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INTRODUZIONE
Mi chiamo Luca, ho 23 anni, sono laureando in Comunicazione pubblica e
d impresa e nel 2005 mi sono diplomato come perito informatico. Da sempre sono
stato affascinato dal mondo di internet e dell informatica e da quando mi sono
iscritto all universit ho scoperto di avere una passione anche per tutto ci che
riguarda la comunicazione e i suoi mezzi. Gli ultimi 5 anni hanno visto la nascita di
un fenomeno che ha unificato questi 2 elementi: i social media. Ho deciso quasi
subito di entrare a far parte di queste comunit online: MySpace, YouTube,
ovviamente Facebook, Twitter, su questi e su molto altri, basta digitare il mio nome
per aver accesso alla mia pagina. Nell ultimo periodo, durante il mio processo di
socializzazione all interno di queste comunit mi Ł capitato sempre piø spesso di
imbattermi in profili particolari , non appartenenti a privati cittadini bens a
organizzazioni, brand o imprese, ma ancora non riuscivo a capirne il motivo. Dopo
alcune ricerche sono venuto a conoscenza di una disciplina nota con il nome di
social media marketing che mi ha decisamente incuriosito. L idea di usare per
scopi professionali, strumenti che ritengo di conoscere abbastanza bene e che ho
sempre usato solo per scopi ludico-ricreativi mi Ł sembrata molto interessante e
cos ho deciso di approfondire l argomento sviluppando questa mia tesi che
definirei 2.0. Cos come il web 2.0 Ł interamente costituito da materiale prodotto
dagli utenti (il famoso User Generated Content 1) senza l intervento di societ
specializzate o di professionisti del mondo dell informatica, la mia tesi Ł stata
confezionata usando come fonti principali documenti e materiali prodotti da altri
internauti come me. Ho cercato di ridurre al minimo l uso di libri o manuali
sull argomento, come si pu anche notare dalla bibliografia, proprio per sfruttare al
massimo l auto-referenzialit della Rete, per capire come il mondo di internet (dei
social media in particolare) parli del mondo di internet. I social media sono i
massimi esponenti della cosiddetta meta-comunicazione perchØ gli utenti parlano
del web sul web e quindi quale posto migliorare per trovare informazioni sempre
aggiornate? I blog sono stati una delle mie fonti principali, cos come i social
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Contenuto Generato dagli Utenti, si usa per indicare il materiale disponibile sul web prodotto da
utenti invece che da societ specializzate, Ł la base del web 2.0
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network, Facebook in particolare, che mi ha permesso di entrare in contatto con
alcuni utenti che mi sono stati di grande aiuto durante lo sviluppo di questo lavoro.
Ho avuto l opportunit di parlare con persone che hanno da tempo iniziato dei
progetti di social media marketing e che hanno provato a spiegarmi come dare il via
e come gestire un iniziativa di questo tipo. Hanno provato a farmi capire come si
pu provare a fare marketing, pubblicit o promozione cercando di dare il minor
fastidio possibile al proprio interlocutore, senza interrompere il suo programma
televisivo preferito con un spot e senza costringerlo a faticare per trovare gli
articoli interessanti tra le numerose pagine di pubblicit che corredano tutte le
riviste. I media tradizionali, cos come il marketing tradizionale hanno sempre
cercato di catturare la nostra attenzione cercando, in un certo qual modo, di distrarci
da ci che stavamo facendo in quel momento. Il modello broadcast , tipico dei
mass-media quali la tv o la radio, consiste proprio in questo: mandare un messaggio
chiaro e veloce a quante piø persone possibile, nella speranza che una parte di
queste risponda positivamente all’invito. Non c Ł la preoccupazione della eventuale
risposta/partecipazione, ci si limita a trasmettere, pubblicare o stampare, nient altro.
Lo stesso social media marketing ha, ovviamente, obiettivi comuni con il marketing
tradizionale, come ad esempio la necessit di convertire visitatori casuali in
potenziali clienti, lettori o advertisers, ma quello che cambia Ł la metodologia usata.
Si basa sui concetti di partecipazione, condivisione e comunit . I social media
hanno esteso a chiunque la possibilit di parlare facilmente l’uno con l’altro,
scambiarsi consigli e soluzioni, prendendo le distanze dalle classiche campagne
pubblicitarie. Si cerca di dare maggiore importanza all ascolto dei propri clienti,
capire i valori e le passioni delle persone Ł il primo passo per comprenderle ed Ł
anche un prerequisito indispensabile per qualunque obiettivo di vendita. Nel mondo
dei social media non esistono distanze, chiunque pu parlare con chiunque (o quasi)
e io, azienda, devo dimostrare tutta la mia socievolezza, andando a dialogare con i
clienti e lasciando che siano loro a guidare la conversazione. Non va dimenticato
che prima di relazionarci come azienda, dobbiamo imparare a relazionarci come
persone: l interazione umana resta interazione umana, quello che Ł cambiato Ł
solamente il luogo in cui questa avviene, ma i valori in gioco sono gli stessi.
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Tornando al mio lavoro. Ho deciso di dividere la tesi in due parti: nella prima ho
eseguito un analisi abbastanza approfondita dei social media piø conosciuti e piø
usati in tutto il mondo, dedicando per una maggiore attenzione al mondo dei social
network; nella seconda parte invece mi sono occupato del social media marketing e
dei suoi strumenti.
Sono partito analizzando i 2 giganti del social networking: Facebook e MySpace,
che per il loro grande numero di utenti sono stati anche definiti come i social
network di massa . Subito dopo ho affrontato i cosiddetti Ølite networks : le
comunit per ricchi, dedicando maggiore attenzione al loro massimo esponente:
ASmallWorld. Questi siti sono l esatto opposto di quelli di massa : sono
caratterizzati da una rigidissima selezione all ingresso e dal loro essere esclusivi e
quasi a numero chiuso. Dopo di che Ł stata la volta dei business social network ,
le community dedicate a chi vuole fare affari nel mondo della rete. LinkedIn e Xing
sono stati quelli approfonditi maggiormente anche grazie all aggiunta di 2 interviste
realizzate ad alcuni loro manager. Sono i cinguettii di Twitter: il micro-blog per
eccellenza, e piø in generale i blog e le loro numerose potenzialit , i protagonisti
dei capitoli 6 e 7. L analisi continua con i 3 principali siti di sharing , ovvero i siti
dedicati alla condivisione di video, foto e siti web, che sono rispettivamente:
YouTube, Flickr e Delicious. I siti collaborativi , i cosiddetti Wiki, rappresentati
magistralmente da Wikipedia sono trattati nel capitolo 9 e l ultima parte dell analisi
si occupa invece di Second Life e di tutto ci che caratterizza i mondi virtuali .
La seconda parte della tesi consiste, come detto, in un lungo approfondimento
dedicato al social media marketing , in cui cerco di spiegare come utilizzare i siti
appena analizzati per fare di essi un ottimo strumento di marketing.
Per rendere piø concreto il mio lavoro ho anche analizzato un esempio di marketing
nei social media: la campagna promozionale prodotta da Giovanni Rana per il suo
la sua ultima e originalissima creazione: il Tortello al Cioccolato .
Dopo questo ampio preambolo credo sia giunto il momento di capire cos Ł
realmente il mondo dei social media e come utilizzare queste community in
maniere produttiva, in altre parole, Ł il momento di avventurarsi nei meandri del
social media marketing.
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PARTE I: I SOCIAL MEDIA
1 CONCETTI FONDAMENTALI
Dopo ti scrivo su Facebook...
Hai visto su YouTube il nuovo video di...?
Appena torno a casa lo cerco su Wikipedia...
Ho visto su MySpace che settimana ci sar il concerto dei...
Ho appena letto su Twitter del terremoto che ha colpito...
Alzi la mano chi di voi non ha mai detto, o almeno sentito dire, da un amico, un
collega o un parente, una di queste frasi nelle ultime 24 ore!
Ormai i social network, o meglio i social media, come anche il Presidente degli
Stati Uniti Barack Obama ci ha insegnato a chiamarli, sono entrati a far parte, in
maniera piø o meno diretta, della vita di ognuno di noi. Dal giovane studente
universitario che li usa per rimanere in contatto con i propri compagni lontani, al
rampante manager alla ricerca di nuove tendenze, all azienda che vuole migliorare i
rapporti con i propri clienti/fornitori: tutti sono iscritti su qualche social media. Non
tutti li useranno in maniera costante e produttiva, sicuramente qualcuno, dopo
alcuni giorni, abbandoner il suo account e far lentamente morire il suo
corrispettivo virtuale, ma il potenziale interno a questi nuovi mezzi di
comunicazione Ł, a mio parere, molto ampio e penso che con il passare del tempo
non possa che aumentare, a dispetto di quanto dicano i critici.
In questa mia tesi cercheremo proprio di capire questo: come e perchØ i social
media siano entrati cos prepotentemente a far parte della nostra vita quotidiana (sia
privata che professionale) e se, e per quanto tempo, ci rimarranno.
Per fare un analisi di questo tipo Ł necessario partire da alcuni concetti che non
sono strettamente legati al mondo di internet e dell informatica ma alla sociologia.
Il concetto di rete sociale, la teoria delle reti, la teoria dei 6 gradi di separazione,
sono solo alcuni degli elementi che incontreremo nelle prossime pagine e che
saranno utili per dare delle basi solide a questo lavoro.
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Rete Sociale
Una rete sociale, o social network (termine usato per la prima volta nel 1954 da J.A.
Barnes nel suo Class and Committes in a Norwegian Island Parish ), consiste in
un qualsiasi gruppo di persone collegate tra loro da diversi legami sociali, che
possono andare dalla conoscenza casuale, ai rapporti di lavoro, ai vincoli familiari:
tutti legami di tipo attivo e diretto.
Esistono anche le analisi delle reti sociali (social network analysis), cioŁ la loro
mappatura e misurazione, che sono studiate, sia in ambito matematico, usando la
teoria dei grafi (o delle reti) che in ambito sociologico, usando appunto la teoria
delle reti sociali . Questa teoria, vede le relazioni sociali in termini di nodi e di
legami , dove i nodi indicano gli attori, e i legami le relazioni che intercorrono tra
loro. Il concetto pu essere meglio descritto dal diagramma di rete sociale dove i
nodi sono indicati con dei punti ed i legami con delle linee. Proposta in molti settori
di ricerca questa teoria ha dimostrato come le reti sociali operino su molti livelli
(dalle famiglie fino agli stati) e come possano giocare un ruolo significativo nel
determinare il modo in cui i problemi possano essere risolti, come le organizzazioni
possano essere condotte, ed il grado in cui singoli individui possano avere successo
nel raggiungimento dei loro obiettivi. La forma della rete sociale aiuta gli attori a
determinare la validit della loro rete. Reti piccole e chiuse possono risultare meno
utili ai loro membri, rispetto a reti dotate di un maggior numero di nodi flessibili e
con connessioni verso l esterno, che invece permettono un alto grado di
innovazione grazie allo scambio di conoscenze e all aumento delle opportunit .
Joi Ito2 suggerisce che il concetto di rete sociale sia cruciale per quella che egli
chiama "democrazia emergente". Con queste parole vuole sottolineare come la rete
stia diventando un luogo per dar vita sia a nuovi soggetti politici che a un altro
modo di concepire la democrazia, mediante il collegamento tra le diverse reti di
potere di cui facciamo parte e le tradizioni etiche che ad esse sono associate. Queste
sono da lui viste come l’unico percorso che possa portare alla creazione di una
cosiddetta seconda superpotenza.
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Imprenditore e venture capitalist giapponese
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Social network nel web
Nel web, invece, il termine social network pu avere un duplice significato:
network , inteso come una rete di relazioni sociali, oppure, network inteso come
la rete internet nel momento in cui si attivano dei processi di relazione basati
sull utilizzo dei cosiddetti social software .
Il web Ł sicuramente uno dei migliori, se non il migliore, metodo per chi vuole
socializzare, ed Ł per sua natura adatto a tali tipi di relazioni. Questo avviene perchØ
il web svolge la funzione di intermediario, non che di interfaccia, ma soprattutto le
sue caratteristiche di neutralit e di anonimato, lo rendono lo strumento ideale per
favorire la nascita di questo tipo di rapporti. Il fenomeno dei social network nacque
negli Stati Uniti e si Ł sviluppato attorno a quattro grandi filoni tematici, che
rappresentano i principali tipi di relazione sociale possibili sul web:
• Amoroso
• Professionale
• Di amicizia
• Di passioni e interessi comuni
Il primo sito web sulle reti sociali fu inaugurato nel 1997 da SixDegre.com ma i
primi social network cominciarono ad apparire online nel 2001, utilizzando il
Circle of Friends . Fu proprio l introduzione di questa tecnica di social
networking che ne favor la loro esplosione nel 2003 grazie alla popolarit di siti
web come Friendster, Tribe.net e LinkedIn. La popolarit di questi siti Ł cresciuta
tanto rapidamente che dal 2005 MySpace aveva addirittura piø pagine visitate di
quante ne avesse Google. Lo stesso Google ha un suo social network chiamato
Orkut lanciato nel 2004, mentre Yahoo ha ideato 360 lanciato nel 2005, lo
stesso anno in cui News Corporation ha acquistato MySpace.
La risposte europee sono state Kibop, un social network in spagnolo e portoghese
che ha debuttato nel 2004 e SuperEVA per l Italia, il primo dei grandi portali del
nostro paese a entrare nel mondo dei social network, ma sono comunque attive e
molto numerose le comunit di italiani anche su Orkut e LinkedIn.
Attualmente, i social network piø gettonati sono Facebook, Twitter e MySpace, con
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i primi due in continua ascesa e l’ultimo che da un paio d’anni sta affrontando una
crisi che ne ha rallentato di molto la crescita .
Il numero di social network Ł tuttora in continuo aumento, ne nascono di nuovi
praticamente ogni giorno e trattano i temi piø svariati, ma sono in pochi quelli che
riescono a sopravvivere e a raggiungere un numero di utenti soddisfacente .
Siti come Facebox, che incoraggiano l’interconnessione di blog, si avvicinano
all’idea di social network, ulteriori evoluzioni sono date dalle semantic social
network, che collegano sia persone che blog, come ad esempio StumbleUpon e
Funchain. Si pu parlare in questo caso di un ibrido tra un social network e un
aggregatore, ovvero un sito che permetta agli autori di blog di pubblicizzare i propri
articoli (post).
Con l uso delle reti sociali sta diffondendosi anche un’evoluzione delle radio online.
I siti non si limitano a proporre musica in formato mp3, ma, interpretano i gusti e
propongono musiche simili, facendo scoprire nuovi artisti, musicalit , ritmi.
MySpace Ł sicuramente uno dei social network piø importanti in questo settore, ma
non bisogna dimenticare siti come Pandora.com, lastfm.it, e musicovery.com,
attraverso i quali Ł possibile creare delle community invitando i propri amici, ma
anche ascoltare e condividere la musica con i "vicini", ovvero con le persone che
hanno preferenze simili alle proprie.
I social network possono essere organizzati anche attorno a modelli di business e ad
attivit come commerciali, come LinkedIn, Xing o Viadeo (interamente in italiano)
o svilupparsi su base territoriale, ad esempio per siti dedicati esclusivamente a
cultura e tempo libero in una determinata citt .
Una rete mista Ł un modo ideale di avvicinare reti sociali combinando sia elementi
offline (eventi faccia a faccia) che online. MySpace, ad esempio le costruisce, come
gi detto, su musica indipendente ed incontri, mentre Facebook, nato con l’obiettivo
principale di indagare sulle comunit scolastiche Ł ora diventata una rete che
abbraccia trasversalmente tutti gli utenti di internet e tratta argomenti di qualunque
tipo.
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Funzionamento e sviluppo di un social network
Questo tipo di comunit sono caratterizzate dalla presenza di un gruppo iniziale di
fondatori, il piø famoso Ł diventato sicuramente Mark Zuckerberg che con il suo
Facebook ha rivoluzionato il modo di comunicare di 400 milioni di persone nel
mondo, che inviano messaggi ai loro conoscenti invitandoli ad entrare a far parte
del loro network. I nuovi arrivati ripetono a loro volta il procedimento, aumentando
cos il numero totale degli iscritti e dei collegamenti fra loro: Ł proprio questo il
concetto alla base di queste comunit . I siti di social networking, cos come i social
media in generale, sono caratterizzati da una esternalit di rete positiva : il che
significa che il loro valore aumenta con l’aumentare del numero di utenti che ne fa
uso.
Nei siti di social networking, ruota tutto intorno al proprio profilo personale, (che
nel caso dei mondi virtuali chiameremo Avatar3, la nostra rappresentazione 3D), ai
contenuti multimediali che decidiamo di condividere per interagire con gli altri
membri della rete e al sopracitato meccanismo di invito e raccomandazione ,
altres noto come: Effetto Rete . L effetto rete, Ł anche una straordinaria forma di
marketing virale che consente il rapido sviluppo e la conseguente affermazione di
iniziative pubblicitarie, senza necessariamente incappare in eccessive spese di
promozione e distribuzione, a differenza di quanto accade troppo spesso nelle
comunicazioni offline. Per questo motivo molte aziende operanti nel web provano
ad attivare quello che Ł stato definito il circolo virtuoso dell auto-sostentamento
promozionale , limitandosi a contagiare pochi utenti, non necessariamente
Opinion-Leader e affidandosi al semplice sistema del passaparola, dando vita al
social media marketing , che verr ampiamente trattato nella seconda parte di
questa tesi.
Tornando ai social network, la prima cosa da fare per entrare a far parte di uno di
essi, Ł la costruzione di un proprio profilo personale, corredato da un insieme di
informazioni utili per chi lo legger , come ad esempio: il nostro indirizzo mail,
un eventuale foto, una descrizione di noi stessi, dei propri interessi, delle passioni e
esperienze passate. Non va sottovalutata l importanza del profilo, anche sotto
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Parola in lingua sanscrita, originaria della tradizione induista, nella quale ha il significato di
incarnazione, di assunzione di un corpo fisico da parte di un Dio.
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l aspetto puramente estetico, perchØ quello Ł il nostro ritratto, per tutti coloro che
non ci conoscono nel mondo reale, quelle breve descrizione e quell eventuale foto
costituiscono la nostra carta d identit virtuale .
Piø complesso Ł il discorso riguardante il concetto di avatar, una sua definizione
tecnica potrebbe essere: l avatar Ł una rappresentazione mediale/virtuale di una
persona reale . Questa definizione merita alcuni approfondimenti, soprattutto
perchØ alcuni critici tendono a dare un ruolo umano, anzi quasi sovrumano al nostro
avatar, sostenendo che in ambienti come Second Life, l avatar che ci troviamo
davanti Ł, e non rappresenta, la persona con cui stiamo interagendo.
Come sostiene Mario Gerosa: Le nostre contropartite virtuali, [ ], sono ormai
parte delle nostre vite, ambiscono a essere i nostri gemelli al di l dello schermo,
rappresentano delle attualizzazioni del ritratto di Dorian Gray . Gli avatar sono
dei moderni sosia, corrispondono a un altro lato di noi stessi, sono una proiezione
virtuale di quello che vorremmo essere, ma allo stesso tempo ci descrivono
realmente, e soprattutto ci fanno sentire protetti, come se fossimo dietro a una
maschera.
.
Un esempio di rete sociale
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Dai social network ai social media: la svolta di Obama
Il Dipartimento di Stato Usa ha sostituito il temine social network con social
media per riferirsi a quell insieme di piattaforme web che vanno da Facebook a
Twitter. Non Ł un cambiamento di poco conto poichØ sta a significare che, per
l amministrazione del presidente Barack Obama, questi sono i nuovi mezzi di
comunicazione di massa ai quali guardare per l informazione del futuro.
Il mondo sta cambiando velocemente e noi vogliamo cogliere tutte le opportunit
di questa rivoluzione , ha detto Alec Ross, responsabile per l innovazione
nell ufficio del Segretario di Stato Hillary Clinton, rivolgendosi a una platea di 30
giornalisti di tutto il mondo giunti a Washington per una serie di incontri sulle
nuove tecnologie organizzati dal Foreign Press Centers.
Dai colloqui Ł emersa la strategia della Casa Bianca nel campo della
comunicazione: milioni di persone in tutto il mondo oggi stanno sui social network
per conversare, organizzare la propria vita sociale e scambiare opinioni. Per gran
parte di esse questi sono anche la fonte principale dalla quale attingere notizie.
Dunque Ł nata una nuova audience: il pubblico dei social media, e se vogliamo
stare in contatto, condividere e conversare con loro, dobbiamo portare
l informazione in questo nuovo mondo sociale .
Il cambiamento Ł radicale: fino a pochi anni fa essere in internet voleva dire aprire
un sito web e aspettare che gli utenti interessati, per un motivo o per l altro,
arrivassero a visitarlo. Oggi la Casa Bianca ha ribaltato quella prospettiva: se le
persone stanno principalmente altrove, sui social network, non si pu attendere che
vengano da noi, ma dobbiamo essere noi a portare i contenuti dove gli utenti si
aspettano di trovarli. Dobbiamo portare l informazione, i nostri atti amministrativi
dove le persone vivono e discutono, perchØ questa Ł la strada per ampliare ed
arricchire la nostra presenza ed avere una relazione diretta con la gente , spiega
Katie Dowd, New media director.
Il primo Internet President come Ł stato definito dal suo stesso staff, nasce
dall intuizione che anche nella pur giovane vita di internet si stia aprendo una
nuova era: se prima era sufficiente essere sul web con un sito per avere assicurata
una certa influenza, oggi per essere veramente rilevanti questo non basta piø. Per
raggiungere milioni di persone e parlare con loro c Ł solo una opportunit : non
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essere semplicemente su internet, ma fare parte di internet; essere inseriti in quel
sistema di conversazione e informazione, di interazione e condivisione che fino a
poco tempo fa indicavamo sotto il nome di social network e al quale, da adesso,
dovremmo abituarci a fare riferimento come ai social media .
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Cosa sono i Social Media?
Wikipedia, uno dei piø famosi social media (ci troviamo quindi di fronte a un caso
di metacomunicazione , in cui la comunicazione parla della comunicazione ) li
definisce in questo modo: Social Media Ł un termine generico che indica
tecnologie e pratiche online che gli utenti adottano per condividere contenuti
testuali, immagini, video e audio. I social media rappresentano fondamentalmente
un cambiamento nel modo in cui la gente apprende, legge e condivide informazioni
e contenuti .
In questi ultimi anni si Ł passati dai tradizionali servizi definiti in maniera
unilaterale, trasmessi in modalit Broadcast, a un modello in cui il protagonista Ł lo
stesso utente che Ł contemporaneamente produttore di contenuti e consumatore dei
prodotti dagli altri utenti, che per questo motivo Ł stato definito: prosumer.
Prosumer Ł una parola mutuata dall’inglese, formata dalla composizione delle
parole producer o professional con la parola consumer, si riferisce ad un utente
che, svincolandosi dal classico ruolo passivo, assume un ruolo piø attivo nel
processo che coinvolge le fasi di creazione, produzione, distribuzione e consumo.
Nel web 2.0 i prosumer sono definiti esattamente come: i consumatori che
producono contenuti .
I social media sono diventati molto popolari perchØ permettono alla gente di
connettersi con il mondo online per stabilire relazioni di tipo personale o lavorativo.
In termini economici i social media vengono definiti anche User Generated Content
(UGC) o Consumer Generated Media (CGM).
Questi strumenti permettono di sfruttare l intelligenza collettiva che Ł presente nel
momento in cui esiste effettivamente un collettivo e il contributo di ciascuno Ł
disponibile a tutto il suo gruppo di influenza , all insieme di persone con cui ha un
qualche tipo di relazione: alla sua rete sociale . Come abbiamo visto, la
definizione stessa di social media Ł molto generica, forse perchØ non si basa su
esempi concreti ma attinge elementi da diverse discipline: dall informatica alla
comunicazione, dal marketing all economia. Parlando di economia non si pu non
citare Wikinomics , il libro di Don Tapscott 4 in cui parla dell avvento della nuova
economia della collaborazione e della co-creazione di contenuti diversissimi tra
4
Riconosciuto economista a livello internazionale
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loro. In questo senso la definizione di Wikinomics Ł
ampiamente assimilabile a quella di un vero e proprio sistema
economico caratterizzato dall’utilizzo dei social media da
parte di aziende, organizzazioni, brand e consumatori grazie
all’impiego di strutture organizzative e tecnologie dedicate a
sistemi di collaborazione di massa e di co-creazione dei
contenuti.
Se vogliamo analizzarli dal punto di vista prettamente tecnico, i social media
possono essere visti come una grande famiglia, composta da diversi elementi:
• Social network, divisi in:
o Di massa : Facebook, MySpace
o lite network: ASmallWorld
o Business social network: LinkedIn, Xing
• Blog e microblogging:
o Wordpress (la piø famosa piattaforma per blog)
o Twitter
• Servizi di condivisione:
o Photo sharing: Flickr
o Video sharing: YouTube
o Site sharing: Delicious
• Siti collaborativi:
o Wiki
o Slideshare (contiene presentazioni Power Point)
• Mondi virtuali:
o Virtual world: Second Life
o Virtual game: World of Worcraft
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Mappa dei social media
Prima di partire con l analisi approfondita dei singoli social media, ho deciso di
compilare questa semplice ma essenziale tabella, una sorta di legenda, utile per
capire meglio quello che andremo ad affrontare nelle prossime pagine:
Social Media Genere Tipologia di
utenti principali
Obiettivo Peculiarit
Social network
E utilizzato da
tutti : 400 milioni
di utenti
Creazione e
recupero di
amicizie
Si trova quasi
chiunque
Social network Artisti/musicisti
Fornire spazio
agli artisti
emergenti
Buon
trampolino
per artisti
lite network
Ricchi uomini
d affari
Fare affari e
scambiarsi
consigli
Selezione
all ingresso
Business
network
Giovani
imprenditori
Cercare/trovare
lavoro in Rete
Opportunit
reali di fare
business
Microblogging
Svariati tipi di
utenti, molto amato
dai giornalisti
Informare tutti
su cosa si sta
facendo
Istantaneit
Video sharing Usatissimo da tutti
i tipi di utenti
Condivisione
di video
Viralit : un
video tira
l altro
Photo sharing
Amanti della
fotografia
Condivisione
di foto
Gestire un
alto numero
di foto
Site sharing
Esperti nel campo
dell informatica
Condivisione
dei propri siti
preferiti
Tenere traccia
dei preferiti
propri e altrui
Wiki: sito
collaborativo
Utilizzatori: tutti .
Creatori di
contenuti: pochi
utenti affidabili
Raccolta del
sapere
universale
Utilissima su
qualsiasi
argomento
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Social Media Marketing
Tenendo sempre Wikipedia come nostro punto di riferimento, se tra le sue pagine
cerchiamo la definizione di social media marketing , come risultato abbiamo una
pagina parzialmente tradotta dall inglese. Da questo possiamo partire per due
importanti riflessioni sull argomento:
• una grande incertezza su cosa sia realmente
• come il nostro Paese sia ancora indietro in questo settore
Se vogliamo approfondire la nostra ricerca sull argomento, cercando tra i motori di
ricerca Ł facile trovare numerosi articoli che ne parlano ma dai quali non si riesce
ad ottenere una definizione ufficiale che spieghi cosa sia realmente il marketing nei
social media. Alcuni utenti sono portati a pensare che questa sia quasi una notizia
positiva, proprio perchØ siamo nell epoca del cosiddetto beta perpetuo5 e quindi Ł
normale che non si riesca a dare una definizione stabile di cosa sia il social media
marketing.
L unica cosa certa del social media marketing Ł che, invece di indurre bisogni, deve
adattarsi continuamente a quelli dei consumatori, deve renderli partecipi e conferire
loro una nuova posizione all interno delle logiche di mercato, deve instaurare una
comunicazione bidirezionale, non deve limitarsi a parlare con loro, ma in primis
deve ascoltarli.
Considerare un utente internet come puro target Ł anacronistico, lo dimostrano i
risultati della pubblicit di Facebook che viene saggiamente aggirata dagli iscritti al
social network perchØ il loro unico desiderio Ł condividere esperienze con gli amici
o diventare parte integrante del processo produttivo e non essere oggetto di
marketing da parte di brand e imprese. La capacit di coloro che hanno deciso di
puntare su questo nuovo tipo di opportunit e accettare la sfida del social media
marketing deve essere proprio quella di saper conversare in maniera sincera, magari
esponendosi un po , rischiando il linciaggio pubblico, ma dimostrando cos le
proprie buone intenzioni. Questo argomento verr ampiamente approfondito nella
seconda parte di questo testo.
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In informatica, la versione beta fa riferimento a software non definitivi , messi a disposizione
di tutti gli utenti, che hanno cos la possibilit di testarli e eventualmente modificarli. In generale si
riferisce a versioni non definitive di qualcosa.