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1.1 Descrizione dello stato dei luoghi e delle attività
L’azienda oggetto del presente studio è composta da tre hangar con struttura portante
metallica e tamponamenti in lamiere grecate, e da una pista dove viene effettuata la prova
motori.
Gli hangar di pianta rettangolare hanno dimensioni 56 x 60 mq ed al loro interno
ospitano gli uffici e tutti i macchinari necessari per svolgere le attività lavorative che, in
generale, sono costituiti da:
Accettazione del velivolo e perizia delle anomalie;
Smontaggio del velivolo e verifica delle componenti;
Rimontaggio delle componenti;
Eventuali piccole sverniciature e ritocchi di verniciatura;
Prove funzionali a terra;
Voli d’officina e consegna al cliente.
Figura 1
HA NG AR 1
HA NG AR 3
HA NG AR 2
UFFICI
UFFICI
MAG AZZINI
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I macchinari utilizzati durante le fasi lavorative sono i seguenti:
Banco idraulico: alimenta idraulicamente il velivolo sostituendosi alle pompe idrauliche
dei tre impianti del velivolo, dando la possibilità di eseguire le prove funzionali del sistema
dei comandi volo e del sistema di apertura carrelli;
Hobart: generatore di corrente elettrica diesel che alimenta il velivolo a seconda della
necessità specifica, ed in base al tipo di prova funzionale da eseguire: verifica del sistema
impianti luci, del sistema di condizionamento, del sistema dei comandi di volo, del sistema
dei carrelli.
Pistola pneumatica;
Trapano pneumatico;
smerigliatrice;
Aspiratore: elimina i vapori dei prodotti sgrassanti, degli sverniciatori e delle vernici
nell’area di verniciatura posta nell’hangar 3.
Compressori;
Muletto;
Utensili manuali.
Le mansioni dei lavoratori permettono di distinguere le seguenti categorie:
a) Responsabili;
b) Impiegati;
c) Addetti al collaudo;
d) Montatori;
e) Elettricisti;
f) Motoristi;
g) Strutturisti;
h) Addetti alla verniciatura;
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i) Sorveglianti;
j) Manutentori impianti;
k) Magazzinieri;
l) Archivisti.
Per la maggior parte del tempo, sono svolte lavorazioni manuali sugli aeromobili
all’interno di tre hangar, e successivamente, per almeno due volte al mese, è condotta una
prova motori dei velivoli presso una pista del vicino aeroporto.
L’orario di lavoro è in genere diviso in turni di otto ore giornaliere, per cinque giorni la
settimana.
Stante le caratteristiche di variabilità delle attività lavorative svolte, il metodo di analisi
proposto, differente da quelli statici riscontrabili in molti studi analoghi reperibili in
letteratura e che utilizzano solo rilievi fonometrici, realizza un modello numerico descrittivo
della rumorosità ambientale dinamico, che consente all’azienda la gestione autonoma ed in
tempo reale delle differenti situazioni lavorative che possono eventualmente presentarsi.
Esso consiste nella caratterizzazione delle sorgenti di rumore presenti nelle aree di
lavoro, tramite rilievi fonometrici ed individuazione dei rispettivi livelli di potenza sonori e
spettri acustici, nell’implementazione di modelli numerici descrittivi dello stato dei luoghi
che consentano la stima della rumorosità (sia nell’ambiente interno che in quello esterno)
con le diverse possibili configurazioni delle sorgenti sonore, e nella valutazione del rischio
di esposizione con riferimento alla nuova normativa ed ai casi più gravosi o frequenti.
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CAPITOLO 2
Analisi del clima acustico
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2.1 Analisi del clima acustico
Come già indicato in premessa, l’analisi del clima acustico interno ai capannoni dove
avvengono le lavorazioni e quello esterno della pista di prova è condotta con le strategie
classiche adoperate nei piani di risanamento acustici o nelle valutazioni d’impatto
ambientale. Le sorgenti di rumore individuate durante il rilievo dello stato dei luoghi
vengono caratterizzate acusticamente tramite l’individuazione dei rispettivi livelli di potenza
e della distribuzione spettrale, con rilievi fonometrici eseguiti con le sorgenti sonore
funzionanti una alla volta; successivamente con opportuni modelli numerici previsionali di
tipo ray-tracing, descrittivi della geometria dei luoghi e delle loro caratteristiche acustiche,
sono state elaborate, con riferimento al parametro livello equivalente continuo di pressione
sonora ponderato A (nel seguito indistintamente indicato con la sigla Leq(A) oppure L
Aeq,T
)
le mappe della rumorosità con diverse combinazioni di funzionamento delle sorgenti
precedentemente caratterizzate.
Le mappe sono state infine verificate con ulteriori rilievi fonometrici di controllo.
2.2 Modalità di esecuzione dei rilievi fonometrici
I rilievi fonometrici sono stati eseguiti con riferimento al decreto del 16 marzo ’98,
“Tecniche di rilevamento e misurazione dell’inquinamento acustico “.
Tale decreto fissa le caratteristiche della strumentazione di misura, le modalità operative
e le tecniche di misurazione.
In base alla norma la strumentazione deve essere costituita da un fonometro integratore
in grado di eseguire l’analisi del rumore in bande di terzi di ottava, ed avere le seguenti
caratteristiche:
Essere conforme alle specifiche di cui alla classe 1 delle norme EN 60651 e EN 60804;
Avere filtri per l’analisi spettrale operanti nell’intervallo tra 20Hz e 20KHz e conformi
alle norme EN 61260 e EN 61094-1, -2, -3, -4;
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Utilizzare microfoni conformi alle norme EN 61260 e EN 61094-1, -2, -3, -4.
La strumentazione, prima e dopo ogni ciclo di misura deve essere controlla da un
calibratore di classe 1, conforme alla norma IEC 942/1988.
Le misure fonometriche eseguite, sono valide, se la calibrazione effettuata prima e dopo
ogni ciclo di misura differisce al massimo di 0,5 dB.
È indispensabile, prima dell’inizio delle misure acquisire tutte le informazioni che
possono condizionare la scelta dei tempi e delle postazioni di misura.
La strumentazione utilizzata nel caso in questione fornisce in continuo informazioni su
numerose grandezze quali: il livello equivalente continuo di pressione sonora ponderato A, i
livelli di pressione sonora massimi e minimi, l’analisi in frequenza per bande di ottava e di
terza d’ottava, la time history etc., ed il tutto con le diverse ponderazioni (A, C, lin) e
costanti di tempo (fast, slow, impulse) disponibili. È inoltre possibile memorizzare i dati sul
computer per ulteriori elaborazioni.
La durata delle misure è stata stabilita di volta in volta, in modo che i rilievi fossero
rappresentativi del rumore prodotto dalle varie sorgenti indagate.
Rumori costanti richiedono tempi di misura ridotti, rumori ciclici richiedono tempi di
misura pari ad un multiplo intero della durata del ciclo, rumori variabili di varia natura
richiedono tempi di misura sufficienti e lunghi affinché il valore del Leq(A) subisca
oscillazioni inferiori all’arrotondamento di 0,5 dB(A) previsto dalla normativa.
Il microfono è stato montato, durante l’uso, su un treppiedi e tenuto lontano da superfici
riflettenti, con l’impiego di un cavo di prolunga per il collegamento al fonometro.
Le misure sono state eseguite sia all’esterno che all’interno degli hangar, e negli uffici.
Nel primo caso, il microfono è stato collocato nell’interno dello spazio fruibile dagli
operatori. L’altezza del microfono è stata scelta in accordo con la reale posizione del
ricettore, il microfono è stato munito di cuffia antivento, e le misurazioni sono state eseguite
in assenza di precipitazioni, nebbia e/o vento superiore ai 5 m/s.
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Nel secondo caso si possono distinguere le seguenti situazioni:
a) Rilievi eseguiti per la caratterizzazione di sorgenti sonore fisse:
Il microfono è stato posizionato ad un metro dalla sorgente sonora, dal lato più rumoroso
di questa, e ad un’altezza compresa tra 1.20 ÷ 1.50 m.
I rilievi sono stati condotti con l’utilizzo di una prolunga microfonica, che permette
all’operatore di porsi a debita distanza (generalmente maggiore di tre metri), ed in totale
assenza di altro personale nelle vicinanze.
b) Rilievi eseguiti per la caratterizzazione di sorgenti sonore mobili:
Per le attrezzature di lavoro portatili quali trapani, pistole per la ribattitura etc. il
microfono è stato posizionato in prossimità della testa dell’operatore che le utilizza, per il
periodo di normale svolgimento dell’attività lavorativa. Per le sorgenti mobili quali il banco
idraulico o il gruppo elettrico, che sono attrezzature mobili delle dimensioni di un
autoveicolo, il microfono è stato posizionato sul treppiedi ad un metro dal lato più rumoroso
della sorgente sonora, e ad un’altezza compresa tra 1.20 ÷ 1.50 m. dal pavimento.
c) Rilievi di controllo eseguiti all’interno dell’area uffici:
In questo caso i rilievi sono stati eseguiti sia in condizioni di normali attività lavorative
sui velivoli all’interno degli hangar, che in condizioni dell’utilizzo anche delle sorgenti
sonore mobili (generatori, banco idraulico etc.), con la porta dell’ufficio indagato aperta, il
microfono posizionato ad una distanza maggiore di un metro dalle superfici riflettenti, e ad
un’altezza pari a quella dei ricevitori (circa 1,70 m.).
d) Rilievi di controllo eseguiti all’interno dell’officina:
I rilievi sono stati eseguiti all’interno degli hangar con le stesse condizioni del caso
precedente, cercando di ridurre al minimo indispensabile la presenza del personale e di
eseguire misure singole per ogni tipologia di lavorazione.
e) Rilievi eseguiti per la caratterizzazione del rumore di apertura e chiusura delle porte
dell’hangar:
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Un caso particolare è rappresentato dal rumore prodotto dall’apertura e dalla chiusura
delle porte dell’hangar, dato che questa operazione interessa un’intera facciata degli edifici
metallici che ospitano le officine, e risultano particolarmente rumorose.
Il microfono in questo caso è stato posizionato ad un metro dalla guida di inizio corsa
del portellone.
I risultati delle misure fonometriche sono stati riportati in appositi libretti (uno per ogni
punto di rilievo) conformi alle indicazioni dell’allegato D del DM 16/03/1998 e contenenti
le seguenti informazioni:
Dati generali: luogo e data dei rilievi;
Strumentazione di calibrazione e di misura utilizzata;
Piantina con lay-out delle macchine, in cui siano indicate le sorgenti di rumore;
Tabella riportante Leq (A) e Lpicco(C), data, tempi e le condizioni di misura;
2.2.1 Risultati dei rilievi fonometrici
Di seguito sono riportati i libretti delle misure eseguite.
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Libretto misura
(Conforme allegato D, D.M. 16/03/1998)
Postazione di misura n. 1
Strumentazione di misura
Tipo Marca e modello n. matricola
Fonometro integratore 01dB symphonie
639
Microfono
ACLAN MCE210 980277
Calibratore
01dB CAL01 980191
Sorgente fissa e condizioni ambientali di misura
Sorgente sonora Aspiratore
Tipologia di misura Misura per la valutazione del livello di potenza e dello spettro
Condizioni ambientali Misura eseguita all’internodi un ambiente chiuso
Dati generali
Data 23/11/2006
Ora inizio osservazione 09.17
Tempo di riferimento TR Diurno (6.00 – 22.00)
Tempo di osservazione TO 8 h
Tempo di misura TM 30min
Livelli della rumorosità rilevati in lavorazione
L
Aeq
dB(A) 67.4
L
picco
dB(C) 85.4