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CAPITOLO 1
COME SI ARRIVA A PARLARE DI RSI NELLE IMPRESE
Le imprese che agiscono in modo irresponsabile si sono mostrate sempre più
presenti, sopratutto nei paesi sviluppati, ed in conseguenza a tale diffusione si è
evoluto un nuovo modello di governo che ha preso piede prima negli Stati Uniti e
poi in Europa durante gli anni ’90. In questo periodo l’impresa irresponsabile ha
sviluppato una nuova concezione basata sulla massimizzazione a breve termine
del valore di mercato ad ogni costo, inoltre al fine della creazione di valore per gli
azionisti hanno subito una modifica di struttura e funzionamento degli organi di
governo. L’azione dei manager delle imprese irresponsabili hanno causato
direttamente a partire dagli anni ’90 e nei primi anni 2000 diversi scandali
societari (corporate scandals) causando centinaia di fallimenti oggetto di indagine
giudiziaria, tuttavia le azioni socialmente poco responsabili va ben oltre i recenti
scandali societari; tra queste si possono citare salari e condizioni di lavoro
indecenti, la costruzione nei paesi in via di sviluppo di impianti poco sicuri e
l’impiego di lavoratori schiavizzati, l’impiego di attrezzature difettose e
pericolose che potevano essere sostituiti a poco costo, e con particolare
riferimento all’Italia l’inquinamento dell’ aria, acque e ambienti di lavoro.
In conseguenza di tutto questo si è sentita sempre più forte la necessità di
rispondere sul piano sociale, ambientale ed economico, a tal fine non bastano le
esortazioni di natura morale ed i richiami dell’etica a indurre le imprese a
modificare la loro attuale attività nel governo d’ imprese, oltre all’introduzione di
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leggi e controlli relativi ai comportamenti del governo d’impresa si richiede una
profonda riforma dei processi di governo delle imprese.
In conseguenza a questa fase di irresponsabilità delle imprese si e reso necessario
attuare una dottrina, ovvero un codice etico di comportamento che racchiuda un
insieme di principi sul modo di trattare correttamente, oltre agli azionisti, tutti
coloro che sono interessati all’attività d’impresa, che vengono indicati con il
termine di stakeholders; è questa la responsabilità sociale d’impresa (corporate
social responsability).
LIBRO VERDE
Stando alle fonti ufficiali, nel Libro verde pubblicato dalla Commissione europea,
dal titolo “promuovere un quadro europeo per la responsabilità sociale
dell’impresa”, la Rsi veniva definita come “l’integrazione su base volontaria dei
problemi sociali e ambientali delle imprese nelle loro attività produttive e nella
loro interazione con gli altri portatori di interesse. Essere socialmente responsabile
significa non soltanto far fronte alle attese della legge, ma anche andare al di là
del soddisfacimento degli obblighi e investire di più nel capitale umano,
nell’ambiente e nelle relazioni con i portatori di interessi”;
Il Libro verde inoltre mostra una distinzione tra due tipi di responsabilità di cui si
deve tenere conto: responsabilità interna all’impresa e responsabilità esterna ad
essa;
i contenuti interni si riferiscono all’equa gestione delle risorse umane, tutela della
salute e sicurezza sul lavoro, attenzione rivolta alla gestione del personale, una
gestione non traumatica dei cambiamenti tecnologici e organizzativi e
contenimento degli impatti ambientali;
riguardo ai contenuti esterni questi riguardano i rapporti che si dovrebbero
instaurare tra l’impresa e la società nel suo insieme, compresi i partner economici
e le comunità locali.
Un istituzione come la Commissione europea non può tuttavia imporre la pratica
della Rsi, dovrà limitarsi a suggerire la convenienza a praticare, e la decisione di
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far fronte alle proprie responsabilità sociali dev’essere lasciato al libero arbitrio
delle singole imprese.
RESPONSABILITA’ SOCIALE D’IMPRESA
Approfondendo il concetto, la Responsabilità sociale d’impresa è uno strumento
che rende un’organizzazione migliore e permette a chi la gestisce di fare al meglio
il proprio lavoro, ossia produrre valore per se stesso e per la propria comunità.
Per capire se un’impresa sta attuando una strategia
di responsabilità sociale è possibile delineare una serie di condizioni ed azioni la
cui presenza evidenzia la volontà dell’impresa di perseguire un percorso di
responsabilità sociale:
−− l’esistenza di una visione, di una missione e di valori d’impresa esplicitati;
−− un Codice Etico, integrato nelle valutazioni di performance dello staff e nel
raggiungimento degli obiettivi a fine anno;
−− la definizione di cosa significhi responsabilità sociale per quella particolare
azienda;
−− l’identificazione degli impatti più rilevanti dell’impresa (materiality
principle)3 ;
−− la rendicontazione della propria performance ambientale, social ed economica
tramite alcuni indici di tipo quantitativo e qualitativo identificati a livello
internazionale, adattandoli alla propria dimensione e contesto;
−− la pubblicazione di un Bilancio Sociale o di Sostenibilità.
GOVERNANCE DELL’IMPRESA
L'espressione governance definisce il sistema e le regole per la gestione e il
controllo della società.
I sistemi di governance dovrebbero indirizzarsi verso a una buona, corretta e
trasparente conduzione delle attività, in base alla normativa generale e speciale
applicabile, allo Statuto, al Codice Etico, alla normativa interna e alle best
practices in materia; questi principi sono fondamentali specialmente in contesti
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sociali ed economici come quelli attuali dove esiste una grandissima influenza dei
mercati finanziari sull’economia reale, che rende sempre più complessa l’efficacia
della corporate governance nello svolgimento dell’attività di controllo, gestione e
supervisione dell’impresa.
La governance comprende anche i rapporti tra i vari stakeholders (ovvero tutti
quei soggetti che detengono un interesse nell’impresa) ed i diversi obiettivi a cui
l’impresa mira; tali sistemi infatti, pur rispondendo ad indicazioni degli Organismi
Di Vigilanza, delle banche centrali o della giurisprudenza, dovrebbero
promuovere il concetto di “stakeholder company”, che li consenta cioè di allineare
l’interesse della proprietà con quello degli altri stakeholder.
Più in generale, riguarda tutte le regole, relazioni, processi e sistemi aziendali,
tramite le quali viene esercitata e controllata l’autorità. In particolare tra le regole
rientrano le leggi del paese e le regole societarie interne. Le relazioni includono
quelle tra tutte le parti coinvolte nella società, come i proprietari, i manager, gli
amministratori, le autorità di regolazione, i dipendenti e la società in senso ampio.
I processi e sistemi riguardano la misurazione delle performance, sicurezza,
reporting e contabilità. In base alla struttura della corporate governance si
esprimono le regole e i processi con cui si prendono le decisioni in una società, le
modalità con cui vengono decisi gli obiettivi aziendali, nonché i mezzi per il
raggiungimento e la misurazione dei risultati.
INTEGRAZIONE DELLA RSI NEL GOVERNO DELL’IMPRESA
Le discussioni di governance e di Rsi hanno per molto tempo seguito percorsi
differenti, solo recentemente questi due argomenti hanno iniziato a trovare delle
connessioni nello studio e nella pratica.
Tra i fattori più incisivi che hanno sollecitato questi dibattiti vi sono la
globalizzazione e l’idea di sviluppo sostenibile; l’aumento dell’interesse nel
vedere applicata la Rsi e stata sostenuto anche da altri fattori di più diretto impatto
sull’opinione pubblica a partire dalla scoperta di numerosi casi di corruzione (in
Italia nel ’92 con il caso “mani pulite”, ma altri sin dagli anni ’70 negli Stati
Uniti), a seguire le ricorrenti denuncie della presenza in commercio di molti
prodotti nocivi o difettosi, e i vari disastri ecologici (specie quelli provocati dalle
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petroliere). Inoltre hanno influito una crescente attenzione le preoccupazioni per le
delocalizzazioni delle grandi imprese che portano alla perdita per le comunità
locali di occupazione, reddito, e attività commerciali;
Di conseguenza alle pressioni di consumatori, chiese, gruppi religiosi, sindacati,
volte a richiedere un comportamento socialmente più responsabile da parte delle
imprese, è cresciuto progressivamente il convincimento da parte delle imprese
che la Rsi può avere effetti positivi per gli affari.
In seguito questo ha contribuito alla diffusione dei codici etici ai quali è stata
attribuita una crescente importanza.
EFFETTI COLLATERALI
Le iniziative in termini di Rsi hanno prodotto effetti collaterali particolarmente
rilevanti.
In primo luogo la rsi è diventata sempre più una vera e propria industria attraverso
la costituzione in molti paesi di società, centri studi, uffici di consulenza, consigli,
consorzi, netto, che offrono al’impresa ogin tipo di servizio come l’offerta di
“revisori sociali” che certificano il rispetto delle norme contenute nei codici di
Rsi.
Ha in effetti forzato molte imprese a elaborare codici di condotta in ambito sociale
ed ambientale, resta tuttavia da vedere quanto questo sia in effetti servito ad
accrescere l’assunzione di responsabilità sociali da parte delle imprese.
In secondo luogo ha contribuito a un forte sviluppo dell’investimento socialmente
responsabile (socially responsible investment) per cercare di accreditare sé stessi
come imprese socialmente responsabili.
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IMPATTO DELL’IMPRESA SUL SISTEMA
Un impresa deve riuscire a gestire tre dimensioni di impatto nell’ambiente nel
quale opera: dimensione sociale, dimensione ambientale e dimensione economica;
deve quindi attribuire alla sua attività responsabilità in queste tre diverse aree, è
questa l’accezione più moderna della “responsabilità sociale d’impresa”,
AREE DI RESPONSABILITA’ DELLA RSI
È importante definire le aree fondamentali su cui interviene la RSI , gli obiettivi
che si propone per ognuna di queste, quali sono gli stakeholders con cui
interagisce in ciascuna area e le attività interessate a riguardo:
Dimensione ambientale
•politiche ambientali
•emissioni inquinanti
•recycling
•gestione risorse
Dimensione economica
•Corporate governance
•Trasparenza dei dati e della struttura
aziendale
•Responsabilità ed organizzazione del Cda
•regole per insider traning
Dimensione sociale
•Rapporto con il personale e
sindacati
•Lavoro minorile
•Tempi di lavoro
•Sistema salariale
•Sponsoring
•Sicurezza del personale
•Discriminazione
•fairtrade