Capitolo 1
Diritto e letteratura:
la storia del movimento e l’importanza
della letteratura nella formazione del
4giurista
Capitolo 1.1 Introduzione
Il diritto da sempre accomunato alla letteratura, in quanto strumento di
strutturazione della realtà attraverso il linguaggio, conserva ancora
oggi la sua essenza letteraria. Gli approcci interdisciplinari alla
letteratura come al diritto tuttavia, incontrano spesso lo scetticismo dei
tradizionalisti, fenomeno quest'ultimo che ha non poco ostacolato lo
sviluppo degli studi su diritto e letteratura1.
Il diritto una professione, la letteratura un'arte. Il primo aprirebbe le
porte all’esercizio di una professione, avrebbe una forte connotazione
funzionale ed un solido ancoraggio alla realtà. La seconda rientrerebbe
nella categoria delle arti, costituirebbe una mera <<funzione del
linguaggio>>2, scrittori e critici letterari sarebbero impegnati
nell'elaborazione di un discorso meramente intellettuale.
Queste le diffidenze manifestate su ambo i versanti umanistici,
eppure, ciò che apparentemente appartiene ad ambiti così eterogenei
presenta, ad una più attenta analisi, non pochi punti di contatto tali da
legittimarne un approccio comune. Lo stile, la retorica,
l'interpretazione, tutto quanto attiene al linguaggio e alle sue
4
1 R. H. WEISBERG, Diritto e Letteratura, in Enciclopedia delle Scienze Sociali, Vol. 3,
Treccani, Roma, 1993.
2 Cfr. R. JAKOBSON, Saggi di linguistica generale, Milano, 1966, pp. 185-186.
problematiche può considerarsi strumento tanto del giurista quanto
dello scrittore. <<Esiste un intreccio profondo, complesso e del tutto
unico tra i vari elementi del diritto e della letteratura>>3,con queste
parole il giudice statunitense Harold Leventhal evidenzia la
particolarità degli studi di diritto e letteratura rispetto ad altri approcci
interdisciplinari che coinvolgono il diritto, vuoi con l'economia, vuoi
con la scienza, vuoi con la sociologia ecc4.
Sia il diritto che la letteratura si basano su formulazioni astratte e su
modelli di pensiero associativo per arrivare ad esprimere un giudizio
umanistico5. Entrambi assegnano un ruolo centrale
all'interpretazione, alla naturale ambiguità del linguaggio, nonché al
miglioramento della struttura testuale, con una comune finalità di
descrizione ed indagine della realtà umana6. Si potrebbe dunque
pensare al diritto e alla letteratura come a due strade parallele aventi
una stessa direzione, la rappresentazione della realtà appunto, e che si
avvalgono dei medesimi strumenti, linguaggio ed interpretazione in
primis. Nelle questioni ambigue, nella scelta di un significato, emerge
chiaramente come punti di vista giuridici siano utili
nell'approfondimento dei testi letterari e, viceversa, punti di vista
letterari possano ampliare lo studio della legge7: si delinea quindi una
relazione biunivoca in cui un campo è di ausilio all'altro per l'indagine
e la descrizione della realtà.
Di recente, questo rapporto di proficuo scambio tra i due ambiti
umanistici è stato evidenziato da numerosi studi che approfondiscono
non solo il diritto “nella” letteratura (law in literature), che rileva
come i testi letterari contengano riferimenti al concetto di giustizia,
oppure a norme, processi, indagini giudiziarie, ma anche il diritto
“come” letteratura (law as literature), cioè la “stilistica giuridica”, il
consolidarsi di modalità espressive, lessico, elementi retorici
all'interno della prosa giuridica. In sostanza, se il diritto nella
letteratura sta ad indicare la trattazione di singoli aspetti della
problematica e dell'esperienza giuridica all'interno della letteratura,
5
3 H. LEVENTHAL, Law and literature: the unique relation, in <<Rutgers law review>>,
1979, XXXII, pp. 600.
4 R. H. WEISBERG, Diritto e Letteratura, in Enciclopedia delle Scienze Sociali, Vol. 3,
Treccani, Roma, 1993.
5 R. H. WEISBERG, Op. cit.
6 F. PENNINO, L’interpretazione nel movimento “Diritto e letteratura”, intervento al
convegno su “L’interpretazione”, Scuola di Dottorato in Diritto - Dottorato in Filosofia del Diritto
e Bioetica giuridica, Università degli studi di Genova.
7 F. PENNINO, Op. cit.
intesa come opera letteraria, o anche come documento
dell'applicazione del diritto e della coscienza giuridica, diritto come
letteratura sta, invece, ad indicare l'utilizzo che nel diritto si fa dei
metodi di analisi e di interpretazione elaborati dalla critica letteraria,
quindi le qualità letterarie del diritto 8.
Nel corso degli ultimi quindici anni gli studi su diritto e letteratura si
sono articolati nei seguenti modi: gli studi sul diritto nella letteratura,
che si occupano di analizzare i modi in cui la narrativa descrive
avvocati, indagini giudiziarie, leggi nonché il rapporto tra il singolo
individuo e la ricerca della giustizia; l'ermeneutica giuridica, ossia lo
studio delle teorie del significato e del rapporto tra il lettore, o più in
generale della comunità interpretativa, ed i testi normativi che hanno
per essi un valore vincolante; infine la stilistica giuridica, vale a dire la
ricerca e l'analisi sia delle norme che regolano il modo di esprimersi
nei documenti giuridici sia degli elementi narrativi, strutturali e
retorici della prosa giuridica9.
6
8 A. SANSONE, Diritto e letteratura. Un'introduzione generale, Milano, 2001, citata da B.
D'AMICO, How far can we apply law and literature to the Italian civil law system?, Italian
Society for Law and Literature - ISLL Papers, 2010.
9 R. H. WEISBERG, Diritto e Letteratura, in Enciclopedia delle Scienze Sociali, Vol. 3,
Treccani, Roma, 1993.
Capitolo 1.2 Excursus storico sul movimento Diritto e
Letteratura
Capitolo 1.2 1 Le origini statunitensi del movimento
Le origini del movimento noto come Law and Literature (Diritto e
letteratura) si fanno convenzionalmente risalire al 1973, anno di
pubblicazione dell'opera di James Boyd White,10 The legal
imagination, ove l'autore sostiene l'importanza dello studio della
letteratura all'interno del curriculum di studi del giurista poiché, come
scrive altro autorevole autore11, <<gli studi letterari avrebbero
qualcosa di particolare da dire sul diritto e sull'interpretazione
giudiziale>>12. Proposta, questa avanzata da White, che si inserisce
tra i movimenti per l'integrazione del diritto con altre materie (diritto
ed economia, diritto e scienza ecc.) sorti negli anni Settanta all'interno
delle facoltà di legge statunitensi, prima di allora caratterizzate da
piani di studi rigidamente tecnicisti.
Ma gli studi americani su diritto e letteratura hanno natali ben più
risalenti13.
Studiosi del fenomeno ricordano come, in realtà, fin dalla metà
dell'Ottocento nelle università americane si andavano distribuendo
agli studenti di giurisprudenza lists of novels, elenchi di drammi e
romanzi di argomento giuridico, considerati necessari alla formazione
umanistica del giurista14.
7
10 Docente alla University of Michigan Law School.
11 G. MINDA, docente di diritto alla Brooklyn Law School.
12 G. MINDA, Teorie postmoderne del diritto, Bologna, 2001, p. 247.
13 W. PAGE, The place of Law and Literature, in <<Vanderbilt Law Review>>, 39, (Marzo
1986), pp. 391-417; R. POSNER, Law and Literature: a relation reargued, in <<Virginia Law
Revue>>, 72, (1986), pp. 1351-1392; entrambi citati da A. SANSONE, Diritto e letteratura.
Un'introduzione generale, Milano, 2001, p. 15-16.
14 A. MAZZACANE , Letteratura, processo e opinione pubblica: le raccolte di cause
celebri tra bel mondo, avvocati e rivoluzione in La costruzione della verità giudiziaria di L.
MASELLA, p. 67; A. SANSONE, Op. cit., p. 3.
La più celebre, tra queste liste di romanzi ad argomento legale, è senza
dubbio quella compilata agli inizi del secolo scorso dal giurista
americano John Henry Wigmore. È questa l'opera che segna i primi
passi di quello che più tardi sarà definito il filone di Law in
Literature15.
Nella sua A List of Legal Novels l'autore seleziona molteplici romanzi
della narrativa moderna, per lo più di area anglosassone, interessati da
tematiche giuridiche, preoccupandosi di individuare i modi attraverso
cui queste tematiche vengono utilizzate dal romanzo16.
Wigmore fu tra i primi, dunque, a riconoscere l'influenza della
conoscenza del diritto negli scrittori e nei poeti del ventesimo secolo.
La modernità di questo giurista e della sua opera, come evidenzia
anche Richard Weisberg17, tra i massimi esponenti contemporanei
del movimento, sta nel suo intento di non limitarsi a fornire una mera
lista di opere consigliate per la formazione professionale del giurista,
ma nel voler considerare la critica e lo studio della letteratura un corso
fondamentale nel curriculum universitario del futuro giurista, nonché
un dovere per un buon professionista nel campo giuridico18.
Wigmore raccomanda la lettura dei capolavori della narrativa per
imparare a conoscere la natura umana e ad ascoltare le richieste di
giustizia provenienti dalla società19. <<The novel>>, scrive Wigmore,
<<- the real work of fiction - is a catalogue of characters taken from
nature. And a lawyer must understand human nature. He must work
comprehensively with its variations and motivations. He will not be
able to find all of this in his own immediate circle; life is not long
enough nor his contacts diverse enough to teach him personally what
he will need to know in some unforeseeable new case. To acquire this
knowledge, he must have recourse to fiction, which is a portrait
gallery taken from nature>>20. Il romanzo è un catalogo di
8
15 A. SANSONE, Op. cit., p. 15.
16 J.H.WIGMORE, A List of Legal Novels, in <<Illinois Law Review>>, 3 (1908), pp.
574-96.
17 Docente di Diritto Costituzionale presso la Benjamin N. Cardozo School of Law.
18 Cfr. R.H.WEISBERG, Wigmore, and the Law and Literature Movement, in Benjamin N.
Cardozo School of Law Jacob Burns Institute for Advanced Legal Studies, 2006, Working Paper
No. 177, p. 1.
19 J.H.WIGMORE, A List of Legal Novels, in <<Illinois Law Review>>, 3 (1908), pp.
574-96, citato da A. MAZZACANE in Letteratura, processo e opinione pubblica: le raccolte di
cause celebri tra bel mondo, avvocati e rivoluzione in La costruzione della verità giudiziaria di L.
MASELLA, p. 67.
20 J.H.WIGMORE, A List of Legal Novels, Op. cit., pp. 579.