3
- Mostre monografiche su un artista;
- Mostre itineranti internazionali;
- Mostre itineranti per mare;
- Mostre per valorizzare il patrimonio regionale o interregionale;
- Mostre in occasione di restauri o donazioni di collezioni private;
- Mostre per rivalutare o esaltare la nobilt ;
- Mostre a tema sacro o a tema profano;
- Mostre sulle istituzioni confraternali, etc.3
Negli ultimi tempi sono andate via via sviluppandosi le cosiddette Mostre temporanee .
Esse presentano numerose opere di diversa provenienza nell arco di un periodo limitato,
un opportunit da non lasciarsi sfuggire per lo spe cialista (che potr esaminare un vasto corpus
artistico utile per la sua ricerca) e per lo spettatore, che contribuisce a rendere queste installazioni
provvisorie un fenomeno culturale e mediatico in continua evoluzione4. Come sottolinea Pasculli
(2007), I primi luoghi deputati a contenere i mus ei effimeri sono stati in genere i Musei storici
ovvero quei Contenitori museali accreditati da sempre a soddisfare la richiesta culturale, dal
Louvre all Ermitage .
Nel corso della mia discussione prender in esame l e piø importanti Mostre temporanee
svoltesi negli ultimi vent anni su Sandro Botticelli (vero nome Alessandro Filipepi, 1445-1510) e
sul suo tempo.
La presente tesi, perci , nasce da un indagine appr ofondita nella quale ho raccolto
documenti scritti e audiovisivi sulla figura dell artista. Nell ambito della mia ricerca, ho preso in
esame i capolavori botticelliani che mi sono parsi piø idonei a rappresentare i tratti stilistici
salienti del pittore, cercando di coglierne la maturazione artistica e filosofica.
Ho scelto Botticelli come oggetto della mia indagine perchØ mi ha sempre affascinato il
velame di mistero che regna in uno dei suoi piø celebri dipinti, la Primavera, il che mi ha spinto
a documentarmi in modo assiduo e spesso autodidattico sull artista e, di conseguenza, sul
Rinascimento fiorentino.
Le qualit che ho avuto modo di apprezzare in Botti celli sono la caratterizzazione dei
personaggi, frutto di un introspezione psicologica che traspare dalla gestualit e dall espressione
del volto, le atmosfere fuori dai canoni spazio-temporali di molti suoi dipinti e il senso di
incompiutezza narrativa che specialmente le allegorie suscitano e che lascia ampio spazio
all immaginazione. Le sue creature non sono congel ate come potrebbero sembrare: sono
3
Ibid.
4
Pasculli 2007.
4
espressioni vive di una fervida fantasia e un intelletto fertile. Certo, Botticelli Ł per antonomasia
il pittore delle allegorie profane e chi lo conosce superficialmente rischia di cadere nel tranello
delle facili classificazioni. A volte, per , come Ł accaduto alla sottoscritta, dipinti come la
Nascita di Venere e la Primavera diventano, per cos dire, il biglietto da visita per il mondo
botticelliano, che al neofita riserver continue so rprese.
Devo dire che Ł l aria di Botticelli ci che pi ø mi ha colpito. Lo studioso Arasse5 la
definisce ci che Ł proprio di un artista e che lo rende riconoscibile nelle sue opere ,
distinguendola dalla maniera , il modo di dipinge re adottato dall artista a seconda delle
circostanze in cui si trova ad agire (tema o destinazione dell opera, esigenze del committente
ecc.) . Posso perci constatare che nel corso del t empo la maniera di Botticelli si Ł
drasticamente modificata, ma l aria - il suo elem ento di unicit - Ł rimasta la stessa.
Io credo che l arte non abbia altro scopo se non quello di invogliare chi guarda a porsi
domande, a essere scosso, a entrare nel vivo della scena rappresentata.
Per me artisti sono per antonomasia coloro che, per dirla con Platone, hanno l anima
gravida , in una tensione rappresa che si risolve in folgorazioni abbaglianti. L epifania dura il
tempo di un istante, ma Ł capace di irradiare la sua luce ben oltre le convenzionali coordinate
spazio-temporali. Ogni artista Ł un suggeritore, un seminatore di allusioni, l ideatore di un puzzle
lasciato volutamente a met per far s che altri po ssano contribuire con studi, dibattiti e,
soprattutto, la nascita di nuova arte ancora.
L arte nasce dalla suggestione; Ł un viaggio a tappe dal finale aperto, che ci lascia
continuamente sospesi tra la meraviglia della scoperta e l impeto del nuovo, tra la passivit della
contemplazione interiore e l attivit del ricreare fuori da noi, in una spinta verso l Altro, le stesse
forme spirituali e materiali che ci hanno incantato.
Perci , l arte condivisa stimola la riflessione, ir radia il microcosmo (per usare un
termine di Pico della Mirandola) del singolo verso il macrocosmo sociale, non con la pretesa di
modificarlo (non Ł un veicolo di ideologie, ma di idee), ma con l intento almeno di scuoterlo, di
lasciare la traccia del proprio passaggio.
Manca poco ormai al 2010, quinto centenario della morte di Botticelli. E quale miglior
modo di celebrarlo se non una grande Mostra temporanea?
Qui, quindi, a conclusione della mia tesi di laurea, supportata dalle lezioni della Prof.ssa
Pasculli nell A.A. 2007-2008, scaturisce spontanea l idea di un anno botticelliano ricco di
eventi dedicati alla figura dell artista fiorentino. Per esempio, nel Regno Unito, sua patria
d adozione (sia per il fervore intellettuale che ha accompagnato la sua riscoperta nell Ottocento,
5
La maniera di Botticelli, in Botticelli e Filippino, catalogo della mostra omonima, Milano 2004, pp. 16-17.
5
sia perchØ Ł il Paese europeo con il maggior numero di suoi dipinti dopo l Italia), potrebbe essere
un occasione per tracciare un parallelo tra Sandro e i suoi nipoti (seppure alla lontana): i
Preraffaelliti. O, ancora, si potrebbero riunire opere facenti parte dello stesso progetto
concettuale ma sparse per il globo, come la Novella di Nastagio degli Onesti6 o le Storie di san
Zanobi7, che esaltano le sue doti narrative.
Infine, in nome di quella unit delle arti tanto praticata nella Firenze del Rinascimento,
e che ha visto Botticelli pittore, disegnatore, progettista di stendardi, ricami e tarsie, sarebbe
bello vedere artisti, soprattutto emergenti, cimentarsi con un loro personale omaggio al maestro,
nell ambito di una rassegna a lui dedicata. Magari in un ideale Mostra temporanea dove i
creatori di arte visiva potrebbero dare sfogo alla loro creativit e alla loro capacit interpretativa .
Sarebbe il modo migliore per premiare una passione frequentemente etichettata come semplice
passatempo e per rivalutare una categoria socio-e conomica sempre piø spesso emarginata. Ed Ł
la stessa categoria di Sandro, circa cinquecento anni orsono, quando la societ era consapevole di
avere ancora bisogno degli artisti.
Un museo ha una sola possibilit di essere vivo, ed Ł quella di aprire nel nostro discorso
la porta a quelle che sono le nostre ragioni, le nostre inquietudini , afferma Carlo Bo 8. Le Mostre
temporanee, perci , sono una risorsa preziosa: ci r endono capaci di farci riflettere sulla direzione
che stiamo prendendo rispetto a chi ci ha preceduto. In un certo senso, sono come le epifanie
artistiche: fugaci, ma incastonate nell eterno.
Il pregio piø grande di Botticelli Ł quello di avermi fatto capire, sempre di piø, che l arte
Ł nostalgia dell immortalit .
6
Tre tavole al Prado di Madrid e la quarta in una collezione privata fiorentina.
7
Quattro pannelli, di cui due alla National Gallery di Londra, uno al Metropolitan Museum of Art di New York e
l ultimo alla Gem ldegalerie di Dresda.
8
Vita oltre gli occhi, saggio introduttivo de L opera completa di Botticelli , Milano 1978, pag. 8.
6
CAPITOLO 1
LA RISCOPERTA DI SANDRO BOTTICELLI
L interesse verso la personalit di Botticelli, sul l onda dell entusiasmo estetizzante del
XIX secolo, Ł andato via via ampliandosi con nuovi studi che hanno portato a una revisione
accurata. Ricordiamo, tra gli altri, il contributo importante di Aby Warburg, fermo punto di
riferimento per tutti gli studiosi di iconologia, il quale ha fornito un importante rilettura delle
allegorie mitologiche botticelliane9 e ha aperto la strada a nomi di spicco come Panofsky e
Gombrich. A queste approfondite ricerche ha fatto naturalmente seguito nel XX secolo
l allestimento di varie Mostre temporanee (tra le meno recenti si ricorda l esposizione De Giotto
Bellini , a cura di Michel Laclotte, tenutasi nel 1956 nel MusØe de l Orangerie di Parigi,
allestita per celebrare le opere dei primitivi it aliani) in Europa e in Asia.
Elenco in ordine cronologico delle Mostre piø celebri degli ultimi 20 anni:
• Botticelli e Dante (Casa di Dante in Abruzzo, c/o Castello Gizzi, Torre de Passeri PE -
), a cura di Corrado Gizzi; catalogo edito da Electa, Milano, 1990;
• Il disegno fiorentino del tempo di Lorenzo il Magnifico (Firenze, Gabinetto Disegni e
Stampe degli Uffizi, 8 aprile 5 luglio 1992), a c ura di Annamaria Petrioli Tofani;
catalogo edito da Silvana, Cinisello Balsamo, 1992;
• Maestri e botteghe. Pittura a Firenze alla fine del Quattrocento (Firenze, 16 ottobre 1992
10 gennaio 1993), a cura di Mina Gregori, Antonio Paolucci e Cristina Acidini
Luchinat; catalogo edito da Silvana, Cinisello Balsamo, 1992;
• Opere d arte della famiglia Medici (Pechino, Palazzo Imperiale, 1998), a cura di Cristina
Acidini Luchinat e Mario Scalini; catalogo edito da Silvana, Cinisello Balsamo, 1997;
• Botticelli, pittore della Divina Commedia (Roma, Scuderie Papali al Quirinale, 20
settembre 3 dicembre 2000), a cura di Giovanni Mo rello e Annamaria Petrioli Tofani;
catalogo edito da Skira, Milano, 2000;
• Il Rinascimento in Italia. La civilt delle corti (Tokyo, Western Art Museum, 2001),
replicata in Italia con il titolo Rinascimento. Capolavori dei musei italiani. Tokyo Roma
9
Si confronti l estetismo di maniera del Pater (Il Rinascimento, Napoli 1925, pp. 61-71) con l intenso studio del
Warburg (La rinascita del paganesimo antico, Firenze 1966, pp. 2-58) nel restituire alle figure botticelliane il loro
sostrato classicista.
7
2001 (Roma, Scuderie Papali al Quirinale, 15 settembre 2001 6 gennaio 2002) a cura di
Antonio Paolucci; catalogo edito da Skira, Milano, 2001;
• Botticelli. Da Lorenzo il Magnifico a Savonarola (Parigi, MusØe du Luxembourg, 1
ottobre 2003 22 febbraio 2004), a cura di Daniel Arasse e Pierluigi de Vecchi, replicata
in Italia con il titolo Botticelli e Filippino. L inquietudine e la grazia nella pittura
fiorentina del Quattrocento (Firenze, Palazzo Strozzi, 10 marzo 11 luglio 20 04), a cura
di Daniel Arasse, Pierluigi De Vecchi e Jonathan Katz Nelson; catalogo edito da Skira,
Milano, 2004;
• Botticelli, Verrocchio e oltre. Disegni italiani del Quattrocento dalle collezioni reali di
Dresda (Firenze, Istituto Universitario Olandese di Storia dell Arte, 15 settembre 5
novembre 2006), a cura di Lorenza Melli; catalogo edito da Centro Di, Firenze 2006;
• Il Settimo Splendore. La modernit della malinconia (Verona, Palazzo della Ragione, 25
marzo 29 luglio 2007), a cura di Giorgio Cortenov a; catalogo edito da Marsilio,
Venezia, 2007.