Analisi e progettazione di un circuito di sensing per memorie rad-hard
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Capitolo 1 Radiazioni presenti nello spazio e memorie non volatili Nella prima parte di questo capitolo introduttivo parleremo delle parti- celle presenti nello spazio e delle radiazioni che causano, dei loro efietti sui circuiti integrati e delle conseguenze sui transistori MOS. Inflne classiflchere- moglierrorieimalfunzionamenticausatidalleradiazioni; sarannoaccennati in generale e descritti pi u in dettaglio nel Capitolo 6, dove ci occuperemo di simularli sul circuito di sensing. Nellasecondaparte,invece,presenteremovelocementel’architetturadelle memorie non volatili, le tecnologie NOR e NAND e i vari circuiti periferici che le compongono. 1.1 Le radiazioni 1.1.1 Particelle nello spazio Le radiazioni presenti nello spazio sono causate da certi tipi di particelle elementari, come protoni, elettroni oppure neutroni; esse si dividono in due grandi categorie: le particelle cariche e la particelle neutre. Vediamole in dettaglio: 21.1 Le radiazioni †leparticellecarichehannolacaratteristicafondamentaledireagireelet- tricamente tra di loro secondo la legge di Coulomb. Le principali sono i protoni, gli elettroni e gli ioni: 1.i protoni sono le particelle cariche pi u difiuse fuori dall’atmosfera dellaTerra,illorocomportamentodipendedall’energiaposseduta: se e minore di 100keV ionizzano la materia e possono provocare eccitazione o spostamento degli atomi, se e maggiore di 10MeV provocano una reazione nucleare; 2.gli elettroni, anch’essi presenti in grande quantit a, possono inter- agire secondo la legge di Coulomb oppure attraverso il fenomeno di scattering, che si veriflca durante la reazione nucleare quan- do la particella emessa dal nucleo e uguale a quella emessa dalla reazione. Inoltre, quando gli elettroni penetrano nella materia perdono energia emettendo raggi X; 3.gli ioni sono atomi con un numero di protoni diverso da quello degli elettroni; in particolare gli ioni pesanti (cio e pi u pesanti del carbonio) hanno un comportamento simile a quello dei protoni. †leparticelleneutrenonhannocaricaelettricaeperci ononinteragiscono secondo la legge di Coulomb, le pi u difiuse sono i neutroni e i fotoni: 1.i neutroni causano principalmente reazioni nucleari: quando un neutronecolpisceunnucleo, vieneassorbitoequest’ultimoemette particelletracuiprotoni,particellefioraggi ,oppuresubisceuna flssione. A seconda dell’energia del neutrone si veriflcano diversi tipi di reazione nucleare; 1 2.i fotoni, quantidi energia elettromagnetica, a seconda di come interagiscono con la materia possono provocare lo spostamento di un elettrone dall’orbitale e la generazione di un nuovo fotone (ef- 1 Un quanto e una quantit a discreta e indivisibile di una certa grandezza. 1. Radiazioni presenti nello spazio e memorie non volatili3 fetto fotoelettrico), l’emissione di un elettrone (efietto Compton) oppure la creazione di una coppia elettrone-positrone. 1.1.2 Tipi di radiazioni Perradiazionesiintendegeneralmenteunfenomenocausatodaltrasporto dienergianellospazio,cheasecondadicosaloproducepu oessereditretipi: le radiazioni nella fascia di Van Allen, i raggi cosmici e i brillamenti solari. Vediamoli brevemente: †la fascia di Van Allen (Figura 1.1) e una insieme di particelle cariche trattenute dal campo magnetico terrestre che si pu o dividere in due zone: una interna e una esterna. La zona interna arriva flno a 10000 km dalla Terra ed e composta principalmente di protoni. La zona esterna, in cui orbitano la maggior parte dei satelliti, si estende invece flno a 65000 km ed e formata principalmente da elettroni; Figura 1.1: La fascia di Van Allen †i raggi cosmici, o radiazione cosmica, sono causati dall’attivit a delle galassie dell’universo, e per questo sono molto uniformi e costanti, an- che se di–cili da studiare perch¶ e causati da particelle difierenti. In 41.1 Le radiazioni prossimit a della Terra reagiscono con l’atmosfera, creando particelle che possono raggiungere la superflcie terrestre; †i brillamenti solari ( are ) sono violente eruzioni di materia dalla fotos- fera del sole (Figura 1.2). Le espulsioni di materia sono composte prin- cipalmente di protoni, la cui elevata energia pu o danneggiare i circuiti elettronici. I componenti pi u sensibili vengono infatti spenti durante i brillamenti solari. Figura 1.2: I brillamenti solari 1.1.3 Efietti delle radiazioni sui circuiti integrati Vediamo ora gli efietti che le radiazioni causano nei circuiti integrati, cominciando dalle conseguenze sul transistore MOS. 1. Radiazioni presenti nello spazio e memorie non volatili5 Efietti sul transistore MOS †Intrappolamentodellelacunenell’ossido: quandoparticellacolpisce un transistore MOS, si crea una coppia elettrone-lacuna: nell’elettrodo digateenellezonedisiliciodrogatoquestacoppiasi ricombinaveloce- mente,essendoquestimaterialipocoresistivi;nelbiossidodisilicio(che eunisolante),invece, epossibilechelelacune,acausadellalorobassis- sima mobilit a, rimangano intrappolate, modiflcando il funzionamento del transistore stesso; †Intrappolamentodellelacunetraossidoesilicio: unaltroefietto dovuto alle radiazioni e l’incremento della densit a di lacune all’inter- faccia tra ossido e silicio; senza addentrarci nei dettagli flsici di tale fenomeno, diremo solo che questo provoca l’aumento in valore assolu- to della tensione di soglia; in pratica un transistore nMOS avr a una tensione di soglia maggiore, e un pMOS, invece, la avr a minore. Conseguenze sui parametri dei transistori MOS Questi efietti in uiscono sui paramentri dei transistori MOS, modiflcan- done tensione di soglia, correnti parassite e transconduttanza. †Aumento della tensione di soglia: l’intrappolamento delle lacune nell’ossidoenell’interfacciatraossidoesilicioprovocadueaumentidel- la tensione di soglia; rispettivamente ¢Ve ¢V. Il primo contributo oxit e descritto dalla formula: Z t ox 1x ¢V=¡‰(x)dx(1.1) ox Ct oxox 0 dove t e lo spessore dell’ossido di gate, C e la capacit a per unit a oxox di area e ‰(x) e la densit a di carica nell’ossido in funzione della dis- tanza x dall’interfaccia. Il cambiamento di soglia e negativo quando le cariche sono positive: ad esempio, per un transistore a canale p, le lacune intrappolate nell’ossido sopra il canale respingono le lacune 61.1 Le radiazioni che dovrebbero formare il canale. Questo vuol dire che per avere la stessa quantit a di carica nel canale bisogna applicare una tensione pi u negativa al gate e quindi la soglia diventa pi u negativa. [Stabile, 2006] Poich¶ e la distribuzione di carica nell’interfaccia pu o essere considerata bidimensionale, il secondo contributo alla variazione di soglia si pu o semplicemente esprimere come: Q it ¢V=¡(1.2) it C ox doveQ eladifierenzadicarica(perunit adiarea)cheriempieglistati it d’interfaccia prima e dopo l’irraggiamento. †Incremento delle correnti parassite: deflniamo la corrente stato- spento come la corrente che uisce nel transistore quando V= 0. GS Questa corrente pu o aumentare dopo l’irraggiamento a causa di due efiettichepossonoveriflcarsi: l’incrementodellacorrentedisotto-soglia e la generazione di corrente parassita. 1.L’incremento della corrente di sotto-soglia e determinato da due fattori, illustrati in Figura 1.3. Il primo fattore e la diminuzione della tensione di soglia in un transistore MOS a canale n a causa delle lacune intrappolate nell’ossido. La caratteristica del tran- sistore MOS prima dell’irraggiamento e indicata dalla linea con- tinua. Dopo l’irraggiamento la caratteristica e spostata verso sin- istra (linea tratteggiata a). In secondo luogo le radiazioni fanno diminuire la pendenza della curva (linea continua b). La corrente di sotto-soglia passa da Ia Iper la diminuzione della tensione 12 di soglia e a Ipoich¶ e diminuisce la pendenza. 3 2.La generazione di correnti parassite e dovuta all’intrappolamento dilacunenellazonadiossidochiamatabeccod’uccello[Gaillard, 1995] (Figura 1.4). In questa zona, essendo lo strato di ossido pi u spes- so, e pi u probabile che rimangano intrappolate le lacune, creando 1. Radiazioni presenti nello spazio e memorie non volatili7 Figura 1.3: Incremento della corrente di sotto-soglia in un transistore nMOS transistori parassiti, come si vede in flgura, con parametri simili a quelli del transistore principale. †Diminuzionedellamobilit aedellatransconduttanza: Dopol’ir- raggiamento si veriflca una diminuzione della mobilit a, dovuta princi- palmenteall’incrementoditrappolenell’interfacciaedesprimibilecome: (1.3) [Sexton, 1985] „ 0 „=(1.3) 1+fi(¢N) it dove „