la densità della miscela e quindi le
frazioni in massa ovvero la composizione della miscela. Tale modello è noto
come modello termodinamico standard.
In particolare, per due componenti, possiamo scrivere il sistema di
equazioni 1.1 considerando i seguenti vettori delle variabili conservate e
dei flussi:
u
11
u
22
U F(U) 1.37
2
upu
ehu
Sommando le prime due equazioni del sistema, otteniamo l’equazione di
conservazione della massa per la miscela:
u
0 1.38
tx
essendo:
1.39
12
Risultano valide le seguenti definizioni:
16
ccpccp
1122
1.40
ccvccv
1122
RcRcR 1.41
1122
con:
1
c
1
2
c
2
1.2 Propagazione ondosa
Scriviamo il sistema 1.1 con le 1.37 nella forma quasi lineare:
UU
A0 1.42
tx
Il precedente sistema, in forma estesa, risulta:
u
11
u0
1
txx
u
22
u0
2
txx
uu1p
u0
txx
ppu
up0
txx
U
La matrice A che moltiplica il vettore è la seguente:
x
17
u00
1
0u0
2
A
1
00u
00pu
Per calcolare gli autovalori di questa matrice imponiamo che si annulli il
determinante:
AI 0
ovvero che:
u00
1
0u0
2
0
1
00u
00pu
Imponendo tale condizione, otteniamo:
p
2
uuu0
Il sistema bifluido è un sistema strettamente iperbolico con direzioni di
propagazione:
1
ua 1.43
23
u 1.44
4
ua 1.45
dove l’autovalore u ha molteplicità due.
Le onde semplici generate associate sono:
nn
dldU 1.46
18