GLOSSARIO
Benchmark
Parametro oggettivo di riferimento utilizzato come base per il confronto delle prestazioni.
Comfort termico
Condizione della mente che esprime soddisfazione sull‟ambiente termico, indagata attraverso
valutazioni soggettive. Siccome ci sono grandi variazioni, sia fisiologiche che psicologiche, è
difficile accontentare tutte le perone presenti in uno spazio. Le condizioni ambientali
necessarie per il comfort, non sono uguali per tutti. (ASHRAE Standard 55, 2004).
Decipol (db)
Il decipol è l‟unità di misura della qualità dell‟aria percepita: un decipol (dp) è la qualità
dell‟aria percepita (PAQ) in un ambiente con un carico sensoriale di un olf (una persona
standard) ventilato da 10 L/s. Il decipol è stato sviluppato per quantificare l‟influenza di una
sorgente interna d‟inquinanti sulla percezione umana della qualità dell‟aria. Il termine decipol
deriva dai termini latini deci (dieci) e pollutio (inquinamento) (Fanger, 1988).
Ergonomia
Disciplina che analizza il rapporto tra l'uomo e l'ambiente di lavoro, per migliorare la
produttività e insieme alleggerire lo sforzo psicofisico del lavoratore.
Fattore solare (g)
Il grado di trasmissione dell‟energia totale o fattore solare g di superfici trasparenti è il
rapporto tra il flusso totale di energia che attraversa un componente trasparente e il flusso
incidente sullo stesso; è una grandezza adimensionale.
HVAC System (sistemi HAVAC)
La sigla deriva dall‟inglese Heating, Ventilation and Air Conditioning, ovvero
"riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell'aria". La progettazione di sistemi HVAC
è una sottodisciplina dell‟ingegneria meccanica, basata sui principi della termodinamica,
meccanica dei fluidi, e il trasferimento di calore.
Inquinanti
Presenza di elementi indesiderati che sono deleteri per il comfort, la salute e il benessere delle
persone oppure dell‟ambiente (Gli inquinanti includono elementi come il rumore, le
vibrazioni, gli odori e i gas) (EN 12792, 2002).
Modello adattativo
Modello che mette in relazione la temperatura interna di progetto oppure l‟intervallo di
temperatura accettabile con i parametri meteorologici o climatici esterni (Temperatura,
umidità relativa, punto di rugiada, vento, precipitazioni, radiazione solare) (ASHRAE
Standard 55-2004).
Olf
L‟olf è l‟unità di misura dell‟intensità di una sorgente di inquinanti: un olf è l‟intensità
sensoriale di inquinanti generati da una persona adulta standard. Questa è definita come un
adulto medio che lavora in un ufficio o in un posto simile, seduto, che si trova in comfort
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termico e che ha uno standard d‟igiene equivalente a 0,7 docce/giorno. L‟olf è stato definito
per quantificare l‟intensità di una sorgente di inquinanti dal punto di vista della percezione
umana (Fanger, 1988).
Opportunità di adattamento (Adaptive opportunities)
Caratteristiche dell‟edificio che permettono agli occupanti di adattare l‟ambiente alle proprie
richieste oppure di adattare loro stessi all‟edificio. Si distinguono: opportunità attive di
adattamento (Controllo spaziale e temporale, modifica dell‟abbigliamento, controllo delle
schermature solari, della luce, dei sistemi HVAC, della ventilazione naturale) e opportunità
passive (Aggiunta di isolamento termico a pareti, muri e tetto, riduzione delle perdite d‟aria,
controllo della radiazione solare fisso o automatico, riduzione della densità degli occupanti,
sensori di presenza o fotocellule per le gestione della luce, ventilazione naturale, meccanica o
automatica) (Barlow and Fiala, 2007).
Qualità dell’ambiente interno (IEQ, Indoor Environmental Quality)
È la sintesi della qualità dei parametri che caratterizzano la qualità dell‟ambiente interno quali
la temperatura, il rumore, la qualità dell‟aria etc. (Wargocki et al., 2008).
Qualità dell’aria interna (IAQ, Indoor Air Quality)
È l‟insieme delle caratteristiche del clima interno a un edificio. Sono comprese la
composizione dell‟aria, la temperatura, l‟umidità relativa e il livello di contaminanti
aerotrasmessi (Wargocki et al., 2006).
Qualità dell’aria percepita (PAQ, Perceived Air Quality)
È la qualità dell‟aria interna dal punto di vista della percezione umana.
Qualità dell’aria percepita e adattamento
Quando si fa riferimento alla qualità dell‟aria percepita da una persona si intende una persona
non adattata, cioè appena entrata nell‟ambiente da valutare. Dopo un certo tempo trascorso
all‟interno di un ambiente la capacità di percepire con l‟olfatto alcuni degli odori presenti
nell‟ambiente diminuisce. Tale fenomeno è chiamato adattamento (Wargocki et al., 2006).
Sindrome da edificio malato (SBS, Sick Building Syndrome)
Sono l‟insieme di sintomi non specifici, sperimentati dagli occupanti dell‟edificio e collegati
alle caratteristiche dell‟edificio e dell‟ambiente interno. Tra questi: irritazione agli occhi, al
naso e alla pelle, mal di testa, senso di fatica e di difficoltà a respirare. I sintomi spariscono
quando la persona si allontana dall‟edificio e non sono collegati a nessuna malattia specifica
(Wargocki et al., 2006).
Temperatura media radiante
La temperatura ideale uniforme di uno spazio confinato nero ideale in cui lo scambio termico
radiativo tra il corpo umano e l‟ambiente circostante è lo stesso che ha luogo nella situazione
reale (ASHRAE Standard 55, 2004).
Temperatura operativa
Espressa in °C, viene definita come la temperatura uniforme di uno spazio confinato nero
ideale nel quale un occupante scambia la stessa quantità di calore, per convezione e
radiazione, che ha luogo nella situazione reale non uniforme (ASHRAE Standard 55, 2004).
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Valutazione post-abitativa (POE, Post occupancy evaluation)
È un processo che valuta in modo sistematico, attraverso questionari e analisi sul campo,
quanto un edificio è capace di soddisfare i bisogni delle persone che lo occupano. Inoltre
identifica soluzioni atte a migliorare la progettazione e l‟esercizio.
Voto Medio Previsto (PMV, Predict Mean Vote)
Indice che definisce il voto medio (su una scala da 7 punti) attribuito alla sensazione termica
da parte di un ampio gruppo di persone. Si basa sul bilancio di calore del corpo umano. Il
bilancio termico si ottiene quando la produzione interna di calore nel corpo umano è uguale
alla perdita di calore verso l‟ambiente. In un ambiente moderato il sistema umano di
termoregolazione si auto regola per modificare la temperatura della pelle e la sudorazione per
mantenere il bilancio termico (UNI EN ISO 7730).
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1 INTRODUZIONE
1.1 Perché questa ricerca è importante
Le società moderne hanno sviluppato tipologie di edifici che hanno un diretto controllo
sull‟ambiente di lavoro, in modo tale che la prestazione lavorativa non sia più dipendente dal
tempo, dall‟ora del giorno o dalla stagione. Gli edifici rappresentano il più grande
investimento di capitale effettuato da qualsiasi società (Wyon 2004). La costruzione di edifici,
il riscaldamento, il raffrescamento, la regolazione della luce in funzione delle proprie
esigenze, e la ventilazione determinano la maggior parte del dispendio di energia. La finalità
degli edifici è di proteggere gli occupanti e potenziare le loro attività (Wyon, 2004).
La letteratura scientifica mostra chiaramente che la temperatura, la qualità dell‟aria interna, la
ventilazione, il rumore e l‟illuminamento influenzano la salute, il benessere, la produttività e
le capacità di apprendimento. La produttività è uno dei più importanti fattori che influenzano
le prestazioni globali di ogni organizzazione, dalle piccole imprese alle intere nazioni.
Maggiore attenzione viene sempre più spesso data al rapporto tra l‟ambiente di lavoro e la
produttività (Wargocki et al., 1999, Wargocki et al., 2000).
Un ambiente deteriorato causa: un aumento delle malattie respiratorie (asma), dei sintomi
legati alla sindrome dell‟edificio malato, delle infezioni trasmissibili dall‟apparato di
respirazione, delle allergie, delle assenze brevi per malattia, inoltre riduce il comfort e la
produttività.
Le strategie principali per la valutazione della qualità dell‟ambiente interno sono due:
misurare i parametri fisici che caratterizzano l‟ambiente e chiedere agli occupanti di valutare
la qualità dell‟ambiente interno. Lo schema in Figura 1 illustra la relazione fra le
caratteristiche del luogo di lavoro e la soddisfazione sull‟ambiente e sulla propria occupazione
(Charles et al. 2004).
Caratteristiche della postazione di lavoro
Condizioni fisiche dell‟ambiente interno
Valutazione delle caratteristiche ambientali
Soddisfazione generale dell‟ambiente
Componenti della soddisfazione dell‟ambiente
Soddisfazione del lavoro
Figura 1. Relazione fra parametri ambiente indoor e soddisfazione del lavoro.
Il primo obiettivo verso il miglioramento della qualità degli ambienti interni, assieme alla
salubrità, dovrebbe essere la garanzia di una condizione di comfort per gli occupanti, in
particolare il comfort termoigrometrico, acustico e visivo. Uno studio condotto nel 2008 negli
uffici di Hong Kong, ha evidenziato quali sono i parametri che hanno effetti sulla percezione
della qualità dell‟ambiente interno, IEQ: essi sono la temperatura operativa, la concentrazione
di biossido di carbonio, il livello di rumore equivalente e livello di illuminazione (Wong et al.,
2008). Inoltre, essendo la preferenza termica un fattore estremamente personale, si sono
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moltiplicati gli studi sui sistemi di controllo climatico individuale come mezzi per
massimizzare il comfort interno (Melikov, 2004).
1.2 La qualità dell’ambiente confinato
1.2.1 La qualità dell’ambiente interno (IEQ, Indoor Environmental Quality)
I parametri fisico-ambientali, come la temperatura, l‟umidità relativa, l‟acustica, la qualità
dell‟aria, dell‟illuminazione, della ventilazione e di distribuzione descrivono la qualità di un
ambiente interno. Essi sono tutti interconnessi, e la sensazione di comfort è una sommatoria di
risposte fornite dalla mente ai sensi di questi fattori. Questo stato d'animo è la complessa
risposta di un insieme di fattori ambientali, dell‟ambiente fisico e dei servizi, e delle
condizioni fisiologiche individuali, come la salute, le relazioni sociali, la situazione
finanziaria, ecc. Molti studi hanno infatti dimostrato che la percezione di un occupante di un
ambiente dipende da una serie di parametri ambientali (Haghighat and Donnini, 1999; Wong
et al., 2008). Quattro componenti di base, quali il comfort termico, la qualità dell'aria interna,
la qualità acustica e il comfort visivo sono stati identificati per determinare un accettabile
IEQ. Nel 1988 Fanger pubblicò una ricerca nella quale veniva analizzata la componente del
disagio causato dall‟inquinamento dell'aria interna, dal carico termico e acustico. È stato
segnalato che, ad una temperatura operativa tra i 23 e 29 °C, ogni variazione di temperatura di
un grado avrebbe lo stesso effetto sul benessere dell'uomo, di una variazione nella percezione
della qualità dell'aria di 2,4 decipol, o un cambiamento nel livello di rumore di 3,9 dB
(Fanger, 1988). L‟analisi condotta da Wong nel 2008 ha evidenziato che la temperatura
operativa, la concentrazione di biossido di carbonio, il livello di rumore equivalente e il
livello di illuminazione hanno avuto effetti importanti sulla percezione dell‟IEQ globale. Lo
studio ha inoltre permesso di scrivere una lista degli aspetti in ordine di importanza: ambiente
termico, qualità dell'aria, livello di rumore e il livello di illuminazione (Wong et al., 2008).
1.2.2 La qualità dell’aria interna (IAQ, Indoor Air Quality)
L‟aria interna è ritenuta un importante fattore ambientale da più di un centinaio di anni,
ovvero dall'inizio della rivoluzione sull‟igiene, avvenuta intorno al 1850, per poi essere
approfondita negli studi ambientali, per divenire tematica dominante intorno agli anni ‟60.
L‟IAQ svolge un ruolo fondamentale per quanto riguarda la salute pubblica. I problemi
principali sono riscontabili nei paesi in via di sviluppo a causa della combustione interna della
biomassa utilizzata per cucinare e riscaldarsi (Sundell, 2004). Studi sulle esposizioni in
ambienti indoor e sugli effetti sulla salute sono stati condotti principalmente in Nord Europa e
in Nord America. È emerso un forte legame tra IAQ e cancro ai polmoni, allergie e altre
reazioni all‟ipersensibilità (comprese le Sick Building Syndrome (SBS), e la Sensibilità
Chimica Multipla (MCS)), e le infezioni respiratorie (ARI) (Sundell, 2004). Le allergie sono
in rapido aumento in tutto il mondo, sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo, e
sono fortemente connesse con le esposizioni in ambienti interni; grande interesse è ora posto
sulla relazione fra esposizione agli ambienti e aumento dei sintomi. In molte regioni del
mondo, circa la metà della popolazione è colpita, i giovani maggiormente degli anziani, e in
molte regioni, l'incidenza è praticamente raddoppiata negli ultimi decenni (Sundell, 2004).
La qualità dell‟aria negli ambienti interni è definita accettabile se è percepita come fresca e
piacevole, se non ha un impatto negativo sulla salute e può aumentare la produttività e
l‟apprendimento degli studenti nelle scuole. Le norme fino ad oggi emesse non prendono in
considerazione la produttività e l‟apprendimento e presentano un requisito modesto, ovvero
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